Letteratura

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1. Riflessioni e Scene di Vita

La scrittura, fin dalla giovane età, è una chiamata a cui non ci si può sottrarre. Ogni tentativo di fuga è inutile, perché la vera natura dello scrittore emerge sempre. L’isolamento di un bambino, il sentirsi fuori posto, diventano il terreno fertile per sogni di gloria letteraria, un luogo dove rifugiarsi e riscattarsi. Le parole arrivano facili, la capacità di affrontare anche ciò che spaventa si fa notare presto, anche se, da bambini, si scrive poco o nulla.La realtà della povertà estrema e della vita ai margini si rivela in un ricovero per vagabondi. L’igiene inesistente, la violenza di chi comanda, la noia che schiaccia: ecco cosa significa essere rifiutati dalla società. Persone trattate come cose, in una lotta continua per sopravvivere, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.Assistere a un’esecuzione capitale in Birmania mostra, senza filtri, cosa sia la pena di morte, in un paese dominato da stranieri. Ogni dettaglio dei preparativi, ogni istante prima dell’impiccagione, fanno riflettere sul valore di una vita e sulla sua fine inevitabile. L’arrivo improvviso di un cane, che corre libero sulla scena, crea un contrasto assurdo con la morte che incombe.L’uccisione di un elefante, sempre in Birmania, diventa il simbolo di un potere coloniale fatto di obblighi e contraddizioni. La pressione della gente, l’aspettativa di un gesto di forza, costringono a fare ciò che non si vorrebbe. Chi comanda è, in realtà, prigioniero degli altri, costretto a rinunciare alla propria libertà. L’animale abbattuto rappresenta l’oppressione del dominio e la libertà perduta.Il lavoro in una libreria antiquaria svela un mondo fatto di stranezze. Pochi amano davvero i libri, molti sono eccentrici o problematici. Vendere libri fa perdere l’incanto, trasforma la passione in un lavoro come un altro. La cultura diventa merce, il valore vero dei libri si perde, sostituito dal prezzo di copertina.

2. Anatomia della Società e della Letteratura nel XX Secolo

A Marrakech, la vita umana sembra non valere nulla. La povertà è nascosta agli occhi di chi comanda. Si muore facilmente e si viene sepolti senza cerimonie, come se le persone non avessero importanza. Questo succede anche a chi fa lavori pesanti: la loro fatica non viene vista, così i paesi sfruttati diventano solo luoghi di vacanza. Passando alla letteratura, Charles Dickens non è facile da definire. Non è uno scrittore che sta dalla parte dei lavoratori, né un vero rivoluzionario. Critica la società inglese, ma lo fa parlando del comportamento delle persone, non dei problemi economici. Attacca le istituzioni e le ingiustizie, ma non propone soluzioni, spera solo nella bontà dei singoli, come i ricchi generosi. I suoi libri criticano, ma non creano contrasti, e vengono accettati da quella stessa società che criticano. Le riviste per ragazzi, come “Gem” e “Magnet”, fanno capire la mentalità degli inglesi. Sono moderne nella tecnica, ma raccontano un mondo vecchio, fatto di classi sociali e tradizioni. Parlano di avventure e di scuole perfette, ma in realtà sono piene di pregiudizi e di idee superate sulla nazione, mostrando una visione del mondo chiusa, ma molto diffusa. Henry Miller, invece, con il suo libro “Tropico del Cancro”, cambia le regole. Non si interessa di politica o di società, come facevano molti scrittori del suo tempo. Racconta la sua vita, in modo diretto e provocatorio, e dice che l’importante è vivere le proprie esperienze, senza cercare di cambiare il mondo. Miller guarda la realtà senza fare nulla, accettando tutto con distacco. La sua scrittura è forte e cerca una verità che va oltre le regole della letteratura e della morale.

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8. Ombre di Scontento: Da Gulliver a St. Cyprian’s

“I Viaggi di Gulliver” è un’opera complessa, piena di critiche politiche e sociali. L’autore attacca l’umanità in molti modi, usando il personaggio di Gulliver per rendere la satira più forte. L’Inghilterra, il partito Whig e la guerra con la Francia sono i bersagli principali, nascosti in un racconto fantastico. Anche la scienza e la curiosità intellettuale vengono criticate, con l’Accademia di Lagado e i filosofi di Laputa mostrati come inutili. La società ideale degli Houyhnhnms, guidata dalla “Ragione”, appare totalitaria e senza libertà. L’opera di Swift, anche se pessimista, ha un fascino che forse deriva dal modo in cui tocca un aspetto umano, che mostra un’alternanza tra bellezza e repulsione. Un’esperienza personale in un ospedale di Parigi nel 1929, l’Hôpital X, mostra la condizione umana in modo crudo. L’ospedale è un luogo dove non c’è attenzione per le persone, è sporco e triste, e i pazienti poveri vengono trattati male. La morte è un evento di tutti i giorni, accettato senza emozioni e senza rispetto. Le condizioni igieniche sono pessime, il cibo è poco e non adatto, e l’assistenza medica è scarsa. Questo quadro triste è diverso dagli ospedali inglesi, più puliti, ma fa pensare alla paura antica degli ospedali, visti come luoghi che precedono la morte. Il ricordo dell’infanzia è pieno di immagini dell’America del XIX secolo, prese da libri come “Helen’s Babies” e “Piccole Donne”. Questi libri mostrano un mondo innocente, a volte un po’ volgare, dove la società è onesta, basata su valori come la religione e la famiglia. L’America descritta è un paese di occasioni e libertà, diversa dalla società europea, vista come corrotta. Questa visione, anche se non realistica, ha creato un’America da sogno, rassicurante. L’analisi del testo di Tolstoj contro Shakespeare, in particolare su “Re Lear”, mostra un attacco all’opera dello scrittore inglese. Tolstoj dice che Shakespeare non ha valore artistico e morale, accusandolo di essere falso e di non avere idee originali. La critica di Tolstoj, però, sembra prevenuta e non coglie la bellezza e la tristezza di “Re Lear”. Il pensiero di Tolstoj sembra legato a una visione dell’arte religiosa, diversa da quella di Shakespeare, più legata all’uomo e alla terra. Nonostante l’attacco, la grandezza di Shakespeare resta, mostrando che le teorie sull’arte, a volte, non resistono alla prova del tempo. Le esperienze scolastiche a St Cyprian’s mostrano un ambiente che schiaccia e che guarda solo alle apparenze. La scuola, costosa e attenta alle classi sociali, è severa, con punizioni fisiche e umiliazioni. Il sistema educativo è interessato solo al successo negli esami, senza pensare alla crescita personale e intellettuale degli studenti. La gerarchia sociale della scuola aiuta i ricchi e i nobili, mentre i ragazzi meno ricchi vengono trattati male e subiscono abusi. L’atmosfera è triste, con poco cibo, poca igiene e un senso di colpa e di non essere all’altezza. Nonostante qualche momento felice, il ricordo principale è quello di un’infanzia triste, con paura, sottomissione e la lotta per sopravvivere in un ambiente difficile.

9. Scrittori, Politica e Santità

Nell’era del controllo statale e dell’influenza politica, il ruolo dello scrittore è complesso. La politica plasma la scrittura, e la critica letteraria è spesso influenzata da pregiudizi. Le ideologie di sinistra, pur puntando al progresso, si scontrano con realtà difficili come il totalitarismo. L’ortodossia politica rischia di soffocare l’onestà letteraria: per questo, gli scrittori dovrebbero partecipare alla politica come cittadini, ma rimanere indipendenti nella scrittura. L’onestà può creare conflitti tra la scrittura e l’azione politica. La vita di Gandhi pone domande sulla santità e l’azione politica. Ammirato per il coraggio e l’integrità, i suoi principi ascetici e il distacco dalle relazioni personali vengono esaminati. Il suo pacifismo, un metodo potente, trova limiti nei regimi totalitari e nelle relazioni internazionali. L’approccio di Gandhi alla non-violenza e le sue idee sulla sofferenza mostrano la tensione tra ideali religiosi e valori umani. I risultati politici di Gandhi, come l’indipendenza indiana, e il suo impatto positivo sono innegabili. La sua eredità fa riflettere sull’efficacia della non-violenza e sulla possibilità di una politica etica, anche quando le scelte sono difficili.

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