1. Dalla Festa alla Furia
A Megara, sobborgo di Cartagine, i mercenari reduci dalla Sicilia festeggiano la vittoria di Erice. L’abbondanza di cibo e vino, unita all’assenza del generale Amilcare, crea un’atmosfera di euforia tra i soldati. L’euforia, però, lascia presto spazio al malcontento per i mancati pagamenti da parte di Cartagine. I soldati, che hanno combattuto duramente, si sentono traditi. La comparsa di Salammbô, figlia di Amilcare, cambia il clima della festa. La sua bellezza mistica colpisce il libico Matho, suscitando in lui un’ossessione improvvisa. Poco dopo, un incidente scatena la violenza. Il principe numida Narr’Havas ferisce Matho con un giavellotto. Lo schiavo greco Spendio, astuto e manipolatore, interviene per evitare il peggio, vedendo in Matho un possibile capo per la rivolta e iniziando a manipolarlo. I mercenari vengono convinti a lasciare Cartagine, con la promessa di ricevere la paga a Sicca. A Sicca, però, il suffeta Annone si presenta con una scorta misera e offre pagamenti irrisori, insultando i soldati. La situazione precipita quando Zarxas, fromboliere balearico, racconta l’uccisione dei suoi compagni a Cartagine. Spendio sfrutta la rabbia dei mercenari, spingendoli alla rivolta. I soldati, esasperati, decidono di marciare su Cartagine. Matho, ancora ossessionato da Salammbô e ormai influenzato da Spendio, si unisce alla ribellione.2. La Dea, le Mura e l’Acquedotto
Sotto la luna, Cartagine appare come un insieme di lussuosi templi e rovine oscure. Salammbô, figlia di Amilcare, prega la dea lunare Tanit, cercando una connessione spirituale e rivelando un’inquietudine interiore. Il sacerdote Shahabarim le racconta storie sulla creazione, ma non le svela i segreti più profondi della dea, mettendola in guardia dai rischi di questa conoscenza proibita. L’arrivo dell’esercito barbaro spaventa la città, che si prepara alla difesa. Cartagine è una fortezza imponente, con mura massicce e quartieri che mostrano la sua storia. Matho, un capo barbaro, guarda la città con desiderio e rabbia, attratto da Salammbô e frustrato dalla forza di Cartagine. Le tensioni aumentano tra Cartagine e i mercenari non pagati. Promesse non mantenute alimentano il risentimento dei barbari. Le trattative per il pagamento diventano uno scontro, con richieste sempre più alte e umilianti da parte dei soldati. Giscone cerca di calmare la situazione promettendo pagamenti, ma la sfiducia e l’avidità, incoraggiate da Spendio, portano alla violenza. La situazione peggiora con l’uccisione di Giscone e dei nobili cartaginesi. Spendio, con astuzia, convince Matho a entrare di nascosto a Cartagine attraverso l’acquedotto, che porta l’acqua alla città. I due percorrono un cammino sotterraneo e pericoloso, guidati da Spendio e dall’ossessione di Matho per Salammbô e la città. Arrivano nel cuore di Cartagine, ma Spendio porta Matho non verso il palazzo di Amilcare, ma al tempio di Tanit, rivelando un piano misterioso.7. Il Prezzo della Disperazione
Cartagine è sotto assedio, circondata dai barbari guidati da Matho. Le macchine d’assedio nemiche stringono d’assedio la città, mentre i Cartaginesi si preparano alla difesa. Amilcare rassicura il popolo sulla disponibilità d’acqua, ma all’interno delle mura la situazione precipita: le risorse si esauriscono, i cadaveri si moltiplicano e la disperazione si diffonde.Le mura di Cartagine resistono agli attacchi, ma la città è stremata dalla sete e dalla fame. Gli Anziani, spinti dalla disperazione, decidono di offrire un sacrificio umano agli dei. La scelta cade sui figli delle famiglie nobili, e in segreto, sul figlio di Amilcare, Annibale. All’ultimo momento, Annibale viene sostituito con un altro bambino.Il sacrificio a Moloch si consuma in una cerimonia imponente e terribile, nella speranza di placare la divinità e salvare la città. Amilcare, con uno stratagemma, attira i barbari in una trappola nella “Gola dell’Ascia”.I mercenari, intrappolati e privi di risorse, sono decimati da fame, sete e cannibalismo. Amilcare, con un inganno, fa credere loro di potersi arrendere, tradendo i capi barbari. I mercenari rimasti, in preda alla disperazione, combattono tra loro per entrare nella guardia personale di Amilcare, ma vengono massacrati una volta arresi. Matho è catturato vivo. La vittoria di Cartagine è segnata da tradimenti, sacrifici e orrori. Gli ultimi barbari, intrappolati nella “Gola dell’Ascia”, sono abbandonati al loro destino, preda di animali selvatici.8. Il Supplizio e le Nozze Funeste
Cartagine è in festa per il matrimonio di Salammbô con Narr’Havas, re dei Numidi. La città è addobbata e la gente aspetta con ansia l’arrivo di Salammbô e l’esecuzione di Matho, promessa per quel giorno. Matho, colpevole di aver profanato il tempio, sarà punito in modo esemplare: attraverserà la città senza protezione, in balia della folla.Mentre la città è in fermento, Salammbô appare in una processione, preceduta dai sacerdoti e seguita dalle persone più importanti di Cartagine. Prende posto su un trono, simbolo del suo ruolo e della sua importanza per la città. Un ricco banchetto è pronto, ma l’attenzione di tutti si sposta sull’apertura delle prigioni.Matho esce, stanco e impaurito. La folla lo riconosce e si scatena con violenza. Viene spinto giù dalla scalinata e trascinato per le strade, torturato e ferito da chiunque riesca a toccarlo. La rabbia della gente cresce, alimentata dal desiderio di vendicare le sofferenze della guerra.Matho, distrutto e pieno di ferite, arriva nella piazza di Khamon e incontra lo sguardo di Salammbô. La ragazza è colta da un’improvvisa compassione, ricordando i momenti passati con lui e le sue parole. Ma è troppo tardi. Matho cade a terra, morto. Un sacerdote gli strappa il cuore e lo offre al sole che tramonta.Il sole cala e il cuore di Matho smette di battere. Un grido enorme si alza da Cartagine, segno di gioia e liberazione. Narr’Havas, fiero, prende Salammbô tra le braccia e brinda alla felicità di Cartagine. Salammbô, imitando il marito, alza la coppa, ma cade a terra, morta. La sua morte è considerata una punizione degli dei per aver toccato il velo sacro della dea Tanit.Abbiamo riassunto il possibile
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