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“Poteri occulti” di Stefania Limiti ti porta dietro le quinte della storia italiana recente, mostrandoti come i complotti e i poteri nascosti non siano roba da film, ma abbiano plasmato davvero il nostro paese. Il libro esplora come, fin dalla nascita della Repubblica, ci sia stata una forte continuità con il fascismo negli apparati statali, spesso con l’aiuto di influenze esterne come gli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. Scoprirai il ruolo dei servizi segreti deviati, non sempre leali allo Stato, e il legame oscuro tra mafia, massoneria deviata come la P2, e gruppi eversivi nella strategia della tensione. Si parla di figure ambigue, di reti clandestine come Gladio, e di come il segreto di Stato e i depistaggi abbiano reso difficile scoprire la verità su eventi cruciali. È un viaggio nel “criptogoverno”, quella parte invisibile del potere che opera nell’ombra, minando la democrazia e la trasparenza che dovrebbero essere alla base della nostra “res publica”. Capire questi poteri occulti in Italia è fondamentale per capire perché certe cose sono successe e continuano a succedere.Riassunto Breve
I complotti non sono solo fantasie, ma azioni segrete reali che esistono da sempre nella storia, influenzando gli eventi anche nelle società moderne complesse dove i poteri nascosti diventano molto importanti. Esempi concreti mostrano l’influenza di queste azioni, come il ruolo di grandi aziende nel colpo di Stato in Cile contro Allende o l’eliminazione di una regola finanziaria che ha contribuito al crack del 2008, frutto di incontri segreti tra banche e autorità. Gli Stati moderni usano i servizi segreti per creare o scoprire complotti, e questi servizi a volte agiscono in modo autonomo, come mostrano eventi complessi della storia italiana. Un esempio di operazione segreta statale è l’Operazione CHAOS negli Stati Uniti, che usò infiltrazioni e droghe per indebolire i movimenti giovanili di protesta. Il lato oscuro del potere riguarda il modo in cui il potere legittimo usa o tollera azioni segrete e illegittime per scopi nascosti, come nel caso della “Struttura Delta” in Italia. La violenza non è solo quella visibile, ma si nasconde anche nelle istituzioni. La democrazia è il governo del potere visibile, ma in Italia il potere invisibile è cresciuto. Esiste un potere invisibile contro lo Stato (criminalità, terrorismo) e uno dentro lo Stato (servizi segreti). In democrazia, un potere invisibile che agisce accanto allo Stato è inaccettabile perché usa il segreto per aggirare le leggi, ottenere favori illeciti e agire senza responsabilità, evitando controlli. La repubblica si basa sulla “cosa pubblica”, che implica governo del popolo e governo in pubblico; gli atti del potere devono essere noti. Ogni forma di potere occulto annulla il diritto all’informazione e distrugge un pilastro democratico. Chi promuove il potere occulto vuole sottrarsi al controllo democratico e controllare lo Stato senza essere controllato. L’ampia diffusione di zone di potere occulto è un grave problema per la democrazia. I poteri occulti sono segreti nei membri e nelle azioni, fungono da contropotere con fini propri e operano illegalmente. In Italia, si manifestano in settori dei servizi segreti (nazionali e stranieri, a volte deviati e legati a potenze occidentali), organizzazioni eversive clandestine (destra e sinistra, legate alla strategia della tensione), grande criminalità organizzata (mafia, ‘ndrangheta, spesso connivente con il potere legittimo), logge massoniche (incluse quelle deviate come la P2, che puntano a dirigere la società e si trasformano in consorterie di potere e affari), e uomini cerniera (agenti d’influenza, destabilizzatori, a volte legati a operazioni segrete come Gladio). Questi poteri hanno permeato la storia italiana recente, favoriti dalla debolezza della borghesia, dall’integrazione di figure fasciste nella Repubblica e dall’uso di tecniche di “guerra psicologica”. Operano accanto o all’interno dello Stato democratico-formale, costituendo parte della “costituzione materiale” del paese. La criminalità organizzata italiana acquisisce una struttura specifica dall’incontro nelle carceri borboniche tra criminali e membri di società segrete come Carboneria e Massoneria, apprendendo modelli basati sul segreto, l’obbedienza e la violenza. La debolezza dello Stato liberale e la tendenza delle classi dirigenti a non opporsi favoriscono la crescita delle mafie. Nell’Italia repubblicana, le mafie consolidano il potere, anche grazie a contatti storici (sbarco alleato) e alleanze con la massoneria, evidenti in momenti di crisi politica (fine anni ’70, inizio anni ’90). La P2 di Gelli opera per influenzare le istituzioni e ridefinire gli equilibri, collaborando con ambienti criminali. La ‘Ndrangheta sviluppa strutture interne (“la santa”, gli “Invisibili”) che la collegano alla massoneria e permettono interazioni con apparati statali e servizi segreti, gestendo affari economici e influenzando istituzioni e processi giudiziari. La transizione post-bellica in Italia mostra una significativa continuità con il fascismo negli apparati statali e di sicurezza, con migliaia di funzionari legati al regime “riciclati” nelle nuove istituzioni. Questa scelta è influenzata dal contesto internazionale e dalla strategia degli Alleati (USA) che vedono il comunismo come nemico principale e proteggono ed arruolano ex fascisti, come membri della Decima Mas. La classe politica post-bellica adotta la “superiore continuità dello Stato” per giustificare il mantenimento di personale del regime, portando all’impunità per molti crimini di guerra. Figure chiave del fascismo mantengono o riacquistano ruoli influenti. La vittoria della DC nel 1948 consolida questa tendenza, vedendo la rete fascista come baluardo contro il comunismo. L’Italia si allinea all’alleanza occidentale, e persino partiti ex fascisti ottengono legittimità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti creano in Europa reti clandestine armate coordinate dalla Nato, pianificando la guerra non convenzionale. In Italia, il collegamento è gestito da D’Amato, che crea una polizia parallela autonoma. Esistono anche organismi clandestini diversi, come una rete “Gladio ecclesiastica” finanziata dagli americani per l’azione anticomunista e il sostegno alla DC, e organismi legati al Sifar che finanziano correnti politiche. La pianificazione della guerra non convenzionale avviene anche in contesti pubblici e tramite agenzie di copertura come l’Aginter Press, che diffonde tecniche di infiltrazione e depistaggio. A Milano, la Divisione Pastrengo mostra legami tra Stato e apparati segreti, ospitando l’Anello, un servizio segreto clandestino. Gruppi neofascisti italiani nascono al servizio della Guerra Fredda, considerati “irregolari”, con legami militari e imprenditoriali, protetti dai servizi segreti e sostenuti dagli USA. Queste strutture para-istituzionali possiedono capacità organizzative per sostenere o fomentare cambiamenti autoritari. L’esistenza di queste reti segrete nel tempo non è certa, ma testimonianze suggeriscono che la loro potenziale attivazione non si è conclusa con la Guerra Fredda. Il segreto è strettamente legato al potere. Lo Stato usa il segreto per proteggere sé stesso, ma in Italia è diventato troppo spesso la regola. La storia italiana è piena di segreti che diventano misteri. Il segreto permette a chi lo detiene di sfuggire al controllo. L’uso illegittimo del segreto da parte di poteri occulti compromette lo Stato e permette a gruppi di interesse di proteggersi e prendere decisioni nell’ombra. Il segreto favorisce la deviazione dalle regole. Scoprire la verità è difficile, soprattutto per la giustizia, perché gli eventi criminali sono spesso accompagnati da depistaggi e disinformazione. Affidarsi solo alla magistratura per la verità storica è rischioso. L’anomalia italiana sta nel legame tra potere legale e zone d’ombra illegali (mafie, massoneria deviata, eredità fascista, influenze esterne). Questi poteri occulti bloccano o rallentano la democrazia e rendono la società più debole. La loro azione non è finita; oggi, con la globalizzazione e l’aumento di organismi non eletti e non controllati democraticamente (spesso legati al potere finanziario), il tema dei poteri indiretti è più attuale che mai e danneggia gravemente i meccanismi democratici.Riassunto Lungo
1. Le trame nascoste del potere
I complotti non sono solo fantasie o teorie campate in aria. Sono azioni concrete che si ritrovano nella storia fin dai tempi più antichi, con figure come Nemrod o Assalonne. Anche se i grandi cambiamenti sociali ed economici muovono la storia, le macchinazioni segrete esistono e possono avere un peso significativo, soprattutto nelle società moderne, più complesse, dove i poteri nascosti diventano sempre più influenti.L’azione dello Stato e dei servizi segreti
Gli Stati moderni investono molte risorse nei servizi segreti, usandoli sia per scoprire complotti altrui sia per crearne di propri. A volte, questi servizi arrivano ad agire in modo quasi indipendente. Un esempio di operazione segreta condotta da uno Stato è l’Operazione CHAOS della CIA, attiva negli Stati Uniti e in Europa tra gli anni ’60 e ’70. Questa operazione si servì di infiltrazioni e persino dell’uso di droghe come l’LSD per cercare di indebolire e distrarre i movimenti giovanili di protesta, con l’obiettivo di depotenziare il loro impegno politico.Poteri nascosti e influenze economiche
Esempi concreti mostrano quanto possano essere potenti le influenze nascoste. Il colpo di Stato in Cile contro il presidente Salvador Allende, ad esempio, vide un ruolo determinante giocato da grandi aziende internazionali come ITT e Kennecott. Anni dopo, negli Stati Uniti, un incontro segreto tra importanti banche di Wall Street e la SEC (l’ente di controllo finanziario) portò all’eliminazione di una regola cruciale che limitava l’indebitamento delle banche, una decisione che contribuì in modo significativo al crack finanziario del 2008. Queste sono azioni organizzate e segrete messe in atto da gruppi di potere economico.La complessità delle trame
La storia italiana offre molti spunti per capire la complessità dei complotti. Eventi come il caso di Aldo Moro mostrano come situazioni molto intricate possano essere circondate da diversi livelli di trame segrete, alcune reali e altre create per confondere. Un complotto può innescarne altri, generando una rete complessa di azioni e reazioni che non sono sempre facili da prevedere o da districare.Il lato oscuro del potere in Italia
Il lato oscuro del potere non si limita agli intrighi di corte, ma riguarda il modo in cui il potere legittimo può tollerare o persino usare azioni segrete e al limite della legalità per raggiungere obiettivi nascosti. In Italia, un caso recente che illustra questa dinamica è quello della “Struttura Delta”, un gruppo informale che si diceva legato a Silvio Berlusconi. Questo gruppo avrebbe lavorato per influenzare il panorama politico e mediatico nazionale attraverso azioni non dichiarate. I poteri occulti sono una parte della realtà dinamica del potere in Italia, dove lo Stato mostra aspetti nascosti e sembra aver ceduto parte della sua autorità a forze non ufficiali.Concentrarsi sulle “trame nascoste” non rischia di distogliere l’attenzione dalle cause strutturali e dai poteri visibili che plasmano la storia?
Il capitolo, pur riconoscendo l’importanza dei grandi cambiamenti sociali ed economici, sembra poi attribuire un peso preponderante alle “macchinazioni segrete” e ai “poteri nascosti”, quasi fossero la vera forza motrice dietro gli eventi. Questo approccio, pur evidenziando aspetti oscuri del potere, potrebbe portare a sottovalutare il peso di dinamiche strutturali, interessi economici palesi, decisioni politiche prese alla luce del sole (anche se magari opache) e l’azione di forze sociali non segrete. Per comprendere appieno la complessità della storia, è fondamentale integrare l’analisi delle azioni occulte con lo studio delle strutture di potere visibili e delle dinamiche socio-economiche ampiamente documentate. Approfondire discipline come la sociologia del potere, la scienza politica e la storiografia può aiutare a bilanciare la prospettiva.2. L’Ombra sul Governo Visibile
La violenza di Stato e i poteri nascosti sono temi centrali. Si capisce che la violenza non è solo quella che si vede, ma si nasconde anche dentro le istituzioni stesse. La democrazia si basa sull’idea di un governo dove tutto è alla luce del sole, un “governo visibile”. Purtroppo, in Italia, il potere che agisce nell’ombra non è diminuito, anzi è cresciuto nel tempo.I diversi volti del potere
Possiamo distinguere diversi livelli di potere. C’è il governo che vediamo e che agisce in modo ufficiale. Poi c’è un “sottogoverno” che lavora in una zona d’ombra, meno visibile ma comunque presente. Infine, c’è un “criptogoverno” che opera nell’oscurità più completa, totalmente nascosto. Esiste da sempre un potere che agisce contro lo Stato, come i gruppi criminali o il terrorismo. Ma esiste anche un potere invisibile che opera dall’interno dello Stato stesso, come a volte accade con i servizi segreti.Il danno alla democrazia
In un paese democratico, non è accettabile che esista un potere nascosto che lavora accanto allo Stato, a volte aiutandolo, a volte mettendosi contro. Questo potere usa il segreto come uno strumento per evitare le leggi o infrangerle senza conseguenze. Permette di ottenere vantaggi non permessi e di fare scelte politiche senza doversi assumere responsabilità. In questo modo, sfugge a ogni controllo legale, civile e penale, minando le basi di un governo trasparente.La forza della visibilità
La repubblica si fonda sul concetto di “cosa pubblica”, cioè qualcosa che appartiene a tutti e che deve essere gestita in modo aperto. Questo significa che le azioni di chi ha potere devono essere conosciute da tutti. La democrazia diventa più forte quando il potere è più visibile e i segreti di Stato diventano casi rari, usati solo in situazioni eccezionali. Per una vera democrazia è fondamentale che i cittadini siano informati e possano esprimere un’opinione critica. Ogni forma di potere nascosto distrugge questo diritto fondamentale.Chi cerca di creare o far parte di un potere segreto vuole evitare di essere controllato dai cittadini. Vuole poter controllare lo Stato senza che nessuno possa controllare lui. L’obiettivo di chi opera nell’ombra è vedere tutto senza mai essere visto. Al contrario, il governo democratico, quello che agisce alla luce del sole, è visto da tutti ma spesso non riesce a vedere il potere nascosto che gli si muove accanto. La presenza diffusa di queste aree di potere segreto è un problema molto serio per la salute della democrazia. È importante capire la differenza tra chi crea queste reti nascoste e chi, magari senza volerlo, finisce per esserne coinvolto. Difendere la democrazia significa sempre sostenere chi agisce in modo aperto e trasparente.Se il potere nascosto opera nell’ombra, come si manifesta concretamente e quali specifici meccanismi ne permettono l’azione indisturbata all’interno dello Stato?
Il capitolo descrive con efficacia il danno che un potere invisibile arreca alla democrazia, ma non approfondisce sufficientemente i meccanismi specifici attraverso cui questo potere agisce e si sottrae al controllo. Affermare che esiste e che è cresciuto non basta a comprenderne la natura e la resilienza. Per colmare questa lacuna e capire come l’ombra si muove nel tessuto statale, sarebbe utile approfondire gli studi sulla sociologia delle istituzioni, la storia delle crisi politiche italiane e le analisi sui fenomeni di corruzione e infiltrazione. Autori che hanno indagato la natura del potere, le dinamiche dello Stato moderno e le peculiarità della storia repubblicana italiana offrono strumenti essenziali per analizzare le forme concrete che il “sottogoverno” e il “criptogoverno” possono assumere e i varchi che sfruttano per operare indisturbati.3. La trama nascosta del potere occulto
I poteri occulti presentano caratteristiche precise: sono segreti nei membri e nelle azioni che compiono. Agiscono come un contropotere, perseguendo obiettivi propri che spesso si scontrano con quelli dello Stato, e operano al di fuori della legalità. In Italia, questi poteri si manifestano in diverse forme, che hanno segnato profondamente la storia recente del paese.Servizi segreti e deviazioni
Una di queste forme riguarda settori deviati dei servizi segreti, sia nazionali che stranieri, che hanno agito illegalmente sul territorio italiano. A volte hanno usato metodi violenti e hanno cercato di nascondere la verità sui fatti accaduti. La loro lealtà si è spesso orientata verso potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti, specialmente durante il periodo della Guerra Fredda. Ci sono stati casi storici significativi in cui i servizi hanno deviato il racconto ufficiale, come per la morte di Salvatore Giuliano o per stragi come quella di Piazza Fontana, con apparati dello Stato che hanno fornito coperture e insabbiamenti. Anche in tempi più recenti, i servizi sono stati coinvolti in attività illecite come dossieraggi e campagne per screditare persone, agendo a volte come gruppi che seguivano regole proprie.Organizzazioni eversive e criminalità organizzata
Altre categorie di poteri occulti includono organizzazioni clandestine che hanno cercato di rovesciare l’ordine costituito. Queste organizzazioni, sia di destra che di sinistra, hanno influenzato il percorso politico del paese con azioni violente, usando la cosiddetta “strategia della tensione” e commettendo delitti mirati contro specifiche persone o gruppi. Accanto a queste, la grande criminalità organizzata, come Cosa Nostra, agisce anch’essa come un contropotere. Spesso è stata complice del potere legittimo, fornendo persone per azioni di terrore e influenzando gli equilibri politici attraverso legami nascosti e pressioni.Logge massoniche e consorterie
Anche alcune logge massoniche, comprese quelle che si sono allontanate dai principi originari e hanno agito illegalmente, come la P2, operano con grande segretezza e scelgono con cura i propri membri. Il loro obiettivo è stato quello di influenzare e dirigere la società dall’interno. Hanno funzionato come canali per far passare influenze, anche da altri paesi, e si sono trasformate in gruppi di potere e affari che agivano nell’ombra per i propri interessi.Uomini cerniera e agenti d’influenza
Esiste poi una quinta categoria di figure che collegano mondi diversi e spesso oscuri: gli uomini cerniera. Questi individui agiscono come agenti d’influenza o destabilizzatori professionisti. Usano la persuasione e i contatti per indirizzare le decisioni delle istituzioni o vengono attivati per compiere azioni illegali. Alcuni di loro sono stati addestrati in operazioni segrete, come quelle legate a Gladio, imparando tecniche per agire nell’ombra e influenzare gli eventi.Proliferazione e impatto
Questi poteri occulti, spesso difficili da scoprire completamente, hanno avuto un ruolo significativo nella storia italiana recente. La loro diffusione è stata favorita da diversi fattori. Tra questi, la debolezza di una parte della borghesia che ha accettato di convivere con l’illegalità, l’inserimento nella Repubblica di persone che avevano fatto parte del regime fascista, e l’uso di tecniche di “guerra psicologica” nel dopoguerra per influenzare la popolazione e la politica. Questi poteri operano spesso accanto o addirittura all’interno dello Stato democratico ufficiale, rappresentando una parte importante di quella che viene definita la “costituzione materiale” del paese, cioè le regole non scritte e i rapporti di forza che influenzano realmente come funziona lo Stato.Davvero queste ‘reti clandestine’ hanno operato con la coesione e l’efficacia descritte, o il capitolo rischia di presentare come assodato un quadro storico ancora ampiamente dibattuto?
Il capitolo presenta una visione forte e unitaria di queste reti, ma la loro reale coesione, il livello di controllo e la loro efficacia nel determinare eventi storici sono temi su cui la ricerca storica e le indagini giudiziarie hanno prodotto risultati complessi e spesso contraddittori. Per approfondire, è fondamentale studiare la storia dei servizi segreti italiani, il contesto politico della Guerra Fredda in Italia e le indagini sulla strategia della tensione. Autori che hanno analizzato questi temi offrono prospettive diverse e aiutano a comprendere la complessità di un periodo ancora oscuro.7. I fili nascosti della Repubblica
Il segreto è profondamente connesso al potere. Lo Stato può usarlo per proteggersi, come stabilisce la legge del 2007 che ne limita la durata e ne vieta l’uso per nascondere stragi o legami con la mafia. Esiste anche un segreto meno conosciuto che riguarda gli atti pubblici. Sebbene la democrazia si basi sulla trasparenza, in Italia il segreto è diventato fin troppo spesso la norma. Un segreto, a differenza di un mistero, può essere svelato. Chi detiene un segreto può sfuggire al controllo.Diversi tipi di segreto e poteri nascosti
La Costituzione italiana proibisce le associazioni segrete, ma la legge penale ha incontrato difficoltà nel punire chi ne fa parte, come si è visto con il caso della loggia P2. L’uso illegittimo del segreto da parte di poteri nascosti, a volte chiamati “secret team”, danneggia lo Stato. Questo permette a certi gruppi di interesse di agire nell’ombra, proteggendosi e prendendo decisioni senza controlli. L’Italia presenta una situazione particolare: unisce il potere legale a zone d’ombra illegali. Queste zone includono mafie, massoneria deviata, gruppi legati all’eredità del fascismo e influenze straniere.Le conseguenze: sfuggire al controllo e deviare dalle regole
Il segreto facilita l’allontanamento dalle regole stabilite. Questo crea una sorta di spirale che amplia progressivamente lo spazio in cui si agisce di nascosto. Questi poteri nascosti ostacolano la democrazia e indeboliscono la società. Di conseguenza, scoprire la verità diventa molto difficile. Questa difficoltà si avverte in modo particolare per il sistema giudiziario.La difficile ricerca della verità
Le decisioni dei tribunali hanno dei limiti e non sempre riescono a ricostruire completamente la realtà dei fatti. Spesso, eventi gravi sono accompagnati da azioni di depistaggio e diffusione di false informazioni. Questo rende complicata la ricostruzione della verità, anche a distanza di molti anni. Ci sono stati diversi casi di depistaggi, come quelli legati ai fatti di Giuliano, Piazza Fontana e Via D’Amelio. Solo dal 2017 esiste una legge specifica che punisce il depistaggio. Affidarsi unicamente al lavoro dei magistrati per ricostruire la verità storica presenta dei rischi. Questo approccio, infatti, finisce per indebolire il ruolo della politica e della società civile. Anche i racconti del passato imposti dall’alto o basati su ricordi collettivi decisi a maggioranza non aiutano a comprendere veramente la storia.L’azione dei poteri occulti oggi
L’azione di questi poteri nascosti non si è fermata. Essi continuano a bloccare o rallentare il funzionamento democratico e a rendere la società più vulnerabile. Al contrario, oggi il problema dei poteri che agiscono indirettamente è ancora più attuale. Questo accade anche a causa della globalizzazione e della crescita di organismi che non sono eletti e non hanno un controllo democratico, spesso legati al mondo della finanza. Questi poteri continuano a danneggiare in modo serio i meccanismi democratici.Ma è davvero possibile ricondurre fenomeni così diversi come la mafia, la massoneria deviata e l’influenza della finanza globale sotto l’unica etichetta di “poteri occulti” che agiscono in modo coordinato?
Il capitolo, pur toccando temi cruciali, rischia di presentare un’immagine forse troppo unitaria e coordinata di forze che, sebbene operino spesso nell’ombra, potrebbero avere origini, obiettivi e modalità d’azione molto diverse. L’idea che esista un sistema coerente di “poteri occulti” che lega entità disparate e che questo sistema si estenda fino a includere l’influenza della finanza globale necessita di essere supportata da un’analisi più dettagliata dei meccanismi attuali di interazione e influenza. Per esplorare queste dinamiche complesse, è fondamentale studiare la storia politica e sociale italiana, l’evoluzione delle organizzazioni criminali, le dinamiche della massoneria e l’impatto dei poteri economici globali sulla sovranità nazionale. Approfondire il pensiero di autori che hanno analizzato il potere e le sue manifestazioni nascoste, come L. Sciascia o L. Gallino, può fornire strumenti critici utili.Abbiamo riassunto il possibile
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