Ambiente e Natura

Quando Gli Elefanti Piangono

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1. Sentimenti Silenziati: Comprendere le Emozioni Animali

Gli animali provano emozioni, proprio come gli umani. Charles Darwin lo aveva già intuito più di un secolo fa, eppure la scienza ha faticato a lungo a riconoscere questo fatto, trattando le emozioni animali come un argomento quasi proibito. Molti, però, hanno osservato direttamente la ricca vita emotiva degli animali, anche se queste testimonianze sono state spesso ignorate perché considerate non scientifiche.Chi lavora a stretto contatto con gli animali, come addestratori e guardiani, sa bene quanto siano importanti le loro emozioni. Capire l’umore di un elefante, ad esempio, può fare la differenza tra la sicurezza e il pericolo. L’empatia e l’intuizione sono strumenti fondamentali per interpretare il comportamento animale, sia in natura che in cattività. Le emozioni che si osservano negli animali domestici o in uno zoo non sono meno vere di quelle degli animali selvatici.Le emozioni degli animali sono varie e complesse, proprio come le nostre: gioia, dolore, paura, amore e molte altre sfumature. Ogni specie, e addirittura ogni individuo, ha il suo modo di sentire e di esprimere le emozioni. Spesso le persone comuni, guidate dall’esperienza e dall’empatia, riconoscono queste emozioni negli animali, a differenza di alcuni scienziati, a volte troppo preoccupati di non attribuire caratteristiche umane agli animali.La scienza, pur ammettendo le emozioni umane, è stata a lungo cauta nello studiare quelle animali, preferendo spiegazioni più semplici. Eppure, l’evoluzione ci dice che le emozioni sono utili, perché spingono gli animali a comportarsi in modi che li aiutano a sopravvivere. Nonostante questo, c’è ancora chi nega le emozioni animali, forse per un’idea di superiorità umana che fatica ad accettare una somiglianza emotiva tra le specie. Gli animali comunicano le loro emozioni non con le parole, ma con una vasta gamma di segnali, come posture, espressioni e suoni.Per secoli, si è sottolineata la differenza tra uomo e animale per affermare il dominio dell’uomo, arrivando a negare agli animali la capacità di provare sentimenti profondi. Questo ha portato a giustificare il loro sfruttamento. L’idea di attribuire caratteristiche umane agli animali (il cosiddetto antropomorfismo) è stata vista come un errore da evitare. Ma un eccessivo rifiuto di questa idea rischia di farci perdere di vista la realtà emotiva degli animali. L’empatia, usata con attenzione, può aiutarci a comprendere le emozioni animali, ricordando che anche noi umani siamo, in fondo, animali.

2. Emozioni Animali: Paura, Speranza e Legami Affettivi

Gli animali provano emozioni intense e variegate. La paura, ad esempio, è essenziale per la sopravvivenza e si manifesta in molte specie, dai piccoli elefanti traumatizzati ai cavalli che reagiscono a rumori improvvisi. Questa reazione è istintiva, ma può anche nascere da esperienze negative o dall’osservazione di altri individui. Anche il terrore, simile agli incubi umani, è stato riscontrato negli animali. Accanto alla paura, emerge la speranza, visibile soprattutto quando gli animali attendono cibo o il ritorno di un compagno. Anche se alcuni studiosi la considerano un’emozione esclusivamente umana, legata al linguaggio, l’osservazione degli animali suggerisce il contrario. L’amore dei genitori è una forza potente in natura. Le madri, dai ragni ai mammiferi, si dedicano con cura alla prole, nutrendo i piccoli, proteggendoli e, in alcuni casi, insegnando loro abilità fondamentali per la vita. Questo amore non è esclusivo delle madri: anche i padri, in molte specie, partecipano attivamente. L’amore dei figli, anche se meno evidente, si manifesta nell’attaccamento ai genitori e nella tendenza a rimanere nel gruppo familiare. L’affetto si esprime anche al di fuori della famiglia, con amicizie tra individui della stessa specie e, in cattività, anche tra specie diverse, esseri umani inclusi. Questi legami possono essere profondi, duraturi e influenzare il comportamento e le emozioni degli animali. L’amore romantico, spesso negato agli animali, si rivela nelle coppie monogame, nei corteggiamenti e nel dolore per la perdita del partner. La complessità emotiva degli animali rivela un mondo interiore ricco e complesso.

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5. Sentimenti e Sensibilità Estetica nel Regno Animale

Le emozioni sociali come la vergogna e l’imbarazzo, spesso considerate un’esclusiva umana, si possono osservare anche in altre specie animali. Ad esempio, i giovani scimpanzé possono mostrare imbarazzo, come il giovane Freud, che cadde da un albero mentre si mostrava e reagì con evidente disagio. La vergogna, un’emozione che lascia un segno profondo negli umani, regola i rapporti sociali, distinguendosi dal senso di colpa, che invece si concentra su azioni specifiche.La consapevolezza di sé è fondamentale per queste emozioni. Test con lo specchio hanno dimostrato che scimpanzé e oranghi riconoscono la propria immagine. Anche comportamenti come cercare di “salvare la faccia” dopo uno scontro o mostrare i canini (come fanno i babbuini) indicano una consapevolezza di essere osservati. La timidezza e l’imbarazzo, legati alla paura di essere visti in modo negativo, sono presenti in gorilla e pappagalli, che interrompono le loro attività private se si sentono osservati.Il rossore, tipica espressione umana di imbarazzo, si trova anche in animali come il diavolo della Tasmania, i tacchini e le are, soprattutto quando sono eccitati o in difficoltà. La vergogna potrebbe avere un ruolo nella sopravvivenza, aiutando gli animali a evitare i predatori segnalando debolezza o diversità. Nascondere malattie e debolezze diventa quindi un comportamento utile, guidato dalla vergogna.Il senso di colpa, più difficile da individuare, si manifesta in scimpanzé e cani che mostrano rimorso per le loro azioni, anche senza una punizione immediata. Vergogna e colpa, emozioni spesso nascoste o sottovalutate negli animali, potrebbero essere più comuni e complesse di quanto si pensi.Oltre alle emozioni sociali, esiste la possibilità di un senso estetico negli animali. Scimpanzé e orsi sono stati visti ammirare tramonti, suggerendo un apprezzamento per la bellezza della natura. La percezione del bello potrebbe derivare dall’evoluzione, premiando l’esplorazione e il contatto sensoriale con il mondo. Gli animali hanno sensi diversi e sofisticati: molti vedono a colori, hanno un udito e un olfatto molto sviluppati, che permettono loro di percepire e apprezzare la bellezza in modi diversi dai nostri.Le preferenze estetiche si vedono nella scelta del partner, come le pavonesse che preferiscono le code elaborate dei pavoni, e nella creazione artistica, come i giardini degli uccelli giardinieri, decorati con oggetti colorati scelti in base alla specie e al gruppo. Primati, elefanti e delfini mostrano capacità artistiche disegnando, dipingendo e con comportamenti creativi, suggerendo un piacere nell’esprimersi esteticamente. Anche la cultura influenza le preferenze estetiche e i comportamenti sociali, come dimostrano le tradizioni dei macachi giapponesi e le differenze culturali tra i branchi di leoni. Riconoscere la sensibilità estetica negli animali offre una visione più ampia del mondo emotivo e percettivo non umano.

6. Emozioni Animali: Un Mondo Condiviso

Le emozioni degli animali sono evidenti, ma non vanno confuse con quelle umane per non cadere nell’antropomorfismo. Resta aperta la questione se alcune emozioni siano esclusivamente umane, anche se storicamente si è cercato di attribuire caratteristiche uniche all’uomo. La religiosità, ad esempio, è tipicamente umana e non trova riscontro negli animali. Alcuni comportamenti, come l’apparente venerazione del sole da parte di certi animali, si spiegano più semplicemente con la ricerca di calore. Tuttavia, emozioni come il timore e la sottomissione, presenti nell’esperienza religiosa umana, si ritrovano anche nel mondo animale, come nel comportamento di un cane sottomesso. Anche il senso di giustizia, considerato tipicamente umano, si manifesta negli animali. Gli scimpanzé, ad esempio, reagiscono negativamente a trattamenti iniqui, e i cani possono intervenire per correggere comportamenti scorretti tra loro. Questi esempi indicano una forma di moralità e senso di equità negli animali. L’impulso narrativo, invece, sembra meno sviluppato negli animali. Gli esperimenti con il linguaggio dei segni mostrano che gli animali comunicano soprattutto bisogni immediati, con pochi segni di narrazione. Tuttavia, alcuni scimpanzé mostrano capacità comunicative complesse, usando i segni per “raccontare” e usando il linguaggio in modo immaginativo. Anche le api, con la loro danza, comunicano informazioni complesse, una sorta di narrazione non verbale. Esistono, inoltre, emozioni che potrebbero essere esclusivamente animali, così come esistono sensi unici. Il comportamento di una leonessa che mangia i suoi cuccioli morti o il “pandemonio di accoppiamento” degli elefanti suggeriscono esperienze emotive diverse da quelle umane. Comprendere le emozioni di specie molto diverse, come i panda, è particolarmente difficile, evidenziando i limiti della nostra comprensione. Gli animali, pur non esprimendo verbalmente le emozioni come gli umani, le provano intensamente. In alcuni casi, come nella gioia o nella tristezza, potrebbero viverle in modo più intenso di noi. La vita emozionale degli animali è parte integrante della loro realtà, e negarla è una limitazione intellettuale. Riconoscere le emozioni animali solleva importanti questioni etiche sul loro trattamento, dalla sperimentazione alla produzione alimentare, e invita a riconsiderare il rapporto tra umani e altre specie.

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