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“Psicologia delle folle” di Gustave Bon … è un libro che ti fa pensare un sacco a come cambiamo quando siamo in gruppo. Non siamo più noi stessi, ma diventiamo parte di un’anima collettiva, dove l’intelligenza individuale sparisce e prevalgono istinti e suggestionabilità . Le Bon esplora come la folla psicologica si forma, perché è così impulsiva e credulona, e come le idee si diffondono per contagio. Non è la logica a muovere le folle, ma le immagini e le illusioni, presentate in modo semplice come idee-immagini. Vediamo come fattori lontani come la razza o le tradizioni preparano il terreno, e come fattori immediati come parole e formule potenti influenzano le opinioni mobili. I leader, con il loro prestigio, sanno come guidare questa massa usando affermazioni e ripetizione. Il libro analizza anche folle specifiche come giurati e assemblee parlamentari, mostrando come anche lì prevalgano emozioni e suggestione sul ragionamento. Alla fine, Le Bon lega la psicologia delle folle al destino delle civiltà , suggerendo che il declino arriva quando l’ideale comune si perde e prevale l’indifferenza. È una lettura che apre gli occhi su come funzionano i gruppi e chi li influenza.Riassunto Breve
La Psicologia delle FolleUna folla psicologica non è un semplice gruppo di persone, ma si forma in condizioni precise dove la personalità di ognuno scompare per creare un’anima collettiva. In questo stato, prevalgono l’inconscio e l’istinto, l’intelligenza individuale diminuisce e idee e sentimenti si orientano nella stessa direzione. Le folle sono impulsive, irritabili, molto suggestionabili e le idee si diffondono per contagio, portando a una grande credulità e alla confusione tra immaginazione e realtà . I sentimenti sono semplici ed esagerati, spesso estremi. L’anonimato e il numero danno un senso di potenza e riducono la responsabilità , facilitando l’espressione di istinti primitivi, anche crudeli, ma a volte spingendo anche a moralità elevata e sacrificio. Le folle sono fondamentalmente conservatrici e rispettano l’autorità forte. Le loro caratteristiche specifiche dipendono anche dalla razza. Le folle non si basano sulla logica, ma su argomenti semplici, spesso presentati come immagini. Le idee diventano potenti solo se trasformate in sentimenti nell’inconscio collettivo. L’immaginazione delle folle è facilmente suggestionabile e percepisce le immagini come reali, senza spirito critico. Sono colpite dal meraviglioso e dal leggendario; l’apparenza conta più della realtà . Tutte le convinzioni delle folle, siano esse religiose o politiche, assumono una forma simile al sentimento religioso, con venerazione, obbedienza cieca, intolleranza e fanatismo. I grandi eventi storici nascono dall’insediamento di queste credenze nell’anima collettiva. Le opinioni delle folle sono plasmate da fattori lontani come la razza, le tradizioni (che le folle conservano tenacemente), il tempo e le istituzioni (che sono effetti, non cause, del progresso). L’istruzione basata sulla memorizzazione è vista come dannosa perché non sviluppa giudizio e crea scontento. I fattori immediati includono immagini, parole e formule che evocano potenti suggestioni indipendentemente dal loro significato reale. Le illusioni sono fondamentali per le civiltà e le folle le preferiscono alla verità ; l’esperienza è l’unico modo per radicare verità , ma è lenta e costosa. La ragione ha poca influenza; si agisce sui sentimenti e sulle immagini. Le folle cercano un capo, un uomo d’azione con forte volontà e fede incrollabile. Per influenzarle si usano l’affermazione pura, la ripetizione costante e il contagio. Il prestigio, acquisito o personale, è fondamentale perché paralizza il giudizio critico. Le credenze fisse sono poche, permanenti e fondamento delle civiltà , mentre le opinioni mobili sono superficiali e cambiano rapidamente, prevalendo oggi a causa dell’indebolimento delle vecchie credenze e del potere della stampa. Questo rende i governi incapaci di dirigere l’opinione e porta a indifferenza, che però impedisce a una singola opinione di diventare dispotica. Le folle si distinguono in eterogenee (anonime o non anonime come giurie e assemblee) e omogenee (sette, caste, classi). La razza influenza profondamente l’anima della folla eterogenea. Gli atti delle folle, anche criminali, sono spesso dovuti a suggestione collettiva, con i partecipanti convinti di obbedire a un dovere. Esempi storici mostrano come folle eterogenee possano compiere massacri sotto suggestione, manifestando rudimentali forme di ragionamento e una peculiare moralità . Nei giurati prevalgono i sentimenti e sono influenzati da suggestione e prestigio; mostrano indulgenza per crimini passionali. Gli avvocati efficaci agiscono sulle emozioni. Il giurì tempera la rigidità della legge. Le folle elettorali agiscono con scarso ragionamento, dominate da irritabilità e semplicismo; il candidato deve avere prestigio e fare promesse esagerate. Le riunioni elettorali sono caotiche e le opinioni guidate dai comitati. Il suffragio universale, pur con difetti psicologici, è un dogma potente e il voto riflette l’anima media della razza e i bisogni incoscienti. Le assemblee parlamentari mostrano caratteristiche delle folle, con opinioni semplici ed esagerate, influenzate dai leader che agiscono per prestigio. L’intelligenza può essere uno svantaggio per un leader. Le assemblee eccitate diventano simili a folle comuni, agendo in modo automatico. Su questioni tecniche, possono essere efficaci se guidate da specialisti. Il regime parlamentare evita tirannie personali ma presenta pericoli: spreco finanziario per soddisfare gli elettori e progressiva restrizione delle libertà individuali con la moltiplicazione delle leggi. Questa riduzione della libertà è sintomo della vecchiaia di una civiltà . Le civiltà nascono da un ideale comune che unisce gruppi eterogenei; quando l’ideale si affievolisce, subentra l’egoismo individuale, il popolo si disgrega in individui senza coesione e dipende dallo Stato, perdendo l’anima della razza e tornando a essere una folla instabile pronta a crollare.Riassunto Lungo
1. L’Anima della Folla
Una folla psicologica si forma in condizioni precise, ben diverse da un semplice insieme di persone. Quando questo accade, la personalità cosciente del singolo si annulla, lasciando spazio a un’anima collettiva. Le idee e i sentimenti di tutti si orientano nella stessa direzione, e l’inconscio e l’istinto prendono il sopravvento. Di conseguenza, l’intelligenza individuale diminuisce in modo notevole all’interno del gruppo.Caratteristiche della Folla
La folla è estremamente impulsiva, mutevole e facilmente irritabile. Possiede una grande suggestionabilità , e le idee o i sentimenti si propagano rapidamente tra i membri per contagio. Questo porta a una credulità notevole: la folla accetta senza difficoltà illusioni e leggende, confondendo spesso ciò che immagina con la realtà concreta. Le osservazioni fatte da una folla sono spesso inaffidabili, perché si basano sulla suggestione iniziale data da uno o pochi individui piuttosto che su un’analisi razionale.Sentimenti e Comportamenti Collettivi
I sentimenti che emergono nella folla sono semplici ed esagerati, privi di sfumature e tendenti agli estremi. L’anonimato garantito dall’essere parte di un grande numero conferisce un senso di potenza e riduce il senso di responsabilità personale. Questo può facilitare l’espressione di istinti primitivi, portando talvolta a episodi di crudeltà o atti criminali. Tuttavia, la folla può anche manifestare una moralità elevata, capacità di sacrificio e disinteresse, quando viene suggestionata da ideali come l’onore o l’amore per la patria. L’interesse personale, infatti, è raramente la spinta principale delle azioni compiute collettivamente.Conservatorismo e AutoritÃ
Nonostante possa avere momenti di rivolta, la folla è fondamentalmente conservatrice. Tende a rispettare un’autorità forte e a resistere ai cambiamenti che alterano le sue abitudini radicate e consolidate nel tempo. Le caratteristiche specifiche che una folla manifesta possono variare anche in base alla razza delle persone che la compongono.Ma la “folla psicologica” descritta, con la sua “anima collettiva” e la diminuzione dell’intelligenza individuale, è un concetto ancora valido o un’idea superata dalla scienza moderna?
Il capitolo presenta una visione della folla che affonda le radici in studi storici, ma che oggi è ampiamente dibattuta e in parte superata dalle ricerche più recenti. L’idea di una “anima collettiva” che annulla la personalità individuale è una metafora potente ma scientificamente difficile da sostenere. Per comprendere meglio le dinamiche di gruppo e le loro complessità , superando visioni datate che includono persino riferimenti pseudoscientifici alla “razza”, è fondamentale approfondire la psicologia sociale e la sociologia contemporanee. Autori come Henri Tajfel o Muzafer Sherif offrono prospettive basate su esperimenti e teorie più solide sull’identità sociale, le norme di gruppo e l’influenza reciproca, fornendo un quadro molto più articolato rispetto alla semplice perdita di razionalità individuale.2. La Fede e l’Immaginazione delle Folle
Le folle non seguono la logica o ragionamenti difficili. Vengono influenzate da argomenti semplici, spesso legati a idee superficiali o conclusioni rapide. Un’idea diventa importante per le folle solo se è presentata in modo molto chiaro, spesso trasformata in un’immagine. Queste idee-immagine non sono collegate tra loro in modo logico e possono anche contraddirsi. Per essere capite dalle masse, le idee complicate devono essere rese molto semplici. Per la folla, il valore di un’idea sta nell’effetto che ha sulla società , non nel fatto che sia vera. Un’idea diventa forte quando si trasforma in un sentimento profondo nell’anima collettiva.
L’importanza dell’immaginazione
L’immaginazione delle folle si lascia suggestionare facilmente. Le immagini create da eventi o persone vengono viste come cose vere. Senza capacità di giudizio, le folle non capiscono cosa è poco credibile e rimangono colpite da ciò che è straordinario o leggendario. Ciò che appare conta più della realtà . Solo le immagini riescono a influenzare le folle e a guidare le loro azioni. Chi vuole guidare le folle sa bene che deve colpire la loro immaginazione con immagini chiare e potenti, spesso legate a fatti fuori dall’ordinario. Un solo evento che colpisce molto ha un effetto più grande di tanti piccoli fatti messi insieme.
La natura delle credenze collettive
Tutte le idee in cui le folle credono, che siano sulla religione, sulla politica o sulla società , prendono una forma che assomiglia molto a un sentimento religioso. Questo significa che c’è grande rispetto e ammirazione, si obbedisce senza discutere, non si accettano dubbi, si vuole far conoscere la propria idea a tutti e si è contro chi non la pensa allo stesso modo. Questo tipo di sentimento porta sempre con sé mancanza di tolleranza e fanatismo. Chi è un capo amato dalle folle diventa quasi una figura sacra. I grandi cambiamenti nella storia, come le rivoluzioni o le riforme, accadono quando nuove idee con questa forza quasi religiosa si radicano nell’anima delle folle. Sono questi movimenti profondi dell’anima collettiva a creare i grandi sconvolgimenti.
È plausibile ridurre la complessità del comportamento collettivo e del cambiamento storico unicamente a suggestioni e sentimenti quasi religiosi, ignorando altre forze in gioco?
Il capitolo presenta una visione molto specifica del comportamento delle folle e dei motori del cambiamento sociale, concentrandosi quasi esclusivamente sull’irrazionalità , l’immaginazione e una sorta di misticismo collettivo. Per avere un quadro più completo e meno unilaterale, è fondamentale considerare anche l’influenza di fattori economici, strutturali, il ruolo della razionalità (seppur limitata) e della negoziazione nei processi collettivi, nonché le dinamiche di potere e interesse. Approfondire discipline come la sociologia, la psicologia sociale, la storia economica e la scienza politica può offrire prospettive diverse e più articolate. Autori come Le Bon (per comprendere l’origine di questa specifica teoria), ma anche Durkheim, Weber, o studiosi più recenti di movimenti sociali, psicologia comportamentale e teoria dei giochi possono arricchire notevolmente la comprensione di fenomeni così complessi.3. I fattori che plasmano le idee delle folle
Le idee e le convinzioni delle folle prendono forma e si diffondono sotto l’effetto di diverse forze. Queste forze si dividono in due gruppi principali: quelle che agiscono da lontano e preparano il terreno, e quelle che intervengono in modo più diretto e immediato. I fattori che operano nel tempo e nello spazio creano le condizioni necessarie perché certe idee possano attecchire nella mente collettiva.Le radici profonde delle convinzioni
Tra i fattori che agiscono da lontano, troviamo elementi fondamentali che definiscono l’identità di un popolo. La razza, intesa come l’insieme di caratteristiche ereditate che formano l’anima di una nazione, influenza profondamente il modo in cui le idee vengono percepite e assimilate. Le tradizioni rappresentano la sintesi del passato e guidano i comportamenti e i pensieri delle folle con grande forza; superarle è un processo lento ma necessario per il progresso. Il tempo stesso è un fattore potente, capace di far nascere, evolvere e infine scomparire le credenze, preparando il terreno per nuove visioni del mondo. Le istituzioni politiche e sociali, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono la causa del progresso di un popolo, ma piuttosto il risultato delle sue idee e dei suoi costumi già esistenti. Per questo motivo, non possono essere cambiate facilmente con semplici leggi o decreti, e il loro valore dipende strettamente dalle caratteristiche della razza che le adotta.L’effetto dannoso di un certo tipo di istruzione
Un altro fattore lontano con un impatto significativo è il sistema educativo, in particolare quello basato principalmente sulla memorizzazione. Questo tipo di istruzione è considerato dannoso perché non aiuta a sviluppare la capacità di giudizio critico o l’iniziativa personale negli individui. Al contrario, crea scontento e forma persone poco preparate ad affrontare le sfide della vita pratica. Questo sistema contribuisce ad aumentare la criminalità e a creare un vasto gruppo di persone insoddisfatte e disadatte.Le forze che agiscono da vicino
Oltre ai fattori che preparano il terreno nel tempo, esistono forze che agiscono in modo più immediato e diretto sulle folle, portando a una persuasione attiva. Queste includono l’uso di immagini potenti, parole evocative e formule semplici. Le folle sono particolarmente sensibili alle immagini visive e mentali. Parole come “democrazia” o “socialismo”, ad esempio, evocano immagini forti e cariche di significato emotivo, indipendentemente dal loro preciso contenuto razionale, esercitando un potere quasi magico sulla mente collettiva. Il significato di queste parole non è fisso, ma cambia nel corso della storia e varia da un popolo all’altro.Il potere delle illusioni e dell’esperienza
Le illusioni, siano esse di natura religiosa, filosofica o sociale, giocano un ruolo cruciale nella vita delle civiltà . Le folle tendono a preferire queste illusioni alla nuda verità , e spesso è l’errore, piuttosto che la verità oggettiva, a fungere da motore per l’evoluzione sociale e culturale. L’esperienza diretta è l’unico strumento realmente efficace per far radicare delle verità nelle folle. Tuttavia, affinché l’esperienza sia efficace, deve essere diffusa su vasta scala e ripetuta nel tempo, un processo che spesso richiede sacrifici e ha un costo elevato.Sentimenti contro ragione
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la ragione logica ha un’influenza molto limitata sulle folle. Le masse non sono guidate da argomentazioni razionali, ma piuttosto dai loro sentimenti profondi e da associazioni di idee semplici e immediate. Per convincere le folle, è necessario agire direttamente sulle loro emozioni e utilizzare immagini suggestive che parlino alla loro sensibilità , piuttosto che cercare di persuaderle con la logica o il ragionamento complesso.Se l’intelligenza individuale non conta nulla nella folla, come si spiegano i casi in cui gruppi prendono decisioni razionali o innovative?
Il capitolo presenta una visione della “mente collettiva” in cui il ragionamento individuale viene quasi completamente annullato, lasciando spazio a emozioni, semplificazioni e influenze esterne. Questa prospettiva, pur cogliendo aspetti innegabili del comportamento delle folle, rischia di essere riduttiva. Non considera adeguatamente le dinamiche in cui i gruppi riescono a elaborare informazioni complesse, aggregare conoscenze diverse e persino superare i limiti dei singoli membri. Per esplorare queste sfaccettature meno trattate nel capitolo, sarebbe utile approfondire gli studi sulla psicologia sociale, l’economia comportamentale e la ricerca sulla “intelligenza collettiva”. Autori come Daniel Kahneman o studiosi di dinamiche di gruppo e processi decisionali possono offrire spunti su come i gruppi funzionano in contesti diversi e su quali condizioni favoriscono l’emergere di risultati più razionali o persino creativi, andando oltre la semplice descrizione della folla come entità irrazionale.7. La Psicologia delle Assemblee e il Declino delle CiviltÃ
Le assemblee parlamentari mostrano caratteristiche simili alle folle eterogenee, anche se i loro membri non sono anonimi. Le opinioni espresse tendono a essere semplici, sono facili da influenzare e i sentimenti possono essere esagerati. Quando si discutono questioni che riguardano solo un’area specifica, i membri hanno opinioni piuttosto fisse, influenzate dalle persone che li hanno votati. Invece, sulle questioni che riguardano tutti, le loro idee sono più variabili e dipendono molto dall’influenza dei leader.Il ruolo dei leader
I veri padroni delle assemblee sono i leader. Il loro potere non deriva tanto dalla ragione o dalla validità degli argomenti, quanto piuttosto dal loro prestigio personale. Per convincere, i leader usano affermazioni decise, immagini che colpiscono l’immaginazione e ragionamenti molto semplici. A volte, essere troppo intelligenti può essere uno svantaggio per un leader politico. Questo perché l’intelligenza porta a vedere la complessità delle cose e può indebolire quelle convinzioni forti e semplici che sono necessarie per guidare e persuadere una folla o un’assemblea.Comportamento delle assemblee
Quando le assemblee si trovano in momenti di forte emozione o eccitazione, diventano molto simili alle folle comuni. In queste condizioni, possono arrivare a comportamenti estremi e le persone al loro interno tendono a perdere la propria individualità . Agiscono quasi in modo automatico, a volte anche contro i loro stessi interessi, come è stato osservato durante eventi storici come la Rivoluzione Francese. Tuttavia, quando si devono affrontare questioni molto tecniche e specifiche, le assemblee possono approvare leggi efficaci. Questo succede se il lavoro di preparazione è affidato a specialisti, che in quel contesto agiscono come dei capi temporanei e guidano le decisioni.Pregi e pericoli del regime parlamentare
Il sistema parlamentare è considerato il miglior metodo di governo per evitare che una sola persona prenda il potere in modo assoluto, diventando un tiranno. È un sistema che si adatta bene alle classi sociali più istruite e intellettuali. Nonostante questi aspetti positivi, il regime parlamentare presenta due grandi pericoli che possono minarne la stabilità . Il primo pericolo è legato a uno spreco di denaro pubblico che spesso è difficile da evitare. Il secondo rischio è una progressiva riduzione delle libertà che spettano ai singoli cittadini.Lo spreco di denaro pubblico
Lo spreco di denaro pubblico nasce principalmente dalle continue richieste che arrivano dalle persone che votano e dai loro rappresentanti locali. I deputati, per ottenere e mantenere il sostegno necessario, si trovano costretti a cedere alle domande che provengono dai loro collegi elettorali. Questo meccanismo porta a creare sempre nuove spese e, di conseguenza, a imporre nuove tasse. Nel lungo periodo, questa dinamica può mettere a rischio la solidità finanziaria dello Stato, portando a potenziali fallimenti.La riduzione delle libertÃ
La riduzione delle libertà individuali è causata dalla creazione e moltiplicazione di leggi che impongono sempre più limiti e restrizioni. Questo aumento delle norme restrittive ha come conseguenza diretta l’incremento del potere detenuto dai funzionari dello Stato. Al tempo stesso, diminuisce lo spazio e la possibilità di azione per i cittadini, che si trovano sempre più vincolati da regole e controlli.Il declino delle civiltÃ
Questa tendenza alla diminuzione della libertà personale è vista come un sintomo che indica l’invecchiamento e il progressivo declino di una civiltà . Le civiltà nascono quando gruppi di persone diverse si uniscono e, superando le differenze, formano un popolo unito da un’idea comune molto forte. Questa idea condivisa è ciò che dà unità , identità e forza a un popolo, permettendogli di costruire una civiltà . Ma quando questa idea fondamentale si indebolisce e scompare, la civiltà comincia a declinare.Il ciclo di vita di un popolo
Quando l’ideale comune si affievolisce, l’interesse del singolo individuo prende il sopravvento sull’interesse collettivo. Il popolo, che prima era unito, si disgrega e si divide in tanti individui isolati, senza più legami forti tra loro. Queste persone dipendono sempre di più dallo Stato per ogni cosa. La “razza”, intesa come gruppo umano con un’anima comune, perde la sua coesione e torna a essere una semplice folla, senza stabilità né una visione per il futuro. A questo punto, è pronta a crollare. Il ciclo di vita di un popolo, quindi, è un passaggio dalla condizione di “barbarie” alla “civiltà ” grazie a un ideale che unisce, per poi perire quando questo ideale perde la sua forza e la sua capacità di tenere insieme le persone.Ma davvero il declino di una civiltà si riduce a un ciclo vitale così prevedibile, o questa visione non ignora la complessità della storia e delle società umane?
Il capitolo propone un modello di declino delle civiltà che appare piuttosto deterministico, legato a un ciclo vitale quasi biologico e alla perdita di un “ideale comune”. Questa visione, che lega strettamente i problemi delle assemblee parlamentari (come lo spreco e la riduzione delle libertà ) alla fine di un’epoca, potrebbe semplificare eccessivamente i complessi processi storici e sociali. Per comprendere meglio le molteplici cause e manifestazioni del cambiamento e del declino delle società , è utile approfondire gli studi di storia comparata, sociologia politica e teoria dello Stato. Autori come Fernand Braudel o Émile Durkheim offrono prospettive diverse sulla lunga durata, la struttura sociale e i legami che tengono insieme le comunità .Abbiamo riassunto il possibile
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