Letteratura

Riti di passaggio

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1. Tra Puzza e Burrasca: I Primi Giorni in Mare

Il viaggio inizia con un misto di emozioni, tra saluti alla famiglia e la prospettiva di una lunga traversata. Appena salito a bordo, un odore nauseante invade l’aria. Wheeler, il servitore, cerca di minimizzare, attribuendo il fetore alla vecchia zavorra della nave. La cabina, però, si rivela piccola e scomoda, immersa in un disordine generale. Anche la cena è un’esperienza caotica, con un’organizzazione approssimativa e un’atmosfera carica di tensione. Solo la vista delle altre navi del convoglio regala un attimo di sollievo, insieme alla promessa di Wheeler che le cose miglioreranno. La notte porta con sé la partenza, tra confusione e i primi segni di disagio. Il mal di mare non tarda ad arrivare, costringendo l’autore a rifugiarsi in cabina. Wheeler, premuroso, offre un po’ di paregorico come conforto. Nonostante il mare in tempesta, la decisione di salire in coperta si rivela provvidenziale: l’aria fresca e lo spettacolo della burrasca hanno un effetto rinvigorente. Lì, tra le manovre dei marinai, inizia la scoperta della nave. L’incontro con un ecclesiastico sofferente offre un momento di aiuto reciproco. Le conversazioni con l’ufficiale Cumbershum, però, gettano un’ombra sulla traversata. La nave è vecchia, malandata, priva di medico e cappellano. I dubbi sulla sicurezza emergono, alimentati dai racconti di navi simili con destini tragici. Cumbershum consiglia anche cautela con il paregorico. Nonostante i disagi, c’è una crescente familiarità con la vita di bordo, ma anche la consapevolezza delle difficoltà che il lungo viaggio riserva.

2. Vento Favorevole e Incontri Sfavorevoli

Il viaggio migliora quando il vento cambia direzione, anche se rimane un malessere fisico. L’incontro con il Capitano Anderson inizia male, con la sua iniziale maleducazione, ma migliora quando riconosce l’importanza del narratore. Durante la visita della nave con il giovane Willis, si nota la vita quotidiana dell’equipaggio e il loro grande rispetto per le regole della navigazione. A bordo, si incontrano diversi passeggeri, tra cui la signorina Granham, attenta al suo ruolo sociale, e i Brocklebank, un pittore con la figlia appariscente, Zenobia. L’arrivo di Zenobia crea situazioni sociali particolari e un po’ teatrali. Il filosofo Mr. Prettiman e il pittore Mr. Brocklebank litigano spesso in modo acceso e a volte strano su superstizioni e natura. Il parroco della nave viene umiliato dal Capitano Anderson, che conferma la sua antipatia per i preti. In questo ambiente di relazioni sociali, nasce un legame con il tenente Deverel, mentre si continuano a osservare le relazioni complicate e le diverse personalità a bordo.

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7. L’Ultima Cena e l’Ombra della Morte

Il Capitano Anderson chiede a Talbot di aiutare Mister Colley, un ecclesiastico caduto in una profonda prostrazione. Colley è in uno stato catatonico, deciso a lasciarsi morire. Nonostante i tentativi di conforto da parte di Talbot, l’ecclesiastico rimane chiuso nel suo dolore. La situazione di Colley viene discussa durante una cena, in cui il Capitano Anderson mostra un insolito interesse per argomenti secondari, mentre Summers annuncia la tragica notizia della morte dell’ecclesiastico. Talbot, sentendosi responsabile, riflette sul manoscritto che aveva recuperato dalla cabina di Colley. Le pagine rivelano le umiliazioni subite dall’uomo, in particolare per mano del Capitano, descritto come un tiranno. La lettera narra la progressiva alienazione di Colley, l’incomprensione da parte degli altri e il suo isolamento spirituale, elementi che lo hanno condotto alla disperazione. La narrazione culmina con una scena notturna inquietante, presagio della sua fine. Talbot, turbato, decide di conservare il manoscritto come prova delle ingiustizie subite e come accusa contro il Capitano.

8. Vergogna e Mistero a Bordo

Dopo le preghiere, il Reverendo Colley subisce un crudele scherzo. Figure minacciose lo trascinano via, umiliandolo con sostanze disgustose e esponendolo al pubblico ludibrio. Questo evento scatena in lui una profonda vergogna, amplificata dalla preoccupazione per il giudizio dei passeggeri, in particolare delle dame e dei gentiluomini. Nonostante l’umiliazione, Colley, in preda a un fervore religioso, decide di perdonare i suoi aggressori e si propone di convertire l’equipaggio. Tuttavia, la sua morte improvvisa porta a un’inchiesta frettolosa, orchestrata per minimizzare lo scandalo. La versione ufficiale attribuisce il decesso a una non meglio precisata “febbre bassa”, ma i testimoni lasciano intendere una verità più oscura. Un marinaio, Rogers, suggerisce che la morte di Colley sia legata alla vergogna per un atto sessuale compiuto con lui. L’inchiesta viene bruscamente interrotta dal capitano, ansioso di evitare scandali. In questo clima di tensione, scompare misteriosamente anche Wheeler, il valletto, aumentando l’inquietudine generale. La vita a bordo tenta di riprendere un corso normale, con l’organizzazione di una recita e il fidanzamento di Miss Granham e Mister Prettiman. Ma il ricordo della morte di Colley e la scomparsa di Wheeler gravano sull’atmosfera. Miss Granham, con un commento sprezzante, rivela un presunto vizio di Colley, basato su dicerie tra i marinai, gettando un’ulteriore ombra sulla sua figura. Il narratore, tormentato dagli eventi, comprende infine la vera causa della morte di Colley: la vergogna per un atto omosessuale con Rogers, consumato in un momento di debolezza. Decide quindi di mentire alla sorella di Colley, attribuendo la morte a cause naturali. Scopre così il profondo odio del Capitano Anderson verso gli ecclesiastici, intuendone le radici in un oscuro passato.

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25 aprile 1945
Saggi di storia e critica del cinema. Ingmar Bergman, Robert Bresson, Andrej Arsen'evič Tarkovskij