Letteratura

Una boccata d’aria

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1. Protesi, Periferia e Presagi di Guerra

Una mattina di gennaio, la nuova protesi dentaria in un bicchiere accanto al lavandino diventa uno specchio della vita di George Bowling. Quarantacinque anni, sovrappeso, George si osserva e riflette sulla sua immagine, simbolo di un’età che avanza e di una fisicità che sfugge. La routine mattutina si svolge in un bagno di Ellesmere Road, una strada di periferia dove le case si susseguono uguali, intrappolando i loro abitanti in un’esistenza di mutui e preoccupazioni economiche. La Società Immobiliare Esperidi, con il suo vero nome di Radioso Credito Edilizio, rappresenta questo sistema che illude e opprime. Anche un semplice episodio in un negozio, dove un ispettore rimprovera duramente una giovane commessa, rivela la stessa dinamica di potere e sottomissione. La ragazza china il capo, i clienti fanno finta di nulla, e George percepisce una rassegnazione che si estende ben oltre quel negozio. Sul treno per Londra, il pensiero del suo corpo appesantito si mescola all’immagine di un bombardiere che solca il cielo. Le case della periferia, che si allungano a perdita d’occhio, diventano il simbolo di una pace fragile, di un’esistenza sospesa sull’orlo di un conflitto incombente, dove la precarietà della vita e il desiderio di fuga si intrecciano strettamente.

2. Un Morso al Mondo Moderno

Un pranzo in un milk-bar, un luogo solitamente evitato, si trasforma in un’esperienza deludente. L’ambiente è freddo, il cibo di scarsa qualità. Un frankfurter, inaspettatamente ripieno di pesce, diventa simbolo di un mondo moderno artefatto e deludente. Il sapore sgradevole porta a una riflessione sulla superficialità e sulla mancanza di autenticità del presente. Tutto appare perfetto, ma è fatto con ingredienti inattesi. Dopo aver ricevuto una nuova dentiera, una sensazione di ringiovanimento pervade il protagonista. Camminando per lo Strand, tra la folla di Londra, avverte un’atmosfera di presagio, come se la guerra fosse imminente. Un cartellone pubblicitario con il nome “Re Zog” innesca un improvviso ritorno all’infanzia, a Lower Binfield nel 1900. Ricordi vividi della chiesa parrocchiale, con i suoi odori, suoni e le figure del coro, riemergono con forza. Quel mondo passato appare più reale e autentico del presente caotico. L’infanzia a Lower Binfield, tipico paese inglese di fine Ottocento, si manifesta con immagini nitide. La bottega di famiglia, i primi ricordi dell’odore di trifoglio, la scoperta del cane Nailer, la lenta comprensione del mondo. Le stagioni sono scandite dai frutti selvatici, dalle passeggiate con i fratelli Joe e Katie, dai dolci economici e ormai introvabili. La vita familiare ruota attorno alla figura del padre, uomo mite e onesto, e della madre, dedita alla casa e alla cucina, con una visione del mondo semplice e piena di paure. La routine è fatta di pasti abbondanti, regole educative severe e credenze popolari. La madre, appassionata di cronaca nera, si immerge in romanzi e giornali, vivendo in un mondo domestico protetto ma isolato. La vita a Lower Binfield, seppur semplice, rappresenta un’epoca ideale, un mondo a cui si sente di appartenere in modo profondo.

3. L’Incanto della Pesca

La scuola elementare, con i suoi insegnanti anziani e i metodi di insegnamento superati, non riesce a catturare l’interesse. L’attenzione si concentra presto sulle attività all’aria aperta, in compagnia di una banda di ragazzi più grandi, tra bravate e avventure. Tra queste, la pesca emerge come un richiamo irresistibile, inizialmente frenato dai divieti della madre, ma destinato a trasformarsi in una vera e propria ossessione. La prima uscita di pesca, nonostante l’avventura e la punizione finale, lascia un segno indelebile. L’emozione della prima cattura, la bellezza del fiume, la compagnia degli amici: tutto contribuisce a creare un ricordo magico. La pesca diventa il centro dell’infanzia e dell’adolescenza, eclissando persino l’importanza della scuola superiore. Ogni giornata è dedicata alla preparazione meticolosa dell’attrezzatura, alla ricerca delle esche migliori, alle lunghe camminate verso stagni e fiumi. Non si tratta di un semplice passatempo, ma di una passione totalizzante che pervade ogni aspetto della vita. Ogni strumento, anche il più rudimentale, ogni tecnica di pesca, ogni segreto del fiume viene appreso e memorizzato con cura. La gioia più grande si sperimenta in solitudine, immersi nel silenzio della natura, in attesa di quel piccolo sussulto del sughero che segnala la cattura, un momento di connessione profonda con il mondo. Con il passare degli anni, le responsabilità della vita adulta prendono il sopravvento. La pesca viene messa da parte, sostituita da nuove priorità e distrazioni. Eppure, il ricordo di quelle giornate trascorse in riva al fiume rimane vivo, carico di nostalgia per un tempo più semplice e per un legame autentico con la natura. E anche a distanza di anni, il richiamo della pesca può riaffiorare all’improvviso, come l’eco di un’antica melodia che risuona nell’anima.

4. L’Inutilità della Guerra, la Passione per la Lettura

La passione per la lettura nasce presto, diventando un’attività quasi quotidiana. Si passa dai libri più venduti all’iscrizione ai circoli di lettura. Questa passione influenzerà molto il modo di vedere il mondo, soprattutto tra gli undici e i sedici anni, quando si scoprono i giornalini per ragazzi e i primi romanzi d’avventura.L’armonia a scuola finisce quando il padre comunica che, per aiutare la famiglia, è necessario lasciare gli studi e iniziare a lavorare. La concorrenza di nuove attività ha messo in difficoltà l’economia familiare. Inizia l’esperienza lavorativa nella drogheria di Grimmett, un uomo severo e tradizionalista. Lavorare nel negozio insegna molto, sia sul commercio che sulla vita da adulti.Il tempo passa rapidamente, tra cambiamenti importanti come la morte di Re Edoardo, l’arrivo del cinema e delle automobili, e le tensioni tra le nazioni che fanno presagire la guerra. Intanto, la situazione in famiglia peggiora: il fratello Joe ruba e scappa di casa, aumentando i problemi economici del padre, il cui negozio va sempre peggio.Nonostante le difficoltà, nasce l’amore con Elsie Waters, conosciuta grazie al circolo di lettura. La relazione cresce in un periodo che sembra un’eterna estate, un’epoca di pace, anche se non mancano povertà e problemi. Si credeva, però, che l’ordine delle cose non potesse cambiare.La guerra si avvicina sempre più, fino alla dichiarazione di guerra alla Germania. Arruolarsi nell’esercito è quasi una scelta obbligata. Il fronte è un’esperienza terribile, che porta a ferite, al ritorno in Inghilterra e alla promozione a ufficiale. La guerra si mostra come qualcosa di disumano, che toglie ogni libertà di scelta e spinge le persone in situazioni assurde.La notizia della morte del padre arriva mentre si è in Francia, seguita, poco dopo, da quella della madre. Il ritorno a Lower Binfield per il funerale della madre mostra una città cambiata dalla guerra. Viene assegnato all’Army Service Corp, ritrovandosi a comandare un deposito inesistente sulla costa della Cornovaglia, il Deposito Miglio Dodici, con l’unico compito di fare l’inventario di materiali che non ci sono. In questo isolamento, la lettura diventa una compagnia costante, apre nuovi orizzonti e fa sentire ancora più assurdi la guerra e il mondo. La guerra, pur nella sua follia, trasforma profondamente, portando a riflettere sulla società e sulla vita.

5. L’Inquietudine del Dopoguerra e l’Ombra del Fascismo

Il dopoguerra è un periodo strano, più della guerra stessa. Milioni di reduci si sentono inutili, abbandonata l’idea di tornare alla vita di prima. L’ambizione di fare fortuna negli affari, nata dall’esperienza militare, si scontra con la mancanza di lavoro e la disoccupazione. Dopo vari impieghi precari, un’opportunità inattesa si presenta: l’assunzione presso una compagnia di assicurazioni. Per circa diciotto anni, la vita si stabilizza, scandita dal lavoro e da un matrimonio, quello con Hilda, che però si rivela presto deludente. Hilda è avara, lamentosa e incapace di godersi la vita. La partecipazione a una conferenza sul fascismo fa crescere un profondo senso di disagio. L’oratore incita all’odio, ma ciò che emerge è soprattutto la paura e una visione alterata della realtà. Anche il pubblico presente riflette un’umanità varia e smarrita. Un vecchio insegnante in pensione, Porteous, sembra vivere in un mondo a parte, lontano dai problemi reali. Minimizza il pericolo rappresentato da Hitler, mentre cresce la consapevolezza di una nuova guerra alle porte. Il fascismo è una minaccia incombente, che preannuncia un futuro cupo per l’Inghilterra e per l’Europa. Un cambiamento radicale si avvicina, carico di paure e incertezze.

6. Il Desiderio di Pace e il Ritorno Trasformato

In una giornata di marzo, durante un viaggio di lavoro, il protagonista è pervaso da un senso di felicità alla vista della natura che si risveglia. Questo stato d’animo lo porta a riflettere sulla propria vita, sull’insoddisfazione per la frenesia del mondo moderno e sul profondo bisogno di pace interiore. Decide quindi di tornare a Lower Binfield, il villaggio della sua infanzia, un luogo che nella sua memoria è sinonimo di tranquillità e serenità. L’idea di fuga si concretizza rapidamente: organizza una settimana di vacanza solitaria a Lower Binfield, inventando una scusa per la moglie Hilda e ottenendo un permesso dal lavoro. Il piano prevede di dedicarsi alla pesca di carpe nello stagno di Binfield House, un luogo legato a ricordi felici del passato. Il viaggio verso Lower Binfield, a giugno, è carico di entusiasmo. Tuttavia, l’entusiasmo di ritrovare il paese natio si scontra con una realtà inaspettata: Lower Binfield è irriconoscibile, trasformata in una città industriale anonima e caotica. I punti di riferimento della sua memoria sono spariti o alterati, la piazza del mercato è irriconoscibile, l’abbeveratoio non esiste più e persino il George Hotel, un tempo familiare, è stato modernizzato. Nonostante lo shock iniziale, il protagonista si adatta alla nuova realtà, accetta il cambiamento e, pur disorientato, decide di pranzare al George, proseguendo nel suo tentativo di trovare un momento di pace, anche in un contesto completamente diverso da quello immaginato.

7. Echi del Passato Perduto

Dopo ventun anni, il ritorno a Lower Binfield svela una città irriconoscibile. L’albergo, un tempo familiare, e la vecchia bottega di famiglia, ora ristrutturati, appaiono come una goffa imitazione di un passato medievale, un’illusione che suscita solo tristezza. Tra le sale rinnovate, durante il pranzo e il tè, affiorano immagini del passato, ricordi di giorni di mercato e frammenti d’infanzia che si scontrano con l’anonimato del presente. La ricerca di volti conosciuti è un’impresa vana. Nessuno sembra ricordare, la città è un palcoscenico di estranei. Al cimitero, le tombe dei genitori e di figure del passato sono mute testimoni del tempo che scorre, ma non evocano emozioni, solo una fredda constatazione della mortalità. In chiesa, il vecchio vicario Betterton, figura un tempo familiare, è ora un estraneo che offre una lezione distaccata sulla storia dell’edificio, senza alcun segno di riconoscimento. Lower Binfield è un’altra città. I campi e i luoghi cari sono scomparsi, inghiottiti da nuove costruzioni, fabbriche e sobborghi senza identità. Il fiume Tamigi, un tempo rifugio di solitudine e di pesca, è ora un luogo caotico, inquinato e rumoroso. Anche il tentativo di ritrovare un legame con il passato attraverso la pesca si conclude con un’amara delusione. Un incontro inatteso riaccende una scintilla di speranza. Elsie, un amore giovanile, appare all’improvviso. Ma gli anni e una vita modesta l’hanno trasformata, rendendola irriconoscibile. Nel suo negozio, con la scusa di comprare una pipa, il protagonista si confronta con la cruda realtà del tempo che passa. Elsie non lo riconosce, e il loro passato in comune sembra svanito nel nulla. L’incontro si chiude con un senso di profonda estraneità, con la consapevolezza che il passato è ormai un ricordo sbiadito. Il presente è una realtà anonima, in continua trasformazione, su cui incombe l’ombra minacciosa della guerra.

8. Ritorno a casa e accuse

Dopo un periodo trascorso a Lower Binfield, il protagonista si dirige allo stagno di Binfield House, un luogo carico di ricordi d’infanzia. Lo stagno, però, non è più quello di un tempo: al suo posto, un parco giochi per bambini circondato da nuove abitazioni, un ambiente ben diverso dalla natura selvaggia che l’uomo ricordava. Questo cambiamento innesca un profondo senso di perdita e disillusione. Tornato in albergo, l’uomo sente un annuncio radiofonico su una certa Hilda Bowling in gravi condizioni di salute. Convinto che si tratti di un trucco della moglie per farlo tornare, decide di restare, sentendosi paradossalmente più libero ora che il suo tentativo di recuperare il passato è fallito. Il giorno seguente, nella piazza del mercato, un aereo sgancia per errore una bomba. L’esplosione semina panico e morte, scuotendo profondamente il protagonista, che riflette sulla fragilità della vita e sull’imminente guerra. Decide quindi di tornare a casa. Qui scopre che la moglie, Hilda, non è malata: l’annuncio riguardava un caso di omonimia. Hilda, però, lo accusa di aver mentito riguardo a un viaggio a Birmingham, mostrandogli una lettera che prova l’inesistenza dell’hotel in cui l’uomo diceva di aver alloggiato. Incapace di spiegare le vere ragioni del suo viaggio a Lower Binfield, il protagonista si ritrova intrappolato in una discussione, consapevole dell’incomprensione della moglie e dell’impossibilità di comunicare le sue motivazioni più profonde.

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