Contenuti del libro
Informazioni
“Scusate, dimenticavo” di Enzo Biagi non è solo un libro, è come sedersi ad ascoltare un nonno super interessante che ti racconta la sua vita e, attraverso quella, un pezzo enorme di storia. Biagi parte dalla sua infanzia in montagna, in una vita provinciale tra Emilia e Toscana, segnata dal fascismo e poi dalla seconda guerra mondiale, un periodo che ti fa capire come si cresceva in tempi complicati. Ma il bello è che non si ferma a sé stesso: il libro è pieno di ritratti storici incredibili, una galleria di personaggi del Novecento che hanno fatto la storia, nel bene e nel male. Ci sono intellettuali, scrittori, politici che hanno vissuto le grandi ideologie totalitarie e gli eventi chiave della storia del XX secolo. Biagi li guarda con occhio critico ma umano, mostrandoti la loro storia e umanità, le loro grandezze e le loro fragilità. È un viaggio nella memoria, personale e collettiva, che ti fa riflettere su quanto le cose siano cambiate, su come eravamo e su chi siamo diventati, il tutto raccontato con uno stile semplice che ti prende subito.Riassunto Breve
Il ventesimo secolo è un’epoca segnata da ideologie potenti come il Comunismo e il Nazismo che influenzano profondamente la vita delle persone e delle nazioni. Figure centrali come Stalin o Hitler esercitano un potere enorme, mostrando spesso contraddizioni tra l’immagine pubblica e la vita privata. Questi sistemi si basano sul terrore e sull’uso di polizie segrete, causando sofferenza e morte a milioni di individui. Accanto ai grandi eventi storici, si osservano le vite individuali che prendono forma in contesti specifici, come un villaggio di montagna dopo la Prima Guerra Mondiale, dove l’infanzia è segnata da usanze semplici e l’adesione obbligatoria al fascismo genera un precoce antimilitarismo. Si vedono figure del regime, alcune leali, altre ribelli con rigore morale, e la caduta del fascismo porta a rapidi cambi e rese dei conti. La vita in provincia è caratterizzata da gente semplice, con ideali chiari e un forte senso della comunità, mentre i costumi sociali cambiano profondamente, specialmente riguardo alle donne. Il viaggio non è ricerca di mete turistiche, ma accumulo di sensazioni ed esperienze. L’Italia presenta vizi persistenti, come la necessità di raccomandazioni, che generano la percezione di essere sudditi. Emerge un paese dove nulla è stabile tranne il provvisorio. Si presentano ritratti di figure storiche, intellettuali e personaggi pubblici, esplorando le loro vite complesse e spesso contraddittorie. Eugen Dollmann mostra cinismo di fronte a eventi drammatici, Willy Brandt è un politico lucido segnato dalle avversità, la famiglia Mann rivela contrasti interni. Molti scrittori mostrano vite private difficili, in contrasto con la fama, come William Faulkner genio disperato o Bertolt Brecht descritto come crudele. James Baldwin affronta il razzismo e la complessità dell’integrazione. Vengono ricordati anche editori autodidatti che hanno costruito imperi. Il testo tocca eventi storici e luoghi segnati dalla tragedia, come i campi di concentramento o la guerra in Bosnia, mostrando la crudeltà umana. Figure come Albert Bruce Sabin, scienziato che sviluppa un vaccino rifiutando brevetti, o Enzo Ferrari, leggenda dell’automobilismo colpito dagli incidenti mortali, mostrano dedizione e fragilità. Altri personaggi come Margaret Thatcher, esperta nella comunicazione, o François Mitterrand, figura politica complessa e sfuggente, rappresentano diverse forme di potere e personalità. La monarchia inglese attraversa cambiamenti storici, adattandosi e mantenendo un ruolo. Muhammad Nagib vive in isolamento, Dolores Ibarruri è una voce rivoluzionaria, Malcolm X un predicatore della rivolta nera. La famiglia Rothschild affronta eventi storici dimostrando resilienza. La memoria è essenziale, è ciò che resta, presentandosi come un montaggio disordinato attivato da dettagli sensoriali. La vita si conclude nel paesaggio dove è iniziata, un ritorno alle origini.Riassunto Lungo
1. Frammenti di un’epoca
Dopo la Prima Guerra Mondiale, si cresce in un piccolo villaggio di montagna, situato proprio al confine tra l’Emilia e la Toscana. L’infanzia è intessuta di usanze semplici e antiche, con la Befana che porta i giocattoli e il focolare domestico che rappresenta il centro della vita familiare. Fin da bambini, l’adesione al fascismo è obbligatoria, ma questa imposizione genera un precoce sentimento antimilitarista, che si manifesta anche nei giochi, scegliendo il ruolo del ferito nelle finte battaglie.Figure del Regime e la Caduta del Fascismo
In quegli anni si osservano da vicino figure legate al regime, come Ettore Muti, descritto come un soldato leale e diretto, la cui vita si conclude in circostanze poco chiare. Un’altra figura rilevante è Leandro Arpinati, un uomo dal rigore morale che, nonostante fosse parte del regime, ne era critico e arrivò a proteggere avversari politici; anche la sua vita fu spezzata, assassinato dopo la Liberazione. La caduta del fascismo, avvenuta il 25 luglio 1943, innesca rapidi e drastici cambi di fronte in tutto il paese, culminando in rese dei conti violente, come l’esecuzione dei gerarchi fascisti a Verona nel gennaio del 1944.La Vita in Provincia e i Valori
Il passato riaffiora attraverso un insieme di ricordi, spesso legati a oggetti di uso quotidiano che tornano alla mente o a figure popolari del villaggio che non ci sono più. La vita nella provincia è caratterizzata da una comunità di gente semplice, abituata a vivere con poco, ma con ideali ben definiti e un forte senso di appartenenza reciproca. Non mancano certo le piccole liti e i dissapori, ma nel complesso, questa piccola Italia meno conosciuta conserva un profondo senso della vita fondato sul pudore e sulla tolleranza verso gli altri.I Cambiamenti Sociali
Con il passare del tempo, i costumi sociali si trasformano radicalmente, in particolare per quanto riguarda la posizione delle donne e le relazioni interpersonali. Si assiste a un passaggio dalla rigidità e dalla purezza strettamente richieste in passato a una maggiore libertà nei rapporti. Emergono nuove figure femminili che si affermano non più solamente per la loro bellezza esteriore, ma per la loro intelligenza, il loro carisma e la loro capacità di imporsi nella società.Viaggi ed Esperienze
Il viaggio assume il significato di un’accumulazione di sensazioni ed esperienze vissute, non la semplice ricerca di mete turistiche da visitare. Queste esperienze sono spesso connesse a eventi storici che hanno segnato il tempo o a incontri significativi con persone. La memoria conserva vividi volti e momenti particolari, come quelli legati a figure iconiche del cinema e della cultura europea e americana, che diventano simboli potenti di epoche passate e dei grandi cambiamenti che hanno attraversato la società.Vizi Italiani e Instabilità
Permangono nel paese alcuni vizi radicati e difficili da estirpare, come la necessità quasi costante di avere una raccomandazione per riuscire a ottenere qualcosa. Questa realtà diffusa contribuisce a una percezione diffusa di essere più sudditi che veri cittadini, limitati nella propria autonomia e nei propri diritti. L’Italia appare, in certi aspetti, come un luogo dove nulla sembra davvero stabile e duraturo, se non una condizione di precarietà e provvisorietà costante.La Memoria e il Ritorno
In questo flusso di esperienze e osservazioni, la memoria si rivela come l’elemento essenziale, ciò che rimane e definisce l’identità nel tempo. I ricordi affiorano alla mente non in ordine cronologico, ma come un montaggio disordinato e frammentato, spesso attivati in modo inaspettato da semplici dettagli sensoriali o dal suono di un nome. Alla fine, la vita si conclude nel medesimo paesaggio dove tutto ha avuto inizio, un ritorno simbolico e concreto alle proprie origini, al luogo che ha plasmato i primi anni.Ma come si concilia il “rigore morale” attribuito ad alcune figure interne al regime con la natura stessa del Fascismo, e cosa ci dicono davvero le loro tragiche fini sulla giustizia o sulla vendetta post-Liberazione?
Il capitolo introduce figure complesse legate al regime fascista, come Arpinati, descritto con “rigore morale” nonostante l’appartenenza al sistema, e ne menziona la fine violenta dopo la Liberazione. Tuttavia, per comprendere appieno queste figure di “confine” e le dinamiche che portarono a rese dei conti nel dopoguerra, è essenziale approfondire il contesto storico del ventennio, le diverse anime del fascismo e, crucialmente, il clima politico e sociale del periodo post-bellico, segnato da tensioni e violenze. Discipline come la storia contemporanea e la politologia offrono gli strumenti per analizzare le complessità delle transizioni politiche e le ambiguità delle figure individuali all’interno di regimi autoritari. Approfondire autori che hanno studiato il fascismo, la Resistenza e il dopoguerra può fornire prospettive più articolate su questi eventi e personaggi controversi.2. Figure e Ombre del Novecento
Il ventesimo secolo è profondamente segnato da ideologie potenti come il Comunismo e il Nazismo. Queste forze influenzano in modo determinante la vita delle persone e il destino delle nazioni. Figure centrali come Khrushchev, Stalin e Hitler esercitano un potere immenso, e spesso le loro vite private e la loro immagine pubblica mostrano forti contraddizioni.Il potere del terrore
I sistemi basati su queste ideologie si fondano sul terrore e sull’uso di polizie segrete. Questo causa sofferenza e morte a milioni di persone, tra cui molti artisti e intellettuali.Le vittime dei regimi
Molti individui subiscono la prigione e sono costretti a false confessioni. Torture fisiche e psicologiche vengono usate per spezzare la volontà delle persone. Tra le vittime ci sono figure come lo scrittore Isaak Babel’ e il politico Arthur London.La fine di un’epoca e un nuovo inizio
La caduta di questi regimi segna la conclusione di un’epoca. Simboli di questo cambiamento sono l’abbattimento delle statue e la fine dell’Unione Sovietica. Emergono nuove figure, come Václav Havel, che scelgono di promuovere la verità e la giustizia. Queste figure indicano una direzione diversa per il futuro, dopo anni di scontri ideologici e immense perdite umane.Ma è davvero sufficiente liquidare ideologie complesse come Comunismo e Nazismo unicamente sotto l’etichetta del “terrore”, e credere che la loro caduta abbia segnato ovunque un semplice “nuovo inizio” di verità e giustizia?
Il capitolo, pur evidenziando giustamente l’orrore del terrore di stato, rischia di appiattire la complessità storica equiparando in modo forse eccessivo ideologie profondamente diverse nelle loro premesse, sebbene convergenti nei metodi repressivi. Inoltre, la narrazione di una “fine di un’epoca” e un “nuovo inizio” con l’emergere di figure positive semplifica eccessivamente la realtà post-regime, che in molte aree è stata caratterizzata da nuove sfide, conflitti e transizioni difficili, ben lontane da un trionfo universale della verità e della giustizia. Per approfondire queste sfumature, è utile esplorare la storia comparata dei totalitarismi e le dinamiche delle transizioni post-autoritarie. Autori come Hannah Arendt, Timothy Snyder e Tony Judt offrono prospettive fondamentali per comprendere la complessità di questi fenomeni e superare letture riduttive.3. Ritratti tra storia e umanità
Vite nella Storia e Politica
Si incontrano diverse figure legate a momenti cruciali della storia recente. Eugen Dollmann, che diventa colonnello delle SS quasi per caso, affronta gli eventi con un misto di cinismo e ironia. Offre le sue opinioni sui gerarchi nazisti e sul rapporto complesso tra Hitler e Mussolini. Willy Brandt emerge come un politico dotato di grande lucidità e coraggio, la cui vita è stata segnata da molte avversità. È riconosciuto come l’ideatore della Ostpolitik, la politica di apertura verso l’Est. La famiglia Mann rivela profonde divisioni interne. I suoi membri hanno percezioni diverse della minaccia nazista: Thomas Mann all’inizio è incerto, mentre i figli Klaus ed Erika comprendono subito la gravità della situazione.Scrittori: Fama e Fragilità Nascoste
Molti scrittori di successo mostrano un forte contrasto tra la loro fama pubblica e vite private piene di difficoltà. William Faulkner, considerato un genio, viene descritto come una persona disperata, asociale e con problemi di alcolismo, oltre a un matrimonio infelice. Georges Simenon, nonostante un approccio apparentemente distaccato alla vita, nasconde dolori personali profondi, come il tragico suicidio della figlia. La sua vita sentimentale è complessa. Lillian Hellman è vista come una figura disonesta e opportunista. Bertolt Brecht è dipinto come crudele, ipocrita e incline a sfruttare gli altri, concentrato unicamente sul suo lavoro teatrale, nonostante il suo grande successo. Jean-Paul Sartre, pur essendo un lavoratore instancabile, è presentato con tratti fisici poco lusinghieri e opinioni politiche che suscitano dibattiti. Ernest Hemingway appare maschilista e pieno di rancore, con relazioni personali tormentate. Norman Mailer è un personaggio controverso ma considerato autentico, la cui vita è segnata da episodi di violenza e rapporti difficili. James Baldwin affronta con forza il tema del razzismo e la complessa questione dell’integrazione. Porta con sé una profonda consapevolezza della discriminazione subita fin dall’infanzia.Altre Voci della Cultura e dell’Editoria
Il racconto si sofferma su altre figure significative del mondo letterario e editoriale. Giovannino Guareschi è presentato come uno scrittore popolare, caratterizzato da uno stile semplice e diretto. Leonardo Sciascia si distingue come un solitario e dubbioso difensore della verità. Alberto Moravia analizza il fascismo non solo come fenomeno italiano, ma come evento di portata europea. Il suo romanzo “Gli indifferenti” viene considerato un’opera fondamentale di stampo esistenzialista. Vengono ricordati anche editori di grande rilievo come Arnoldo Mondadori e Angelo Rizzoli. Sono figure autodidatte che, partendo da umili origini, sono riuscite a costruire veri e propri imperi nel mondo dell’editoria italiana.Scenari di Dolore e Potere
Il testo si estende a considerare eventi storici e luoghi segnati da grandi tragedie umane. Si menzionano la devastazione di Mogadiscio, i campi di concentramento di Buchenwald e Dachau, la guerra in Bosnia e la pratica della pena di morte negli Stati Uniti. Questi scenari mostrano la crudeltà e la sofferenza umana nelle sue diverse manifestazioni storiche. Figure come Armand Hammer e Manfred von Ardenne illustrano la complessità del potere economico e scientifico nel corso del XX secolo. Peter Townsend è ricordato per la sua discrezione e il coraggio dimostrato in contesti di guerra. Attraverso questi ritratti e scenari, le vicende individuali si intrecciano indissolubilmente con i grandi eventi del tempo, rivelando la natura umana fatta di grandezza e miseria, successi e sconfitte.[/membership]Come giustifica il capitolo la selezione di figure così eterogenee per illustrare il legame tra individuo e storia, o si tratta di una semplice galleria di personaggi noti?
Il capitolo presenta una vasta gamma di individui, da politici a scrittori, da editori a figure legate al potere economico e scientifico, accostandoli a scenari di guerra e sofferenza. Tuttavia, il criterio che lega questi ritratti e li rende rappresentativi del complesso rapporto tra storia e umanità non emerge con sufficiente chiarezza dal riassunto. Per comprendere meglio come le vite individuali si intreccino con i grandi eventi storici e quali metodologie si usino per analizzare tali legami, potrebbe essere utile approfondire gli studi di storiografia, sociologia della cultura e biografia storica. Autori come Marc Bloch, Norbert Elias o Peter Gay hanno offerto diverse prospettive su come analizzare le vite individuali nel contesto dei processi storici e sociali.4. Figure del Secolo e le Loro Ombre
Il Colonnello Inglese e la Ricerca della Luce
Un colonnello inglese, salvato in mare, dimostra la sua resilienza rispondendo a un insulto con autoironia. Riflettendo sulla sua vita, ricorda un evento doloroso: la morte della moglie di un amico durante la sua giovinezza, che gli insegnò l’importanza di cercare la luce anche nei momenti più bui. Sopravvissuto a diverse prove, si interroga spesso sul ruolo del destino e della fortuna nel suo percorso. La sua esperienza sottolinea come le difficoltà possano forgiare il carattere e offrire prospettive inaspettate. Nonostante le avversità, mantiene uno spirito combattivo e una profonda introspezione sulla condizione umana.
Margaret Thatcher: La “Lady di Ferro” e la Sua Rivoluzione
Margaret Thatcher si presenta come una figura politica maestra nella comunicazione, curando attentamente la sua immagine pubblica. È nota per rispondere alle domande con franchezza e determinazione. Vista da molti come autoritaria, è profondamente dedita al suo ruolo di leader. Si considera una conservatrice che ha guidato una vera rivoluzione nel paese. Afferma con convinzione di essersi fatta da sola, evidenziando la sua forza di volontà e indipendenza.
François Mitterrand: Il Principe dell’Equivoco
François Mitterrand suscita impressioni contrastanti, apparendo a volte timido, altre volte arrogante. La sua figura politica è complessa e difficile da definire, guadagnandosi appellativi come ‘principe dell’equivoco’ o ‘avventuriero di destra’. Ha affrontato accuse significative, tra cui quella di duplice natura e un presunto falso attentato. Politicamente, ha occupato uno spazio nuovo, caratterizzato dalla costante opposizione sia al marxismo che alla figura di De Gaulle. Proveniente da una famiglia borghese, era un intellettuale riservato, amante della lettura e delle passeggiate solitarie. È stato associato a figure storiche come Machiavelli e Kerensky, e considerato da alcuni un moralista severo. Nonostante le controversie iniziali, Mitterrand è stato in seguito riconosciuto come una grande figura nazionale per il suo impatto sulla storia francese.
La Monarchia Inglese tra Tradizione e Modernità
La monarchia inglese ha attraversato profondi cambiamenti storici. Il matrimonio di Elisabetta II nel 1947 si svolse in un’epoca di austerità post-bellica. Oggi, il suo ruolo è cambiato, diventando prevalentemente pubblicitario e legato allo ‘show’ mediatico. Elisabetta II, educata con rigore, ha trasmesso questa disciplina all’erede Carlo. Il principe Filippo è noto per le sue celebri gaffes, aggiungendo un tocco di umanità alla vita di corte, che richiede comunque grande disciplina e capacità di adattamento. La monarchia continua a rappresentare la storia e l’orgoglio nazionale. Negli anni, con la scomparsa dell’Impero e l’emergere di problemi sociali come il terrorismo e i disordini razziali, le figure iconiche del passato hanno lasciato spazio a nuove celebrità. La vita privata, come quella di Carlo e Diana, ha attratto l’attenzione della stampa scandalistica. Nonostante queste trasformazioni e sfide, la monarchia sembra mantenere la sua rilevanza ed essere destinata a durare nel tempo.
Albert Bruce Sabin: Il Dono del Vaccino
Lo scienziato Albert Bruce Sabin è noto per aver sviluppato il vaccino orale contro la poliomielite. La sua storia personale, iniziata nel ghetto e segnata dall’antisemitismo, lo ha spinto a trovare nella medicina e nella ricerca la sua vocazione. Ispirato da figure come Pasteur e Jenner, testò il suo vaccino prima su se stesso e poi su volontari. Un gesto di grande generosità fu il suo rifiuto di brevettare il vaccino o accettare denaro, desiderando che fosse accessibile a tutti. Nonostante non abbia ricevuto il Premio Nobel, ottenne numerosi riconoscimenti internazionali. La sua vita fu segnata anche da tragedie personali, ma continuò a lavorare con forza e serenità per combattere altre malattie. La sua profonda convinzione nella lotta per una morte dignitosa e nella grandezza di Dio guidò la sua esistenza.
Enzo Ferrari: Passione, Perdite e Leggenda
Enzo Ferrari è una figura leggendaria nel mondo dell’automobilismo, avendo realizzato un sogno d’infanzia. Iniziò come corridore, ma presto si dedicò interamente alla costruzione di macchine. Considerato complesso, impulsivo e diffidente, possedeva però un fascino unico al di fuori dell’ambiente lavorativo. Fu profondamente segnato dagli incidenti mortali che colpirono i suoi piloti durante le corse. Nonostante la sua riservatezza, mostrava sentimenti profondi e un’intensa avversione per la violenza. Scelse di lasciare gran parte dei suoi beni in beneficenza, dimostrando un lato altruista. Sentiva che i trionfi sportivi non potessero mai compensare le perdite umane subite. Si considerava punito e privato di sentimenti essenziali a causa di queste tragedie. Ammirava la figura di Napoleone e seguiva una routine quotidiana rigorosa, scandita dalla lettura dei giornali, dal barbiere, dalle visite al cimitero e dal lavoro incessante. Non credeva nella sfortuna, ma analizzava sempre le cause dei problemi per trovare soluzioni. La sua integrità era tale che non chiedeva mai favori, guadagnandosi un profondo rispetto.
Arturo Toscanini: Il Genio e la Malinconia
Arturo Toscanini, il celebre Maestro, visse quasi novant’anni, ma gli ultimi tempi furono segnati dall’infelicità. Nonostante la sua statura artistica, manteneva gusti semplici e dedicava la sua energia al lavoro e alle relazioni, pur essendo fedele all’idea di famiglia. Era noto per la sua mancanza di senso pratico e un innato pessimismo, trovando rifugio e conforto nella natura e nella letteratura. La sua figura complessa univa la genialità musicale a un carattere introspettivo e a tratti malinconico. La sua eredità come direttore d’orchestra rimane immensa, segnando un’epoca nella storia della musica classica.
Muhammad Nagib: Il Destino del Primo Presidente
Muhammad Nagib fu il primo presidente dell’Egitto dopo aver guidato la deposizione del re Faruk. Tuttavia, il suo potere fu di breve durata, poiché venne successivamente esautorato e imprigionato da Nasser. Visse un lungo periodo di isolamento forzato, lontano dalla scena politica che aveva contribuito a creare. Nonostante la difficile condizione, mantenne un atteggiamento dignitoso, privo di odio e rassegnato, senza coltivare false speranze per il futuro. La sua figura incarna il destino di chi viene superato dagli eventi rivoluzionari che egli stesso ha innescato.
Dolores Ibarruri: La Pasionaria della Rivoluzione
Dolores Ibarruri, conosciuta come la Pasionaria, divenne una figura leggendaria del comunismo spagnolo. Partita da umili origini, si trasformò in una potente voce rivoluzionaria, impegnandosi anche per la liberazione e i diritti delle donne. La sua vita fu profondamente segnata dalla lotta politica e dal dolore personale, inclusa la perdita di un figlio. La sua oratoria appassionata e il suo coraggio la resero un simbolo della resistenza repubblicana durante la Guerra Civile Spagnola. La sua eredità è quella di una combattente instancabile per gli ideali in cui credeva.
Malcolm X: La Voce Radicale della Rivolta Nera
Malcolm X emerse come un predicatore della rivolta nera negli Stati Uniti. Il suo passato fu segnato da dolore e criminalità, esperienze che lo portarono in prigione. Fu proprio durante la detenzione che sviluppò un profondo odio per la società razzista che percepiva intorno a sé. Sostenne l’uso della violenza come mezzo necessario per l’emancipazione e promosse l’idea della superiorità della razza nera. La sua figura carismatica e radicale lo rese un leader influente, ma anche controverso. La sua vita fu tragicamente interrotta quando venne ucciso a colpi di arma da fuoco.
La Famiglia Rothschild: Resilienza e Leggenda
La famiglia Rothschild è da generazioni simbolo di ricchezza e potere, affrontando eventi storici di grande portata e dimostrando notevole resilienza. Non tutti i membri si dedicarono esclusivamente alla finanza; alcuni coltivarono passioni diverse come la letteratura o la scienza. Hanno affrontato periodi difficili, inclusi prigionia e pericoli, mostrando coraggio di fronte alle avversità. L’esperienza del carcere, in particolare, fu considerata da alcuni membri come un momento formativo cruciale. Non attribuivano importanza al denaro fine a se stesso, ma piuttosto al suo uso e alla continuità del loro progetto. La loro leggenda, costruita su intelligenza finanziaria e capacità di adattamento, sembra destinata a continuare attraverso le generazioni.
Davvero la monarchia inglese mantiene la sua rilevanza in un mondo post-imperiale e segnato da profonde crisi sociali, o è ormai ridotta a un mero “show” privo di reale impatto?
Il capitolo accenna ai cambiamenti storici e sociali che hanno interessato la monarchia inglese, ma non approfondisce sufficientemente il dibattito sulla sua effettiva funzione e rilevanza nel XXI secolo. Per comprendere meglio questa complessità, sarebbe utile esplorare le analisi sociologiche sul ruolo delle istituzioni tradizionali nelle società contemporanee e le critiche politiche sulla natura e i costi della monarchia ereditaria. Approfondire il pensiero di autori che hanno analizzato il potere simbolico e le trasformazioni della politica moderna potrebbe fornire spunti cruciali.Abbiamo riassunto il possibile
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