Contenuti del libro
Informazioni
“Tommaso d’Aquino” di Ralph McInerny è un libro che ti porta dentro la testa di uno dei pensatori più importanti di sempre, Tommaso d’Aquino. Non è facile rendere accessibile un gigante della filosofia e della teologia che ha influenzato secoli, ma questo libro ci prova, mostrandoti l’architettura delle sue idee. Immagina il XIII secolo, un’epoca in cui le opere di Aristotele arrivano in Occidente, sfidando le certezze cristiane. Tommaso non si tira indietro, anzi, studia a fondo Aristotele, ma anche Platone attraverso i Padri, per costruire un sistema dove ragione e fede non si scontrano, ma si illuminano a vicenda. Vedremo come affronta domande enormi: l’eternità del mondo, la natura dell’anima, l’esistenza di Dio (con le sue famose “vie”), la metafisica e la distinzione tra essenza ed esistenza, la libertà umana di fronte a Dio, e la legge naturale che guida le nostre azioni. Il libro ti mostra come Tommaso ha usato e trasformato le sue fonti, creando qualcosa di originale. È un invito a capire perché il pensiero di Tommaso è ancora così rilevante oggi, guidandoti verso le sue opere originali per approfondire. È un viaggio affascinante nel cuore del pensiero medievale, ma con implicazioni che arrivano fino a noi.Riassunto Breve
Il pensiero di Tommaso d’Aquino cerca di unire la filosofia, in particolare quella di Aristotele, con la teologia cristiana. Nel XIII secolo, le idee di Aristotele, come l’eternità del mondo o la natura dell’anima, sembrano in contrasto con la fede. Tommaso studia a fondo Aristotele e i suoi commentatori arabi, non per piegarlo alla fede, ma per capirlo e vedere se le sue idee possono stare insieme con il cristianesimo. Per esempio, sulla questione del mondo eterno, Tommaso dice che la ragione può pensare a un mondo eterno creato da Dio, anche se la fede dice che è stato creato nel tempo. Sulla natura umana, riprende l’idea dell’anima come forma del corpo, ma mostra che l’intelletto, essendo immateriale, permette all’anima di sopravvivere alla morte, aprendo alla possibilità dell’immortalità personale, che si lega alla resurrezione cristiana. Anche la morale aristotelica, con l’idea di agire per un fine e la legge naturale, viene integrata, vedendo la felicità ultima nella visione di Dio.La conoscenza si divide in filosofia naturale, matematica e metafisica (o teologia filosofica), a seconda di quanto sono legate alla materia. La metafisica studia l’essere in quanto tale, anche ciò che non è materiale, come Dio. Un punto centrale è la differenza tra l’essenza di una cosa (cosa è) e la sua esistenza (il fatto che sia), che coincidono solo in Dio. Riguardo alla libertà umana di fronte alla conoscenza perfetta di Dio, si spiega che Dio conosce le nostre scelte libere come libere, senza renderle obbligatorie.Anche se Aristotele è centrale, c’è un’influenza di Platone, arrivata tramite pensatori cristiani come Agostino. Tommaso non accetta le Idee platoniche separate, ma le vede come modelli nella mente di Dio. Per parlare di Dio e dell’essere, si usa l’analogia: termini usati per le creature si applicano a Dio in modo diverso, riconoscendo la sua perfezione in modo limitato. Si distingue tra una teologia basata sulla ragione (filosofica) e una basata sulla fede (scritturale). La ragione può dimostrare alcune verità su Dio, come la sua esistenza (chiamate preamboli della fede), che sono coerenti con la fede e preparano ad essa. La fede accetta verità che vanno oltre la ragione, come la Trinità. La teologia usa la filosofia per capire meglio i misteri e difendere la fede. Credere non è irrazionale, perché la fede non contraddice la ragione, anche se la supera. La teologia mostra che fede e ragione possono convivere.Le prove dell’esistenza di Dio sono importanti per la teologia filosofica. Tommaso preferisce quelle che partono dall’esperienza del mondo (a posteriori), come la prova che, dato che esistono cose che possono esistere o non esistere, deve esserci un essere che esiste per forza (necessario per sé stesso), che è Dio. La teologia, come scienza, si basa sulla Scrittura e usa la filosofia per dimostrare i preamboli, chiarire i misteri con esempi e rispondere alle critiche. La fede dà una certezza immediata, mentre la ricerca filosofica continua.Riassunto Lungo
1. Aquino: Un’Introduzione alla Sua Filosofia
Questo libro si propone come guida introduttiva al pensiero di Tommaso d’Aquino, figura di spicco nella filosofia e nella teologia che ha lasciato un segno profondo per sette secoli. Creare un’introduzione che sia allo stesso tempo completa e facile da leggere è una sfida non da poco. L’intenzione principale è di rendere il pensiero di Tommaso interessante e accessibile, mostrando come sono costruite le sue argomentazioni. Si vuole offrire una panoramica approfondita, che non sia superficiale, con l’obiettivo finale di indirizzare il lettore direttamente verso gli scritti originali di Aquino.Struttura e Approccio del Libro
La struttura di questo studio mette in luce il rapporto tra il pensiero di Tommaso e le sue fonti principali. In questo modo, si evidenzia sia il legame con la filosofia che lo ha preceduto, sia l’originalità e l’autonomia del suo contributo. Il libro affronta un’ampia varietà di temi, evitando ripetizioni e concentrandosi sull’analisi di come Tommaso ha sviluppato e trasformato le idee da cui ha preso spunto. In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Tommaso d’Aquino nel 1974, celebrato in tutto il mondo, questo libro vuole essere un valido strumento per comprendere e apprezzare l’importanza del suo pensiero anche nei secoli a venire.In un mondo così diverso dal XIII secolo, quali specifiche problematiche contemporanee possono essere efficacemente affrontate attraverso il pensiero di Tommaso d’Aquino, e non con approcci filosofici più moderni e contestualizzati?
Il capitolo introduce la figura di Tommaso d’Aquino sottolineandone l’importanza storica, ma sorvola sulla questione cruciale della sua attualità. Per comprendere se e come il pensiero di Aquino possa ancora illuminare il dibattito contemporaneo, è fondamentale confrontarsi con la filosofia medievale e la sua ricezione nel pensiero moderno e contemporaneo. Approfondire autori come Étienne Gilson, che ha studiato a fondo il pensiero medievale, o filosofi contemporanei che si rifanno alla tradizione tomista, può aiutare a rispondere a questa domanda.2. L’Eredità Aristotelica e San Tommaso
Nel XIII secolo, le opere di Aristotele, fino ad allora poco conosciute, entrarono con forza nella cultura occidentale. Queste opere presentavano una visione del mondo che sembrava opporsi alla dottrina cristiana. Aristotele, infatti, pareva sostenere che il mondo fosse eterno, negare che l’anima sopravvivesse alla morte del corpo e immaginare un Dio lontano dagli affari terreni. Queste idee mettevano in discussione i principi fondamentali del cristianesimo.L’approccio di Tommaso d’Aquino
Tommaso d’Aquino affrontò queste problematiche in modo particolare. Invece di rifiutare Aristotele, decise di studiare a fondo i suoi scritti, aiutandosi anche con i commenti di studiosi arabi come Averroè e Avicenna. Il suo scopo non era forzare le idee di Aristotele per farle coincidere con il cristianesimo, ma capire veramente il suo pensiero e valutarne la validità dal punto di vista filosofico. Tommaso si dedicò quindi a tradurre e spiegare le opere di Aristotele, cercando di chiarire il loro significato originale e di individuare eventuali interpretazioni sbagliate.Il problema dell’eternità del mondo
Un esempio importante di questo lavoro è la questione dell’eternità del mondo. La fede cristiana dice che il mondo è stato creato nel tempo, mentre Aristotele sembrava pensare che fosse eterno. Tommaso spiegò che l’idea di un mondo eterno creato da Dio non è impossibile. Dio, essendo onnipotente, avrebbe potuto creare un mondo eterno, anche se la fede ci dice che in realtà il mondo ha avuto un inizio nel tempo. In questo modo, Tommaso dimostrò che la filosofia può considerare possibilità che non sono escluse dalla fede, pur rimanendo un campo di indagine autonomo.L’anima e l’immortalità
Tommaso analizzò anche la natura dell’uomo, riprendendo l’idea di Aristotele dell’anima come forma del corpo. Secondo Aristotele, l’intelletto umano è immateriale, e proprio per questo l’anima può sopravvivere alla morte del corpo, aprendo la questione dell’immortalità. Tommaso studiò l’interpretazione di Averroè sull’intelletto, e concluse che Aristotele considerava l’intelletto come una capacità dell’anima individuale, e non come qualcosa di separato e uguale per tutti gli uomini. Questa interpretazione era fondamentale per affermare che l’anima personale è immortale, e per collegare questa idea con la dottrina cristiana della resurrezione, che riguarda la persona umana completa, sia nel corpo che nell’anima.La filosofia morale
Infine, Tommaso approfondì la filosofia morale di Aristotele, inserendo concetti come l’azione umana orientata a un fine, il libero arbitrio e la legge naturale. Secondo Tommaso, l’uomo, dotato di ragione e volontà, agisce per raggiungere un obiettivo finale, la felicità, che per lui coincide con la contemplazione di Dio. La legge naturale, presente nella ragione umana, guida le azioni morali, offrendo principi universali per un comportamento corretto. In questo modo, Tommaso costruì un sistema di pensiero filosofico e teologico completo e coerente. In questo sistema, la ragione di Aristotele e la fede cristiana si illuminano a vicenda, arricchendosi reciprocamente.L’interpretazione di Tommaso d’Aquino fu una vera conciliazione tra Aristotele e il Cristianesimo, o piuttosto una rilettura selettiva del filosofo greco per farlo collimare con la dottrina cristiana preesistente?
Il capitolo presenta l’opera di Tommaso come una riuscita armonizzazione di ragione aristotelica e fede cristiana. Tuttavia, è fondamentale interrogarsi criticamente sulla natura di questa “conciliazione”. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire le opere originali di Aristotele, non solo attraverso la lente di Tommaso, ma anche studiando interpretazioni alternative e moderne. Inoltre, esplorare il contesto storico e teologico del XIII secolo può fornire una comprensione più completa delle motivazioni e dei vincoli intellettuali che hanno guidato il lavoro di Tommaso. Approfondire autori come Étienne Gilson o Fernand Brunner, specialisti del pensiero medievale e aristotelico, potrebbe offrire prospettive utili per valutare criticamente l’effettiva portata e i limiti della sintesi tomista.3. Ordine del Sapere e Libertà dell’Essere
La divisione delle scienze speculative
La conoscenza speculativa si divide in diverse discipline, ognuna con un proprio oggetto di studio e un metodo specifico. Tra queste discipline, si distinguono per il loro rapporto con la materia e il movimento: la filosofia naturale, la matematica e la teologia, chiamata anche metafisica.La filosofia naturale si occupa di studiare le cose che sono legate alla materia sensibile sia per la loro esistenza sia per come vengono definite. La matematica, invece, considera cose che esistono nella materia, ma le definisce senza tener conto della materia sensibile, concentrandosi solo sugli aspetti quantitativi. La teologia, o metafisica, va oltre, studiando cose che possono esistere senza materia e movimento, come Dio.
La metafisica e il concetto di separazione
Questa distinzione tra le scienze speculative si basa sull’idea di separazione, chiamata separatio. In particolare, la metafisica si fonda sul principio che non tutto ciò che esiste è fatto di materia e soggetto al cambiamento. La metafisica studia l’essere in quanto essere, cercando di capire le caratteristiche e i principi comuni a tutte le cose che esistono, sia materiali che immateriali.Essenza, esistenza e libertà umana
Un concetto fondamentale per la metafisica è la differenza tra essenza ed esistenza. Nelle creature, l’essenza, cioè ciò che una cosa è, è diversa dall’esistenza, cioè il fatto che quella cosa esista. Solo in Dio, essenza ed esistenza coincidono: Dio è l’Essere stesso. Questa distinzione è cruciale per capire che le creature non sono necessarie e che hanno bisogno dell’Essere divino.La metafisica si occupa anche del problema della libertà dell’uomo di fronte alla conoscenza infinita di Dio. Se Dio sa già tutto quello che succederà in futuro, comprese le nostre scelte, come possiamo essere considerati liberi? La soluzione sta nel modo in cui Dio conosce: Dio conosce le azioni libere non come eventi già decisi, ma tenendo conto della loro natura libera. La conoscenza di Dio è sicura e necessaria, ma non costringe le cose conosciute a essere in un certo modo. Le cose mantengono la loro libertà nelle cause che le producono. In questo modo, la libertà dell’uomo e la conoscenza infinita di Dio possono coesistere senza contraddirsi.
Ma se anche accettiamo l’esistenza di un “essere necessario”, perché dovremmo identificarlo proprio con il Dio cristiano, e non, per esempio, con un principio metafisico impersonale o una forza naturale sconosciuta?
Il capitolo presenta la “terza via” di Tommaso d’Aquino come una prova dell’esistenza di Dio, ma non argomenta in modo convincente il passaggio logico dall’esistenza di un generico “essere necessario” all’identificazione di tale essere con il Dio specifico della tradizione cristiana. Per rispondere a questa domanda cruciale, sarebbe utile esplorare più a fondo la filosofia della religione e la teologia comparata, approfondendo autori come David Hume e Immanuel Kant, che hanno offerto critiche rilevanti alle prove metafisiche dell’esistenza di Dio, e studiosi contemporanei che analizzano le diverse concezioni di “divinità” presenti nelle varie culture e religioni.6. Guida Bibliografica Essenziale
La bibliografia selezionata è una risorsa fondamentale per chi studia Tommaso d’Aquino. Essa è divisa in due parti principali: fonti primarie e fonti secondarie. Questa divisione offre una visione completa del materiale disponibile per approfondire il pensiero di questo autore.Fonti primarie: opere originali di Tommaso d’Aquino
Le fonti primarie sono gli scritti originali di Tommaso d’Aquino e si dividono in due gruppi: opere in latino e opere in inglese. Le opere in latino costituiscono il corpo principale degli scritti di Tommaso. Tra queste, si trovano edizioni critiche come l’edizione Leonina e raccolte complete come l’Opera Omnia. Questi testi coprono una vasta gamma di argomenti e mostrano le diverse influenze filosofiche e teologiche su Tommaso. Ad esempio, i commentari aristotelici dimostrano il suo dialogo con la filosofia antica, mentre le esposizioni su Boezio e Dionigi rivelano le influenze del neoplatonismo e dei Padri della Chiesa. Inoltre, si trovano le sue interpretazioni delle Scritture di San Paolo e dei Vangeli, le grandi opere teologiche come la Summa Theologiae e la Summa Contra Gentiles, e altri scritti minori di filosofia e teologia. Le fonti primarie in inglese sono traduzioni di queste opere latine. Queste traduzioni permettono a un pubblico più ampio di accedere direttamente al pensiero di Tommaso.Fonti secondarie: studi critici sul pensiero di Tommaso d’Aquino
Le fonti secondarie rappresentano una vasta raccolta di studi critici sul pensiero di Tommaso d’Aquino. Questi studi sono elencati in ordine alfabetico per autore e offrono diverse interpretazioni e analisi del suo pensiero. Gli studiosi affrontano temi centrali del suo pensiero, come l’analogia, la legge naturale, la metafisica e le prove dell’esistenza di Dio. La varietà di autori e approcci dimostra quanto il pensiero di Tommaso sia ancora importante e influente nel panorama filosofico e teologico di oggi. Questa bibliografia è quindi uno strumento indispensabile per orientarsi nel mondo degli studi su Tommaso d’Aquino. Essa guida chi legge attraverso le opere originali e le interpretazioni critiche più importanti, offrendo una base solida per la ricerca e l’approfondimento.Definire questa bibliografia come “essenziale” non sottintende una visione eccessivamente ristretta e potenzialmente limitante del panorama degli studi su Tommaso d’Aquino?
Il capitolo presenta una bibliografia che viene definita “essenziale” per lo studio di Tommaso d’Aquino, ma non esplicita i criteri che hanno guidato tale selezione. È lecito interrogarsi se una bibliografia, per quanto accurata, possa essere realmente esaustiva e “essenziale” per tutti gli studiosi, o se piuttosto rifletta una particolare prospettiva o un canone interpretativo specifico. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile esplorare bibliografie alternative e confrontare le scelte operate, analizzando se vi siano autori o aree di indagine significativamente trascurate. Approfondire il lavoro di autori come Cornelio Fabro, noto per la sua analisi della metafisica tomista, o di personaggi come Eleonore Stump, che ha contribuito significativamente agli studi sulla filosofia della religione in Tommaso, potrebbe offrire una visione più ampia e articolata delle risorse bibliografiche rilevanti.Abbiamo riassunto il possibile
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