Letteratura

Sulla strada

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1. L’Orizzonte Beat: In Viaggio Verso la Scoperta di Sé

L’America del secondo dopoguerra vede nascere la Beat Generation, un movimento che trova in San Francisco il suo cuore pulsante. Questi giovani rifiutano il conformismo e cercano nuovi valori, sia morali che spirituali. La figura di Jack Kerouac emerge con forza, i suoi romanzi diventano il simbolo di una generazione in fermento. I “beat” vivono in modo anticonvenzionale: viaggiano, usano droghe, amano il jazz e si sentono profondamente insoddisfatti delle regole sociali. Questi artisti, chiamati anche “sotterranei”, esprimono un disagio che nasce dalla società di massa e dalla perdita dei valori di un tempo. Cercano l’esperienza individuale, la libertà interiore e una fede personale, spesso attraverso vie spirituali alternative come il buddismo Zen. La poesia di Allen Ginsberg, specialmente Howl, rappresenta la ribellione e la disperazione di questi giovani, critica la società conformista e celebra una vita intensa, anche ai margini. On the Road di Kerouac racconta l’incontro con Dean Moriarty, un personaggio che incarna l’irrequietezza beat. Dean, pieno di energia e voglia di vivere, spinge il protagonista a partire per un viaggio verso il West. Questo viaggio diventa un percorso di crescita e scoperta, un tuffo nell’America più vera e un’esplorazione di sé stessi. Il protagonista abbandona la sua vecchia vita, stabile ma insoddisfacente, per un’avventura incerta ma piena di promesse, spinto dal desiderio di nuove esperienze e dalla ricerca di un significato più profondo.

2. Notti a Denver e Follie in Montagna

A Denver, Sal cerca subito Chad King, ma scopre che si è allontanato da Dean Moriarty e Carlo Marx. C’è una divisione sociale nel gruppo: Dean e Carlo sono visti come figure marginali, anche a causa del passato di Dean, segnato da un’infanzia difficile e dal riformatorio. Quando Sal li incontra, assiste ai loro dialoghi notturni, intensi e profondi, in cui cercano una comunicazione totale, spesso stimolata dalla benzedrina. Dopo essersi stabilito con Roland Major e aver conosciuto la famiglia Rawlins, Sal partecipa a una festa dove ritrova Dean e Carlo. L’inquietudine di Sal cresce, e si unisce a Tim Gray, Ray Rawlins e le sorelle Rawlins per un viaggio a Central City, in occasione di un festival operistico. Lì, trovano alloggio in una vecchia casa di minatori e assistono al “Fidelio”. La serata, però, prende una piega inaspettata: la festa nella casa degenera, tra alcol e risse nei bar. Il ritorno a Denver è malinconico e in Sal aumenta l’impazienza di ripartire, questa volta verso San Francisco.

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8. Verso Sud, tra musica e addii

Chicago è frenesia e contrasti, il be-bop detta il ritmo della vita notturna. Una notte di eccessi musicali segna la fine di una Cadillac presa in prestito. Il viaggio continua in autobus verso Detroit, dove un cinema notturno di infima categoria lascia un segno amaro. A New York, Dean cambia vita: incontra Inez, la sposa e diventa padre. Improvvisamente, si riparte per Denver in autobus. Lungo la strada, si incontra Henry Glass, un uomo che ha appena lasciato la prigione. A Denver, Dean, arrivato a sorpresa, è pronto a un nuovo viaggio, destinazione Messico. Anche Stan Shephard si unisce al gruppo, lasciandosi alle spalle la famiglia e un nonno che vorrebbe trattenerlo. Denver si allontana, il Sud si avvicina, carico di promesse e di un’incognita sensazione di andare incontro a qualcosa di indefinito, eppure intensamente desiderato.

9. L’Attraversamento: Dall’America al Messico Profondo

Il viaggio prosegue verso sud, ma una puntura d’insetto gonfia il braccio di Stan, costringendo il gruppo a cercare un ospedale. Nonostante l’imprevisto, si decide di continuare, attraversando il Colorado, tra Colorado Springs e Pueblo, luoghi che a Dean ricordano vecchi viaggi in autostop. Di notte, Stan racconta la sua vita, partendo dall’infanzia a Denver e dai ricordi condivisi con Dean. Il viaggio continua in Texas, passando per Dalhart, Amarillo e Childress, per poi dirigersi a sud. Stan continua a raccontare, parlando anche delle sue esperienze in Europa. Dopo una sosta ad Abilene per mangiare, il viaggio riprende verso Fredericksburg e San Antonio. Questa città, con la sua atmosfera particolare, sembra anticipare il Messico. Nel quartiere messicano di San Antonio, si respira un’aria autentica, tra sale da biliardo e l’incontro con un nano storpio. Curato il braccio di Stan in ospedale, si riparte verso il confine. Laredo segna la fine degli Stati Uniti e l’inizio del Messico. Attraversare il confine è come entrare in un altro mondo, un cambiamento che si percepisce subito nell’atmosfera e nei volti delle persone. Nuevo Laredo è viva, piena di luci e di vita notturna. Il Messico si apre con un deserto illuminato dalla luna e poi dall’alba. La natura è selvaggia, incontaminata. La strada porta a Sabinas Hidalgo, un assaggio di Messico rurale, dove Dean rimane colpito dalla bellezza delle ragazze del posto. Si prosegue per Monterrey e Montemorelos, tra paludi e incontri con persone del luogo. A Gregoria, Victor fa conoscere la marijuana al gruppo e li porta in un bordello. Qui, tra mambo, ragazze e un’atmosfera surreale, si vive un’esperienza intensa. Lasciata Gregoria, la giungla avvolge ogni cosa, con un clima caldo e umido. Dopo una breve sosta a Limón, la notte tropicale porta sogni confusi e la presenza discreta della polizia. L’alba mostra una natura rigogliosa, piena di insetti giganti. La strada sale verso le montagne della Sierra Madre Orientale, dove il paesaggio diventa roccioso. Gli incontri con gli indigeni, silenziosi e intensi, offrono uno sguardo sull’umanità più profonda. Il viaggio termina a Città del Messico, al tramonto. La città è un caos vibrante, un misto di moderno e antico, di velocità e lentezza. Uno dei viaggiatori si ammala, mentre Dean, ottenuti i documenti per il divorzio, riparte per New York, lasciando l’amico in Messico. Il viaggio si conclude, ma l’esperienza vissuta e la figura di Dean rimangono impresse.

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