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Contenuti del libro
Informazioni
“Story” di Robert McKee è un libro che ti fa capire davvero cosa c’è dietro una grande sceneggiatura. Non è un manuale di regole noiose, ma esplora i principi della storia che rendono una narrazione potente, concentrandosi sul potere degli archetipi e sull’importanza dell’originalità per evitare i cliché. McKee ti porta nel cuore della scrittura cinematografica, spiegando come creare storie che non siano solo intrattenimento superficiale, ma che riflettano la realtà e facciano riflettere il pubblico. Il libro sottolinea che la creazione di una storia richiede impegno e una profonda conoscenza del mondo narrativo, inteso quasi come un’ambientazione quadri-dimensionale che definisce le possibilità . Viene esplorata l’arte della scelta creativa, la gestione dei generi cinematografici e come la struttura narrativa sia legata a doppio filo con il personaggio, rivelato soprattutto attraverso il conflitto nella storia e le scelte difficili che compie. Si parla di come drammatizzare l’esposizione (“mostrare, non raccontare”) e l’importanza di un dialogo cinematografico efficace e di descrizioni vivide. Il libro tocca anche l’origine delle storie, mostrando come molti film nascano da adattamenti cinematografici o siano frutto di sceneggiature originali, celebrando il ruolo centrale dello scrittore nel trasformare le idee in visione sullo schermo. È un viaggio nel mestiere del narratore, che ti insegna a costruire storie solide e significative.Riassunto Breve
La narrazione si basa su principi universali che guidano la creazione, non su regole rigide che la limitano. È fondamentale concentrarsi sul potere archetipico delle storie, che toccano esperienze umane condivise, e creare opere originali e ben costruite che riflettano la realtà in modo autentico, rispettando l’intelligenza del pubblico. La creazione di una storia richiede tempo, impegno e la capacità di trovare un equilibrio tra contenuto e forma, trasmettendo valori umani attraverso conflitti significativi che rendono i personaggi complessi. La sfida principale è creare storie originali in un mondo saturo, superando i cliché con una profonda conoscenza del mondo narrativo, definito dall’ambientazione quadri-dimensionale (periodo, durata, luogo, conflitto). Questa limitazione stimola la creatività attraverso la ricerca e la selezione efficace degli elementi. I generi offrono strutture utili, ma la loro padronanza permette di soddisfare e sorprendere il pubblico, anche combinando e reinventando le convenzioni. Struttura e personaggio sono legati; la vera natura di un personaggio emerge sotto pressione, creata dalla struttura narrativa che spinge a scelte difficili, culminando nel climax. La narrazione esplora emozioni estetiche, unendo idea ed emozione. La premessa è l’idea iniziale, l’idea centrale è il significato finale, dimostrato attraverso l’azione (drammatizzazione), non spiegato. L’idea centrale si riassume in una frase che esprime il cambiamento del protagonista. L’incidente scatenante rompe l’equilibrio, avviando la ricerca del protagonista per un desiderio, generando forze antagoniste che creano un divario tra aspettative e risultati. Il conflitto è essenziale, muove la storia attraverso complicazioni progressive, richiedendo ai personaggi di affrontare sfide interne ed esterne significative. Ogni azione porta a una reazione, evitando stalli e creando progressioni creative. Le scelte dei personaggi in situazioni di dilemma rivelano la loro umanità . La composizione ordina le scene per unità e varietà , gestendo ritmo e tempo per alternare tensione e relax, accelerando verso il climax. La progressione sociale e personale e l’approfondimento dei conflitti sono cruciali. Simboli e ironia arricchiscono il significato, mentre transizioni fluide collegano le scene. Antagonisti forti costringono i protagonisti a evolversi. L’esposizione informa il pubblico su ambientazione e personaggi, ma deve essere drammatizzata (“mostrare, non raccontare”), integrata nel conflitto immediato e presentata in modo logico. Le informazioni sono “munizioni” per i personaggi. Confessioni e segreti si rivelano nei momenti di massima tensione. Backstory e flashback devono creare interesse. La caratterizzazione si basa su contraddizioni interne ed esterne; la motivazione è definita ma misteriosa. Il dialogo nel cinema è condensato, diretto, funzionale alle immagini, con frasi brevi che supportano la narrazione visiva e mostrano le reazioni dei personaggi. La descrizione è vivida, immediata, usa il presente e azioni specifiche, evitando astrazioni. Sistemi d’immagine ripetuti arricchiscono la narrazione a livello subliminale. La scrittura efficace richiede una preparazione strutturale solida prima di scrivere il dialogo. Le storie per lo schermo provengono da fonti diverse, come adattamenti letterari e sceneggiature originali, evidenziando il ruolo centrale degli sceneggiatori nel trasformare la parola in visione cinematografica.Riassunto Lungo
1. L’importanza della storia e dei suoi principi
I Principi Universali alla Base della Narrazione
Le storie si fondano su principi universali, che offrono una guida più efficace rispetto a regole rigide. Nel contesto della creazione artistica, i principi agiscono come una bussola, orientando il processo creativo verso risultati significativi e risonanti. Al contrario, le regole, sebbene possano fornire una struttura, spesso limitano la libertà espressiva e l’originalità che sono vitali per un’opera d’arte. Per chi scrive, è quindi fondamentale concentrarsi sul potere archetipico delle storie, ovvero su quegli elementi narrativi che toccano esperienze umane condivise e profonde. Questo approccio permette di creare opere che vanno oltre la superficie degli stereotipi, raggiungendo un livello di verità e autenticità che coinvolge il pubblico in modo più significativo.Originalità e Verità nella Scrittura
L’originalità emerge come un elemento essenziale per distinguersi dalla banalità e creare opere che lascino un segno. Ogni scrittore si trova di fronte alla sfida di trovare un equilibrio delicato tra il contenuto che desidera esprimere e la forma narrativa più efficace per farlo. Questo equilibrio è cruciale per dare vita a opere che siano al tempo stesso innovative, capaci di sorprendere e offrire nuove prospettive, e profondamente significative, in grado di comunicare messaggi importanti e stimolare la riflessione. Le storie più efficaci sono quelle che riescono a trasmettere valori umani universali attraverso conflitti narrativi significativi. Questi conflitti, se ben sviluppati, rendono i personaggi reali e complessi, permettendo al pubblico di immedesimarsi e di connettersi emotivamente con le vicende narrate.Il Rispetto per il Pubblico e l’Impegno nella Creazione
Creare una storia di impatto richiede tempo, dedizione e un notevole impegno. Scrivere una sceneggiatura, in particolare, è un processo che assorbe molte energie e che necessita di una grande attenzione ai dettagli. È fondamentale non trascurare la capacità di sintesi, per presentare la storia in modo chiaro e conciso, senza perdere di vista la complessità e la profondità dei temi trattati. La verità nella scrittura è un altro aspetto imprescindibile: un film, o qualsiasi altra opera narrativa, deve riflettere la realtà in modo autentico e coinvolgente. Questo significa rappresentare il mondo e le esperienze umane con onestà , evitando semplificazioni eccessive o rappresentazioni superficiali. Un approccio rispettoso verso il pubblico implica il riconoscimento della sua intelligenza e della sua capacità di cogliere la complessità del reale. Gli spettatori non cercano storie banali o prevedibili, ma esperienze narrative che li emozionino profondamente e che li invitino a riflettere sulla condizione umana e sul mondo che li circonda. La capacità di raccontare storie potenti e belle rimane l’essenza dell’arte cinematografica e di ogni forma di narrazione. È proprio questa costante ricerca di autenticità e di connessione umana che rende la narrazione un’attività così vitale e significativa per la nostra cultura.Ma se i principi narrativi sono universali, non rischiano di diventare essi stessi nuove regole, potenzialmente limitanti per l’originalità che il capitolo tanto celebra?
Il capitolo enfatizza la distinzione tra principi universali e regole rigide nella narrazione, suggerendo che i primi guidino la creatività in modo più efficace. Tuttavia, non approfondisce come questi “principi universali” vengano identificati e applicati senza scadere in una forma di normatività simile a quella delle regole che critica. Se la narrazione efficace si basa su principi universali, chi stabilisce quali siano questi principi e come si differenziano operativamente dalle regole nel processo creativo? Per comprendere meglio questa distinzione e i potenziali paradossi, sarebbe utile esplorare le teorie della narratologia strutturalista, che analizzano le strutture narrative universali, e confrontarle con approcci più pragmatici alla scrittura creativa, come quelli proposti da autori come John Yorke, che esplora le strutture narrative in modo meno prescrittivo.2. L’Arte della Scelta Creativa
La sfida più grande per chi scrive è inventare storie nuove, perché oggi siamo pieni di racconti di ogni tipo. Per non cadere nei soliti cliché, bisogna conoscere bene il mondo della narrazione. Quando si crea l’ambiente di una storia, bisogna pensare a quattro dimensioni: il periodo storico, quanto tempo durano gli eventi, il luogo dove si svolge la storia e il tipo di conflitto tra i personaggi. Queste quattro dimensioni definiscono cosa può succedere nella storia e stabiliscono delle regole interne a cui la storia deve obbedire.L’importanza dei limiti
Avere dei limiti quando si crea non è un problema, anzi, può aiutare a trovare idee nuove. Se il mondo della storia è ben definito, lo scrittore può conoscerlo a fondo e trovare spunti originali. Per conoscere bene questo mondo, bisogna fare delle ricerche usando i ricordi personali, l’immaginazione e dei fatti reali. La creatività si vede quando si fanno delle scelte, cioè quando si scelgono gli elementi più efficaci per la storia e si scartano quelli banali.Usare i generi narrativi
I generi narrativi, come quelli del cinema, hanno delle regole precise che possono essere utili. Conoscere bene un genere serve per dare al pubblico quello che si aspetta, ma anche per sorprenderlo con qualcosa di nuovo. Le regole di un genere, come i luoghi tipici o i personaggi predefiniti, non devono essere viste come un ostacolo, ma come una base per trovare nuove idee. Un modo per rendere le storie sempre attuali è mescolare generi diversi o reinventare quelli che esistono già , creando così opere originali.Struttura e personaggio
La struttura della storia e i personaggi sono legati tra loro in modo molto stretto. Si capisce veramente chi è un personaggio dalle scelte che fa quando si trova sotto pressione. La struttura della narrazione serve proprio a questo: mettere i personaggi in situazioni difficili per far vedere come reagiscono e quali decisioni prendono. Un personaggio deve essere complesso in base al tipo di storia che si racconta. Il momento più importante della storia, il culmine, è quello in cui il personaggio si rivela completamente. Questo momento deve essere pensato con attenzione per soddisfare il pubblico. Per creare storie che funzionano, quindi, bisogna saper unire bene l’ambiente, il genere, la struttura e i personaggi, facendoli diventare un tutt’uno.Ma è davvero necessario imporre dei limiti alla creatività per generare storie originali, o non si rischia di ingabbiare l’immaginazione in schemi predefiniti?
Il capitolo sembra suggerire che i limiti e i generi narrativi siano strumenti indispensabili per la creatività , quasi come se l’assenza di vincoli portasse inevitabilmente al cliché. Tuttavia, questa visione appare eccessivamente prescrittiva. Non si esplora a sufficienza il ruolo dell’innovazione radicale che spesso nasce proprio dalla rottura delle regole e dalla sperimentazione senza confini. Per approfondire questa dialettica tra regola e libertà creativa, sarebbe utile esplorare il pensiero di autori come Italo Calvino, che ha indagato le potenzialità della costrizione formale, ma anche le vertigini dell’illimitato. Inoltre, lo studio delle avanguardie artistiche del Novecento potrebbe offrire spunti preziosi su come la negazione dei generi e dei limiti possa generare nuove forme espressive.3. La Struttura della Narrazione e il Significato
La Narrazione e le Emozioni Estetiche
La narrazione è un modo per esplorare le emozioni che riguardano la bellezza. L’arte si distingue dalla vita vera perché riesce a unire pensiero ed emozione. In questo modo, l’arte crea esperienze emotive profonde e significative proprio nel momento in cui le viviamo. L’arte risponde a un bisogno fondamentale dell’uomo: trovare bellezza e armonia per affrontare le difficoltà della vita.L’Importanza di Idee ed Emozioni nel Racconto
Un racconto efficace non si limita a esprimere idee, ma fonde insiemeLogica e sentimento. L’idea di partenza di una storia è ciò che stimola l’autore a iniziare a raccontare. L’idea centrale, invece, è il significato profondo della storia, che emerge attraverso le azioni e le emozioni più intense, che si manifestano nel momento culminante del racconto, chiamato climax. Spesso, l’idea di partenza viene formulata come una domanda aperta, che invita a immaginare cosa potrebbe succedere in determinate situazioni.Il Processo Creativo e la Struttura Narrativa
Il processo creativo è influenzato dalle esperienze personali, dalle intuizioni e dalle ispirazioni. Queste possono nascere da fatti di tutti i giorni o da elementi casuali. A questo punto, la struttura del racconto diventa fondamentale. Le idee devono essere dimostrate attraverso i fatti, non solo spiegate a parole. Gli autori più bravi non si limitano a spiegare, ma mettono in scena gli eventi. Ogni cosa che accade deve aiutare a costruire il significato della storia.L’Idea Centrale e le Categorie di Storie
L’idea centrale di una storia deve essere riassunta in una frase semplice che dica qual è il valore più importante e cosa causa il cambiamento nel protagonista, cioè nel personaggio principale. Le storie possono essere divise in categorie in base a quanto sono intense le emozioni che suscitano: idealiste, pessimiste o ironiche. Queste categorie ci aiutano a capire il percorso interiore del protagonista, il suo viaggio personale dentro la storia.L’Incidente Scatenante
L’incidente scatenante è un evento che rompe l’equilibrio nella vita del protagonista. Questo evento dà inizio alla sua ricerca per ritrovare un nuovo equilibrio. L’incidente scatenante può avvenire per una scelta o per caso, e deve sempre provocare una reazione importante nel protagonista. La qualità di questo incidente determina la direzione che prenderà la storia e deve coinvolgere profondamente il pubblico, spingendolo a chiedersi cosa succederà al protagonista.Lo Schema della Ricerca
Ogni storia segue uno schema di ricerca. Un evento provoca un cambiamento nella vita del protagonista, facendo nascere desideri consci e inconsci. Questi desideri lo spingono ad agire per raggiungere un obiettivo finale. Questo schema fondamentale ci fa capire che ogni racconto può essere visto come un viaggio alla ricerca di qualcosa di importante, con tutte le difficoltà e le sfide che questo comporta.È davvero sufficiente ridurre il dialogo cinematografico a mero strumento di avanzamento della trama e le descrizioni a semplici indicazioni di azioni concrete, o si rischia così di impoverire la complessità espressiva del cinema?
Il capitolo sembra suggerire un approccio eccessivamente funzionale e didascalico alla scrittura cinematografica, quasi che l’unico scopo del dialogo e della descrizione sia la pura efficienza narrativa. Tuttavia, il cinema è anche arte, e come tale si nutre di sfumature, ambiguità e non detto. Per comprendere appieno le potenzialità espressive del dialogo e della descrizione, sarebbe utile esplorare le opere di autori come Antonioni, che hanno saputo utilizzare il silenzio e la vaghezza per creare atmosfere potenti e significati profondi. Approfondire la semiotica del cinema, studiando autori come Christian Metz, potrebbe inoltre fornire strumenti teorici per analizzare come i significati si costruiscono attraverso molteplici sistemi di segni, non solo attraverso la linearità del dialogo e della descrizione esplicita.8. L’Origine delle Storie sullo Schermo
La filmografia offre una vasta gamma di opere cinematografiche. Per ognuna di queste opere, vengono indicati i nomi degli sceneggiatori e la fonte di ispirazione della storia. Questo mette in evidenza l’importanza fondamentale degli scrittori nel mondo del cinema, un’arte dove le parole scritte si trasformano in immagini sullo schermo. Molti film nascono come adattamenti di libri, rappresentazioni teatrali, racconti e persino articoli di giornale. Questo dimostra come la letteratura e altre forme di narrazione siano una fonte continua e ricca per il cinema.Adattamenti e Sceneggiature Originali
Molti film di successo traggono origine da opere già esistenti, che vengono poi reinterpretate per il linguaggio del cinema. Allo stesso tempo, esistono anche film basati su sceneggiature create appositamente per il cinema. La varietà dei film, che spaziano tra diversi generi e paesi, mostra quanto sia ricco e complesso il mondo del cinema e quante diverse fonti narrative lo alimentino. Questa raccolta di informazioni serve a capire i vari modi in cui le storie arrivano al cinema, celebrando il contributo essenziale degli scrittori in questo processo creativo.Ma il capitolo non rischia di presentare una visione eccessivamente letteraria e riduttiva dell’origine delle storie per il cinema?
Il capitolo sembra suggerire che il cinema tragga origine principalmente dalla letteratura e da altre forme narrative preesistenti. Questa prospettiva potrebbe però trascurare altre fonti di ispirazione altrettanto vitali per il cinema, come le arti visive, la storia, o persino l’attualità . Per una comprensione più completa, sarebbe utile esplorare le teorie sulla narrazione visiva e le opere di autori che si sono occupati della specificità del linguaggio cinematografico, come ad esempio Eisenstein.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
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