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Contenuti del libro
Informazioni
“Requiem” di Antonio Tabucchi è un romanzo che ti trasporta in un Portogallo sospeso tra sogno e realtà, memoria e presente. Ambientato principalmente nella calda Lisbona e poi spostandosi verso Oporto, il libro segue diverse voci e storie che si intrecciano, esplorando temi profondi come l’identità, il peso del passato, la finzione come verità e la crescente pressione del contesto politico sotto il regime di Salazar. Incontriamo personaggi indimenticabili: un narratore alla ricerca di un amico defunto, un giovane che parla di Pessoa e Satie, e soprattutto Pereira, un giornalista culturale che, confrontandosi con la censura e la violenza della polizia politica, vede la sua vita tranquilla stravolta dall’incontro con il giovane Monteiro Rossi e la sua compagna Marta, figure che rappresentano un futuro inquieto e un impegno politico ineludibile. Attraverso incontri surreali, sogni vividi e un’indagine su un misterioso omicidio, Tabucchi mescola generi e prospettive, creando un’atmosfera unica che riflette l’angoscia e la necessità di scegliere in tempi difficili, un vero gioiello della letteratura portoghese contemporanea che ti farà riflettere a lungo.Riassunto Breve
In Portogallo, sotto un governo autoritario, la vita quotidiana si scontra con la pressione politica. La censura limita l’informazione e la polizia controlla le persone. Un giornalista che cura la pagina culturale di un giornale cerca di mantenere una vita tranquilla, concentrata sulla letteratura. Assume un giovane collaboratore per scrivere articoli su scrittori famosi. Questo giovane, però, è coinvolto in attività contro il regime, aiutando persone ricercate e falsificando documenti, influenzato anche dalla sua compagna, molto attiva politicamente. Il giornalista, suo malgrado, viene trascinato in questa realtà pericolosa. Si trova a nascondere persone, prestare denaro e custodire documenti falsi. Vive un cambiamento interiore, mettendo in discussione la sua vita passata e sentendo emergere un desiderio di agire. La situazione precipita quando la polizia politica irrompe nel suo appartamento, cerca il giovane collaboratore e lo uccide brutalmente. Di fronte a questa violenza, il giornalista decide di non restare in silenzio. Usa il suo giornale per denunciare l’omicidio, trovando un modo per aggirare la censura. Dopo aver pubblicato l’articolo, deve prepararsi a fuggire. Parallelamente, un altro giornalista indaga su un caso separato a Oporto: il ritrovamento di un corpo decapitato. La vittima è un impiegato che aveva scoperto un traffico di droga gestito da agenti di polizia. L’indagine rivela la brutalità della polizia, l’uso della tortura e un tentativo di insabbiare la verità, presentando la morte come suicidio. Un avvocato e il giornalista lavorano insieme per cercare giustizia, trovando un testimone chiave, una persona emarginata dalla società, che ha assistito all’omicidio e alla successiva decapitazione nel commissariato. Queste vicende mostrano come il regime autoritario influenzi profondamente la vita delle persone, costringendole a confrontarsi con la violenza e la corruzione, e come la ricerca della verità e la denuncia delle ingiustizie diventino atti di resistenza, spesso rischiosi.Riassunto Lungo
1. Lisbona, un’allucinazione di luglio
Il caldo intenso di una domenica di fine luglio a Lisbona crea una sensazione quasi surreale. Ci si trova su un molo in attesa di una persona, ma l’incontro previsto non avviene.Incontri inattesi nel giardino
Poco dopo, nel giardino di Santos, si incontra un giovane che chiede aiuto per potersi sfamare. Le sue parole spaziano dalla droga a riferimenti a Fernando Pessoa e Erik Satie, creando un mix inaspettato di temi. Subito dopo, appare un uomo che vende biglietti della lotteria.Realtà e finzione letteraria
Quest’uomo viene riconosciuto come il personaggio dello Zoppo della Lotteria, descritto nel libro Il Libro dell’Inquietudine. Questo incontro porta a riflettere sul labile confine tra la realtà vissuta e la finzione presente nei libri. Emergono pensieri sull’anima e sull’inconscio, mentre si decide di acquistare una cartella della lotteria, quasi a voler partecipare a questo gioco tra i mondi.Una ricerca sotto il sole
Il caldo opprimente e l’ansia provocano una forte sudorazione, rendendo necessario trovare una camicia pulita. Si prende un taxi, ma il conducente, originario di São Tomé, non conosce bene le strade di Lisbona, complicando la ricerca di un negozio aperto di domenica. La ricerca porta verso una direzione inaspettata.Il cimitero come mercato
La destinazione finale della corsa in taxi si rivela essere il Cimitero dos Prazeres, un luogo dove gli zingari vendono abiti usati. Qui, una vecchia zingara offre magliette e si propone di leggere la mano. Le sue parole confermano la sensazione di trovarsi in bilico tra il mondo reale e quello onirico, e sorprendentemente, suggeriscono che la persona attesa si trovi proprio all’interno del cimitero.In cerca di Tadeus
Si decide quindi di entrare nel cimitero. Tra le tombe, si cerca e si trova quella di Tadeus Waclaw Slowacki. Sulla lapide è posta una fotografia di Tadeus scattata nel 1965, che lo ritrae con un’espressione di felicità, un momento catturato subito dopo la sua uscita di prigione. Ci si ferma davanti alla tomba e si rivolge un pensiero o una parola all’amico defunto.Se la zingara suggerisce che la persona attesa si trova nel cimitero, come si concilia l’attesa iniziale di un incontro con la scoperta finale della tomba di un amico defunto?
Il capitolo presenta una traiettoria narrativa che parte dall’attesa di un incontro e, attraverso una serie di eventi surreali, giunge alla visita di una tomba. Il suggerimento della zingara funge da ponte, ma il passaggio da un’attesa nel mondo dei vivi a una “trovata” nel regno dei morti e della memoria lascia un vuoto logico o interpretativo. Per comprendere meglio questa transizione e il significato del “trovare” qualcuno in un cimitero dopo averlo atteso altrove, sarebbe utile esplorare discipline come la psicologia del profondo, che indaga il rapporto tra conscio e inconscio, o la filosofia che si occupa della natura della realtà e della percezione. Autori come Jung, che ha studiato gli archetipi e il simbolismo, o filosofi che hanno affrontato il tema della memoria e dell’esistenza, potrebbero offrire strumenti per colmare questa lacuna e dare un senso più compiuto a tale percorso.2. Herpes Zoster e Altri Segreti
Un incontro con Tadeus segna l’inizio di una giornata dedicata a svelare misteri del passato. Un biglietto lasciato da Tadeus prima di morire, con la frase “è stata tutta colpa dell’herpes zoster”, diventa un’ossessione persistente. Questa frase sembra legarsi alla morte di Isabel, un suicidio forse collegato a un aborto. Tadeus e il narratore pranzano insieme in un ristorante, gustando il sarrabulho, un piatto tipico portoghese preparato con vari tipi di carne e sangue, spesso accompagnato da riso bianco. Durante il pasto, emergono dettagli sulla vita e sulla storia condivisa con Isabel. Tadeus accenna alla possibilità di un incontro futuro con Isabel.Riposo e Riflessione
La necessità di riposare conduce alla Pensione Isadora. L’ambiente del luogo appare particolare, con un portiere che si mostra diffidente e la proprietaria, Isadora, che rivela di conoscere Tadeus. Viene assegnata una stanza dove fermarsi. Durante il riposo, nel sogno appare il padre, con l’aspetto giovane e vestito da marinaio. Il padre pone domande sulla sua morte futura e sul comportamento tenuto dal figlio nei confronti del medico ritenuto responsabile di errori. Suggerisce che scrivere sia stato un modo più elegante di affrontare la situazione rispetto a un’azione violenta, offrendo un implicito conforto per il senso di colpa provato. Questa apparizione onirica viene percepita come una manifestazione della volontà del sognatore.La Scoperta al Museo
Più tardi, una visita al Museo di Arte Antica si concentra sull’osservazione del dipinto “Le Tentazioni di Sant’Antonio”. All’interno del museo, un barman racconta brevemente la sua storia di emigrazione e il successivo ritorno, descrivendo anche un cocktail di sua creazione. Nella sala dove è esposto il quadro, un copista è al lavoro su un dettaglio ingrandito dell’opera. Il copista spiega di dedicarsi a copiare particolari specifici del dipinto da dieci anni per un cliente americano. Riferisce la storia del quadro, che in passato era esposto in un ospedale dedicato alle malattie della pelle, tra cui il “fuoco di Sant’Antonio”, identificato con l’herpes zoster. Il copista paragona questo virus, che rimane latente nel corpo per poi riattivarsi, al senso di rimorso. Questa connessione tra la malattia, l’opera d’arte e il rimorso offre una possibile chiave di lettura per la frase lasciata da Tadeus e per i legami tra gli eventi passati.È sufficiente un paragone simbolico tra un virus latente e il rimorso per spiegare come l’herpes zoster possa essere ‘colpa’ di un suicidio o di un aborto?
Il capitolo propone un nesso tra una condizione medica e tragici eventi personali basato su un’interpretazione simbolica. Questa associazione, per quanto suggestiva, lascia una lacuna logica: come si passa da un virus a un atto estremo come il suicidio o a una scelta difficile come l’aborto? Per comprendere meglio come elementi apparentemente scollegati possano acquisire un significato causale o simbolico così profondo, si potrebbe esplorare la psicologia del trauma e del senso di colpa, o approfondire studi di critica letteraria sul simbolismo narrativo. Autori come Dostoevsky o Kafka hanno esplorato magistralmente il peso del passato e le connessioni inattese che legano gli individui ai loro fardelli interiori.3. Memorie in Rovina
Il viaggio in treno mostra subito un forte contrasto tra come erano le cose una volta e come sono oggi. Il controllore si lamenta della vita moderna, delle spiagge troppo piene e dei palazzi brutti che si vedono, ricordando con nostalgia i tempi in cui le persone passavano l’estate in campagna. Durante questo tragitto, la conversazione tocca vari argomenti, come il fumo e la salute, e si arriva persino a discutere del concetto di “bagaglio genetico” come parte del carattere di una persona. Questa chiacchierata apre una riflessione su come il passato influenzi il presente e su cosa significhi cambiare nel tempo. Si percepisce un senso di perdita per un mondo che non esiste più, sostituito da una modernità che non tutti apprezzano.La casa in rovina
Dopo il viaggio, si visita una grande casa che si trova vicino al faro, un luogo legato a molti ricordi passati. La casa è chiusa da diversi anni e si trova in pessime condizioni, quasi in rovina, con una parte del tetto già crollata. Si scopre che i nuovi proprietari sono persone arabe che sembrano aspettare che l’edificio cada completamente da solo per poter costruire al suo posto un albergo moderno. La moglie del guardiano del faro racconta la storia di Vitalina e Francisco, i vecchi custodi della casa, e parla della credenza nelle “fatture”, un modo per spiegare eventi strani o sfortunati collegandoli a vecchie storie o a suggestioni. La casa conserva ancora gli odori e gli oggetti di chi ci ha vissuto, e si racconta anche di una storia scritta lì dentro che sembra poi essersi avverata nella realtà.Un club di ricordi
Più tardi, si arriva alla Casa do Alentejo, che un tempo era un club molto elegante ma che ora appare quasi vuoto, un vero luogo pieno di ricordi. Il maître, un signore anziano e piuttosto solo, racconta della sua vita passata a servire persone ricche e di come solo di recente abbia capito di appartenere a una classe sociale diversa dalla loro. Si gioca una partita a biliardo, mettendo in palio una vecchia bottiglia di Porto pregiato. Il tiro finale, che sembra molto difficile, diventa una specie di scommessa sul futuro e sull’arrivo di una persona che si sta aspettando, una donna di nome Isabel. E proprio quando il tiro riesce, Isabel arriva, quasi a confermare che il destino ha ascoltato la scommessa.Il venditore di storie
L’incontro finale è con un uomo che dice di essere un venditore di storie. Racconta di essere stato un medico, ma di non essere riuscito a diventare uno scrittore nel modo tradizionale, così ora vende le sue storie direttamente per strada. Spiega che offre diversi tipi di racconti, ognuno con un prezzo diverso, perché crede profondamente che le persone abbiano un bisogno antico e fondamentale di ascoltare narrazioni. Attraverso le sue parole, si capisce che le storie, siano esse ricordi personali, leggende popolari o pure invenzioni, sono una parte essenziale della vita umana. Il suo lavoro non è solo una vendita, ma un modo per connettersi con gli altri e offrire qualcosa di prezioso per l’anima.Come può una versione dei fatti che ignora prove fisiche schiaccianti e testimonianze dirette essere considerata minimamente credibile?
Il capitolo presenta diverse narrazioni degli eventi, ma la versione offerta da Titânio Silva si scontra in modo palese con le prove raccolte, come le bruciature di sigaretta e le discrepanze nelle versioni della polizia, oltre alla testimonianza chiave. Questa contraddizione interna e l’omissione di elementi cruciali minano la logica dell’argomentazione. Per approfondire come si valutano la credibilità delle fonti e la coerenza delle narrazioni in contesti investigativi e legali, è fondamentale studiare discipline come il Diritto processuale penale, la Criminologia e la Psicologia della testimonianza. Analisi sulla costruzione del racconto e sulla gestione delle prove in sistemi complessi possono fornire ulteriori strumenti critici.19. Il Testimone Inatteso
Il processo per la morte di Damasceno Monteiro si è concluso. Due agenti sono stati condannati a due anni con la condizionale per aver nascosto il cadavere e non aver svolto i loro doveri. Il sergente Titânio Silva è stato assolto dall’accusa di omicidio, ma sospeso per sei mesi per negligenza. La versione ufficiale, quella del suicidio, è stata accettata in tribunale, anche se l’autopsia aveva mostrato segni di tortura. L’avvocato della difesa ha usato discorsi patriottici, mentre l’avvocato dell’accusa, Don Fernando, ha criticato duramente la negazione della dignità umana e la tortura, descrivendo i commissariati come luoghi che causano sofferenza.Un Nuovo Testimone
Tempo dopo la fine del processo, Don Fernando ha contattato il giornalista Firmino per una questione urgente. Ha spiegato che il caso poteva essere riaperto perché c’era un testimone diretto dell’omicidio. Questo testimone è Eleutério Santos, conosciuto come Wanda. Wanda è un travestito con un passato difficile, segnato da violenza, esperienze in orfanotrofio e ricoveri psichiatrici, e attualmente registrato per prostituzione. Nonostante i dubbi che potevano nascere sulla credibilità di un testimone con un simile vissuto e status sociale, l’avvocato ha insistito sul fatto che Wanda è prima di tutto una persona e merita rispetto. Per proteggere Wanda, Don Fernando ha chiesto a Firmino di intervistarlo e pubblicare la sua testimonianza sul giornale.La Testimonianza
La notte dell’omicidio, Wanda si trovava nella cella di sicurezza del commissariato, arrestato per una lite. Dalla sua cella, che era vicina agli uffici, ha visto il sergente Titânio Silva torturare Damasceno Monteiro. Silva spegneva le sigarette sulla pancia di Monteiro per costringerlo a confessare il furto di eroina. Quando Monteiro ha detto che lo avrebbe denunciato per spaccio, Silva gli ha sparato da distanza ravvicinata. Subito dopo, Silva ha ordinato a un altro agente di tagliare la testa del corpo con un coltello elettrico per togliere il proiettile e nasconderla nel fiume.Come è possibile che un tribunale accetti una versione ufficiale che ignora le prove forensi, e quale ruolo gioca il pregiudizio sociale nella ricerca della verità giudiziaria?
Il capitolo evidenzia una forte contraddizione tra l’esito del processo, che ha accettato la versione ufficiale del suicidio, e le prove emerse, come i segni di tortura rilevati dall’autopsia. Questa discrasia mette in luce possibili lacune o distorsioni nel processo di accertamento della verità legale. L’introduzione del testimone Wanda, con il suo difficile passato, solleva inoltre la questione cruciale della credibilità dei testimoni e di come fattori sociali e pregiudizi possano influenzarla, potenzialmente ostacolando il raggiungimento della giustizia. Per esplorare questi aspetti, è utile dedicarsi allo studio del diritto processuale, della medicina legale, della sociologia giuridica e della psicologia forense. Approfondire il pensiero di autori che hanno analizzato criticamente le istituzioni e le dinamiche sociali può offrire prospettive illuminanti.Abbiamo riassunto il possibile
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