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Contenuti del libro
Informazioni
“Trading Controllato Le 10 leggi per controllare il mercato” di Silvio Luppi esplora il mondo del trading online, andando oltre la semplice teoria per toccare gli aspetti pratici e, soprattutto, umani di questa attività. Il libro si addentra nell’analisi tecnica, spiegando come leggere i grafici trading, identificare supporti e resistenze, usare indicatori come medie mobili e bande di Bollinger su vari mercati finanziari, dal Forex alle criptovalute. Ma capisci subito che la tecnica non basta; una parte enorme è dedicata alla psicologia trading, a come le emozioni e i bias cognitivi influenzano le decisioni e perché la disciplina è fondamentale per non farsi travolgere dalla paura o dall’avidità. Si parla tanto di gestione del rischio, con lo stop loss come strumento indispensabile per proteggere il capitale trading, e di strategie per gestire le posizioni aperte, tipo frazionare i target o spostare lo stop in pari. Non manca un occhio critico sul marketing aggressivo dei broker e sull’uso della leva finanziaria, strumenti potenti ma da maneggiare con estrema cautela. È un percorso che ti fa capire che il successo nel trading non è questione di fortuna o di arricchirsi subito, ma di studio, pazienza, gestione attenta e, soprattutto, di conoscere e controllare te stesso di fronte ai movimenti dei mercati.Riassunto Breve
L’analisi tecnica si usa per studiare i mercati finanziari come Forex, materie prime e indici, meno sulle azioni considerate più manipolabili, mentre opzioni e criptovalute hanno caratteristiche proprie. Per capire i movimenti dei prezzi si usano grafici, come quelli a candele che mostrano dettagli sui movimenti rialzisti (candele bianche) e ribassisti (candele nere). Linee sui grafici indicano supporti e resistenze, che possono essere statici o dinamici come le trend-line che uniscono minimi crescenti (rialzista) o massimi decrescenti (ribassista). La rottura di una trend-line può segnalare un cambio di direzione. Nella gestione delle operazioni è fondamentale impostare sempre uno Stop Loss per limitare le perdite e un Take Profit per fissare i guadagni, posizionandoli in base a regole tecniche e mai spostandoli impulsivamente. Si usano anche indicatori tecnici come le medie mobili o le Bande di Bollinger per interpretare i prezzi e identificare trend e volatilità, ma non bastano da soli e vanno usati con altre analisi perché possono dare segnali in ritardo o falsi. Nonostante la conoscenza tecnica, pochi trader guadagnano perché le decisioni sono influenzate dalle emozioni e dai bias psicologici. La paura di perdere è più forte del desiderio di guadagnare, portando a chiudere i profitti troppo presto e a mantenere le perdite. Emozioni negative come avidità, paura e disperazione causano errori. Diventare bravi richiede gestione delle emozioni oltre alla tecnica. Nei mercati laterali si può comprare sui supporti e vendere sulle resistenze con stop protettivi. Per identificare il trend principale si osservano massimi e minimi crescenti (rialzo) o decrescenti (ribasso). Operare a favore del trend aumenta le probabilità di successo. Subire perdite significative porta alla “rovina statistica” e ha un forte impatto psicologico; si affronta con pause e imparando dagli errori, controllando sempre le perdite con gli stop. L’interesse composto aiuta a far crescere il capitale reinvestendo i profitti. Gestire una posizione aperta include frazionare i target di profitto per assicurarsi guadagni parziali e ridurre il rischio, utile anche prima di notizie importanti. È rischioso fare mediazione, cioè comprare ancora quando il prezzo scende, perché si accumulano perdite. Gli stop loss possono essere automatici o decisi alla chiusura della candela per evitare falsi segnali. Quando una posizione è in profitto, si può spostare lo stop al prezzo di ingresso (stop in pari) per eliminare il rischio di perdita. La disciplina è cruciale nel trading, che è un’attività di qualità, non di quantità. Non si opera quando non si è sicuri, sotto stress, dopo serie di perdite o profitti, stanchi, o prima di dati economici importanti. Confrontarsi con altri trader aiuta a imparare, ma senza copiare ciecamente. Il trading è cambiato, i piccoli investitori hanno accesso grazie ai broker, il cui marketing a volte promette facili guadagni, mentre serve studio e dedizione. La leva finanziaria permette di operare con capitali maggiori, moltiplicando sia guadagni che perdite, e va usata con prudenza.Riassunto Lungo
1. Analisi Tecnica: Strumenti, Grafici e Gestione del Rischio
L’analisi tecnica è uno strumento utile per studiare i movimenti di prezzo in diversi mercati finanziari, come Forex, materie prime, indici, azioni, opzioni e crittovalute. Alcuni di questi mercati si prestano meglio all’analisi tecnica rispetto ad altri. Ad esempio, Forex, materie prime e indici sono considerati più adatti. Il mercato delle azioni, invece, può essere influenzato da manipolazioni, rendendo l’analisi grafica meno efficace per ottenere profitti stabili. Le opzioni hanno un prezzo che dipende dal valore di un altro bene sottostante. Le crittovalute, come Bitcoin ed Ethereum, sono valute digitali note per la loro alta volatilità.Rappresentare i Prezzi: I Grafici
Per capire i movimenti dei prezzi, si usano diversi tipi di grafici. Il grafico lineare è il più semplice e mostra solo i prezzi di chiusura, dando un’idea chiara della direzione principale del mercato. Altri tipi di grafici, come quelli a candele giapponesi, offrono molte più informazioni. Ogni candela mostra il prezzo di apertura, chiusura, massimo e minimo di un certo periodo. Le candele bianche (o verdi) indicano che il prezzo è salito in quel periodo, mentre quelle nere (o rosse) indicano che il prezzo è sceso. Sul grafico si disegnano anche linee orizzontali o inclinate che rappresentano livelli importanti, chiamati supporti e resistenze.Gestire il Rischio: Stop Loss e Take Profit
Quando si opera sui mercati, è fondamentale proteggere il proprio capitale dai movimenti sfavorevoli e definire i propri obiettivi di guadagno. A questo servono lo Stop Loss e il Take Profit. Lo Stop Loss è un ordine che chiude automaticamente una posizione se il prezzo raggiunge un certo livello di perdita. Fissa il limite massimo di perdita accettabile e deve essere posizionato in modo logico, basandosi sull’analisi tecnica, e soprattutto non va mai rimosso o spostato per evitare perdite eccessive. È uno strumento indispensabile per la sopravvivenza nel lungo termine. Il Take Profit, invece, è un ordine che chiude automaticamente una posizione quando il prezzo raggiunge un certo livello di profitto desiderato. Anche il Take Profit va posizionato con cura e rispettato, perché aiuta a concretizzare i guadagni e a seguire un piano di investimento definito.Supporti e Resistenze Dinamici: Le Trend Line
Oltre ai livelli fissi, esistono supporti e resistenze che cambiano nel tempo, seguendo l’andamento del mercato. Questi sono i supporti e le resistenze dinamici, rappresentati dalle trend line. Una trend line rialzista si disegna unendo almeno due minimi crescenti in un trend ascendente, fungendo da supporto dinamico: finché il prezzo la tocca e rimbalza, il trend è forte. Una trend line ribassista si disegna unendo almeno due massimi decrescenti in un trend discendente, fungendo da resistenza dinamica: finché il prezzo non riesce a superarla, il trend è forte. La durata di una trend line e il numero di volte che il prezzo la rispetta indicano quanto è solido il trend. La rottura decisa di una trend line è spesso un segnale importante che suggerisce un possibile indebolimento o addirittura la fine del trend in corso, e l’inizio potenziale di un movimento nella direzione opposta.Se l’analisi tecnica, come suggerisce il capitolo, è meno efficace in certi mercati a causa di fattori esterni come la manipolazione, su quali basi scientifiche o empiriche si fonda la sua presunta utilità generale, e perché il capitolo ignora il dibattito sulla sua validità predittiva?
Il capitolo introduce l’analisi tecnica come uno strumento, ma non ne esplora a fondo le basi teoriche o l’evidenza empirica che ne supporti l’efficacia predittiva. La validità dell’analisi tecnica è oggetto di un acceso dibattito nel mondo della finanza accademica. Mentre alcuni studi suggeriscono che possa avere una certa utilità in specifiche condizioni, l’ipotesi dei mercati efficienti mette in discussione la possibilità di ottenere profitti consistenti basandosi unicamente sui pattern di prezzo passati. Per approfondire questa controversia e capire meglio i limiti e le potenzialità dell’analisi tecnica, sarebbe utile studiare la teoria dei mercati efficienti e le critiche ad essa mosse, esplorando il lavoro di autori come Eugene Fama e le prospettive offerte dalla finanza comportamentale.2. Strumenti e Mente nel Trading
Nell’analisi dei mercati finanziari si usano diversi strumenti tecnici per capire come si muovono i prezzi. Tra i più comuni ci sono le medie mobili. Queste si calcolano facendo la media dei prezzi su un certo periodo di tempo. Ci sono vari tipi, come la media semplice, quella ponderata e quella esponenziale; ognuna dà un peso diverso ai dati più recenti. Le medie mobili possono segnalare tendenze o possibili cambi di direzione quando i prezzi le incrociano o quando medie con periodi diversi si incontrano. Anche le Bande di Bollinger sono molto usate. Sono fatte da una linea centrale (una media mobile) e due linee laterali che si allargano o stringono a seconda di quanto il mercato è volatile. Questi strumenti aiutano a vedere le tendenze e la volatilità, ma non bastano da soli. Possono dare segnali tardi o sbagliati, per questo è importante usarli insieme ad altre analisi.Perché la Tecnica non Basta
Anche se si conoscono bene gli strumenti tecnici, questo non spiega perché solo pochi trader riescono a guadagnare. Le decisioni che le persone prendono sui soldi non sono sempre logiche. La teoria del prospetto ci dice che il modo in cui vediamo una situazione (l’effetto cornice) cambia le nostre scelte. Inoltre, la paura di perdere soldi (avversione alla perdita) è molto più forte del desiderio di guadagnarli. Questo porta spesso a chiudere subito le operazioni che stanno andando bene per paura di perdere il profitto, e a tenere aperte quelle che stanno perdendo, sperando che la situazione migliori.Il Ruolo delle Emozioni
Le emozioni hanno un peso enorme nel trading. Sentimenti positivi come la gioia per un’analisi corretta o la calma aiutano a pensare lucidamente e a trovare le occasioni migliori. Al contrario, emozioni negative come l’avidità, il blocco, la paura e la disperazione portano a fare errori. L’avidità spinge a non chiudere un’operazione vincente sperando in profitti ancora più grandi, rischiando di perdere tutto. Il blocco immobilizza il trader quando il mercato non va come previsto. La paura è sempre presente, ma non deve impedire di agire. La disperazione, specialmente dopo diverse perdite, fa operare senza fiducia e in modo disordinato.Diventare un trader bravo non significa solo saper usare gli strumenti tecnici. Significa soprattutto imparare a riconoscere e a gestire le proprie emozioni e i modi di pensare che possono ingannare.Se la psicologia è così cruciale, come si impara concretamente a gestire queste emozioni e distorsioni cognitive sul campo?
Il capitolo giustamente sottolinea l’importanza della psicologia e delle emozioni nel trading, ma lascia un vuoto significativo su come affrontare concretamente queste sfide. Affermare che “significa soprattutto imparare a riconoscere e a gestire le proprie emozioni e i modi di pensare che possono ingannare” è un punto di partenza, ma non offre strumenti pratici. Come si traduce questa consapevolezza in azione durante la pressione del mercato? Quali tecniche specifiche esistono per mitigare l’avversione alla perdita o l’avidità nel momento in cui si manifestano? Per colmare questa lacuna, sarebbe utile esplorare discipline come la finanza comportamentale, oltre alla teoria del prospetto, e tecniche derivate dalla psicologia comportamentale applicate al contesto decisionale. Approfondire il lavoro di autori come Daniel Kahneman può fornire ulteriori spunti sui meccanismi cognitivi che influenzano le scelte finanziarie.3. Capire i Movimenti di Mercato e Far Crescere il Capitale
Quando i prezzi si muovono lateralmente, rimanendo tra un livello massimo e uno minimo ben definiti, una strategia utile è vendere quando il prezzo tocca il livello superiore e comprare quando scende al livello inferiore. È fondamentale usare sempre stop protettivi per limitare le possibili perdite in queste operazioni.Identificare il trend principale
Per capire la direzione principale di un mercato, si usano gli strumenti dell’analisi tecnica. La scelta del grafico, che sia orario o giornaliero, dipende dal periodo di tempo in cui si vuole operare. Guardare i punti di massimo e minimo raggiunti dai prezzi è essenziale per riconoscere le diverse fasi del mercato. Se i massimi e i minimi salgono, il mercato è in una fase rialzista. Se scendono, è in una fase ribassista. Quando i prezzi restano in un certo intervallo, il mercato è laterale. Alcuni segnali, come la formazione di un doppio massimo o altri schemi grafici, possono suggerire che la direzione del mercato sta per cambiare. Vedere queste fasi disegnate sul grafico aiuta a capire meglio cosa sta succedendo. Seguire la direzione principale del mercato aumenta le possibilità di ottenere risultati positivi.Affrontare le perdite e gestire il rischio
Subire perdite importanti nel trading può portare a una situazione difficile, chiamata “rovina statistica”. In pratica, per recuperare i soldi persi, servono guadagni percentuali molto più alti rispetto alla perdita iniziale. Questo ha anche un forte effetto sulla mente: si possono provare rabbia, tristezza e scoraggiamento. Per superare questi momenti, è una buona idea fermarsi per un po’ e poi riprendere con l’intenzione di capire dove si è sbagliato, vedendo quel tempo come un momento di apprendimento. L’unico modo per evitare o limitare questo problema è controllare sempre le perdite, usando gli stop in modo corretto per proteggere il capitale.La forza dell’interesse composto
Un aspetto molto positivo nel mondo degli investimenti è l’interesse composto. Funziona reinvestendo i guadagni ottenuti, così che i profitti futuri si calcolino non solo sul capitale di partenza, ma anche sui guadagni già accumulati. Reinvestire i profitti fa crescere il capitale molto più velocemente nel tempo rispetto a prelevarli. Iniziare a investire presto nella vita permette di sfruttare al meglio la potenza dell’interesse composto, perché si ha più tempo a disposizione per far lavorare i soldi.Ma questa “via verso il trading professionale” non ignora forse le statistiche impietose e le insidie psicologiche che falcidiano la maggior parte degli aspiranti trader?
Il capitolo dipinge un quadro in cui disciplina e passione sembrano sufficienti a trasformare il trading in una professione di successo. Tuttavia, non affronta adeguatamente l’altissima percentuale di trader che non riesce a raggiungere una redditività costante e sostenibile. La realtà dei mercati è complessa e, oltre alla disciplina tecnica, richiede una profonda comprensione della psicologia umana, sia la propria che quella della folla. Per esplorare questo aspetto cruciale e capire perché la sola disciplina operativa spesso non basta, si possono approfondire le discipline della psicologia del trading e della finanza comportamentale. Autori come Mark Douglas o Daniel Kahneman offrono spunti fondamentali sui bias cognitivi e sulle sfide emotive che ogni trader deve affrontare.6. Marketing e Leva Finanziaria nel Trading
Prima della fine degli anni Novanta, il mondo dei mercati finanziari era quasi esclusivamente nelle mani delle grandi banche e delle istituzioni. Gli investitori privati rappresentavano una fetta molto piccola di questo settore. Questo accadeva principalmente a causa di notevoli difficoltà pratiche che rendevano il trading inaccessibile ai singoli. Non era semplice ottenere i prezzi degli strumenti finanziari in tempo reale, un elemento cruciale per prendere decisioni rapide. Mancavano strumenti di analisi tecnica facilmente disponibili e le operazioni di acquisto o vendita venivano confermate con ritardi significativi. Queste limitazioni rendevano di fatto impossibili l’applicazione di strategie di trading che richiedevano velocità e precisione.Il Ruolo del Marketing
Oggi, la situazione è radicalmente cambiata, con un numero molto maggiore di piccoli investitori privati che possono operare anche con capitali iniziali ridotti. Questa trasformazione è stata fortemente influenzata dalle aggressive strategie di marketing adottate dai grandi broker internazionali. Spesso, queste campagne pubblicitarie promuovono l’idea che sia possibile arricchirsi velocemente attraverso il trading online, presentato come un’attività semplice da fare con pochi clic. La realtà, tuttavia, è ben diversa: per avere successo e ottenere guadagni consistenti, è indispensabile affrontare un percorso di studio approfondito, dimostrare impegno costante e dedicare tempo all’apprendimento. Il mercato dei broker è estremamente competitivo, e per attirare clienti vengono impiegate diverse tecniche promozionali. Queste includono pubblicità online mirate, importanti sponsorizzazioni in eventi sportivi come il calcio, e attività di telemarketing diretto. Fino a tempi recenti, come il 2017, era diffusa anche la pratica di offrire bonus significativi ai nuovi utenti per incentivarli ad aprire un conto. Alcuni broker propongono anche servizi di consulenza, che però possono rivelarsi controproducenti per i principianti. Questi servizi, infatti, spesso non tengono conto della specifica propensione al rischio del singolo investitore e, cosa ancora più importante, impediscono di sviluppare quella necessaria autonomia per costruire una propria strategia operativa personalizzata. La forte competizione nel settore spinge all’adozione di tecniche di marketing sempre più aggressive, con il rischio concreto di presentare il trading online in un modo che lo fa assomigliare più a un gioco d’azzardo che a un’attività finanziaria seria che richiede competenza.La Leva Finanziaria
Un altro fattore che ha contribuito in modo significativo alla diffusione del trading tra i piccoli investitori è l’utilizzo della leva finanziaria. Questo strumento permette agli operatori di muovere sul mercato somme di denaro che sono notevolmente superiori rispetto al capitale effettivamente depositato sul conto. Ad esempio, se si dispone di 1000 euro e si utilizza una leva finanziaria di 1:30, si ha la possibilità di operare sul mercato come se si stesse investendo una somma pari a 30.000 euro. L’effetto principale della leva è quello di moltiplicare i potenziali guadagni: una piccola variazione positiva dell’1% sul valore dello strumento negoziato si traduce, in questo esempio, in un profitto di 300 euro sul capitale iniziale di 1000 euro. La leva disponibile può variare notevolmente sia in base al broker scelto che al tipo di strumento finanziario su cui si decide di operare. È importante sapere che, a partire da luglio 2018, nuove normative hanno introdotto un limite massimo di leva finanziaria pari a 1:30 per alcuni strumenti, proprio per mitigare i rischi eccessivi. Tuttavia, è fondamentale comprendere che la leva finanziaria è uno strumento a doppio taglio: essa moltiplica i profitti, ma in modo perfettamente proporzionale moltiplica anche le perdite. Riprendendo l’esempio precedente, una perdita di appena l’1% sul mercato con una leva 1:30 su un investimento di 1000 euro comporta una perdita di 300 euro del capitale iniziale. Per questo motivo, è assolutamente cruciale esercitare la massima prudenza e consapevolezza nella scelta e nell’utilizzo della leva finanziaria, comprendendone appieno i meccanismi e i rischi associati.Se il trading online richiede studio e impegno, perché il marketing lo presenta come un gioco d’azzardo?
Il capitolo mette in luce la stridente contraddizione tra l’immagine patinata e semplificata proposta dal marketing dei broker e la complessa realtà del trading, che esige preparazione e disciplina. Questa discrepanza solleva dubbi sulla trasparenza del settore e sulla reale natura dell’attività per i principianti. Per comprendere meglio questo divario e i meccanismi che lo generano, è fondamentale approfondire discipline come la finanza comportamentale, la psicologia del trading e lo studio della struttura dei mercati finanziari. Autori come Daniel Kahneman o Nassim Nicholas Taleb offrono prospettive critiche sui processi decisionali in condizioni di incertezza e sul ruolo del caso, utili a smascherare le illusioni promosse dal marketing.Abbiamo riassunto il possibile
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