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Informazioni
“Tirature ’16. Un mondo da tradurre” di Vittorio Spinazzola ti porta dentro il mercato editoriale italiano e globale, esplorando come le storie viaggiano e cambiano. Al centro c’è la traduzione editoriale, vista non solo come un ponte tra culture ma anche come una professione complessa, con la professione traduttore in Italia che affronta sfide enormi tra compensi bassi e un mercato difficile. Il libro guarda a come i testi si trasformano, dall’adattamento letterario per cinema e TV alla riscrittura online, e come la lettura digitale sta modificando le nostre abitudini, a volte a scapito della lettura più profonda. Vediamo le dinamiche dell’editoria digitale e come piattaforme globali competono per la nostra attenzione. Si parla anche di come il settore si sta riorganizzando con grandi acquisizioni, del boom del graphic novel, del ruolo dei premi letterari e della resilienza delle librerie indipendenti. È un viaggio affascinante attraverso le sfide e le trasformazioni che il mondo del libro sta vivendo in Italia e non solo, mostrando un settore in continuo movimento tra vecchie abitudini e nuove possibilità.Riassunto Breve
Il mondo dei libri sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti. La traduzione è fondamentale per far circolare le storie tra i paesi, ma i traduttori, soprattutto in Italia, hanno difficoltà economiche con paghe basse e un mercato che si restringe. A livello globale, c’è uno squilibrio perché paesi come Stati Uniti e Regno Unito traducono pochissimi libri stranieri. Le storie stesse non sono più fisse; vengono tradotte, adattate per il cinema o riscritte, un fenomeno reso più facile dalla tecnologia digitale. Il formato del testo a fronte, con il testo originale accanto alla traduzione, viene usato anche per favorire lo scambio culturale, specialmente per i giovani e le comunità straniere. L’industria editoriale affronta sfide importanti. Piattaforme digitali che offrono film, musica e altri contenuti competono per l’attenzione delle persone. In Italia, i grandi gruppi editoriali si uniscono, come Mondadori che ha comprato Rcs Libri, per affrontare la crisi del mercato, dove si leggono meno libri e il fatturato diminuisce. Nonostante la crescita del digitale, c’è una tendenza inaspettata: in alcuni paesi, inclusa l’Italia, la lettura di libri stampati torna a crescere leggermente, mentre quella di e-book diminuisce. Amazon ha un ruolo sempre più importante, non solo online ma anche aprendo negozi fisici. Le librerie tradizionali cercano nuovi modi per attirare i lettori, ispirandosi a quelle indipendenti che puntano sulla comunità e gli eventi. Anche le biblioteche si trasformano, diventando spazi per creare con strumenti digitali o luoghi di incontro sociale. Il modo di leggere sta cambiando; internet favorisce una lettura veloce e frammentata, diversa dalla lettura più profonda richiesta dai romanzi complessi. Altri media come le serie TV e i videogiochi offrono storie e competono con i libri per il tempo delle persone. Il settore del libro deve adattarsi e trovare nuovi modi per far sì che la letteratura e la cultura umanistica rimangano importanti nell’era digitale.Riassunto Lungo
1. Le parole che viaggiano tra i mondi
La traduzione è fondamentale nella letteratura di oggi. Il traduttore professionista è una figura chiave che collabora strettamente con l’autore. Quando esce un nuovo testo, la traduzione è spesso la prima risposta del mercato, e la scelta di cosa tradurre dipende da un mix di valore artistico e interesse commerciale.La professione del traduttore in Italia
Fare il traduttore editoriale in Italia comporta diverse sfide. Nonostante ci siano sempre più percorsi di formazione, ci sono molti aspiranti traduttori ma meno libri tradotti. I guadagni sono spesso bassi, calcolati a cartella (circa 12-14 euro lordi in media) e non in base alle vendite, il che rende difficile vivere solo di questo lavoro. Tradurre richiede molto impegno: tempo, ricerca e diverse riletture. Organizzazioni come STradE e AITI offrono supporto legale e contrattuale ai professionisti del settore.Il mercato editoriale italiano e l’estero
Il mercato dei libri in Italia si è ristretto. Per crescere, gli editori puntano a vendere i diritti degli autori italiani all’estero, non solo per i libri ma anche per film o serie TV. Questo fa crescere l’interesse per l’editoria italiana fuori dai nostri confini. Tuttavia, i piccoli editori faticano di più in questo processo per via dei costi e della minore visibilità. Inoltre, i fondi pubblici italiani per aiutare a tradurre autori italiani in altre lingue sono diminuiti.La circolazione globale dei libri tradotti
Guardando al mercato mondiale, si nota un grande squilibrio. I paesi anglofoni (USA e Regno Unito) traducono pochissimi libri stranieri, circa il 3%. Altri paesi europei invece traducono molto di più. Questa differenza limita la circolazione delle opere tra le diverse culture.Tendenze e storia della traduzione
Nel campo del romanzo, alcuni paesi tendono a specializzarsi nell’esportare certi tipi di storie, a volte legate a idee preconcette sui luoghi. Pensiamo ai gialli scandinavi o ai romanzi ambientati in Francia scritti da autori tedeschi. La storia della traduzione in Italia mostra un cambiamento: nel XIX secolo si traduceva molto dal francese, mentre nel XX secolo l’inglese ha preso il sopravvento. Gli approcci alla traduzione in passato a volte puntavano più ad adattare il testo al gusto del pubblico italiano. Oggi, il mercato globale ha un impatto forte sulle decisioni degli editori riguardo a quali libri stranieri portare in Italia.Il capitolo evidenzia un dato inquietante: i paesi anglofoni traducono una percentuale irrisoria di opere straniere. È questa una semplice questione di mercato, o non piuttosto il sintomo di una profonda, e dannosa, insularità culturale?
Il capitolo, pur presentando il dato della scarsa propensione dei paesi anglofoni alla traduzione, non ne esplora a fondo le cause né le conseguenze culturali e geopolitiche. Per comprendere meglio questo squilibrio e le sue implicazioni per la circolazione globale delle idee e delle forme letterarie, sarebbe utile approfondire gli studi sulla sociologia dei campi letterari internazionali e le dinamiche del mercato editoriale globale. Autori come Pascale Casanova offrono strumenti critici per analizzare la struttura e le gerarchie del sistema letterario mondiale.2. Storie che cambiano forma
I testi oggi cambiano continuamente. Non sono più qualcosa di fisso, immutabile. Quando si traducono storie e romanzi, ci sono spesso difficoltà. A volte si usano stili troppo rigidi, che non sembrano naturali nella lingua di arrivo. Anche le traduzioni fatte dai computer hanno i loro limiti. Faticano a capire le piccole differenze di significato, il contesto, o frasi particolari e figure retoriche difficili, come l’anastrofe o parole antiche. Però, per i testi non letterari, gli strumenti che aiutano la traduzione stanno migliorando.Il formato “testo a fronte”
Il formato che mette il testo originale e la traduzione uno accanto all’altro, chiamato “testo a fronte”, una volta era usato soprattutto per studiare testi classici o poesie. Oggi ha un ruolo diverso. È diventato uno strumento utile per far conoscere culture diverse, specialmente per i giovani e le persone che vengono da altri paesi. Ci sono progetti editoriali specifici che usano questo formato per pubblicare racconti e fiabe in lingue diverse dall’italiano. Questo aiuta gli stranieri a ritrovare un pezzo della loro identità e gli italiani a scoprire altre culture. I dati delle biblioteche confermano che questi libri sono molto richiesti, sia dagli italiani che dagli stranieri, spesso per semplice curiosità.Le storie riscritte e l’era digitale
Riscrivere storie che esistono già è una pratica sempre più comune. Si creano seguiti, storie scritte dai fan (fanfiction), o versioni moderne di racconti antichi. Questo succede molto di più grazie alle tecnologie digitali e a internet. Questo fa pensare che l’idea di cosa sia originale e di chi sia l’autore stia cambiando. La scrittura fatta al computer, che è facile da modificare e cambiare, rende più semplice lavorare insieme su un testo e creare molte versioni diverse di una storia.Le storie al cinema e su altre piattaforme
Anche quando una storia diventa un film, subisce una trasformazione. Il cinema, nato per divertire il grande pubblico, ha sempre preso spunto dai libri fin dall’inizio. Con il tempo, il regista è diventato una figura centrale, quasi un autore, portando a modi diversi di adattare le storie: alcuni cercano di essere molto fedeli al libro, altri preferiscono interpretarlo liberamente. Oggi si prendono spunti da fonti molto diverse, non solo libri. I progetti possono essere ‘multimediali’, cioè un film può a sua volta far nascere libri o fumetti. Questo dimostra come le storie viaggiano e si reinventano continuamente su tante piattaforme diverse.Ma l’idea di autore e originalità sta davvero cambiando, o è solo la tecnologia a rendere più visibili pratiche antiche?
Il capitolo suggerisce che l’era digitale stia modificando la percezione di cosa sia originale e di chi sia l’autore. Tuttavia, la storia della letteratura e dell’arte è costellata di esempi di riscrittura, adattamento e rielaborazione di materiali preesistenti. La pratica di creare seguiti o versioni alternative non è nata con internet. La tecnologia digitale potrebbe non creare un fenomeno nuovo, ma piuttosto amplificare e rendere più accessibili processi di trasformazione testuale che esistono da secoli. Per inquadrare meglio questa dinamica, sarebbe utile approfondire gli studi sulla teoria letteraria, in particolare sul concetto di intertestualità, e le riflessioni sul ruolo dell’autore nella critica letteraria, esplorando il pensiero di autori come Roland Barthes o Michel Foucault.3. Scenari in evoluzione per l’editoria
Il settore editoriale sta vivendo profonde trasformazioni. L’offerta di contenuti digitali, sia testuali che multimediali, aumenta rapidamente grazie a piattaforme globali come Netflix, Scribd, Spotify, YouTube e Wattpad. Queste aziende operano su più mercati, rivolgendosi sia agli utenti finali sia ai creatori di contenuti, e offrono accesso multicanale. Questo aumenta la competizione per l’attenzione del pubblico. La loro forza principale sta nella capacità di analizzare i comportamenti degli utenti e offrire servizi molto personalizzati e immediati, cambiando le aspettative rispetto ai media più tradizionali.Il consolidamento nel mercato italiano
In questo scenario in evoluzione, l’editoria italiana vede importanti operazioni di consolidamento. L’acquisto di Rcs Libri da parte di Mondadori ha creato un attore dominante nel settore dei libri Trade in Italia, raggiungendo circa il 35% del mercato (esclusa la quota di Adelphi, che è parte del gruppo). Questa strategia punta a rafforzare la posizione interna nel mercato nazionale. È una scelta diversa rispetto a quella di grandi gruppi internazionali come Pearson, che si concentrano su settori specifici e in crescita come l’Education, dismettendo invece attività mediatiche più tradizionali come i giornali finanziari. Nonostante l’acquisizione, Mondadori rimane un attore di dimensioni contenute nel panorama editoriale mondiale. L’operazione ha portato benefici economici a Mondadori, ma per Rcs ha significato la perdita di una divisione redditizia e non ha risolto i suoi problemi di debito. Le dinamiche dell’accordo riflettono complessi intrecci finanziari e di potere tra i diversi soci coinvolti.La crescita del fumetto e dei graphic novel
Parallelamente ai cambiamenti nel mercato generale, il fumetto sta acquisendo sempre più rilevanza culturale e commerciale. In particolare, il formato del graphic novel si distingue per un maggiore realismo e una complessità narrativa più profonda. Questo ha permesso al fumetto di superare la percezione di essere un prodotto di nicchia e di raggiungere le librerie generaliste, non solo quelle specializzate. Sia gli editori tradizionali che quelli nati specificamente per il fumetto stanno investendo in questo settore, ampliando l’offerta e cercando anche di integrare il fumetto con altri media.Il ruolo e le sfide dei premi letterari
Anche il sistema dei premi letterari riflette i cambiamenti in atto nel settore. La loro proliferazione, unita a una scarsa copertura mediatica efficace e alla composizione delle giurie, spesso aperte a un pubblico molto ampio, ne sta riducendo il valore simbolico. I premi sembrano sempre più legati a logiche puramente economiche e alle strategie di marketing degli editori, influenzando meno le vendite effettive dei libri premiati rispetto al passato. Per recuperare credibilità e un impatto culturale più significativo, si suggerisce una riforma del sistema dei premi, proponendo giurie composte da esperti autorevoli e che cambino ogni anno, prendendo spunto da modelli di riconoscimenti internazionali.Ma davvero le concentrazioni editoriali sono la risposta alla crisi, o non sono piuttosto il segnale di un settore che si restringe, a danno della diversità?
Il capitolo descrive le operazioni di concentrazione come una reazione alla crisi, ma non ne analizza a fondo le implicazioni. Ridurre il numero dei grandi attori del mercato favorisce o limita la diversità dell’offerta editoriale? Quali sono le conseguenze per gli autori, i piccoli editori e, in ultima analisi, per i lettori? Per approfondire questi aspetti cruciali, è indispensabile studiare l’economia delle industrie culturali e le dinamiche del mercato editoriale. Un autore che ha dedicato molta attenzione a questi temi è John B. Thompson.6. Un Catalogo di Voci e Storie
Un catalogo di voci e storie si svela attraverso un elenco di autori e delle loro opere. Vengono citati numerosi libri che spaziano tra diversi generi letterari e campi del sapere. Si trovano romanzi, saggi, fumetti e pubblicazioni accademiche, mostrando la grande varietà dei materiali consultati. La raccolta include autori italiani e stranieri, con opere che coprono periodi storici differenti. Vengono menzionati scrittori classici e contemporanei. I temi affrontati nei libri citati riguardano la letteratura, la storia, la scienza, il cinema, la sociologia e l’editoria. Questa raccolta rappresenta un vasto repertorio di fonti e riferimenti.Un semplice elenco di fonti, per quanto vasto e vario, costituisce di per sé un argomento o una storia?
Il capitolo si limita a descrivere un “vasto repertorio di fonti e riferimenti”, citando autori e opere. Tuttavia, il valore di un catalogo non risiede nella sua mera esistenza o nella sua ampiezza, ma nell’uso che se ne fa. La vera questione è: quale tesi questo catalogo intende sostenere? Qual è il filo conduttore che lega voci e storie così diverse? Senza un’esplicitazione del criterio di selezione e della funzione argomentativa di queste fonti, il lettore rimane con un mero elenco. Per comprendere come un repertorio di fonti si trasformi in un’argomentazione coerente, è utile approfondire i principi della metodologia della ricerca e della teoria dell’argomentazione.Abbiamo riassunto il possibile
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