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Contenuti del libro
Informazioni
“Piemonte” di Giacomo Bassi è una guida che ti prende per mano e ti porta a scoprire una regione incredibile, molto più di quello che sembra. Non è solo Torino, con i suoi Musei Reali, il Museo Egizio e la Mole Antonelliana, che da sola meriterebbe un viaggio. Questo libro ti fa esplorare il vero Piemonte, quello delle Langhe, Roero e Monferrato, Patrimonio UNESCO, dove il Tartufo Bianco d’Alba e vini come il Barolo e il Barbaresco raccontano storie di terra e passione. Ti porta tra le Alpi Piemontesi, dalle vette del Gran Paradiso alle valli occitane, scoprendo fortezze come quella di Fenestrelle e santuari come la Sacra di San Michele. C’è la Storia Sabauda, che ha plasmato Residenze Sabaude maestose e l’Arte Barocca che trovi ovunque, ma anche la storia più antica, quella romana o medievale, e le trasformazioni industriali e sociali. Non mancano le tradizioni, dall’Enogastronomia Piemontese ricchissima ai caffè storici di Torino, fino al Palio di Asti. È un viaggio lento, come suggerisce il primo capitolo, che ti fa apprezzare ogni sfumatura di questo territorio pieno di contrasti, tra natura selvaggia, borghi antichi e innovazione.Riassunto Breve
Il Piemonte presenta un territorio che unisce storia, arte, cultura e natura, rivelando un carattere vitale dietro un’apparenza elegante che si scopre esplorando lentamente. La regione include paesaggi diversi, dall’arco alpino con vette come il Monviso, alle aree lacustri, alle pianure dedicate alla coltivazione del riso, fino alle colline vitivinicole di Langhe, Roero e Monferrato, riconosciute Patrimonio UNESCO. Questo patrimonio si estende anche alle Residenze Sabaude sparse nel territorio, ai Sacri Monti che combinano religiosità e arte, e agli insediamenti palafitticoli del Lago di Viverone. La storia della regione è segnata dalla dinastia sabauda, che da un piccolo ducato alpino costruisce un regno con capitale a Torino, giocando un ruolo centrale nell’unificazione italiana. Torino stessa mostra una storia complessa, da accampamento romano a capitale sabauda, centro industriale e oggi polo culturale e turistico con importanti musei come l’Egizio, i Musei Reali e il Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana, simbolo della città. L’arte e l’architettura piemontese attraversano i secoli, dal Romanico delle chiese campestri al Barocco sabaudo di Guarini e Juvarra, fino all’eclettismo e all’Art Nouveau, e al fermento artistico del Novecento con l’Arte Povera. La cultura si esprime anche nella letteratura, con autori come Pavese, Fenoglio e Primo Levi, nel cinema che documenta le trasformazioni sociali, e nella musica, dal jazz alla canzone d’autore e ai gruppi contemporanei. L’enogastronomia è un elemento distintivo, con vini rinomati come Barolo, Barbaresco e Moscato, prodotti tipici come il tartufo bianco, formaggi DOP come il Castelmagno e la Robiola di Roccaverano, la nocciola Tonda Gentile Trilobata, il cioccolato torinese con il gianduiotto, e piatti tradizionali come la bagna caôda, il bollito misto e i tajarin. Le aree naturali protette, inclusi i parchi nazionali Gran Paradiso e Val Grande, offrono opportunità per attività all’aperto e la conservazione della biodiversità. La regione offre diverse opzioni di trasporto e agevolazioni per i visitatori, facilitando l’esplorazione di città, borghi storici, castelli, abbazie e paesaggi naturali.Riassunto Lungo
1. Il Piemonte: Eleganza e Scoperta Lenta
Il Piemonte si presenta come una regione dove storia, arte, cultura e natura si fondono armoniosamente. Dietro un’apparenza iniziale che può sembrare elegante e austera, si nasconde un carattere sorprendentemente vitale che si rivela pienamente solo attraverso un’esplorazione attenta e senza fretta. Il territorio è profondamente segnato da un ricco patrimonio di arte e cultura, dalla varietà dei suoi paesaggi e da una tradizione enogastronomica di altissimo livello che ne definisce l’identità. Questa combinazione offre un’esperienza ricca e sfaccettata a chiunque decida di addentrarsi nelle sue peculiarità.Patrimonio Culturale e Siti UNESCO
Lontano dai centri urbani più grandi, il Piemonte custodisce un tesoro di testimonianze storiche e artistiche. Si incontrano chiese campestri immerse nella quiete, antichi monasteri ricchi di spiritualità, piccoli musei che raccontano storie locali e borghi antichi che conservano intatto il fascino del passato. La regione vanta ben quattro siti riconosciuti dall’UNESCO, che testimoniano la sua importanza storica e culturale. Tra questi figurano le maestose Residenze Sabaude, disseminate sul territorio come simbolo del potere e del gusto della dinastia. I Sacri Monti rappresentano un’unione unica di devozione religiosa e arte rinascimentale, offrendo percorsi di fede e bellezza. Gli insediamenti palafitticoli del Lago di Viverone riportano indietro nel tempo, offrendo le prime tracce della presenza umana nella regione. Infine, i paesaggi vitivinicoli di Monferrato, Langhe e Roero incantano con le loro dolci colline disegnate dai vigneti, simbolo dell’eccellenza enologica piemontese.Paesaggi Naturali
Il territorio piemontese offre una notevole varietà di scenari naturali, capaci di soddisfare diverse passioni. L’imponente arco alpino domina gran parte della regione, con vette iconiche come il Monte Rosa e il Monviso che si ergono maestose verso il cielo. Queste montagne offrono infinite possibilità per gli amanti delle attività all’aperto, dall’escursionismo estivo allo sci invernale su piste rinomate. Spostandosi verso sud, si incontrano paesaggi più dolci e rilassanti. Le aree lacustri, pur meno estese di quelle di altre regioni settentrionali, presentano scorci suggestivi e un’atmosfera di quiete, ideali per chi cerca tranquillità a contatto con la natura.Ricchezza Enogastronomica
L’enogastronomia è uno dei fiori all’occhiello del Piemonte, offrendo un’esperienza culinaria estremamente varia e raffinata. La regione è celebre in tutto il mondo per i suoi vini pregiati, frutto di una tradizione secolare e di vitigni autoctoni di eccellenza. La cucina regionale spazia dalle influenze liguri che si avvertono nelle aree di confine, ai sapori robusti e genuini dei prodotti degli alpeggi montani. Le vaste pianure del nord sono il regno della coltivazione del riso, ingrediente fondamentale di piatti tipici come il risotto. Le dolci colline, invece, sono la patria del tartufo, sia bianco che nero, un vero tesoro culinario. Non meno importanti sono la pasticceria e la produzione di cioccolato, con Torino che si distingue come capitale indiscussa del gusto dolce, offrendo specialità uniche e golose.Esplorando Valli e Città
Le Valli Meridionali
Un viaggio attraverso le valli cuneesi permette di scoprire il lato più autentico e talvolta selvaggio della regione. Partendo da Cuneo, una città accogliente e punto di riferimento per l’area circostante, ci si addentra in territori ricchi di storia e cultura. La Valle Stura ospita l’imponente Forte di Vinadio e l’interessante Ecomuseo della Pastorizia, che raccontano la vita e le tradizioni locali. Borgo San Dalmazzo, Caraglio e Dronero sono centri dove è ancora viva l’influenza della cultura occitana, visibile nelle tradizioni e nella lingua. Le valli Maira e Varaita incantano con i loro paesaggi alpini incontaminati e borghi caratteristici come Chianale, che sembra fermo nel tempo. Questi luoghi uniscono la bellezza naturale a un forte legame con le proprie radici storiche e culturali.Verso Nord: Storia e Montagna
Proseguendo l’esplorazione verso nord, si incontrano altri importanti siti che segnano la storia e il paesaggio piemontese. Saluzzo si presenta come una città dal ricco patrimonio artistico, con un’atmosfera medievale che invita alla scoperta. Nelle vicinanze, l’Abbazia di Staffarda è un magnifico esempio di architettura cistercense, mentre la Rocca di Cavour domina il paesaggio circostante con la sua mole imponente. La Val Chisone conduce verso le montagne, dove si erge l’impressionante Forte di Fenestrelle, una delle più grandi strutture fortificate d’Europa, e località sciistiche come Sestriere. La discesa verso la pianura attraversa la Val Susa, custode di gioielli architettonici e spirituali come la Sacra di San Michele, arroccata su un monte, e la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, testimonianza di un’antica via di pellegrinaggio.Torino, la Capitale
Il percorso culmina a Torino, la capitale del Piemonte, una città che unisce eleganza sabauda e vitalità contemporanea. Offre una vasta gamma di attrazioni culturali, dai numerosi musei di fama internazionale ai monumenti storici che ne raccontano il passato. La Mole Antonelliana, simbolo della città, svetta nel cielo e ospita il Museo Nazionale del Cinema. Le ampie piazze porticate e le vie del centro invitano allo shopping e alla scoperta di caffè storici e ristoranti dove gustare le specialità locali. Torino rappresenta la sintesi della ricchezza e della diversità che caratterizzano l’intera regione.Questa “scoperta lenta” e l’enfasi sul patrimonio storico-culturale descrivono davvero il Piemonte di oggi, o ne offrono una visione parziale e forse nostalgica?
Il capitolo dipinge un quadro affascinante del Piemonte, mettendo giustamente in risalto la sua ricchezza storica, artistica e naturale, e suggerendo un approccio di scoperta attenta e senza fretta. Tuttavia, concentrandosi prevalentemente sul patrimonio consolidato e su un’idea di “lentezza” e “eleganza”, rischia di trascurare o minimizzare le complesse dinamiche del Piemonte contemporaneo. La regione, come ogni altra, è attraversata da trasformazioni economiche, sociali e culturali rapide, da sfide legate all’urbanizzazione, alla globalizzazione, all’innovazione tecnologica e ai cambiamenti demografici che non sempre si conciliano con l’immagine di un territorio fermo nel tempo o esplorabile solo con ritmi d’altri tempi. Per ottenere una visione più completa e sfaccettata, sarebbe utile integrare questa prospettiva con studi di sociologia, economia regionale e geografia umana che analizzino il Piemonte attuale, magari esplorando le opere di autori che si occupano di società e territori italiani contemporanei.2. Paesaggi, Storia e Trasformazioni del Piemonte
Il Piemonte offre una grande varietà di paesaggi, che cambiano molto da una zona all’altra. Si passa dalle dolci colline delle aree del vino, riconosciute come Patrimonio dell’UNESCO, come le Langhe, il Roero e il Monferrato, fino alle vaste pianure dove si coltiva il riso e alle imponenti vette delle montagne più alte. Le zone dedicate alla viticoltura presentano colline che nel tempo sono state modellate dal lavoro dell’uomo, punteggiate da castelli antichi, borghi caratteristici e cantine scavate nella terra.Le Diverse Aree del Piemonte
Tra i luoghi più noti legati al vino si trovano Grinzane Cavour, famoso per il suo castello storico, e i paesi che danno il nome al Barolo, come Barolo stessa e La Morra, centri importanti per la produzione di questo vino pregiato. Non lontano si trova Alba, un punto di riferimento per il tartufo e i vini locali. Altre aree significative sono quelle del Barbaresco e del Monferrato, quest’ultimo noto per le sue “cattedrali sotterranee” a Canelli e gli infernot, antiche cantine scavate nella roccia. Oltre alle zone del vino, la regione propone itinerari molto diversi. Si possono visitare città ricche di arte e storia come Vercelli, Ivrea, che è un ottimo punto di partenza per esplorare il Canavese con i suoi castelli e le residenze storiche, Biella, Domodossola e Novara, ognuna con le sue peculiarità e il suo patrimonio culturale.Natura e Cultura nel Territorio
La natura occupa un posto importante con parchi nazionali vasti e incontaminati, come il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia, e il Parco Nazionale della Val Grande, l’area selvaggia più grande d’Europa. Si possono esplorare valli suggestive come la Valsesia, nota per il suo fiume e le possibilità di sport acquatici, e la Val d’Ossola, porta verso la Svizzera e le Alpi. I laghi aggiungono un ulteriore elemento di bellezza al paesaggio, in particolare il tranquillo Lago d’Orta e il più grande Lago Maggiore, famoso per le sue splendide Isole Borromee. Il territorio è arricchito anche dalla presenza di santuari monumentali, luoghi di fede e arte, e borghi fortificati che raccontano secoli di storia e tradizioni locali.Torino: Dalla Capitale Sabauda alla Città Moderna
La storia di Torino è un percorso lungo e ricco di cambiamenti. La città potrebbe essere nata su un insediamento preesistente, ma divenne un importante centro religioso come sede vescovile e passò sotto il controllo di diverse potenze prima di essere acquisita dalla famiglia Savoia. Un momento cruciale fu il 1563, quando divenne la capitale del ducato sabaudo, trasformandosi rapidamente da città medievale a centro moderno con nuove fortificazioni e palazzi. La città dimostrò la sua forza resistendo con successo all’assedio delle truppe francesi nel 1706, un evento che segnò la storia europea. Nel 1861, con l’Unità d’Italia, Torino assunse il ruolo di prima capitale del nuovo Regno, mantenendolo per un breve periodo. Successivamente, pur perdendo importanza politica a favore di Firenze e poi Roma, divenne un centro industriale di primaria importanza, soprattutto con la fondazione della FIAT, che la trasformò in un polo attrattivo per milioni di persone in cerca di lavoro. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Torino fu uno dei motori principali della ripresa economica e industriale italiana. Più di recente, di fronte alla crisi dell’industria tradizionale, la città ha saputo reinventarsi, puntando sullo sviluppo dei servizi, sulla cultura e sul turismo, attraverso importanti progetti di riqualificazione urbana che ne hanno cambiato il volto.Ma quali sono, realmente, le trasformazioni che hanno plasmato l’intero Piemonte, oltre alla sola storia di Torino?
Il capitolo elenca una serie di luoghi e aspetti del Piemonte, dedicando ampio spazio alla storia di Torino, ma non articola in modo chiaro e unitario quali siano state le trasformazioni che hanno interessato la regione nel suo complesso, come invece suggerisce il titolo. Per comprendere appieno le dinamiche di cambiamento che legano aree così diverse, dalle colline del vino alle città industriali, dai parchi naturali alle valli alpine, sarebbe necessario approfondire la storia economica e sociale regionale, analizzando i flussi migratori, l’evoluzione dei settori produttivi (dall’agricoltura all’industria, fino ai servizi e al turismo) e le politiche territoriali che hanno modellato il paesaggio e la società piemontese negli ultimi secoli. Approfondire autori che si occupano di storia regionale o di sociologia dello sviluppo locale potrebbe fornire gli strumenti necessari per colmare questa lacuna.3. Torino: Un Viaggio tra Palazzi e Collezioni
Nel cuore di Torino si trova un insieme di luoghi storici e culturali di grande valore. I Musei Reali, un complesso unificato e aperto al pubblico, comprendono diverse importanti sedi: il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale, il Museo Archeologico, la Galleria Sabauda e Palazzo Chiablese. Questi edifici sono stati per secoli simboli del potere e della storia della famiglia Savoia, e oggi raccontano un lungo percorso attraverso l’arte, la storia e le collezioni reali.Palazzo Reale e Giardini
Il Palazzo Reale, la cui costruzione iniziò nel Seicento, fu la residenza principale dei Savoia fino al 1865. La sua facciata esterna è caratterizzata da una linea sobria ed elegante, che contrasta con la ricchezza degli interni. All’interno si possono ammirare sale sontuose, come quella della Guardia Svizzera e la Sala del Trono, riccamente decorate per mostrare la grandezza della corte. Collegati direttamente al palazzo, i Giardini Reali offrono uno spazio verde curato, ideale per una passeggiata e per godere di una prospettiva diversa sull’architettura circostante. Questo luogo unisce la maestosità della reggia con la tranquillità di un giardino storico.Le Collezioni Reali: Armeria, Biblioteca, Archeologico, Sabauda
All’interno del complesso dei Musei Reali si trovano diverse collezioni di eccezionale importanza. L’Armeria Reale, voluta dal re Carlo Alberto, ospita una delle più ricche raccolte di armi e armature antiche. La Biblioteca Reale conserva un patrimonio inestimabile di manoscritti e disegni, tra cui spicca il celebre Autoritratto di Leonardo da Vinci. Il Museo Archeologico guida i visitatori alla scoperta della storia antica di Torino e dell’area mediterranea, esponendo reperti significativi come il prezioso Tesoro di Marengo. La Galleria Sabauda espone una vasta selezione di opere d’arte, con oltre 500 dipinti che spaziano dal periodo Gotico fino al Barocco, offrendo un panorama completo della pittura europea e italiana. Completa il complesso Palazzo Chiablese, un edificio storico che oggi ospita uffici del Ministero della Cultura e spazi per mostre temporanee.Il Museo Egizio
Torino vanta il secondo Museo Egizio al mondo per importanza e ricchezza delle collezioni. La sua vastissima raccolta ha avuto origine grazie all’impegno e alle scoperte dell’egittologo Ernesto Schiaparelli. L’allestimento moderno e intuitivo accompagna i visitatori attraverso le diverse epoche della civiltà egizia. Si possono ammirare reperti di straordinaria bellezza e significato storico, come i sarcofagi intatti degli architetti Kha e Merit, che offrono uno spaccato unico sulla vita e le credenze funerarie dell’antico Egitto. Un altro punto focale è la Galleria dei Re, con le sue imponenti statue che raffigurano faraoni e divinità.Palazzo Madama e il Museo Civico
Situato nella centrale Piazza Castello, Palazzo Madama è un edificio che racchiude in sé millenni di storia. Le sue fondamenta risalgono all’epoca romana, e nel corso dei secoli ha subito trasformazioni che lo hanno visto diventare una fortezza medievale, poi una residenza nobiliare e infine la sede del primo Senato del Regno d’Italia. Oggi il palazzo ospita il Museo Civico d’Arte Antica, distribuito su quattro piani, che espone opere d’arte dal Medioevo alle arti decorative. L’edificio colpisce per la sua magnifica facciata barocca, progettata da Juvarra, e per lo scalone monumentale che conduce ai piani superiori. Dal palazzo è possibile accedere a una torre panoramica che offre una vista suggestiva sulla città.Questo elenco di luoghi e attività cattura davvero l’essenza del territorio, o è solo un catalogo privo di contesto?
Il capitolo offre un elenco puntuale di ciò che si trova nel territorio, ma non ne spiega il perché o il come. Un territorio è un organismo vivo, frutto di processi storici, economici e sociali che plasmano luoghi e attività in modi complessi. Per cogliere l’essenza di quest’area, sarebbe fondamentale integrare questa lista con un’analisi delle interconnessioni tra i vari elementi, della loro evoluzione nel tempo e delle sfide che affrontano. Approfondire discipline come la geografia umana, la storia regionale o l’antropologia culturale può fornire le lenti necessarie. Pensatori che hanno studiato l’interazione tra società e spazio, come ad esempio autori che si sono occupati di storia sociale o di geografia culturale, possono offrire spunti metodologici preziosi.48. Repertorio di Valli, Città e Punti d’Interesse
Il capitolo presenta un vasto repertorio di luoghi geografici e punti di interesse. Vengono esplorate diverse valli, con riferimenti specifici a zone come Valgrana, Val Bormida e Val Susa, oltre a molte altre. Il testo include anche numerose città e paesi, tra cui Cuneo, Saluzzo, Vercelli e Verbania. Questi luoghi sono descritti per fornire al lettore una mappa dettagliata del territorio.Punti di Interesse Urbani
All’interno delle aree urbane, vengono messi in evidenza luoghi specifici. Si trovano indicazioni su piazze importanti, come Piazza Cavour a Vercelli e Piazza San Carlo a Torino, note punti di ritrovo. Vengono menzionate anche vie significative, ad esempio Via Roma a Torino e Via Italia a Biella, considerate assi principali. Il testo cita inoltre quartieri caratteristici come San Salvario a Torino e Il Piazzo a Biella, descrivendone l’identità. Sono inclusi anche edifici di rilievo, come la Basilica di Sant’Andrea a Vercelli o il Castello Visconteo, che rappresentano punti di riferimento storici e culturali.Temi Speciali e Risorse Utili
Oltre alla geografia fisica e urbana, il repertorio si estende a temi particolari che arricchiscono la conoscenza del territorio. Vengono trattati argomenti come la vela, suggerendo luoghi adatti a questa attività. Ampio spazio è dedicato al mondo del vino, con dettagli su cantine locali, eventi legati alla viticoltura e musei dedicati a questo settore. Per ogni voce elencata nel repertorio, sono fornite indicazioni precise. Queste indicazioni rimandano spesso a letture consigliate o a cartine specifiche, offrendo al lettore la possibilità di approfondire ulteriormente le informazioni.Ma un semplice elenco di luoghi, per quanto vasto, è sufficiente a “mappare” davvero un territorio nella sua complessità?
Il capitolo offre un utile repertorio di nomi e posizioni, fornendo punti di riferimento geografici e tematici. Tuttavia, limitarsi a elencare valli, città, piazze e temi specifici rischia di presentare il territorio come una mera collezione di entità separate, prive di un tessuto connettivo più profondo. Una vera “mappa dettagliata” non si limita a indicare i punti, ma esplora le relazioni tra essi, le forze storiche, economiche e sociali che li hanno plasmati e che continuano a definirli. Per comprendere appieno un territorio, è necessario andare oltre la semplice catalogazione e indagare le dinamiche che lo animano. Approfondire discipline come la geografia umana, la storia locale o la sociologia urbana può offrire gli strumenti concettuali per cogliere le interconnessioni e le stratificazioni che un mero elenco non può rivelare. Autori che hanno esplorato il rapporto tra luoghi e identità, o le trasformazioni del paesaggio nel tempo, possono fornire prospettive più ricche.Abbiamo riassunto il possibile
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