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Contenuti del libro
Informazioni
“Tecnica avanzata per il cantante moderno. La costruzione del suono, con spiegazioni chiare e comprensibili” di Riccardo Tasselli è quel tipo di libro che ti prende per mano e ti svela tutti i segreti per tirare fuori il massimo dalla tua voce. Non è la solita roba noiosa, ma una guida super pratica che parte dalle basi, tipo come stare in piedi giusto e respirare bene (sia la respirazione diaframmatica che quella costo-diaframmatica, fondamentale per il canto moderno), per poi addentrarsi nelle tecniche più avanzate come l’appoggio e il sostegno, che ti aiutano a gestire il fiato come un pro. Poi si va dritti al cuore del suono: i registri vocali, dalla potente voce di petto a quella di testa, spiegando come passare tra loro senza intoppi e come usare bocca, lingua e palato per dare al suono la risonanza perfetta. Il bello è che non si ferma qui, ma esplora anche i modi vocali che senti nei tuoi artisti preferiti, come il twang o il belting, e ti insegna a usarli in modo sano. Insomma, se vuoi davvero capire come funziona la tua voce, migliorarla e renderla versatile per qualsiasi stile, questo libro è una risorsa pazzesca, piena di spunti per la tecnica vocale e la salute vocale, spiegati in modo che li capisci subito.Riassunto Breve
Per cantare bene è fondamentale usare il corpo in modo consapevole. Una postura giusta, con piedi alla larghezza delle spalle, ginocchia rilassate, bacino dritto e spalle basse, aiuta a preparare il corpo. La respirazione è la base: c’è quella diaframmatica, più naturale, e quella costo-diaframmatica, più forte, utile per il canto moderno. Si usa l’appoggio per tenere le costole aperte mentre si butta fuori l’aria, controllando il fiato. Il sostegno, invece, usa i muscoli addominali per spingere l’aria e aumentare volume e forza. Tecniche più avanzate di appoggio prevedono l’apertura delle costole all’inizio del canto. Nella lirica si usa una respirazione profonda che espande la parte dietro delle costole. Il suono nasce nella laringe, dove vibrano le corde vocali. Ci sono due modi principali di usare la voce: voce di petto, più piena, e voce di testa o falsetto, più leggera. Passare bene tra questi due modi è importante per avere un suono uniforme. La voce di petto arriva fino a un certo punto, poi si passa alla voce di testa, che si può rendere più simile a quella di petto. Il suono cambia a seconda di come si usano mascella, bocca, lingua, palato e naso. Aprire o chiudere la bocca e la mascella cambia il timbro. Il palato molle si alza o si abbassa per cambiare la risonanza, rendendola orale o nasale. La lingua, con le sue posizioni, può rendere il suono più scuro, più chiaro o strano. Tecniche come “voce a gola aperta” o “stretta” modificano ancora il timbro. Usare il naso e i seni paranasali aggiunge risonanza, specialmente sulle note alte. Il falsetto, che è un passaggio naturale alla voce di testa, si può migliorare per farlo suonare uniforme con la voce di petto. Controllare la laringe con i muscoli esterni aiuta a tenerla ferma. La distorsione vocale, fatta con le false corde, crea effetti usati nel canto moderno. La “voce sinergica” mette insieme tutte queste tecniche per creare un suono unico e adatto a vari stili, cercando un equilibrio tra voce di petto e testa e usando suoni soffiati o graffiati in modo controllato. Per rendere la voce più forte e il timbro più potente si cambiano le posizioni della bocca e si usano modi vocali specifici. Aumentare l’aria sulle corde vocali rende il timbro più aggressivo, ma bisogna fare attenzione a non sforzare. La posizione di bocca e labbra cambia molto il suono: una bocca più aperta dà un suono più aperto. Alzare il labbro superiore e mostrare i denti sopra rende il suono più aperto e forte. Stringere la mascella verso fuori aumenta lo spazio di risonanza per suoni più decisi, specialmente in voce di testa. Fare glissati verso l’alto (bending) aiuta a cantare note alte in voce di petto con meno fatica. Ci sono diversi modi di cantare: parlato (non ideale per cantare), twang (suono proiettato, si ottiene inclinando l’epiglottide), cry (suono emozionale, laringe bassa), opera (lirico, respirazione controllata, bocca aperta orizzontalmente), belting (potente, voce di petto spinta in alto). Cambiare le vocali è importante: “I” ed “E” proiettano il suono avanti, “O” e “U” indietro. Spesso si scuriscono le vocali in voce di petto e si aprono in voce di testa. Se una frase è difficile in voce di petto, si inizia con meno aria e si aumenta piano, riducendo le sillabe. Per l’intonazione, si possono spezzare le sillabe. Il cambio tra voce di petto e testa deve essere fatto al momento giusto per non sforzare o perdere potenza. Aggiungere il vibrato, che è una piccola variazione di intonazione, rende il canto più espressivo. Usare il microfono riduce la necessità di spingere forte la voce, permettendo di concentrarsi sul timbro e provare diverse posizioni del microfono per un suono migliore. Per mantenere la voce sana e migliorare, sono essenziali riscaldamento, esercizi costanti, postura corretta, vita sana e bere abbastanza acqua.Riassunto Lungo
1. Il Kit del Cantante: Padroneggiare Tecniche Vocali Avanzate
Il corpo come strumento: postura e respirazione
Per cantare bene, è essenziale essere consapevoli del proprio corpo e saperlo usare correttamente. La base di tutto è la postura: bisogna stare in piedi con i piedi leggermente distanziati, le ginocchia rilassate, il bacino in posizione neutra e le spalle aperte. Questa posizione permette al corpo di prepararsi al meglio per emettere suoni. Un altro elemento fondamentale è la respirazione, che nel canto è diversa da quella di tutti i giorni. Esistono due tipi principali di respirazione: quella diaframmatica, che è naturale e rilassata, e quella costo-diaframmatica, che è più ampia e potente, adatta al canto moderno.Tecniche di respirazione avanzate: appoggio e sostegno
L’appoggio è una tecnica che serve a controllare il respiro mentre si canta. Consiste nel mantenere le costole aperte durante la fase di espirazione, in modo da rallentare la risalita del diaframma e dosare l’aria che esce. In pratica, l’appoggio aiuta a gestire il fiato in modo efficiente. Il sostegno, invece, è l’opposto dell’appoggio e si concentra sull’uso dei muscoli addominali. Questi muscoli vengono utilizzati per spingere l’aria verso l’esterno, aumentando così il volume e la potenza del suono. Esistono anche tecniche più avanzate di appoggio, come quella che prevede di espandere le costole contemporaneamente all’inizio del canto, rendendo l’emissione vocale più dinamica e controllata. Infine, la respirazione profonda, tipica del canto lirico, si basa sull’espansione della parte posteriore delle costole e si differenzia dalla respirazione costo-diaframmatica usata nel canto moderno.La laringe e i registri vocali: voce di petto e voce di testa
La laringe è l’organo in cui si trovano le corde vocali, che vibrando producono il suono. Nel canto, si distinguono principalmente due registri vocali: la voce di petto (chiamata anche M1) e la voce di testa o falsetto (M2). Questi registri si differenziano per il modo in cui i muscoli della laringe sono utilizzati. Il passaggio da un registro all’altro, chiamato passaggio di registro, può essere un momento delicato. È importante controllarlo per mantenere un timbro uniforme in tutta l’estensione vocale. La voce di petto è più piena e potente e arriva fino a un punto in cui si passa naturalmente al registro di testa, che è più leggero e arioso. Tuttavia, anche la voce di testa può essere modificata per ottenere un suono più pieno e coerente con la voce di petto.Modificare il suono: bocca, lingua, palato e naso
Dopo che il suono è stato prodotto dalle corde vocali, può essere modificato utilizzando diverse parti del corpo, come la mascella, la bocca, la lingua, il palato molle e il naso. La posizione della mascella e della bocca, sia in verticale che in orizzontale, permette di creare timbri vocali diversi. Anche il palato molle, che è mobile, ha un ruolo importante nella risonanza del suono. Alzando o abbassando il palato molle, si può ampliare lo spazio all’interno della bocca oppure indirizzare il suono verso il naso per ottenere una risonanza nasale. La lingua, a seconda della sua posizione, può influenzare il timbro e la risonanza del suono, rendendolo più scuro, più chiaro o distorto. Esistono anche tecniche specifiche, come la “voce a gola aperta” o la “voce a gola stretta”, che permettono di modulare ulteriormente il timbro vocale. Infine, anche il naso e i seni paranasali possono essere utilizzati per arricchire la risonanza del suono, soprattutto nelle note più alte, se usati in modo controllato.Falsetto, distorsione vocale e voce sinergica
Il falsetto è un passaggio spontaneo al registro di testa, ma può essere controllato e potenziato per uniformare il timbro con la voce di petto. Anche il controllo dei muscoli esterni della laringe è importante per stabilizzarne la posizione durante il canto. La distorsione vocale, ottenuta utilizzando le false corde vocali, è una tecnica che aggiunge effetti stilistici particolari ed è molto utilizzata in diversi generi musicali moderni. La “voce sinergica” è un concetto che unisce tutte queste tecniche, con l’obiettivo di creare un timbro vocale personale e versatile, adatto a diversi stili musicali, dal canto lirico a quello moderno. Per ottenere una voce sinergica, è fondamentale trovare un equilibrio tra voce di petto e voce di testa e imparare a usare consapevolmente timbri soffiati o graffiati, a seconda dello stile musicale e dell’effetto desiderato.È realmente efficace presentare tecniche vocali avanzate come “appoggio” e “sostegno” come concetti semplici e quasi opposti, senza considerare la complessità e le sfumature individuali necessarie per padroneggiarle?
Il capitolo introduce concetti fondamentali per il canto, ma rischia di semplificare eccessivamente tecniche complesse come l’appoggio e il sostegno. Presentarle come mere opposizioni potrebbe non rendere giustizia alla loro interdipendenza e alla varietà di interpretazioni pedagogiche esistenti. Per una comprensione più approfondita, sarebbe utile esplorare testi di fisiologia vocale e pedagogia del canto che offrano una visione più articolata e meno dicotomica di queste tecniche, considerando autori come Cornut e Garcia.2. Tecniche Avanzate per il Rinforzo Vocale
L’obiettivo principale è rendere la voce più forte e con un timbro migliore. Per fare questo, si usano diverse tecniche che riguardano la postura della bocca e modi specifici di usare la voce. Avere un timbro di voce più aggressivo si può ottenere aumentando la quantità di aria che passa sulle corde vocali. Però, è importante controllare bene questa spinta per non sforzare troppo la voce.Cambiare la posizione della bocca e delle labbra
La posizione della bocca e delle labbra ha un grande effetto sul suono della voce. Se si apre di più la bocca, il suono sarà più aperto, e viceversa. Un modo per rendere il tono più aperto e aggressivo è alzare il labbro superiore e mostrare i denti di sopra. Inoltre, spingere l’arcata mascellare verso l’esterno allarga lo spazio dove il suono risuona. Questo fa uscire suoni più decisi, soprattutto quando si usa la voce di testa. Una tecnica utile è il bending, che consiste nel salire gradualmente verso note acute. Questa tecnica aiuta a cantare le note alte con la voce di petto senza stancarsi troppo.Diversi modi di usare la voce
Esistono vari modi di usare la voce, ognuno con caratteristiche diverse. Tra questi troviamo:- Parlato (speech): è il modo naturale in cui parliamo tutti i giorni. Però, non è adatto per cantare perché non permette di raggiungere molte note diverse.
- Twang (proiettato e amplificato): si ottiene inclinando l’epiglottide, stringendo il passaggio dell’aria nella gola. Questo crea un suono più compresso e forte. Per fare il twang, si può abbassare la parte morbida del palato e alzare la parte posteriore della lingua.
- Cry (pianto): è un modo di usare la voce che esprime emozioni intense. Si ottiene abbassando la laringe, piegando il labbro inferiore verso l’interno e indirizzando il suono verso la parte posteriore della testa. Per fare questo modo di voce, bisogna usare bene il diaframma.
- Opera (lirico): è lo stile usato nel canto lirico. Richiede di respirare usando il diaframma in modo controllato, aprire la bocca in orizzontale, tenere la laringe in posizione naturale e usare una quantità di aria moderata.
- Belting (gridato): è un modo di cantare potente, anche nelle note alte, senza che il suono diventi scuro o chiuso. Per fare il belting, si usa molta aria e si spinge la voce di petto verso le note acute.
Cambiare le vocali per migliorare il suono
Anche cambiare il modo in cui si pronunciano le vocali è molto importante. Vocali come “I” ed “E” fanno uscire il suono più in avanti, mentre “O” e “U” lo mandano più indietro. Di solito, si fanno diventare le vocali più scure quando si usa la voce di petto e più aperte quando si usa la voce di testa. Se si fa fatica a cantare frasi difficili con la voce di petto, è meglio iniziare usando meno aria e poi aumentarla piano piano, dicendo le sillabe in modo più leggero. Se ci sono problemi con l’intonazione, dividere le sillabe può aiutare a essere più precisi. È importante cambiare registro di voce al momento giusto per non sforzare troppo la voce di petto, ma non troppo presto per non perdere la potenza del falsetto. Aggiungere il vibrato, cioè cambiare leggermente l’intonazione, rende il canto più espressivo.Usare il microfono e prendersi cura della voce
Usare il microfono permette di non dover spingere troppo la voce. In questo modo, ci si può concentrare di più sul timbro e provare diverse posizioni del microfono per ottenere il suono migliore. Infine, per avere una voce sana e cantare meglio, è fondamentale fare esercizi di riscaldamento vocale, allenarsi regolarmente, avere una postura corretta, uno stile di vita sano e bere molta acqua.Ma siamo sicuri che “aggredire” le corde vocali sia la strada giusta per un timbro di voce migliore?
Il capitolo sembra suggerire che forzare la voce e adottare posizioni estreme della bocca siano strategie chiave per potenziare il suono. Tuttavia, questa visione potrebbe risultare eccessivamente semplicistica e potenzialmente dannosa. Non viene infatti considerato il rischio di affaticamento o lesioni alle corde vocali, né si accenna all’importanza di un approccio più olistico che tenga conto della fisiologia individuale e delle diverse esigenze vocali. Per una comprensione più completa e responsabile delle tecniche di rinforzo vocale, sarebbe utile approfondire studi di fisiologia vocale e pedagogia del canto, magari partendo dai lavori di autori come Estill o Linklater, che offrono prospettive più sfumate e basate su principi scientifici.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
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