Letteratura

Zuckerman scatenato

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1. L’uomo del Popolo

La vita di Zuckerman cambia all’improvviso grazie a una fama inaspettata. Un semplice viaggio in autobus diventa un evento surreale quando un passeggero lo riconosce. Da quel momento, la sua identità di scrittore famoso lo precede ovunque, cancellando ogni possibilità di rimanere anonimo. Anche un appuntamento con un consulente finanziario, reso necessario dalle nuove ricchezze ottenute con il successo del suo libro, si trasforma in un confronto con la sua immagine pubblica. La fama è una medaglia a due facce: da una parte gratifica, ma dall’altra isola e imprigiona. Zuckerman si chiede quale sia il senso di questa fortuna improvvisa, sentendosi quasi braccato dal suo stesso successo. Il pubblico ha reazioni contrastanti: alcuni lo lodano, altri lo criticano duramente per i contenuti scandalosi e offensivi del suo libro. Lettere di ammirazione e di disprezzo si accumulano, creando una tensione costante. Cercando un po’ di normalità in un locale appartato, Zuckerman incontra Alvin Pepler. Anche lui di Newark, Pepler dice di essere uno scrittore e saluta Zuckerman come un illustre concittadino. La conversazione prende una piega strana quando Pepler rivela di essere stato un personaggio televisivo, un concorrente di quiz negli anni Cinquanta, conosciuto come “Alvin il Marine Ebreo”. Pepler racconta la sua storia: la partecipazione al quiz “Smart Money”, le vittorie consecutive e poi la sconfitta, causata da un presunto complotto televisivo. Si dipinge come vittima di un sistema corrotto, sacrificato per aumentare l’audience. Vorrebbe raccontare la sua verità, riscattare la propria immagine con un libro o un musical. Assilla Zuckerman con domande e richieste di aiuto, sperando di trovare in lui un alleato nel mondo dell’editoria e dello spettacolo. Zuckerman ascolta Pepler con crescente fastidio. Il fiume di parole dell’uomo, la sua insistenza nel voler condividere una storia di presunte ingiustizie, lo mettono a dura prova. Quando Pepler si offre di pagare un gelato, Zuckerman ne approfitta per andarsene in fretta, lasciando l’uomo solo con le sue ambizioni e frustrazioni. La notorietà si rivela un peso, attirando persone eccentriche e problematiche, che cercano di usare la fama altrui per un breve momento di gloria.

2. Tra Notorietà e Nuovo Inizio

La notorietà porta con sé un’ondata di attenzioni indesiderate, costringendo Zuckerman a cambiare numero di telefono e affidarsi a una segreteria. Un tentativo di proteggere la propria privacy che si rivela, però, inutile. Le chiamate continuano ad arrivare, alcune bizzarre, come quella del Re dei Filetti d’Aringa, altre inquietanti, come quelle di un ammiratore ossessivo che sembra conoscere dettagli intimi della sua vita, fino a minacciare sua madre. In questo periodo di cambiamenti, Zuckerman si ritrova a gestire anche le questioni pratiche, come l’incontro con un consulente finanziario consigliato dalla moglie del suo agente. Ma la sua mente è altrove, lontana dalle preoccupazioni materiali, concentrata sulla scrittura. Il recente trasloco e la fine della relazione con Laura rappresentano un punto di svolta. Zuckerman si allontana da una relazione tranquilla ma spenta, riflettendo sulle sue storie passate, tutte segnate da un simile epilogo. Emerge il dubbio di non riuscire a costruire legami duraturi. In questo momento di incertezza, si apre uno spiraglio di novità. L’incontro con l’affascinante attrice Caesara O’Shea introduce una nota di mistero e attrazione nella vita di Zuckerman. Una serata trascorsa tra chiacchiere e sguardi, culminata in un tacito accordo e nel dono di un libro di Kierkegaard. Zuckerman lascia l’albergo, portando con sé la promessa di un nuovo inizio, ancora incerto, ma carico di possibilità.

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5. L’Illusione e la Realtà

Rosemary affronta Nathan, accusandolo di non lasciare in pace Laura con le sue continue telefonate. Lo critica aspramente per averla esposta nei suoi libri, convinta che le sue opere abbiano rovinato la vita reale della donna. Nathan si difende, spiegando che la finzione letteraria è ben diversa dalla realtà, e accusa Rosemary di non capire la sottile arte dell’illusione. La tensione sale quando Rosemary mostra a Nathan dei ritagli di giornale: foto di lui con un’altra donna. Pettegolezzi che, secondo Rosemary, feriscono Laura. Nathan, però, minimizza la cosa e si allontana, salvo poi ripensarci e tornare nell’appartamento che aveva condiviso con Laura. Lì, Nathan trova tracce della nuova vita di Laura: un sacco a pelo, libri religiosi di un certo Padre W.K. Segnali evidenti di un nuovo percorso spirituale per Laura, in cui Nathan è stato rimpiazzato da una figura religiosa. Un messaggio urgente cambia bruscamente la situazione: riguarda la madre di Nathan. Questo evento lo riporta alla cruda realtà dei suoi problemi familiari, un mondo ben diverso dalle dinamiche intricate con Laura e dalle accuse di Rosemary. Nathan riflette sul ruolo centrale della madre nella sua vita, sul dolore che la consuma, un dolore che sembra riecheggiare quello dei personaggi dei suoi libri e, forse, della sua stessa condotta. L’ultimo dettaglio, una busta sospetta con un fazzoletto sporco, rievoca un precedente scontro con un certo Pepler, suggerendo un legame tra le vicende personali di Nathan e le ossessioni che animano la sua opera letteraria.

6. L’eredità di un padre

Il dottor Zuckerman, figura nota per il suo impegno politico e le accese proteste contro i presidenti Lyndon Johnson e Hubert Humphrey, si spegne in ospedale, circondato dall’affetto dei suoi cari. La sua salute, già precaria, era peggiorata rapidamente. Negli ultimi giorni, i figli Nathan ed Henry, insieme alla madre e alla cugina Essie, si ritrovano a condividere ricordi e riflessioni. Essie racconta aneddoti di famiglia, mentre Nathan cerca un’ultima connessione con il padre, parlandogli della teoria del Big Bang. Il funerale si svolge in un’atmosfera opprimente, sotto un sole implacabile. Durante il viaggio di ritorno, la tensione familiare esplode. Henry accusa Nathan di aver provocato la morte del padre con il suo libro “Carnovsky”. Sostiene che il dottor Zuckerman, dopo averlo letto, sia rimasto profondamente amareggiato dal modo in cui la famiglia era stata ritratta. Henry attacca l’egoismo del fratello, la sua mancanza di considerazione per i valori ebraici e familiari, contrapponendo la propria sensibilità e il proprio senso di responsabilità. Profondamente scosso, Nathan si reca a Newark, nel quartiere della sua infanzia. Il cambiamento e il degrado del luogo lo colpiscono profondamente, innescando una riflessione sul suo passato e sulle origini della sua scrittura. Il ritorno ai luoghi natii, unito al confronto con le accuse di Henry, lo spinge a interrogarsi sul peso delle sue scelte e sull’impatto della sua opera sulla vita dei suoi cari.

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