Letteratura

The Sunset Limited

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1. Incontro al Bivio

In un piccolo appartamento di New York, un uomo nero corpulento, Nero, si ritrova a interrogare un uomo bianco di mezza età, un professore. Quest’ultimo è stato appena salvato da un tentativo di suicidio nella metropolitana, evento che ha portato i due a questo confronto inaspettato. Nero è stupito: l’incontro non era previsto. Il professore, invece, sembra quasi sminuire l’accaduto, come se niente avesse un vero significato.La conversazione inizia dal compleanno del professore, proprio il giorno del tentato suicidio. Rapidamente, però, il dialogo scivola su questioni più profonde. Nero, uomo di fede, cerca di capire cosa abbia spinto il professore a un gesto così estremo. Il professore rivela una profonda delusione. I valori e la cultura dell’Occidente, un tempo solidi, gli appaiono ora fragili, svuotati di significato dopo tragedie come l’Olocausto.Nero offre una visione opposta, radicata nella fede cristiana. Racconta di persone salvate dalla fede, di una redenzione possibile. Parla della sua stessa vita: un passato di violenza, poi la conversione in carcere, l’ascolto di una voce interiore in un momento di crisi.Il dialogo si fa più intenso. Nero chiede al professore cosa pensi della Bibbia, del suo rapporto con la fede. Il professore ammette di non averla mai letta per intero, nonostante la sua vasta cultura. Nero insiste: la Bibbia non è un semplice libro, ma una guida che risuona nel cuore di ogni persona.Nonostante le differenze, Nero offre ospitalità al professore. Prepara un pasto, offre del caffè. Mentre mangiano, parlano di felicità, di sofferenza, del bisogno di dare un senso alla vita. Nero cerca di scuotere il professore, suggerisce la fede come possibile via di uscita. Il professore, pur rimanendo scettico, non respinge del tutto le parole di Nero. Si apre, forse, a una nuova prospettiva. Un piccolo spiraglio, in una discussione che rimane aperta.

2. L’Ombra e la Luce

La conoscenza, agli occhi di Dio, può apparire vana o, peggio, può illudere di poter superare il male. Un uomo di colore, chiamato Nero, e un professore bianco, discutono di vita e di morte. Il professore offre una visione pessimistica della storia, una sequenza di atrocità e follia, dubitando di un futuro diverso. Questa visione negativa affonda le radici nel suo cuore e nella sua mente, ma Nero, pur comprendendola, non giunge alle stesse conclusioni nichiliste.Il professore ha riflettuto a lungo sulla condizione umana, arrivando a credere che non ci sia via d’uscita. Nero, invece, pur ammettendo di non aver raggiunto la stessa profondità di pensiero, è ancora in fase di riflessione, lasciando aperta la porta al cambiamento. Il professore è inflessibile, convinto della sua posizione, chiuso ad alternative.Nero, con una metafora tratta da un articolo di giornale su un suicidio, cerca di far riflettere il professore sulla presunzione di avere sempre ragione, anche di fronte alla morte. Il professore riconosce la metafora, ma non sembra coglierne il significato profondo. Nero insiste sulla necessità di vedere la luce che li circonda, invece dell’ombra che il professore proietta su ogni cosa.La fede e la possibilità di ricominciare diventano centrali. Il professore si dichiara senza fede, mentre Nero suggerisce che la fede possa nascere proprio quando si è perso tutto. Nero invita a un nuovo inizio, un azzeramento del passato, dove il dolore e la solitudine iniziali sarebbero segni positivi di un cambiamento radicale. Il professore, però, si dichiara incapace.Si parla di suicidio. Il professore attribuisce la sua decisione alla perdita delle illusioni e a una lucida comprensione della realtà, descrivendo il mondo come un luogo di sofferenza e ingiustizia. Nero contesta questa visione elitaria del dolore, suggerendo che anche le persone comuni, i “pendolari”, vivono abissi di disperazione, forse diversi ma non meno profondi. Propone una verità alternativa: l’amore fraterno come antidoto alla morte spirituale, un concetto estraneo al professore.Il professore descrive il suo mondo come un campo di lavori forzati, dove giustizia e fratellanza sono illusioni. Nero percepisce la disperazione di un uomo diretto alla stazione, pronto a un gesto estremo. Il professore conferma, affermando di voler ridurre al minimo il dolore, calcolando scientificamente l’impatto con un treno.Nero, impotente, cerca di guadagnare tempo, ma il professore è risoluto. Il dialogo si fa intimo, il professore rivela il desiderio di annientamento totale, rifiutando persino l’idea di un aldilà o di un ricongiungimento con i propri cari. La sua visione è improntata alla futilità e alla sofferenza universale, arrivando a maledire la fratellanza se implica la condivisione di questo destino.Nonostante l’angoscia del professore, Nero percepisce un attaccamento alla vita, una resistenza sotterranea che lo spinge a cercare le parole giuste. Il professore, però, si congeda, definendosi un “professore delle tenebre” e rifiutando aiuto. Nero, sconfitto ma non rassegnato, lo lascia andare, invitandolo a ripensarci e a cercarlo il giorno dopo. Rimasto solo, Nero esprime il suo dolore e la sua fede incrollabile, affidandosi a una forza superiore e alla promessa di perseverare.

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