Contenuti del libro
Informazioni
“Strategia competitiva” di Michael Porter è un libro che ti sbatte in faccia la realtà: se vuoi che un’azienda funzioni, devi capire come funziona la competizione. Non è solo una questione di avere un buon prodotto, ma di posizionarsi bene nel settore. Porter ti dà gli strumenti per farlo, partendo dall’analisi settoriale con le famose cinque forze, che ti fanno capire chi ha il potere e perché. Poi ti spiega le strategie generiche: o punti sui costi (leadership di costo), o sei unico (differenziazione), o ti concentri su una nicchia (focalizzazione). Ma non finisce qui, perché devi anche decifrare i concorrenti, capire i clienti e i fornitori, e vedere come cambia tutto quando il settore è emergente, maturo o globale. È una guida pratica per costruire un vantaggio competitivo duraturo, evitando di rimanere bloccati nel mezzo. Ti fa pensare a come l’integrazione verticale o l’espansione della capacità produttiva si inseriscono nel quadro. Insomma, è fondamentale per chiunque voglia capire le dinamiche del mercato e fare le scelte strategiche giuste per vincere.Riassunto Breve
La strategia competitiva serve alle aziende per avere successo, capendo bene come funziona il settore in cui sono e chi sono i rivali. Per fare questo, si usa un modello con cinque forze: la minaccia di chi vuole entrare nel mercato, quella dei prodotti diversi che possono sostituire i nostri, quanto potere hanno i fornitori, quanto potere hanno i clienti e quanto si danno battaglia le aziende che ci sono già. Queste forze spiegano perché alcuni settori fanno guadagnare di più di altri. Le aziende devono scegliere come competere, di solito ci sono tre modi principali: puntare a fare tutto spendendo il meno possibile per offrire prezzi bassi (leadership di costo), fare prodotti o servizi unici che i clienti apprezzano (differenziazione), oppure concentrarsi solo su un piccolo gruppo di clienti o un tipo di prodotto specifico, servendoli meglio di tutti (focalizzazione). Se un’azienda non sceglie bene e resta a metà strada, di solito va male. Il settore cambia nel tempo, può essere pieno di piccole aziende (frammentato), appena nato (emergente), stabile (maturo) o in crisi (in declino), e ogni situazione richiede strategie diverse. Anche competere in tutto il mondo ha le sue regole. Capire i rivali è fondamentale: bisogna sapere cosa vogliono fare in futuro, che strategia usano ora, cosa pensano del mercato e quali sono i loro punti forti e deboli. Questo aiuta a prevedere le loro mosse e a scegliere dove e come affrontarli. Non basta guardare i rivali di oggi, ma anche chi potrebbe diventarlo. Le aziende devono anche decidere come gestire i rapporti con clienti e fornitori. Scegliere i clienti migliori e cercare di renderli più fedeli è importante. Anche comprare bene dai fornitori, magari da più di uno per non dipendere troppo, aiuta. Nel settore, le aziende che usano strategie simili formano dei gruppi, e passare da un gruppo all’altro non è facile, creando differenze nei guadagni. Fare da soli alcune attività invece di comprarle fuori (integrazione verticale) è una scelta che ha vantaggi e svantaggi, come avere più controllo ma anche meno flessibilità. Decidere quanto produrre è un’altra cosa importante, specialmente in certi settori, per non avere troppa merce invenduta. Entrare in nuovi mercati, da soli o comprando altre aziende, richiede di superare ostacoli e affrontare chi c’è già. Per le aziende grandi con tante attività diverse, ci sono strumenti come le matrici che aiutano a capire dove investire i soldi. Per analizzare un settore, si cercano informazioni da studi già fatti, giornali, statistiche, ma anche parlando direttamente con le persone che ci lavorano, i clienti, i fornitori. Mettere insieme queste informazioni aiuta a capire bene il settore e a prendere decisioni giuste.Riassunto Lungo
1. L’Essenza della Strategia Competitiva
Importanza della strategia competitiva
La strategia competitiva è molto importante per far avere successo a un’azienda. Per capire bene come funziona un settore, è fondamentale analizzare attentamente le sue dinamiche e la concorrenza presente. Un sistema utile per farlo è quello delle “cinque forze”. Questo modello ci aiuta a capire quali forze influenzano la competizione in un settore. Conoscere queste forze permette di vedere le differenze tra i vari settori, prevedere come cambieranno e aiutare le aziende a trovare un modo unico e migliore per posizionarsi sul mercato.Tecniche di analisi strategica
Per fare un’analisi strategica, si usano diverse tecniche specifiche. Tra queste, ci sono l’analisi della struttura del settore, lo studio dei concorrenti e la definizione di strategie competitive di base. Queste strategie principali sono tre: cercare di essere leader nei costi, differenziarsi dagli altri e concentrarsi su una nicchia specifica. È cruciale scegliere una strategia precisa, perché rimanere “nel mezzo” senza una direzione chiara può essere molto rischioso per un’azienda.Evoluzione del settore e variabili strategiche
Il modo in cui un settore cambia nel tempo introduce nuove cose da considerare nelle strategie. Settori che sono divisi in molte piccole aziende, settori nuovi, settori che hanno raggiunto la maturità o settori in declino richiedono strategie competitive diverse. Allo stesso modo, competere in settori che sono globali presenta sfide e opportunità particolari. Decisioni strategiche importanti, come scegliere di controllare direttamente diverse fasi della produzione o decidere di aumentare la capacità produttiva, devono essere valutate con attenzione tenendo conto del contesto competitivo specifico.Rilevanza continua della strategia competitiva
Anche se la strategia competitiva si è evoluta nel tempo con l’arrivo di nuove tecnologie e modi di gestire le aziende, i suoi principi fondamentali rimangono validi. L’importanza di analizzare il settore e di trovare un buon posizionamento strategico non cambia. Capire come è fatto un settore e sapersi distinguere dai concorrenti sono elementi essenziali per ottenere risultati migliori e avere un vantaggio competitivo che dura nel tempo.Nell’attuale contesto economico, dominato da rapidi cambiamenti tecnologici e globalizzazione, è ancora pienamente valido concentrarsi esclusivamente sulle “cinque forze” e sulle strategie competitive di base, oppure si rischia di trascurare fattori ambientali e sociali sempre più determinanti per il successo aziendale?
Il capitolo offre una panoramica utile dei principi fondamentali della strategia competitiva, ma sembra mancare di una riflessione critica sui limiti di un approccio eccessivamente focalizzato sulla concorrenza interna al settore. Per ampliare la prospettiva, sarebbe opportuno esplorare come fattori esterni, come le normative ambientali, le aspettative sociali e le crisi globali, influenzino profondamente le strategie aziendali. Approfondimenti in sociologia economica e studi sull’impatto sociale delle imprese, con autori come Mariana Mazzucato, potrebbero arricchire notevolmente l’analisi strategica.2. Le Armi della Competizione: Strategie Generiche per il Successo
Per avere successo in un settore, ogni azienda deve scegliere e mettere in pratica una strategia competitiva. Questa strategia, che può essere pensata in modo chiaro o meno, serve a guidare le diverse attività dell’azienda verso obiettivi comuni. Definire una strategia significa rispondere a domande importanti su come funziona la competizione nel settore, cosa fanno i concorrenti e come il settore potrebbe cambiare in futuro.L’Analisi della Struttura del Settore
Per capire come competere, è fondamentale analizzare la struttura del settore in cui si opera. Questa analisi si basa sullo studio di cinque forze competitive che determinano quanto profitto un settore può generare. Queste forze sono: la minaccia di nuove aziende che entrano nel settore, la minaccia di prodotti che possono sostituire quelli esistenti, la forza contrattuale dei fornitori, la forza contrattuale dei clienti e la rivalità tra le aziende già presenti nel settore. L’insieme di queste cinque forze definisce quanto un settore può essere redditizio.Strategie Generiche per Affrontare la Competizione
Per affrontare queste forze competitive, le aziende possono scegliere tra tre strategie principali: leadership di costo, differenziazione e focalizzazione. La leadership di costo consiste nel ridurre al minimo i costi per poter offrire prezzi più bassi della concorrenza. La differenziazione si basa invece sulla creazione di un prodotto o servizio unico e percepito come tale dai clienti. La focalizzazione, infine, si concentra su una parte specifica del mercato, cercando di soddisfare i bisogni di quella nicchia meglio dei concorrenti più grandi.Rischi e Importanza della Scelta Strategica
Le aziende che non scelgono in modo chiaro una di queste tre strategie rischiano di trovarsi in una posizione svantaggiosa, definita come “bloccate nel mezzo”. Questa situazione porta spesso a una bassa redditività. Ogni strategia ha dei rischi specifici: per la leadership di costo, il rischio è diventare obsoleti a causa di nuove tecnologie; per la differenziazione, il rischio è che i concorrenti imitino l’unicità del prodotto; per la focalizzazione, il rischio è che cambino le esigenze del mercato di riferimento. La scelta della strategia migliore dipende dalle capacità dell’azienda e dalle caratteristiche del settore in cui opera.Ma in un’era di disruption tecnologica e mercati iper-competitivi, è ancora sufficiente affidarsi a strategie ‘generiche’ o serve un approccio più dinamico e contestualizzato?
Il capitolo presenta un modello strategico classico, utile per una comprensione di base, ma potrebbe risultare limitativo in contesti moderni caratterizzati da rapida evoluzione e incertezza. Per una visione più completa, sarebbe utile approfondire le teorie sulla complessità e le capacità dinamiche, esplorando autori che si concentrano sulla strategia in ambienti dinamici e sulla necessità di adattamento continuo.3. Decifrare il Campo di Battaglia Competitivo
L’importanza di studiare i concorrenti
Per avere successo, un’azienda deve capire bene in che modo distinguersi dai concorrenti, sfruttando al meglio i propri punti di forza. Per questo motivo, è fondamentale analizzare attentamente la concorrenza quando si decide la strategia da seguire. Studiare i concorrenti serve soprattutto a capire chi sono, quali sono le loro prossime mosse, come potrebbero reagire alle nostre azioni e ai cambiamenti del mercato. Grazie a questa analisi, possiamo rispondere a domande importanti come: “Con chi dobbiamo competere?”, “Come possiamo competere al meglio?”, “Quali sono le aree in cui è meglio non sfidarli per evitare reazioni negative?”.I rischi di un’analisi superficiale
Molte volte, le aziende non danno la giusta importanza allo studio dei concorrenti. Si fanno analisi superficiali, basate su intuizioni o informazioni poco precise. Per fare un’analisi efficace, invece, servono dati concreti e un metodo preciso. Ci sono quattro aspetti fondamentali da considerare: gli obiettivi futuri dei concorrenti, le loro strategie attuali, le loro convinzioni e le loro capacità. Capire questi elementi ci aiuta a prevedere come si comporteranno i concorrenti e ad anticipare le loro mosse.Obiettivi e convinzioni dei concorrenti
Spesso si trascura l’importanza di capire quali sono gli obiettivi e le convinzioni dei concorrenti. Questi fattori sono invece decisivi per prevedere cosa faranno in futuro. È importante studiare sia i concorrenti già presenti sul mercato, sia quelli che potrebbero arrivare. Bisogna anche considerare operazioni come fusioni e acquisizioni, che possono cambiare il panorama competitivo. Gli obiettivi dei concorrenti possono essere di tipo economico o riguardare altri aspetti, come la qualità. Inoltre, vanno analizzati sia gli obiettivi generali dell’azienda, sia quelli delle singole divisioni, tenendo conto anche dell’influenza della casa madre per le aziende più grandi.Sfruttare i punti deboli dei concorrenti
Capire quali sono le convinzioni dei concorrenti, sia su loro stessi che sul mercato, può rivelare i loro punti deboli. Questi punti deboli possono essere sfruttati a nostro vantaggio. Per capire meglio obiettivi e convinzioni, si possono analizzare la storia dell’azienda, l’esperienza dei manager e le consulenze che hanno ricevuto. Infine, per completare il quadro, è necessario valutare le capacità dei concorrenti, analizzando i loro punti di forza e di debolezza nelle diverse aree aziendali.Prevedere le mosse dei concorrenti
Mettendo insieme obiettivi, convinzioni, strategie e capacità dei concorrenti, possiamo farci un’idea di come reagiranno. Possiamo prevedere le loro azioni di attacco e la loro capacità di difesa. Per scegliere il campo di battaglia ideale, dobbiamo individuare le aree in cui i concorrenti sono meno preparati o più vulnerabili. Quindi, studiare la concorrenza non solo ci aiuta a migliorare la nostra strategia, ma anche a capire come cambierà il mercato in futuro. Per fare tutto questo in modo efficace, serve un sistema organizzato per raccogliere e analizzare continuamente informazioni importanti sui concorrenti. Capire a fondo i concorrenti e i segnali del mercato permette alle aziende di competere in modo più efficace, riducendo i rischi e migliorando il proprio posizionamento.Ma in un mondo reale, dove le variabili sono infinite e il contesto cambia rapidamente, quanto sono realmente applicabili questi modelli strategici così schematici e lineari?
Il capitolo presenta le decisioni strategiche come se fossero applicabili in modo universale, trascurando la complessità del contesto aziendale reale. Per comprendere meglio come il contesto influenzi le scelte strategiche, è fondamentale approfondire le dinamiche competitive settoriali, come descritto da Porter, e studiare approcci più flessibili e adattativi alla strategia aziendale, come suggerito da autori che si concentrano sulle capacità dinamiche d’impresa.8. Navigare l’Analisi Competitiva: Portafoglio e Ricerca sul Campo
Tecniche di Portfolio per l’Analisi Competitiva
Le tecniche di portfolio sono strumenti utili per capire le attività di aziende che operano in diversi settori. Metodi come la matrice crescita/quota di mercato del Boston Consulting Group (BCG) e lo schermo posizione aziendale/attrattività del settore di GE e McKinsey, servono per classificare le diverse attività aziendali. Questi strumenti aiutano a decidere come distribuire le risorse economiche all’interno dell’azienda.La matrice BCG si basa su due fattori principali: la crescita del settore e quanto un’azienda è forte in quel mercato rispetto ai concorrenti. Usando questi fattori, la matrice BCG divide le attività aziendali in quattro tipi: “vacche da mungere”, “cani”, “stelle” e “punti interrogativi”. Ogni tipo ha caratteristiche diverse a seconda della crescita del mercato e della forza dell’azienda.
Lo schermo GE-McKinsey, invece, valuta quanto è interessante un settore e quanto è competitiva l’azienda in quel settore. Questa valutazione aiuta a decidere se investire, mantenere o ridurre l’impegno in una particolare attività. Sia la matrice BCG che lo schermo GE-McKinsey, nonostante abbiano dei limiti, sono utili per studiare la concorrenza, soprattutto quando si tratta di aziende che operano in molti settori diversi.
Metodologie per l’Analisi di Settore
Studiare un settore richiede un metodo preciso. Prima di tutto, è importante capire cosa si vuole scoprire con la ricerca e raccogliere le informazioni giuste. Un buon modo di procedere è iniziare con una visione generale del settore, cercando di capire chi sono i principali protagonisti e consultando studi e rapporti già esistenti sul settore.Per raccogliere informazioni, si possono usare due tipi di fonti: quelle pubblicate e quelle ottenute direttamente sul campo tramite interviste. Le fonti pubblicate includono studi di settore, documenti di associazioni di categoria, riviste specializzate, giornali economici, elenchi di aziende, statistiche, documenti aziendali e documenti del governo. La ricerca sul campo, invece, consiste nell’intervistare persone che lavorano nel settore, come fornitori, distributori, clienti, membri di associazioni e osservatori esterni. Queste interviste forniscono informazioni dirette e approfondite.
Per capire bene e in modo completo un settore, è meglio usare sia la ricerca di documenti che le interviste sul campo. Iniziare le interviste il prima possibile è particolarmente utile. Per riuscire in questa analisi, è fondamentale essere perseveranti e saper creare buoni rapporti con le persone che possono fornire informazioni utili.
Ma quanto sono davvero utili queste ‘matrici magiche’ nel mondo reale, o sono solo esercizi teorici che ignorano la complessità del mercato?
Questo capitolo presenta le matrici BCG e GE-McKinsey come strumenti validi per l’analisi competitiva, ma trascura un aspetto fondamentale: la loro applicabilità pratica e i limiti intrinseci. Queste matrici, pur offrendo una schematizzazione utile, rischiano di semplificare eccessivamente realtà aziendali complesse e dinamiche. Per una comprensione più critica e approfondita, sarebbe utile esplorare le teorie sulla razionalità limitata nelle decisioni aziendali, come quelle sviluppate da Herbert Simon, e considerare come i modelli decisionali possono essere influenzati da fattori psicologici e contestuali, temi cari alla behavioral economics.Abbiamo riassunto il possibile
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