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Contenuti del libro
Informazioni
“Tante piccole sedie rosse” di Edna O’Brien è un libro che ti prende dentro. Inizia nella tranquilla Cloonoila, un paesino irlandese, dove arriva un tipo strano, il Dr. Vladimir Dragan, che dice di essere un guaritore. Subito si capisce che nasconde qualcosa. La sua presenza scombina le vite, specialmente quella di Fidelma, una donna che cerca disperatamente un figlio. Quello che sembra un incontro per guarire si trasforma in qualcosa di più, ma il segreto di Vlad è enorme: è un criminale di guerra ricercato per cose terribili come il massacro di Srebrenica. Quando la verità viene fuori, è un disastro per tutti, e Fidelma subisce una violenza terribile che le fa perdere il bambino. Dopo questo trauma, Fidelma scappa a Londra. Qui, il libro cambia faccia e ti mostra la vita difficile dei rifugiati e dei migranti che cercano un posto nel mondo, lavorando di notte, condividendo storie di perdita e violenza in posti come “il Centro”. Fidelma incontra persone incredibili, come Jasmeen o la piccola Mistletoe, e cerca di rimettere insieme i pezzi. Il viaggio la porta fino all’Aia, dove Vlad è sotto processo, per cercare risposte che forse non arriveranno mai. È una storia potente sul trauma, sulla ricerca di casa e sulla forza incredibile delle persone che hanno perso tutto.Riassunto Breve
Un uomo arriva in una piccola città irlandese presentandosi come Dr. Vladimir Dragan, un guaritore dal Montenegro. La sua presenza e le sue professioni, inclusa quella di sessuologo, creano curiosità e un po’ di preoccupazione tra gli abitanti e le autorità religiose. Cerca di integrarsi, mostrando cultura e saggezza, e accetta di modificare la descrizione della sua attività per essere accettato. Trova alloggio e aiuta una donna del posto. Apre un ambulatorio dove pratica medicina olistica, usando erbe e pietre. Tra i suoi pazienti c’è Suor Bonaventure. In città vive anche Fidelma, che sta affrontando cambiamenti nella sua vita, desidera un figlio e trova conforto nelle passeggiate lungo il fiume, dove incontra il dottore. Si scopre che il dottore ha un passato nascosto; un sogno rivela che è stato un comandante militare coinvolto in eventi terribili durante la guerra, come il massacro di Srebrenica. Nonostante ciò, la sua fama di guaritore cresce. Fidelma, cercando risposte al suo desiderio di maternità , si rivolge a lui. Hanno un incontro segreto e intimo, ma lui le dice che le loro vite devono restare separate a causa di un suo dovere. Nello stesso periodo, un giovane che lavora in un albergo riconosce la voce del dottore e lo accusa di essere un criminale di guerra legato al suo trauma infantile, scatenando una reazione violenta. La relazione segreta tra Fidelma e il dottore, chiamato anche Vlad, viene scoperta quando lei rimane incinta. Poco dopo, Vlad viene arrestato pubblicamente e si rivela essere un criminale di guerra ricercato a livello internazionale. La comunità è scioccata. Tre uomini legati al passato di Vlad arrivano in paese, cercano vendetta e, scoprendo la gravidanza di Fidelma, la rapiscono e la aggrediscono violentemente, causandole la perdita del bambino. Fidelma sopravvive ma è distrutta e lascia la città e il marito. Si trasferisce a Londra, cercando aiuto e lavoro. Trova ospitalità e supporto da Jasmeen, una donna che ha affrontato difficoltà simili come immigrata. Trova lavoro come addetta alle pulizie notturne in una banca, incontrando altre donne immigrate con storie difficili. Stabilisce una connessione con una bambina isolata, Mistletoe, ma questa relazione viene interrotta dal padre della bambina, spaventato. Fidelma trova un centro che accoglie rifugiati, dove le persone condividono le loro esperienze traumatiche di guerra e perdita. Anche lei racconta la sua storia. Lavora temporaneamente in un ricovero per cani abbandonati. Riceve notizie da un’amica. Viene confrontata in modo aggressivo da un uomo che ha sofferto a causa della guerra e la accusa per il suo legame con Vlad. Vlad è sotto processo all’Aia per crimini di guerra. Nega tutte le accuse, presentandosi come innocente e perseguitato. Fidelma lo visita in prigione, cercando di fargli ammettere le sue azioni e le conseguenze, ma lui rifiuta ogni responsabilità . Fidelma si reca all’Aia, incontrando persone segnate dalla guerra, ancora alla ricerca di risposte o rimorso da parte di Vlad, che però non arriva. Torna in Irlanda, dove il suo ex marito muore. Inizia a lavorare in un centro che aiuta migranti e persone in cerca di rifugio, vedendo in loro la stessa ricerca di pace e appartenenza. La storia si conclude con una rappresentazione teatrale dove i partecipanti, molti dei quali hanno subito traumi e perdite, cantano insieme la parola “casa” in molte lingue diverse, esprimendo un desiderio universale di trovare un luogo sicuro e un senso di appartenenza nonostante le sofferenze passate.Riassunto Lungo
1. Lo Straniero e la CittÃ
Una sera d’inverno, un uomo barbuto con un lungo cappotto scuro e guanti bianchi arriva nella tranquilla cittadina di Cloonoila. Si presenta come Dr. Vladimir Dragan, detto Vuk, proveniente dal Montenegro. Non è una figura comune: si definisce guaritore, filosofo, poeta e, inizialmente, anche sessuologo. Il suo arrivo rompe la routine locale e suscita subito grande curiosità e molte domande tra gli abitanti, soprattutto al pub del paese. La sua presenza è un mistero che attira l’attenzione di tutti.La Curiosità e la Sapienza
Dara, il barista del pub, è uno dei primi a parlare con lui e rimane colpito dalla sua vasta cultura e conoscenza. Il dottore dimostra di sapere molto sulla storia antica, dai Celti nei Balcani e in Irlanda, e sulla medicina, sia quella di un tempo che quella più moderna. Spiega di essere arrivato in Irlanda perché guidato da una visione, un richiamo profondo che lo ha portato fin lì. Questa combinazione di sapere accademico e motivazioni mistiche aumenta l’interesse e le speculazioni sul suo conto, portando gli abitanti a chiedersi quale sia il vero scopo del suo arrivo.Le Preoccupazioni e il Dialogo
La sua intenzione di aprire un ambulatorio dove praticare come guaritore alternativo e sessuologo genera presto una certa preoccupazione nella comunità . Questa inquietudine è particolarmente forte tra le autorità religiose del luogo, che vedono con sospetto alcune delle sue pratiche. Padre Damien, il giovane prete del paese, si fa portavoce di questi timori e incontra il dottore per discutere le perplessità del vescovo, soprattutto riguardo alla professione di sessuologo in un paese con una forte tradizione cattolica. Durante l’incontro, il dottore chiarisce la natura etica della sua pratica, spiegando che si basa su una combinazione di medicina antica e scienza moderna. Discute anche le similitudini e le differenze tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa, sottolineando le loro radici comuni e l’importanza del dialogo e della comprensione reciproca. Per superare le resistenze e dimostrare la sua buona fede, accetta di rimuovere la dicitura “sessuologo” dal suo biglietto da visita e propone un incontro pubblico per rispondere a tutte le domande della comunità .Trovare Accoglienza
Nel frattempo, il dottore cerca e trova un alloggio temporaneo presso Fifi, una donna del posto che gestisce una piccola foresteria. Questo incontro si rivela importante per la sua integrazione nella comunità . Un giorno, Fifi perde il suo cane e il dottore la aiuta attivamente a ritrovarlo, dimostrando gentilezza e disponibilità . Questo gesto semplice ma significativo gli fa guadagnare la fiducia di Fifi. Si accorda quindi con lei per rimanere nella foresteria e per aiutarla a prendersi cura degli animali mentre lei sarà assente per un periodo.Su quali basi scientifiche o razionali si fonda la presunta ‘combinazione di medicina antica e scienza moderna’ rivendicata dal dottore?
Il capitolo introduce la figura di un guaritore che afferma di unire pratiche mediche antiche e moderne, ma non chiarisce in alcun modo come questa sintesi avvenga o quale sia la sua validità . La medicina antica, per quanto ricca di osservazioni empiriche, spesso si basava su teorie non verificate o su credenze, mentre la scienza moderna si fonda sul metodo sperimentale, sull’evidenza e sulla riproducibilità dei risultati. Affermare di combinarle senza specificare quali elementi dell’una e dell’altra vengano utilizzati, e con quale criterio, lascia un vuoto argomentativo significativo. Per comprendere meglio le sfide e le possibilità di un tale approccio, sarebbe utile approfondire la storia della medicina, le diverse tradizioni mediche non occidentali e i principi della medicina basata sull’evidenza. Autori che trattano la filosofia della scienza e il pensiero critico possono offrire strumenti utili per valutare affermazioni che mescolano ambiti così diversi.2. Incontri e segreti lungo il fiume
L’arrivo del dottor Vladimir e la sua medicina olistica
Un nuovo dottore di nome Vladimir apre un ambulatorio dove pratica medicina olistica. Viene percepito come uno straniero, usa terapie che includono erbe e pietre raccolte direttamente dal fiume e ha l’abitudine di recitare poesie in latino. Suor Bonaventure è la prima persona a rivolgersi a lui per una cura. L’ambiente dell’ambulatorio è particolare, con luci soffuse e musica sacra che creano un’atmosfera unica. Durante il trattamento, che prevede l’applicazione di pietre calde e fredde, la suora prova sensazioni intense e percepisce una forte energia.I cambiamenti nella vita di Fidelma e il desiderio di maternitÃ
Fidelma sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti dopo aver chiuso la sua boutique. Il suo rapporto con il marito Jack si sta modificando, anche a causa della sua crescente solitudine e della differenza d’età tra loro. Fidelma desidera profondamente avere un figlio, un desiderio reso più intenso dalle perdite che ha subito in passato. Trova un po’ di conforto nelle lunghe passeggiate che fa lungo il fiume e nelle conversazioni con Padre Eamonn, un prete che ha lasciato l’abito. Con lui condivide la passione per la letteratura e il suo forte desiderio di maternità . Cerca risposte sul suo desiderio di avere figli rivolgendosi a una sensitiva, che le consiglia di pregare all’aperto, immergendo il viso nell’acqua del fiume. È proprio durante una di queste passeggiate meditative che incontra per la prima volta il dottor Vladimir.Le storie del personale della cucina del Castle
La sera, il personale che lavora nella cucina del Castle, composto da persone provenienti da diverse nazioni, si riunisce sulla veranda. In questo momento di pausa, condividono le loro storie personali e le esperienze che hanno vissuto. Emergono racconti legati alla migrazione, alle difficoltà incontrate nel trovare una casa e un lavoro stabile in un nuovo paese. Ci sono storie di amori finiti o complicati dalla gelosia, e legami familiari segnati da eventi passati, come la guerra. Queste narrazioni intime rivelano le esperienze individuali di ciascuno, le perdite subite lungo il cammino e la costante ricerca di stabilità o felicità , mostrando le vite complesse e spesso nascoste dietro il lavoro di tutti i giorni.È razionale affidarsi a sensitivi e rituali per un desiderio di maternità ?
Il capitolo presenta il desiderio di maternità come un percorso che include la consultazione di una sensitiva e l’esecuzione di rituali come immergere il viso nell’acqua del fiume. Questo approccio solleva interrogativi sulla logica interna del racconto, poiché la ricerca di una gravidanza è un tema che rientra primariamente nel campo della biologia e della medicina. Affidarsi a pratiche non scientificamente validate per questioni biologiche o mediche rappresenta una lacuna argomentativa dal punto di vista della razionalità . Per comprendere meglio le dinamiche legate alla procreazione e ai percorsi per affrontarne le difficoltà , sarebbe utile approfondire la medicina della riproduzione. Per esplorare invece le ragioni per cui le persone si rivolgono a pratiche alternative o non scientifiche, si possono consultare studi di psicologia del credere o sociologia delle pratiche alternative.3. Le Due Vite del Dottore
Un dottore accompagna alcuni studenti in una gita nel bosco. L’obiettivo è studiare le proprietà curative delle piante e dei funghi che crescono nella zona. Durante questa uscita didattica, il gruppo viene fermato da un agente di polizia. L’agente interroga il dottore, chiedendo la sua identità e l’autorizzazione per trovarsi lì. Il dottore si presenta come Vladimir Dragan, un guaritore. Per giustificare la sua presenza e le sue attività , fornisce documenti e racconta una storia inventata, spiegando di aver evitato il servizio militare con questo stratagemma.Il Peso di un Sogno
Una notte, un sogno tormenta il dottore, rivelando un passato nascosto e doloroso. Il sogno lo riporta a un periodo in cui era un comandante militare. Rivive le esperienze di un lungo assedio e, in particolare, gli eventi legati al massacro di Srebrenica. Le immagini oniriche sono popolate dalle vittime e dalla distruzione che ha visto e a cui ha preso parte. Questo passato violento e traumatico continua a perseguitarlo, contrastando nettamente con la sua attuale identità di guaritore.Il Guaritore del Paese
Nel paese dove vive, il dottore si è costruito una solida reputazione come guaritore. Utilizza una combinazione di rimedi naturali e pratiche alternative, come l’energia quantica, per curare le persone. La sua fama cresce grazie a successi notevoli. Uno dei casi più discussi riguarda la guarigione di una donna che soffriva di gravi convulsioni. Il dottore riesce a curarla, attribuendo inizialmente il problema a semplici allergie, dimostrando l’efficacia dei suoi metodi non convenzionali.Discussioni su Didone
Partecipa anche agli incontri di un club del libro locale. Una delle serate è dedicata alla figura di Didone, la regina di Cartagine. La discussione, tuttavia, prende una piega inaspettata. Molti partecipanti esprimono opinioni volgari e disprezzano sia il personaggio di Didone sia il concetto stesso di amore passionale, riducendo la complessità della storia a giudizi superficiali e cinici.La Profondità della Storia
Sentendo la piega che ha preso la conversazione, il dottore decide di intervenire. Offre un’analisi molto più approfondita e storicamente accurata della figura di Didone. Spiega come Didone non fosse solo un’amante, ma una leader politica capace e rispettata. Sottolinea come l’amore per Enea e il successivo abbandono abbiano avuto conseguenze devastanti non solo sulla sua vita personale, ma anche sulla sua posizione politica e sul destino del suo regno. La sua interpretazione contrasta nettamente con le opinioni espresse in precedenza.Un Consiglio per Fidelma
Dopo l’incontro del club del libro, il dottore si ferma a parlare con Fidelma, la presidentessa del club. Durante la conversazione, percepisce il suo senso di soffocamento e insoddisfazione nella vita. In un gesto inatteso, le suggerisce che forse la cura per il suo malessere potrebbe essere trovare un amante. Per accompagnare il suo consiglio e come gesto simbolico, le offre un ramo di forsizia, un fiore che spesso simboleggia la primavera e un nuovo inizio.Come è possibile che un leader accusato di crimini efferati neghi completamente l’evidenza, definendo le atrocità “invenzioni” e presentandosi come vittima e umanista?
Il capitolo presenta un contrasto stridente tra le accuse dettagliate di crimini di guerra e contro l’umanità e la difesa di Vlad, basata su un rifiuto totale e una narrazione autoassolutoria. Questa discordanza solleva interrogativi profondi sulla percezione della realtà , la responsabilità individuale di fronte a eventi storici devastanti e i meccanismi psicologici del diniego. Per comprendere meglio come figure accusate di tali crimini possano mantenere una posizione di innocenza e negare fatti ampiamente documentati, è utile esplorare la storia del conflitto in cui si sono svolti gli eventi descritti nel capitolo, le dinamiche dei tribunali internazionali e gli studi sulla psicologia del diniego e della colpa. Autori come storici dei Balcani o psicologi che studiano il trauma e la negazione possono offrire prospettive preziose.11. Cercando Casa Tra le Macerie
Un bar all’Aia diventa un punto di ritrovo importante. Una donna frequenta questo bar e visita ogni giorno un museo. Osserva il forte contrasto tra la bellezza che vede nei dépliant pubblicitari del museo e la vicinanza di un centro dove vengono detenute delle persone. Qui incontra un uomo che conosce per via del tribunale. L’uomo porta i segni della guerra, è stato carrista in Kosovo e racconta esperienze molto difficili e dolorose, come l’ordine di passare con il carro armato sopra i corpi. Parla del grande peso che sente per tutto quello che è successo e dice che le terapie non lo aiutano. Chiede alla donna se ha un legame con una persona importante del tribunale, lasciando intendere una relazione personale. La donna risponde di no, spiegando che ha conosciuto questa figura come un “guaritore” nel suo villaggio e che ha avuto un figlio con lui. È venuta all’Aia sperando che lui mostrasse un segno di pentimento. L’uomo ha un momento di forte emozione, sopraffatto dai ricordi, e poi se ne va. Le dice che non troverà le risposte che cerca e che dovrebbe tornare a casa.Il Ritorno in Irlanda
Dopo questi eventi, la donna torna in Irlanda, nella sua vecchia casa. Riceve un messaggio dal suo ex marito che la invita a fare un bagno nel fiume, un gesto che lei compie. Quando rientra a casa, trova l’ex marito in condizioni di salute molto gravi. Lui le parla del loro amore di un tempo e di un “male” che è arrivato. Poco dopo, l’uomo muore, lasciando la casa in uno stato di grande abbandono.Un Luogo di Accoglienza e La Ricerca di “Casa”
In seguito, la donna inizia a lavorare in un centro che accoglie migranti e persone che si trovano in situazioni difficili. Questo centro è un luogo dove arrivano famiglie che hanno vissuto esperienze terribili e cercano un posto sicuro. Si cerca di dare loro un aiuto immediato, anche se spesso è poco rispetto ai loro bisogni. Il desiderio di trovare pace e chiudere con il passato è molto presente tra queste persone, come nel caso delle madri di Srebrenica che sperano ancora di ritrovare i resti dei loro figli. Una ragazza aiutata dal centro, di nome Allissos, vede la sua richiesta di asilo rifiutata.La Rappresentazione Teatrale
Nel centro viene organizzata una rappresentazione teatrale. Lo spettacolo si basa su un’opera famosa, ma viene adattato in modo molto libero e non sempre ordinato. Mescola elementi che sembrano usciti da una fiaba con la dura realtà e le ferite emotive dei partecipanti. Nonostante le imperfezioni e i momenti in cui la recitazione si interrompe, lo spettacolo finisce con un gesto collettivo molto forte. Gli attori cantano insieme la parola “casa” in trentacinque lingue diverse. Questo coro unisce tante voci in un suono potente che va oltre il luogo dove si svolge la rappresentazione. Simboleggia un desiderio che tutti provano, quello di sentirsi parte di qualcosa e di trovare la pace, un desiderio che supera le difficoltà e il dolore.La ricerca di una ‘casa’ personale può davvero trovare compimento nell’accoglienza del dolore altrui?
Il capitolo presenta un passaggio significativo dalla ricerca di una risoluzione personale legata a un trauma passato (il rapporto con il “guaritore”, la morte dell’ex marito) all’immersione in un contesto di sofferenza collettiva (il centro per migranti). Questa transizione, pur potente, solleva interrogativi sulla natura del processo di guarigione e sulla relazione tra trauma individuale e collettivo. Per esplorare meglio questa dinamica, sarebbe utile approfondire studi sulla psicologia del trauma e sulla resilienza, ad esempio attraverso le opere di B. van der Kolk, e le analisi sociologiche sull’identità e lo sradicamento, come quelle proposte da Z. Bauman.Abbiamo riassunto il possibile
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