Contenuti del libro
Informazioni
“Product Design for the Web, Randy Hunt italiano” di Randy Hunt non è il solito libro su come fare siti web statici; è una bomba per capire cosa significa creare veri prodotti digitali che la gente usa e ama. Dimentica le brochure online, qui si parla di esperienze interattive, dinamiche, dove l’utente è parte attiva, non solo uno spettatore. Il libro ti porta dentro il mondo del product design web, spiegando come si uniscono un sacco di discipline diverse – dall’esperienza utente (UX) e l’interfaccia (UI) alla gestione del prodotto e alla scrittura – per dare vita a qualcosa che funziona davvero. Non si ferma all’aspetto visibile, ma sottolinea quanto siano cruciali performance, sicurezza e supporto. La figata è che vede il design come un flusso continuo, una narrazione che guida l’utente, e soprattutto come un processo super iterativo: si costruisce, si testa, si impara dal feedback (sia quantitativo che qualitativo) e si migliora costantemente, perché un prodotto non è mai “finito”. È un invito a pensare in modo diverso, a mettere l’utente al centro di tutto e a lavorare in team per creare soluzioni che evolvono e restano rilevanti. È una guida pratica e appassionata per chi vuole costruire prodotti web che fanno la differenza, distinguendoli dai semplici siti web.Riassunto Breve
Un prodotto web è diverso da un semplice sito perché è interattivo e cambia in base a chi lo usa, non solo mostra informazioni statiche. Permette agli utenti di fare cose, non solo guardare, leggendo e scrivendo dati. Per fare un prodotto così servono tante competenze diverse che lavorano insieme. L’obiettivo è creare un’esperienza chiara e utile per chi lo usa, che non è solo l’aspetto visivo ma tutto il percorso che l’utente fa. Il design pensa a questo percorso come un flusso continuo, non come pagine separate, guidando l’utente attraverso interazioni che creano nuove opportunità. Anche cose che non si vedono subito, come la velocità, quanto è affidabile, se c’è un buon supporto e la sicurezza, sono fondamentali per un prodotto di successo. L’efficacia e la chiarezza sono più importanti della novità fine a sé stessa. Per far usare bene il prodotto, si cerca di guidare le persone con incentivi positivi, non con divieti. La creazione di questi prodotti non finisce mai; si inizia con una versione e poi si migliora continuamente facendo piccoli cambiamenti basati su quello che dicono e fanno gli utenti. Questo processo di provare e riprovare si fa meglio lavorando insieme in squadra, che sia piccola o grande. Capire cosa vogliono e cosa serve alle persone è al centro di tutto il processo di design. Un prodotto digitale è sempre in evoluzione, non è mai completato del tutto, e si può sempre cambiare per renderlo migliore, rimuovendo o modificando elementi se necessario.Riassunto Lungo
1. Distinguere il Prodotto Web: Oltre il Sito Brochure
Prodotto web e sito web: due concetti diversi
Un prodotto web si distingue da un sito web per la sua interattività e funzionalità dinamica. Mentre un sito web spesso si limita a presentare informazioni statiche, come una brochure online, un prodotto web è progettato per essere partecipativo e creativo. Questa distinzione si manifesta in vari aspetti.Caratteristiche principali del prodotto web
Un prodotto web è utilizzato frequentemente, a differenza di un sito web visitato occasionalmente. La direzione dei dati è bidirezionale: il prodotto web non solo fornisce contenuti, ma li riceve anche dagli utenti, scrivendo e leggendo da database. L’interfaccia di un prodotto web è più complessa, permettendo agli utenti di inserire dati, votare, valutare e interagire tra loro. L’accesso a un prodotto web spesso richiede un account utente, consentendo la personalizzazione e la memorizzazione di dati specifici per ogni individuo.Struttura e funzionalità del prodotto web
In termini di struttura, i prodotti web sono dinamici e si sviluppano attraverso “flussi” di visualizzazioni e stati variabili, contrariamente alle “pagine” statiche di un sito web. La funzionalità di un prodotto web può estendersi oltre il browser, integrandosi con email, messaggi e app native.Tipologie di prodotti web
Esistono diverse tipologie di prodotti web. I prodotti stand-alone offrono un’esperienza completa autonomamente, come un’app meteo. I prodotti ecosistema, come i servizi di messaggistica o piattaforme come IFTTT, aumentano il loro valore connettendosi con altri utenti, prodotti o servizi. I prodotti piattaforma, come Amazon Payments, forniscono funzionalità essenziali ad altri prodotti, spesso operando in background. Molti prodotti evolvono nel tempo, passando da stand-alone a ecosistema e infine a piattaforma, adattandosi ai cambiamenti degli utenti e del mercato.App native come prodotti web
Anche le app native, pur presentando differenze tecniche rispetto ai prodotti web browser-based, possono essere considerate prodotti web. Nonostante le app native richiedano installazione e sviluppo specifico per diverse piattaforme, l’esperienza utente dovrebbe rimanere coerente con quella del prodotto web. Trattare le app native come prodotti web favorisce un approccio di sviluppo più agile e iterativo, simile a quello dei prodotti web, permettendo una rapida evoluzione e adattamento alle esigenze degli utenti. Il design di prodotti web rappresenta un’opportunità unica, offrendo strumenti e distribuzione senza precedenti per risolvere problemi e creare soluzioni accessibili a un vasto pubblico.Ma se ogni sito web che punta all’interazione diventa automaticamente un ‘prodotto web’, non stiamo forse semplicemente rinominando qualcosa di già esistente, confondendo invece di chiarire?
Il capitolo propone una distinzione tra ‘sito web’ e ‘prodotto web’ basata sull’interattività, ma questa demarcazione appare sfumata e potenzialmente ridondante. Se l’interattività è lo spartiacque, dove collochiamo siti web complessi e interattivi che non nascono come prodotti commerciali? Per rispondere, è utile approfondire le teorie della User Experience e del Design dell’Interazione, studiando autori come Jakob Nielsen e Don Norman, per capire se questa distinzione aggiunga valore concettuale o sia solo una nuova etichetta per concetti preesistenti.2. Il Design come Flusso Narrativo
Il Product Design come Intersezione di Discipline
Il design del prodotto rappresenta un punto di incontro in cui diverse discipline si uniscono. L’obiettivo è quello di dare forma a soluzioni concrete e facilmente utilizzabili. Quando queste diverse aree di competenza si incontrano, nascono intuizioni progettuali di grande valore. Chi si occupa di product design spesso lavora in modo autonomo, gestendo diverse competenze contemporaneamente, anche senza rendersene conto. Questa visione d’insieme è fondamentale, soprattutto quando un prodotto si evolve nel tempo e richiede un approccio che tenga conto di molteplici aspetti. Per questo motivo, il product design è un campo ricco e sfaccettato, che richiede una comprensione ampia e una capacità di integrare diverse prospettive.L’Esperienza Utente al Centro del Design
Un prodotto progettato con attenzione crea un’esperienza utente chiara e significativa. Spesso si fraintende il concetto di esperienza utente (UX), ma nel product design, l’UX racchiude la progettazione dell’esperienza nel suo complesso. Va oltre la semplice interfaccia utente (UI) o il design dell’interazione (IxD). Un’esperienza comprensibile è quella che definisce aspettative corrette e poi le soddisfa in modo efficace. Un’esperienza significativa, invece, va oltre la semplice funzionalità: risolve problemi concreti, permette di raggiungere obiettivi specifici e, idealmente, genera anche una sensazione di piacere e soddisfazione nell’utente. L’obiettivo finale è creare prodotti che non solo funzionino bene, ma che siano anche piacevoli e utili da usare.Architettura dell’Informazione, Product Management, UI e IxD
L’architettura dell’informazione (IA) gioca un ruolo cruciale nell’organizzazione di grandi quantità di dati complessi. Influenza direttamente la comprensione, l’accessibilità e la percezione complessiva del prodotto da parte dell’utente. Parallelamente, la gestione del prodotto si occupa di bilanciare le necessità degli utenti con i vincoli tecnici e gli obiettivi aziendali. Il product management coordina lo sviluppo del prodotto in tutte le sue fasi, assicurando che ogni aspetto sia allineato con la visione complessiva. L’interfaccia utente (UI) e il design dell’interazione (IxD) definiscono l’aspetto visivo e il comportamento del prodotto. In questo modo, plasmano concretamente il modo in cui l’utente interagisce con il prodotto stesso.L’Importanza di Codice, Linguaggio, Marketing e Ricerca
La scrittura del codice è un elemento essenziale per garantire la funzionalità del prodotto. Gli ingegneri contribuiscono in modo determinante alla forma finale del prodotto attraverso la realizzazione tecnica. Anche la comunicazione linguistica è di fondamentale importanza: i testi presenti nell’interfaccia guidano l’utente nell’utilizzo del prodotto, fornendo istruzioni e indicazioni chiare. Il marketing del prodotto assume un ruolo cruciale nel far conoscere il prodotto al pubblico e nell’esplicitare in modo efficace il suo valore e i benefici che offre. Infine, la ricerca, in tutte le sue diverse forme, è parte integrante del processo di design. Aiuta a comprendere a fondo i bisogni e i problemi degli utenti, fornendo una base solida per lo sviluppo di soluzioni pertinenti e mirate.Superare il Mito del Designer “Unicorno”
L’idea del designer “unicorno”, ovvero un professionista esperto in ogni campo del design, è un concetto irrealistico e da superare. È importante riconoscere e valorizzare l’esistenza di designer con competenze diverse e specializzate in aree specifiche. La combinazione di diverse abilità e specializzazioni all’interno di un team rappresenta un grande punto di forza nel product design. Un team eterogeneo, composto da professionisti con background e competenzeComplementari, è in grado di affrontare le sfide progettuali in modo più completo ed efficace.La Narrazione come Guida per lo Sviluppo del Prodotto
Ogni prodotto si inserisce all’interno di una narrazione più ampia che ne definisce il senso e la direzione. La storia del prodotto guida l’intero processo di sviluppo, fornendo una bussola per mantenere la coerenza e la chiarezza di intenti. Un metodo utile per focalizzare l’idea alla base del prodotto è quello di scrivere un comunicato stampa preliminare. Questo esercizio aiuta a definire in modo preciso chi sono gli utenti target, qual è la funzione principale del prodotto, dove e quando verrà utilizzato, perché è utile e come funziona. Questo approccio orientato al risultato assicura che la visione del prodotto rimanga coerente nel tempo e mette in evidenza in modo chiaro i benefici concreti per l’utente finale. La narrazione diventa quindi uno strumento fondamentale per comunicare e spiegare il valore del prodotto, soprattutto a chi non lo conosce ancora.Il Design come Flusso Dinamico e Continuo
Il design non deve essere concepito come una semplice sequenza di pagine statiche e separate, ma piuttosto come un flusso dinamico e in continua evoluzione. L’esperienza digitale si sviluppa nel tempo attraverso una serie di interazioni e scelte da parte dell’utente. Di conseguenza, il design dovrebbe mirare a creare “flussi” continui e coerenti, evitando “vicoli ciechi” che interrompono l’esperienza e, al contrario, generando sempre nuove opportunità di interazione e coinvolgimento. Un flusso ben progettato ha la capacità di collegare esperienze diverse in modo fluido, estendendosi nel tempo e mantenendo vivo l’interesse dell’utente. In questa prospettiva, il design del prodotto si configura come un processo di scoperta e connessione continua, in cui ogni interazione rappresenta un punto di partenza per nuove possibilità, creando un flusso ininterrotto di valore e coinvolgimento.Se il design è un flusso dinamico e continuo, come si evitano la deriva progettuale e la perdita di focus sugli obiettivi iniziali?
Il capitolo descrive il design come un flusso ininterrotto, ma non approfondisce le metodologie per mantenere la coerenza progettuale nel tempo. Se il design è inteso come un processo in continua evoluzione, come si prevengono le modifiche che snaturano il prodotto iniziale allontanandolo dalla sua visione originale? Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile esplorare le teorie sul project management agile e le metodologie di design thinking, approfondendo autori come Eric Ries e Donald Norman.3. L’Arte di un Design Centrato sull’Utente
Oltre l’apparenza: gli elementi invisibili del design
Progettare un buon prodotto significa considerare anche aspetti che non si vedono subito, oltre all’aspetto estetico. Elementi come il funzionamento, l’affidabilità, la community, l’assistenza e la protezione dei dati sono fondamentali per il successo. La velocità e l’efficienza con cui un prodotto funziona influenzano molto la percezione della sua qualità. Ad esempio, un sito web lento o un’applicazione difficile da usare possono dare immediatamente una impressione negativa. È importante trovare il giusto equilibrio nella velocità: se un’azione importante viene completata troppo rapidamente, l’utente potrebbe sentirsi insicuro.L’importanza dell’affidabilità e della community
L’affidabilità è un aspetto cruciale: un prodotto deve funzionare sempre correttamente, senza errori, e rispondere in modo coerente alle azioni dell’utente. Avere una community forte, sia interna che esterna, aiuta a costruire la fiducia degli utenti, che si sentono parte di un gruppo e sanno di poter ricevere supporto. Un servizio di assistenza clienti efficace e facile da contattare è indispensabile per risolvere i problemi e aumentare la soddisfazione delle persone. La sicurezza, intesa come protezione dei dati personali e prevenzione di frodi, è un fattore molto importante per la fiducia, soprattutto per i prodotti che gestiscono informazioni delicate.Efficacia e chiarezza nel design
Quando si progetta, è più importante che il prodotto sia efficace piuttosto che semplicemente nuovo o originale. L’obiettivo principale del prodotto deve essere sempre chiaro. I nomi, le azioni e il modo in cui si interagisce con il prodotto devono essere semplici e basati su abitudini comuni. La creatività deve servire a rendere il prodotto più facile da usare, non a complicarlo. Un design efficace mette al centro l’esperienza dell’utente, accompagnandolo in modo naturale verso ciò che vuole ottenere.Motivare gli utenti con la “carota”
Per spingere gli utenti a fare ciò che vogliamo, è meglio usare incentivi positivi piuttosto che punizioni. Premi, feedback positivi e incoraggiamenti sono strumenti molto efficaci per guidare il comportamento desiderato. È utile mostrare esempi agli utenti, dare per scontato ciò che è ovvio e spiegare bene ciò che è importante. Per evitare comportamenti sbagliati, si possono eliminare le possibilità di commettere errori oppure mostrare esempi di azioni sbagliate. Premiare le azioni positive, anche con piccoli incentivi o riconoscimenti pubblici, rende l’utente più fedele e lo spinge a ripetere quelle azioni. Se qualcuno si comporta in modo scorretto intenzionalmente, è necessario intervenire con misure adeguate, cercando sempre di mantenere un ambiente positivo e sicuro per tutti. Un approccio positivo e basato sulla ricompensa è fondamentale per creare un prodotto apprezzato e di successo.Se il capitolo esalta i benefici del lavoro di squadra e dell’iterazione nel design, non rischia di trascurare le situazioni in cui un approccio più individuale o lineare potrebbe rivelarsi non solo valido, ma persino superiore?
Il capitolo, pur riconoscendo l’importanza della collaborazione e dell’adattabilità nel design, sembra mancare di una riflessione critica sui limiti di tali approcci. Non sempre il lavoro di gruppo è sinonimo di efficacia, né l’iterazione continua garantisce necessariamente il miglior risultato. Per una visione più completa, sarebbe opportuno considerare le dinamiche di gruppo e i processi creativi individuali, approfondendo autori come Jonah Lehrer, che esplora i processi decisionali e creativi in contesti diversi, o Daniel Kahneman, per comprendere meglio le trappole cognitive che possono inficiare sia il lavoro di gruppo che i processi iterativi.7. L’Arte Iterativa del Design di Prodotto
L’Essenza del Design di Prodotto Efficace
Il design di prodotto efficace mira a creare esperienze che siano significative e facili da capire. Un buon prodotto, che sia un sito web o altro, deve avere delle caratteristiche proprie e, quando serve, integrarsi con altri prodotti per formare un sistema che funzioni bene. Il compito di chi progetta prodotti è mettere ordine in informazioni complesse, trovare un equilibrio tra le necessità di chi usa il prodotto e le questioni tecniche e di business, e dare forma al comportamento delle persone attraverso interfacce e interazioni semplici da usare. Per fare bene questo lavoro, è importante saper comunicare le proprie idee a parole e capire come funziona il marketing, prendere decisioni basandosi su ricerche e non immaginare soluzioni impossibili da realizzare.La Narrazione e il Flusso dell’Esperienza Utente
Nel design, la narrazione viene prima di tutto. Infatti, per prima cosa si pensa a come comunicare il prodotto, partendo da un comunicato stampa iniziale che racconti la sua storia. Un design ben fatto accompagna l’utente in un percorso fluido, collegando ogni momento dell’esperienza senza creare interruzioni o difficoltà. Aspetti che non si vedono subito, come le prestazioni, la community, l’assistenza e la sicurezza, sono importanti quanto quelli visibili e devono essere considerati parte integrante del prodotto. L’efficacia è più importante dell’originalità fine a sé stessa. Un design è intelligente solo se funziona e serve a qualcosa. Per motivare le persone a usare un prodotto, è meglio usare incentivi positivi piuttosto che divieti.L’Approccio Iterativo: Migliorare Passo dopo Passo
Un prodotto viene rilasciato al pubblico poco per volta, attraverso cicli di sviluppo brevi e frequenti. Questo permette di fare modifiche piccole ma importanti in continuazione. Con questo metodo, si possono risolvere i problemi velocemente e migliorare il prodotto costantemente. Il design è un processo che si ripete: si stabilisce un obiettivo, si lavora per raggiungerlo e poi si ricomincia da capo. Al centro di tutto ci sono le persone: è fondamentale capire cosa vogliono e coinvolgerle nel processo di design.Un Percorso Flessibile e Collaborativo
Realizzare un prodotto è un percorso che cambia in continuazione e si adatta alle situazioni. Si può iniziare da qualsiasi punto: trovare un bisogno o un’opportunità, verificare se l’idea funziona, creare prototipi, costruire il prodotto, farlo conoscere, fare dei test, rilasciarlo e continuare a migliorarlo. Non esiste uno strumento unico indispensabile, ma tanti strumenti diversi che chi si occupa di design può usare in ogni fase. È importantissimo ascoltare e imparare, raccogliendo opinioni sia con numeri che con parole, sia all’inizio dello sviluppo che dopo che il prodotto è stato lanciato. Il design è un lavoro di gruppo, che coinvolge team grandi o piccoli, guidati dagli stessi principi di design. Un prodotto non è mai finito per davvero e niente deve essere considerato intoccabile. La capacità di togliere, cambiare e migliorare sempre è ciò che permette a un prodotto di crescere e rimanere utile nel tempo.Ma se il design iterativo è la chiave, come si spiega la proliferazione di prodotti digitali inutilizzabili e frustranti?
Il capitolo descrive un approccio al design di prodotto che pone l’iterazione al centro del processo di miglioramento. Tuttavia, la realtà ci mostra un panorama digitale spesso affollato di applicazioni e siti web che, nonostante presumibilmente nati da processi iterativi, risultano complessi, poco intuitivi e lontani dalle esigenze reali degli utenti. Forse il capitolo sorvola sulla qualità dell’iterazione stessa: non basta ripetere, bisogna iterare nella direzione giusta, basandosi su feedback significativi e una profonda comprensione dei principi di usabilità e user experience. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire le dinamiche dell’usabilità e dell’esperienza utente, studiando autori come Jakob Nielsen e Don Norman, che offrono principi guida fondamentali per la creazione di prodotti realmente centrati sull’utente.Abbiamo riassunto il possibile
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