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Contenuti del libro
Informazioni
“Presto che è tardi” di Ezio Greggio è un libro che ti catapulta in un viaggio esilarante tra le follie delle vacanze all’italiana, i retroscena caotici del mondo dello spettacolo e avventure imprevedibili in giro per il mondo. Preparati a scoprire il lato meno patinato delle ferie, tra campeggio, crociere improbabili e vacanze avventura che finiscono in modo inaspettato. Ma non solo, il libro ti porta dietro le quinte di show iconici come Drive In, svelando scherzi backstage e aneddoti spettacolo che mostrano il lato umano e spesso comico dei personaggi TV. Attraverso viaggi comici che spaziano dalla Mosca post-sovietica a una surreale Beverly Hills, l’autore racconta incontri bizzarri e situazioni assurde, dimostrando come l’umorismo italiano possa emergere anche dagli imprevisti di viaggio più incredibili. È un mix divertente di satira sociale e ricordi personali che ti farà ridere e riflettere sulla stranezza della vita, sia sul palco che fuori.Riassunto Breve
Le vacanze estive per gli italiani sono spesso un periodo di grande impegno e stress, non di riposo, con la pianificazione che inizia mesi prima. La scelta della località, a volte percepita con connotazioni politiche, è in realtà determinata principalmente dalle possibilità economiche. Le vacanze tipiche includono soggiorni in pensioni sulla costa adriatica o in montagna, spesso faticosi, o esperienze in camper e barca a vela che possono essere difficili. Negli ultimi anni si diffonde la “vacanza avventura”, praticata anche da personaggi pubblici, che porta a situazioni impreviste e comiche, come incidenti o atterraggi fuori rotta. Le vacanze esotiche, promosse come selvagge, si rivelano spesso organizzate e confortevoli, con animali abituati alla presenza umana. Anche la montagna diventa affollata e commercializzata, con rifugi che offrono menù moderni e problemi di risorse. Il mondo dello spettacolo, come la produzione televisiva di “Drive In”, è caratterizzato da un ritmo veloce e da un clima di scherzi continui per rompere la monotonia, prendendo di mira tecnici o colleghi con fobie, creando situazioni caotiche e divertenti. La ricerca di talenti porta all’incontro con figure non convenzionali usate per sketch comici. I viaggi di lavoro implicano soggiorni in albergo con problemi pratici, dalle chiavi che non funzionano ai conti elevati, e sono un’altra occasione per scherzi, come rispondere al telefono dell’ufficio con false identità o simulare malori o esibizioni scadenti per divertimento o per ritardare gli impegni. Gli scherzi telefonici notturni a portieri o numeri a caso sono comuni per combattere la noia, inventando storie elaborate per confondere le vittime. Le persone famose vivono le vacanze in modo diverso, cercando visibilità in località esclusive o con azioni inattese, come apparire nudi sulle copertine dei settimanali. Le loro relazioni e viaggi possono portare a situazioni assurde, come liti violente tra politici in Africa o scambi di persona. La pianificazione delle vacanze per i famosi può portare a destinazioni inattese a causa di errori o scelte bizzarre, con conseguenze assurde come ritrovarsi congelati o scambiati per personaggi cinematografici. Anche la ricerca di case a Los Angeles per i famosi presenta difficoltà, con agenti aggressivi e proprietà con condizioni strane, come una villa a Beverly Hills, un tempo di Doris Day, che attira turisti che scattano foto e applaudono chiunque si affacci, creando situazioni divertenti dove l’immagine pubblica e la realtà si mescolano in modi inattesi.Riassunto Lungo
1. Vacanze tra politica e portafoglio
L’estate è un periodo di intenso lavoro per chi opera nel settore dello spettacolo, con molte serate e spettacoli in programma. Per gli italiani, però, la vacanza estiva, soprattutto nelle settimane centrali di agosto, si trasforma spesso in un momento faticoso e in una vera e propria sfida, più che in un’occasione di gioia. La preparazione per questo periodo comincia già nei mesi invernali. La ricerca della meta giusta e la gestione dei costi trasformano il previsto periodo di riposo in un’operazione complessa. Trovare il giusto equilibrio tra desideri e possibilità economiche diventa la principale difficoltà. Questo rituale annuale, atteso per mesi, porta spesso più stress che relax ancor prima di iniziare.Scegliere la meta: politica o portafoglio?
È diffusa l’idea che la scelta del luogo dove passare le vacanze abbia un significato politico, distinguendo tra mete considerate di “destra” e altre di “sinistra”. Ci si chiede se posti come Capalbio o Fregene mantengano ancora le loro connotazioni politiche, o se destinazioni esclusive ai tropici siano tipiche della destra e spiagge più popolari della sinistra. Tuttavia, la decisione su dove andare in vacanza dipende soprattutto da quanti soldi hanno a disposizione le singole persone o le famiglie. Quello che conta veramente è il budget disponibile o al massimo lo scoperto in banca che si può sostenere, molto più di presunte appartenenze politiche. La realtà economica detta le possibilità, rendendo i mezzi finanziari il filtro principale nella selezione di una destinazione.Le vacanze tradizionali degli italiani
Le vacanze tipiche della famiglia media italiana comprendono soggiorni in pensioni sulla costa adriatica che offrono servizi tutto compreso. Un’altra scelta comune sono le vacanze in montagna, spesso caratterizzate da attività faticose che non portano a un vero riposo. A volte queste attività in montagna possono persino portare a multe o problemi inaspettati. Anche le esperienze in roulotte o camper fanno parte del quadro, sebbene a volte possano risultare un po’ isolanti. Vengono tentate anche minicrociere in barca a vela nel Mediterraneo, ma il mare agitato può spesso renderle difficili e spiacevoli. Queste opzioni tradizionali riflettono i diversi modi in cui le famiglie cercano di trovare relax e sfuggire alla routine quotidiana, ognuna con le sue specifiche sfide.La moda delle vacanze avventura
Negli ultimi anni, si è diffusa la “vacanza avventura”. Non è più un’opzione solo per giovani professionisti, ma è praticata anche da politici, manager e intellettuali. Diverse figure pubbliche si cimentano in queste nuove forme di svago. Esempi includono il lancio con l’elastico (bungee jumping), il cicloturismo estremo sulle Dolomiti, o il volo in mongolfiera e ultraleggero. Queste esperienze possono portare a situazioni impreviste, come atterraggi fuori rotta o persino piccoli incidenti aerei. Questo dimostra come anche l’avventura possa avere risvolti divertenti o inattesi. Vengono tentate anche le immersioni subacquee, a volte senza la preparazione adeguata e in contesti particolari. Questo cambiamento verso attività più audaci evidenzia un’idea diversa di cosa possa essere una vacanza, che va oltre il semplice riposo per cercare l’emozione e la novità, talvolta con esiti sorprendenti.Ma davvero la scelta della meta vacanziera si riduce solo a quanti soldi si hanno in tasca?
Il capitolo liquida sbrigativamente l’idea che la scelta della vacanza possa avere un significato politico o culturale, affermando che il vero filtro è unicamente quello economico. Tuttavia, è lecito chiedersi se il denaro sia l’unico fattore determinante. Le scelte di consumo, incluse quelle turistiche, sono spesso influenzate da fattori sociali, culturali e di classe, che possono a loro volta avere correlazioni con le appartenenze politiche o ideologiche. Non si tratta necessariamente di una scelta politica consapevole, ma di abitudini, aspirazioni e identità che si riflettono nelle preferenze. Per approfondire queste dinamiche, sarebbe utile esplorare studi di sociologia dei consumi o leggere autori che hanno analizzato il rapporto tra classe sociale e stili di vita.2. Vacanze all’italiana: tra tenda, vela e nave
Le vacanze degli italiani prendono forme diverse, ognuna con le sue caratteristiche precise. Chi sceglie il campeggio si riconosce subito per l’abbigliamento comodo e la tendenza a montare la propria tenda ovunque ci sia un po’ di verde, dai prati ai giardini pubblici. La cucina da campeggio è robusta, con piatti come spaghettate piccanti, insalate fresche e grigliate, seguite da lunghe sieste per digerire. Questa passione per la vita all’aria aperta si è evoluta, portando alcuni a preferire la roulotte, che può essere un mezzo lussuoso o molto semplice per ospitare famiglie numerose, mentre altri optano per il bungalow, una soluzione che spesso si rivela scomoda, umida e piena di insetti.Vacanze in mare: tra sport e vela
Le vacanze legate al mare hanno altre particolarità. Chi si dedica agli sport acquatici, come il windsurf, affronta all’inizio molte difficoltà e frequenti cadute, tanto che alcuni decidono di cambiare attività dopo poco tempo. È comune scommettere su quante volte i principianti finiranno in acqua. La navigazione a vela, invece, è spesso vista come un’attività raffinata, ma richiede impegno e può diventare un’esperienza faticosa, specialmente su imbarcazioni a noleggio se non si ha esperienza. A bordo si possono trovare skipper molto esigenti e i pasti possono risultare ripetitivi.Vacanze in crociera
Le crociere classiche attraggono chi sogna una vacanza all’insegna del lusso, ma la realtà a volte è diversa. Spesso le navi sono vecchie e non tenute benissimo, molto lontane dalle immagini patinate dei cataloghi promozionali. Le aree comuni mostrano i segni del tempo e spazi come piscine e sdraio possono risultare sporchi. Anche l’intrattenimento serale, come le orchestre a bordo, a volte non è piacevole. Le compagnie di navigazione cercano di attirare passeggeri ingaggiando personaggi famosi per eventi speciali. Addirittura, l’INPS sembra progettare una crociera per pensionati con particolari privilegi, su una nave che, ironicamente, si chiamerebbe Titanic II e sarebbe diretta verso il misterioso triangolo delle Bermude.Ma è davvero questa la realtà delle vacanze italiane, o solo una galleria di stereotipi e lamentele personali?
Il capitolo, nel descrivere le diverse modalità di vacanza, sembra basarsi più su aneddoti e generalizzazioni che su un’analisi approfondita o dati concreti. Questo approccio rischia di presentare una visione parziale e stereotipata delle esperienze degli italiani in vacanza. Per ottenere un quadro più completo e meno superficiale, sarebbe utile consultare studi di sociologia del turismo o ricerche di mercato che analizzino le tendenze, le motivazioni e i livelli di soddisfazione dei vacanzieri italiani su larga scala. Approfondire testi di sociologia o antropologia culturale potrebbe aiutare a comprendere meglio come si formano e si diffondono certi stereotipi legati alle abitudini sociali, incluse quelle vacanziere.3. Avventure su Misura e Realtà Impreviste
Le vacanze esotiche vengono spesso pubblicizzate come esperienze selvagge e piene di avventura, ma la realtà si presenta diversa. L’arrivo in luoghi lontani come le Galapagos avviene con mezzi di trasporto moderni e confortevoli, e gli alloggi offrono ogni tipo di comodità, molto lontani dall’idea di un’immersione totale nella natura incontaminata. Anche gli animali, come le iguane che si incontrano o i leoni nella savana, non mostrano il comportamento indomito che ci si aspetterebbe; appaiono abituati alla presenza costante degli esseri umani, quasi addomesticati, o la loro apparizione è garantita artificialmente, a volte ricorrendo persino a effetti speciali per creare l’illusione.La montagna tra natura e città
Anche la montagna, un luogo promosso come rifugio ideale nella natura più pura, mostra aspetti di commercializzazione e affollamento che ricordano piuttosto l’ambiente urbano. Località montane molto conosciute diventano simili a vere e proprie città per la grande quantità di persone presenti e per la vasta gamma di servizi offerti. La natura stessa subisce le conseguenze del turismo di massa, con la raccolta indiscriminata di piante e altri elementi naturali che impoverisce l’ambiente. I rifugi alpini, un tempo simbolo di semplicità, offrono menù moderni che si allontanano dalle tradizioni locali, e risorse naturali fondamentali come la legna da ardere iniziano a scarseggiare a causa dell’eccessivo sfruttamento.Talenti unici nel mondo dello spettacolo
Nel mondo dello spettacolo, la ricerca di talenti fuori dal comune porta a scoprire figure davvero non convenzionali. Personaggi come Jimmy il Fenomeno o Pantera Rosa, con le loro evidenti e uniche peculiarità fisiche e comportamentali, vengono scelti e impiegati per creare sketch comici che puntano sull’effetto sorpresa. Le loro “performance” sul palco sono spesso bizzarre e del tutto imprevedibili, sfuggendo a ogni schema predefinito. La competizione per ottenere un ruolo o uno spazio in questo settore può generare rivalità molto intense tra questi individui. In tutti questi ambiti, dall’avventura esotica alla montagna e allo spettacolo, l’esperienza vissuta si allontana in modo significativo dall’immagine che viene promossa o dall’aspettativa che le persone si creano.Ma l’instabilità, presentata come chiave di lettura, lega davvero in modo convincente l’aneddoto iniziale, la struttura urbana, l’economia e la geologia della città?
Il capitolo propone l’instabilità come filo conduttore per interpretare fenomeni molto diversi, dall’esperienza personale di un viaggio interrotto alla precarietà economica e al rischio sismico. Tuttavia, l’uso di un unico concetto per spiegare dinamiche così eterogenee potrebbe risultare una forzatura, non approfondendo le cause specifiche e le interconnessioni reali (o la loro assenza) tra questi ambiti. Per comprendere meglio la complessità di un ambiente urbano come quello descritto, sarebbe utile esplorare studi di sociologia urbana, geografia economica e analisi dei rischi ambientali, che offrono strumenti più sfaccettati per analizzare le diverse forme di precarietà e dinamismo che caratterizzano le metropoli contemporanee.15. Turisti, star e malintesi a Beverly Hills
Una villa a Beverly Hills, situata precisamente in Crescent Drive, è stata affittata. Questa proprietà ha un passato legato al mondo del cinema, essendo stata per molti anni la residenza di Doris Day, una figura molto amata dello spettacolo, celebre tra gli anni Cinquanta e Settanta. A causa di questo legame con una star del passato, la casa attira ancora oggi molta attenzione.La villa e i turisti curiosi
Nonostante il cambio di proprietario o affittuario, i pulmini turistici continuano a fermarsi regolarmente davanti al cancello della villa. Gruppi di visitatori provenienti da diverse parti del mondo, come il Giappone e l’Italia, scendono o si affollano ai finestrini per scattare foto. Sono convinti che la casa sia ancora abitata da Doris Day e cercano un segno della sua presenza. Quando qualcuno si affaccia da una finestra e saluta, l’entusiasmo dei turisti esplode. Applaudono con calore e chiamano a gran voce il nome “Doris”, sperando in un saluto dalla loro star.L’equivoco che diverte
Questa situazione, invece di creare fastidio, genera spesso divertimento tra gli attuali abitanti della villa. Si decide di alimentare bonariamente l’illusione dei turisti che sono alla ricerca delle loro star preferite. I membri della famiglia o il personale presente nella casa scelgono di salutare i gruppi in visita dal cancello o dalle finestre. In risposta, ricevono applausi scroscianti e cori festosi, un’esperienza che permette di fare una bella figura inaspettata in certe occasioni. Tuttavia, spiegare il motivo per cui i turisti continuano a chiamare “Doris” può risultare a volte un po’ complicato e richiede un po’ di pazienza.Un incontro inatteso
Un giorno, un gruppo di turisti italiani si è avvicinato alla villa, manifestando lo stesso interesse degli altri visitatori. Uno di loro, osservando attentamente la proprietà, l’ha riconosciuta inizialmente come la celebre casa di Doris Day. Tuttavia, poco dopo, vedendo l’attuale occupante avvicinarsi al cancello, si è reso conto dell’errore. Con sorpresa e un sorriso, ha corretto la sua affermazione, riconoscendo invece nel volto familiare al cancello quello di Ezio Greggio, un noto personaggio televisivo italiano.Ma il turismo delle celebrità è davvero solo un simpatico equivoco, come sembra suggerire il capitolo?
Il capitolo offre un’istantanea divertente, ma il fenomeno dei turisti che cercano le case delle celebrità, anche a distanza di decenni, è ben più complesso di un semplice malinteso. Si tratta di un aspetto del turismo culturale legato alla “star system”, alla persistenza del mito delle celebrità nel tempo e alla psicologia del fandom. Per comprendere a fondo perché le persone viaggiano per vedere luoghi legati a figure dello spettacolo, anche defunte, sarebbe utile approfondire discipline come la sociologia della celebrità, gli studi culturali e la psicologia sociale. Autori come Richard Dyer, Chris Rojek o Mark Duffett hanno esplorato questi temi, offrendo chiavi di lettura che vanno oltre l’aneddoto.Abbiamo riassunto il possibile
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