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Contenuti del libro
Informazioni
“Potendo, li avrei salvati. Tutti i racconti” di Leonard Michaels non è una lettura facile, ma ti prende dentro. È una raccolta che scava a fondo nelle relazioni umane, spesso complicate, segnate da una comunicazione difficile e da una violenza che non è solo fisica, ma anche emotiva. Il corpo è centrale, fragile, vulnerabile, esposto alla crudezza del mondo esterno, specialmente in città come New York, che fa da sfondo a molte di queste vicende. Incontri personaggi come Phillip, alle prese con situazioni assurde e la sua stessa identità, o Nachman, il matematico che cerca ordine nei numeri ma si scontra col caos delle emozioni umane. Michaels non ha paura di mostrare il lato oscuro e imprevedibile della vita, le vite nascoste, i segreti, la tensione tra ciò che mostriamo e chi siamo veramente. Questi racconti ti lasciano con un senso di inquietudine, ma anche con la sensazione di aver sbirciato nella vera, disordinata essenza dell’esistenza umana.Riassunto Breve
Le relazioni umane presentano una complessità intrinseca, spesso segnata da tensione, conflitto e difficoltà di comunicazione autentica. La violenza, sia fisica che emotiva, appare frequentemente nelle interazioni, dalle aggressioni in contesti intimi ai confronti in strada. Il corpo gioca un ruolo centrale, essendo il luogo dove si manifestano il dolore, il desiderio, la vulnerabilità e le reazioni al trauma, come piangere, svenire o subire ferite. Le persone lottano per esprimere ciò che provano o nascondono aspetti di sé, creando una distanza tra l’apparenza e la realtà interiore. Il mondo esterno, in particolare l’ambiente urbano, può sembrare ostile o indifferente alle sofferenze individuali. Gli individui cercano connessione, piacere o un senso di sicurezza, ma spesso incontrano incomprensioni, tradimenti o brutalità. C’è una costante negoziazione tra i pensieri e i desideri interni e le pressioni o le conseguenze del mondo esterno e delle interazioni sociali. La ricerca di ordine o verità, come quella che si trova nella matematica, si scontra con il caos imprevedibile delle emozioni umane e delle dinamiche sociali. Segreti, vite nascoste e il peso dei traumi passati influenzano profondamente il comportamento presente e le relazioni. La difficoltà sta nel conciliare la ricerca di autenticità o una verità oggettiva con la natura disordinata, complessa e spesso dolorosa dell’esistenza umana e delle sue interazioni.Riassunto Lungo
1. Corpi e parole spezzate
Una ragazza subisce violenza da uno studente universitario turco. Cerca di condividere l’accaduto con le amiche nel dormitorio, ma le loro risposte sono superficiali e piene di giudizio, dimostrando una profonda difficoltà nel comprendere il trauma. In questo ambiente di isolamento emotivo, un’altra ragazza, Wanda, si chiude in se stessa fino al punto di togliersi la vita, venendo trovata impiccata. Quando lo studente turco viene a sapere del suicidio, manifesta un misto di dolore e rabbia. Cerca sfogo nella violenza, provando a iniziare una rissa, per poi confrontarsi con l’immagine della ragazza morta, in un momento di cruda realizzazione.Phillip e Veronica
Phillip si trova in una situazione intima con Veronica nell’appartamento dei suoi genitori. La scena viene interrotta bruscamente dal padre di lei, che li scopre. Phillip sperimenta un forte conflitto interiore, sentendosi distaccato dalla realtà esterna e percependo il giudizio degli altri, dal padre di Veronica al portiere del palazzo. Viene cacciato fuori nudo, ma Veronica lo raggiunge e lo aiuta. In quel momento, Phillip capisce di non provare amore per lei. Subito dopo, Veronica riceve la notizia che suo padre è stato colpito da un infarto. Nonostante la gravità della situazione, in un gesto che rivela una profonda disconnessione o disperazione, chiede a Phillip di avere un rapporto sessuale.Sarah e Myron
Un’altra coppia, Sarah e Myron, vive una relazione segnata da una violenza costante. I loro litigi degenerano in aggressioni fisiche, durante le quali rompono oggetti e si feriscono a vicenda, in un ciclo distruttivo. Nonostante questa dinamica tossica, i due rimangono legati, apparentemente per la paura del mondo esterno e la percezione di non avere altre opzioni. Dopo l’ennesimo scontro fisico estremamente violento, prendono la sorprendente decisione di sposarsi, come se l’apice della distruttività li portasse a un legame ancora più stretto.Come può una relazione definita da violenza costante e distruttiva culminare logicamente nella decisione di sposarsi?
Il capitolo descrive la decisione di Sarah e Myron di sposarsi dopo l’ennesimo scontro fisico estremamente violento, suggerendo che la paura del mondo esterno e la percezione di non avere alternative li leghi ancora di più. Questo epilogo, presentato come “sorprendente”, solleva interrogativi sulla logica interna di una relazione in cui l’apice della distruttività porterebbe a un legame ancora più stretto. Il capitolo non esplora a sufficienza i complessi meccanismi psicologici che potrebbero portare a una scelta simile. Per approfondire la comprensione di dinamiche relazionali così estreme e apparentemente irrazionali, è fondamentale studiare la psicologia delle relazioni abusive, i cicli di violenza e i concetti come il trauma bonding. Autori come Lundy Bancroft o Lenore E. Walker offrono spunti cruciali su questi temi.2. Corpi e parole
Relazioni e reazioni fisiche
Le relazioni umane sono spesso piene di complessità e tensione. Possono iniziare con aspettative positive, ma portare a delusioni che scatenano reazioni fisiche intense, come piangere o svenire. A volte, il desiderio di evitare una persona porta a gesti estremi, come correre per lunghe distanze, sviluppando così notevoli capacità fisiche. L’amicizia stessa può rivelarsi fragile, con tradimenti che generano sospetto e un’ostilità latente. La percezione dell’altro cambia, i tratti familiari diventano estranei, quasi a suggerire una minaccia. Questa tensione si esprime attraverso scambi non verbali, sguardi carichi di significato, e può portare a una crisi profonda. A volte, in modo paradossale, si arriva a una richiesta di violenza come forma di espiazione. La fuga fisica diventa una reazione continua a questo legame distruttivo, trasformando il corpo in funzione della corsa.Uno scontro sul portico
In un contesto diverso, l’interazione tra una donna e un gruppo di ragazzi seduti su un portico evidenzia altre dinamiche di potere e negoziazione. La perdita di un oggetto, un guanto, innesca una trattativa. Questa trattativa evolve da una richiesta economica a una personale, un bacio. L’accettazione di questa richiesta porta a un confronto fisico. La donna viene aggredita dal gruppo, anche se uno dei ragazzi interviene in parte per aiutarla o fermare gli altri.Conflitti in famiglia
Anche all’interno della famiglia, la comunicazione è complessa e include l’inganno, come nascondere ciò che si è mangiato. Le tensioni emotive e le bugie possono culminare in esplosioni di violenza fisica tra i partner. Queste conseguenze si legano a volte a eventi esterni, come la malattia di un parente. Le emozioni si mescolano in modo confuso, rendendo difficile distinguere sentimenti come pietà e desiderio, odio e amore, tristezza e gioia. La vita si manifesta con la sua crudezza inevitabile.Descrivere la crudezza delle reazioni fisiche e emotive basta a comprendere il legame tra “corpi e parole”, o manca un’indagine più profonda sui meccanismi che le generano?
Il capitolo offre una vivida descrizione di come le tensioni relazionali si manifestino fisicamente, ma non scava a fondo nel perché avvengono queste reazioni (svenire, correre, violenza) o nei processi psicologici e fisiologici sottostanti. Manca un ponte esplicativo tra l’evento relazionale e la risposta corporea. Per colmare questa lacuna, sarebbe utile approfondire discipline come la Psicologia (in particolare la psicologia sociale e clinica) e la Psicofisiologia, che studiano il legame tra stati mentali, emozioni e risposte corporee. Autori come Antonio Damasio hanno esplorato in profondità la base neurale delle emozioni e il loro impatto sul corpo.3. Labirinto Notturno
In una festa affollata, muoversi e parlare è difficile. Tra la folla, si cerca una donna specifica, mentre ci si imbatte in persone che discutono di perversione e orge, viste come espressioni moderne di socialità. Si osserva una massa indistinta di corpi nel salotto. Una donna viene avvicinata e, per un istante, scambiata per la persona cercata, ma non è lei. Prima che se ne vada, nomi vengono scritti sul suo corpo. Poco dopo, un’altra donna viene chiamata ma respinta bruscamente. Infine, la donna cercata, o forse qualcuno che si presenta come lei, ritorna, e segue un rapporto intimo. Anche sul suo corpo si notano altri nomi scritti, una complessità che si decide di voler studiare.L’incontro con Mildred
In un momento successivo, si incontra una donna di nome Mildred. Con due uomini, si discute della sua possibile gravidanza e dell’eventualità di un aborto, un argomento affrontato in modo diretto. Segue un atto strano e simbolico che coinvolge il corpo di Mildred in circostanze inattese. Questa esperienza sembra causarle profonda tristezza, che si manifesta con gesti di autolesionismo, evidenziando il suo disagio interiore.Alla festa di Henry
Un amico di nome Henry fa un invito a una festa. Dopo un momento di esitazione, l’invito viene accettato, accompagnato da comportamenti alimentari piuttosto insoliti prima di arrivare. Una volta alla festa di Henry, una conversazione con lui rivela la sua profonda inquietudine riguardo alla moglie, Marjorie. Si viene quindi indirizzati da Marjorie, che si trova appartata in una stanza buia. Entrando in questa stanza, si verifica immediatamente una lotta fisica, che provoca anche un senso di disorientamento. Delle voci esterne commentano, esprimendo giudizi sulla presunta mancanza di sentimenti moderni. Marjorie si aggrappa, e un rapporto intimo avviene mentre Henry è ancora fuori dalla porta. Poco dopo, Henry entra nella stanza, e in quel momento si decide di lasciare la festa.Ma questa “verità oggettiva”, così potente da agire “indipendentemente” dalla volontà umana, non è forse un concetto troppo assoluto, che ignora il ruolo ineliminabile del contesto e dell’interpretazione?
Il capitolo presenta la capacità di Nachman di cogliere la verità quasi come una forza ineluttabile, che si manifesta “nonostante tutto” e agisce “indipendentemente” dai suoi tentativi di ignorarla o dalle dinamiche umane. Questa visione, che sembra attribuire alla verità un’esistenza e un’efficacia quasi autonome, meriterebbe un approfondimento critico. La verità, specialmente in contesti umani e sociali, non è forse sempre mediata dall’interpretazione, influenzata dal contesto e dalle conseguenze etiche della sua rivelazione? Per esplorare queste sfumature, si potrebbero approfondire discipline come l’epistemologia, la filosofia della scienza e l’etica, confrontandosi con pensatori che hanno indagato la natura della verità e il suo rapporto con la conoscenza umana e la società, come Kant o Nietzsche.13. La Chiarezza dei Numeri e il Mistero Umano
La routine e l’ordine dei numeri offrono a Nachman, un matematico, un rifugio dalla tristezza e dal disagio interiore. Questa preferenza per la stabilità e l’immutabilità si scontra a volte con la complessità imprevedibile delle interazioni umane. Un esempio è un taglio di capelli da Felicity, una parrucchiera, che diventa un momento di piacere sensuale ed erotico, una temporanea evasione dalla sua vita metodica. Durante l’incontro, Felicity accenna alle difficoltà della sua vita e al suo desiderio di gentilezza maschile, suscitando in Nachman un impulso fisico che lei respinge con delicatezza.Il Caos delle Relazioni Umane: Adele e Norbert
Poco dopo, Nachman si trova di fronte a una situazione che incarna il caos emotivo delle relazioni umane. Assiste a un bacio tra Adele, moglie del suo migliore amico Norbert, e un altro uomo. Questo evento lo pone davanti a un difficile dilemma etico, combattuto tra la lealtà verso l’amico e il desiderio di proteggere Adele. Adele lo contatta in seguito, confessandogli una lunga storia di infedeltà e parlando della complessità delle relazioni e della difficoltà di capirsi veramente. Nachman decide di non rivelare nulla a Norbert, ma scopre che Adele ha già parlato con il marito. Norbert esprime la sua rabbia e frustrazione in modo indiretto, ma alla fine perdona Nachman per aver taciuto e lo invita a cena, mostrando quanto le dinamiche umane siano lontane dalla logica matematica.Il Viaggio a New York e la Disillusione
Un viaggio a New York per un misterioso colloquio di lavoro si rivela un fallimento, lasciando Nachman con un profondo senso di insignificanza. Durante questo viaggio, incontra Helen Ferris, che lo riconosce con entusiasmo, ma lui non riesce a ricordarla. Recandosi al suo appartamento, Nachman sente Helen e il marito Benjamin parlare di lui in modo denigratorio. Questa esperienza lo ferisce profondamente, facendolo sentire giudicato e ridotto a un semplice oggetto di conversazione. Un incidente inatteso con un gatto nella valigia di Helen e Benjamin aumenta ulteriormente il suo disagio e la sua sensazione di estraneità in quel contesto. Turbato, Nachman lascia l’appartamento, cercando di evitare il proprio riflesso nelle vetrine.La Preferenza per la Stabilità
Camminando per le strade della città, Nachman ritrova gradualmente un senso di sé, accettando la propria natura non avventurosa. Le esperienze vissute, dal fugace incontro con Felicity alla complessa vicenda di Adele e Norbert, fino alla disillusione del viaggio a New York, lo portano a confermare la sua preferenza. Preferisce la stabilità e l’immutabilità dei numeri alla complessità imprevedibile delle relazioni umane e alla vana ricerca di un passato perduto o di un futuro incerto.Ma è davvero inevitabile rifugiarsi nell’ordine di fronte al “mistero” umano, o questa fuga nasconde una semplificazione eccessiva della complessità relazionale?
Il capitolo descrive il ritiro del protagonista nella stabilità dei numeri come reazione al caos percepito nelle relazioni umane. Tuttavia, non esplora a fondo se questa percezione di caos sia l’unica possibile o se il “mistero” umano possa essere affrontato in modi diversi dalla semplice evasione o dal ritorno all’ordine conosciuto. Per approfondire questa tematica e comprendere meglio le dinamiche che portano a tale scelta, sarebbe utile esplorare discipline come la psicologia, che studia le motivazioni profonde del comportamento umano e le dinamiche relazionali, o la filosofia, che indaga la natura della complessità, dell’etica e del significato dell’esperienza umana. Autori come Carl Jung o Friedrich Nietzsche potrebbero offrire prospettive diverse sulla gestione del caos interiore ed esteriore e sulla ricerca di significato al di fuori di strutture rigide.Abbiamo riassunto il possibile
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