Contenuti del libro
Informazioni
“Per i sentieri dove cresce l’erba” di Knut Hamsun è un libro che ti prende dentro, perché ti porta nella testa di un uomo anziano, famoso ma finito sotto accusa nella Norvegia del dopoguerra. Non è una storia d’azione, ma un viaggio interiore potentissimo. Seguiamo l’autore mentre è confinato, prima agli arresti domiciliari, poi in ospedali, ospizi e persino una clinica psichiatrica per una perizia. Nonostante la sordità e i problemi fisici che peggiorano, come la vista che cala (quella che lui chiama “gangsyn”, la vista per camminare), la sua mente è super attiva. Il libro racconta il suo processo legale, i rinvii continui, le perizie psichiatriche che lo dichiarano mentalmente indebolito ma non pazzo, quasi come se fosse stato il soggiorno in clinica a peggiorarlo. Ma soprattutto, è pieno delle sue riflessioni: sulla vita che scorre, sulla natura, sulla fede, sulla stranezza delle persone che incontra (come Pat o Maren Maria Kjeldsen), sui suoi tentativi di scrivere versi, anche se poi li brucia. È un libro sulla dignità, sull’osservazione del mondo da una posizione di isolamento forzato, e su come l’anima e la mente continuino a cercare un senso e a creare, anche quando il corpo cede e il mondo esterno ti giudica. È un pezzo fondamentale della letteratura norvegese, una sorta di memoria finale di Hamsun che scava a fondo nell’esperienza umana.Riassunto Breve
Dopo la guerra, nel 1945, una persona viene messa agli arresti domiciliari, poi spostata in un ospedale e in seguito in un ospizio per anziani. Anche la moglie viene arrestata. La persona dice di essere sana ma sorda, mentre i giornali parlano di un crollo. Le comunicazioni sono difficili per la sordità, e leggere i giornali è proibito dalla polizia. Durante l’indagine legale, si controlla il patrimonio. La persona si assume la responsabilità delle sue azioni, ma dice di non sapere dei crimini tedeschi perché non poteva leggere. Si notano problemi fisici dovuti all’età e alla sordità, come vertigini e fatica a camminare. Viene trasferita in una clinica psichiatrica a Oslo per essere valutata mentalmente, forse per pressione alta o un vecchio problema al cervello. Rimane lì per mesi, con regole strette, oggetti personali presi e interrogatori scritti per via della sordità. La valutazione psichiatrica, che considera anche quello che dice la moglie, conclude che la persona non è mai stata malata di mente, ma le sue capacità mentali sono peggiorate in modo permanente, e questo peggioramento viene attribuito proprio al tempo passato nella clinica. Il processo legale continua con perizie psichiatriche e rinvii. Il procuratore ferma il caso e ritira l’accusa, ma questo non viene accettato perché si vuole un processo per rispondere delle proprie azioni. Questa situazione crea incertezza. La perizia degli esperti, in particolare quella del professor Langfeldt, viene criticata perché considerata invadente e basata su informazioni non sicure, come voci su commenti contro gli ebrei o lettere anonime. L’esperienza nella clinica psichiatrica è vista come un periodo di sofferenza, dove si è trattati come un oggetto di studio in un sistema rigido. Nonostante i problemi fisici, come la vista che peggiora, e la reclusione, si osservano la vita di ogni giorno, i cambi delle stagioni e le piccole storie delle persone. Si pensa a quanto la vita sia breve e al concetto di patria, come emerge da un incontro a Helsinki. Un altro incontro importante è con Martin, un uomo religioso che viaggia a piedi, la cui storia d’amore finita male mostra quanto siano complicate le vite delle persone. Si mantiene un atteggiamento di osservazione distaccata verso quello che succede fuori e le proprie condizioni, concentrandosi sui pensieri interiori e sugli incontri. La fede appare come un miracolo, non solo qualcosa che si capisce con la testa, come si vede in un incontro religioso dove la preghiera coinvolge tutti. La vita va avanti tra l’invecchiamento e i limiti del corpo, mentre il processo legale si trascina con rinvii e l’attenzione dei media. La vita in un luogo di ricovero è fatta di piccole osservazioni sulle persone e le loro abitudini. C’è bisogno di stare soli per affrontare un “ronzìo” dentro, un desiderio di creare che porta a scrivere poesie, anche senza essere bravi tecnicamente. Questi scritti spesso vengono buttati via o bruciati, segno di un continuo creare e rifiutare. Durante il processo, la difesa si basa sull’idea di aver agito per il bene del paese occupato, cercando di evitare sofferenze e dare alla Norvegia un ruolo importante in una nuova Europa. Le azioni, come scrivere articoli e mandare telegrammi per salvare vite, erano guidate da questa idea e dalla propria coscienza, considerata più importante del giudizio degli altri. Nonostante l’accusa di tradimento, si afferma di avere la coscienza pulita. Si riflette sulla natura umana attraverso storie del passato, come quelle vissute in America. Si incontrano persone semplici e lavoratrici, ma anche figure difficili come l’amico Pat, la cui nostalgia per la patria si scontra con un’attrazione irragionevole e gelosa per una ragazza giovane, portando a comportamenti strani. Queste storie mostrano quanto sia difficile capirsi tra persone e quanto siano imprevedibili le emozioni. La vita è un susseguirsi di stagioni, difficoltà come l’inverno freddo e momenti di rinascita come la primavera, con la morte vista come un passaggio naturale. La tristezza profonda scompare quando non c’è più gelosia. La rabbia forte finisce. Pat, dimagrito, si riprende e ritrova le forze. Pat chiede di essere pagato per il lavoro fatto, non vuole stare nelle stanze costruite. Chiede soldi per andare nel Wyoming. Le donne si oppongono, specialmente Bridget, che è cambiata ed è brava. Pat chiede 240 dollari, ma le donne dicono che il lavoro non vale tanto e lo obbligano ad accettare la metà per avere i soldi subito. Pat chiama le donne “vagabonde”. Si è contenti che Pat e Bridget si siano lasciati. Anche la persona pensa di lasciare il lavoro nel negozio, dove lo stipendio è basso, per andare a ovest nelle grandi pianure, cercando cibo e alloggio gratis. Pat parte per il Wyoming, vuole vendere una fattoria che ha preso dopo che il proprietario se n’è andato. La persona si sposta nella fattoria Dalrumples. Sono passati tre anni da un arresto che non ha avuto conseguenze. Si pratica il silenzio. Il viaggio della vita continua, raccogliendo cose che capitano per caso. Solo le persone stupide danno nomi importanti a queste casualità. Arriva l’estate, il caldo, poi il tempo cambia. Si osserva la luna che appare dopo ore che non c’era. Questo non è un grande cambiamento, ma crea un po’ di confusione. Le capacità mentali sono peggiorate, c’è arteriosclerosi, chiamata “podagra” per essere gentili. Si è smesso di usare il bastone, considerato una cosa inutile. La podagra è un fastidio perché si perde l’udito e, peggio, la vista, rendendo difficile leggere il giornale, anche se si riesce a leggere sotto la luce forte del sole. Esiste l’idea di “gangsyn”, la vista che basta per camminare da soli. Maren Maria Kjeldsen, una donna misteriosa con mani belle ma inutilizzate, aveva il “gangsyn” nonostante altri problemi e usasse un bastone. Cercava tabacco da masticare per il mal di denti. Ha vissuto a lungo, camminando da sola tra le fattorie, mantenendo il “gangsyn” fino alla fine. È una cosa buona avere la vista che permette di camminare a lungo. La Corte di Cassazione ha dato la sentenza. La scrittura si ferma.Riassunto Lungo
1. La Prigionia e la Mente
Dopo la fine della guerra, nel 1945, un individuo viene messo agli arresti domiciliari e poi trasferito in un ospedale a Grimstad. Anche la moglie viene arrestata. Nonostante dichiari di essere sano, sebbene sordo, la stampa parla di un suo collasso. La sordità rende difficili le interazioni con chi lo assiste. Inoltre, per ordine della polizia, gli viene proibito di leggere i giornali.Le Difficoltà e il Processo
Durante la preparazione del processo, si indaga sul suo patrimonio dichiarato. L’individuo si assume la responsabilità delle proprie azioni, ma sostiene di non essere stato a conoscenza dei crimini tedeschi perché non aveva accesso alle informazioni, dato il divieto di lettura. A queste difficoltà si aggiungono problemi fisici legati all’età e alla sordità, come vertigini e fatica nel camminare, che lo costringono ad arrangiarsi per le necessità di ogni giorno.I Trasferimenti e le Condizioni di Vita
Viene poi trasferito in un ospizio per anziani a Landvik. Qui ha più libertà di muoversi e può leggere i giornali del luogo. In seguito, viene portato in una clinica psichiatrica a Oslo per una valutazione mentale. La ragione ufficiale sembra essere una possibile pressione alta o un’emorragia cerebrale passata.La Valutazione Psichiatrica
Il periodo di internamento dura diversi mesi. È un periodo segnato da restrizioni, dalla confisca degli oggetti personali e da interrogatori condotti per iscritto, sempre a causa della sordità. La valutazione psichiatrica finale, che considera anche le informazioni fornite dalla moglie, arriva a una conclusione importante: l’individuo non ha mai sofferto di malattie mentali. Tuttavia, le sue capacità mentali risultano permanentemente indebolite, un danno che la perizia attribuisce proprio al tempo trascorso nella clinica.È davvero credibile che un individuo coinvolto in eventi bellici non avesse alcun accesso a informazioni sui crimini commessi, basando la sua difesa unicamente sul divieto di lettura dei giornali?
Il capitolo, nel presentare la difesa dell’individuo basata sulla mancanza di informazioni dovuta al divieto di lettura dei giornali, solleva un punto critico. È plausibile che in un contesto bellico, e data l’evidente posizione dell’individuo che lo ha portato all’arresto e al processo, l’unica fonte di informazione rilevante fossero i giornali? Per valutare la solidità di tale argomentazione, sarebbe utile approfondire la storia della circolazione delle informazioni durante i conflitti, le dinamiche dei processi post-bellici e le strategie difensive comuni in tali contesti. Approfondire la storia del periodo e le discipline legate al diritto internazionale e alla psicologia sociale potrebbe fornire un quadro più completo.2. L’attesa e lo sguardo esterno
Il processo legale prevede perizie psichiatriche e continui rinvii delle decisioni. Il procuratore decide di sospendere il procedimento e ritirare l’accusa. Questa scelta non viene accettata, perché si desidera affrontare un processo per rispondere delle proprie azioni. La situazione rimane così in uno stato di incertezza. Questo impedisce di arrivare a una soluzione definitiva e chiara.La Perizia Psichiatrica e la Clinica
La perizia viene svolta da esperti. Vengono mosse critiche al professor Langfeldt e ai suoi metodi. Questi metodi sono visti come invadenti e basati su informazioni non controllate, come un rapporto su presunti atteggiamenti ostili o lettere anonime. Il periodo trascorso nella clinica psichiatrica è un’esperienza di sofferenza e di perdita della propria identità. La struttura è descritta come un sistema rigido e severo, dove la persona viene trattata come un oggetto da studiare.Vivere in Confinamento e Osservare il Mondo
Nonostante le difficoltà fisiche, come la vista che peggiora, e la reclusione in un ospizio, l’attenzione si rivolge all’osservazione della vita quotidiana. Si notano i cambiamenti delle stagioni. Si osservano le piccole vicende umane che accadono intorno. Questa capacità di osservare il mondo esterno e i suoi dettagli rimane presente anche in condizioni di isolamento.Riflessioni e Incontri Significativi
Accanto all’osservazione, ci sono riflessioni profonde. Si pensa alla natura passeggera dell’esistenza. Viene considerato il concetto di patria, forse stimolato da un incontro. Un altro incontro importante avviene con Martin, un pellegrino religioso. La sua storia personale di amore non corrisposto e dolore mette in luce la complessità dei percorsi umani. Questi incontri e le riflessioni interiori diventano centrali, mantenendo l’attenzione sulle connessioni umane.Ma le perizie psichiatriche, descritte come ‘invadenti’ e basate su ‘informazioni non controllate’, sono uno strumento di giustizia o un pretesto per la reclusione?
Il capitolo solleva interrogativi cruciali sulla validità e l’etica delle pratiche psichiatriche in ambito legale. La critica mossa ai metodi utilizzati e all’ambiente clinico descritto come disumanizzante suggerisce una profonda sfiducia nel sistema. Per comprendere meglio queste dinamiche e formarsi un’opinione informata, è fondamentale esplorare la storia della psichiatria, in particolare quella forense, e le critiche che le sono state rivolte nel tempo. Approfondire il pensiero di autori come Michel Foucault, che ha analizzato il rapporto tra potere e istituzioni, o Franco Basaglia, figura chiave del movimento anti-istituzionale, può fornire il contesto necessario per valutare le argomentazioni presentate nel capitolo.3. Visioni, giudizi e la vita interiore
La vita quotidiana è segnata dall’invecchiamento e dalle limitazioni fisiche che questo porta. Si osservano le piccole abitudini delle persone in un luogo di ricovero, notando i dettagli della convivenza forzata. Contemporaneamente, un processo legale si trascina, caratterizzato da continui rinvii che attirano l’attenzione dei media. Questa situazione legale è una presenza costante che si affianca alla realtà fisica e sociale del presente.La vita interiore e la creatività
Per affrontare il “ronzìo” interiore, un impulso creativo che spinge a scrivere versi anche senza una tecnica perfetta, emerge un forte bisogno di solitudine. Questo processo di scrittura è un ciclo continuo di creazione e rifiuto, dove i testi prodotti vengono spesso scartati o persino bruciati. Accanto a questa spinta creativa, la fede si manifesta come un’esperienza profonda, quasi un miracolo, che va oltre la comprensione razionale e può trascinare le persone, come si osserva durante un raduno religioso.La difesa e la coscienza personale
La difesa nel processo si basa sulla ferma convinzione di aver agito unicamente per il bene del paese durante l’occupazione. L’obiettivo era prevenire sofferenze e assicurare alla Norvegia una posizione di rilievo all’interno di un nuovo ordine europeo. Ogni azione intrapresa, come la stesura di articoli o l’invio di telegrammi per salvare vite, era motivata da questa visione e da una coscienza personale considerata superiore a qualsiasi giudizio esterno. Nonostante l’accusa di tradimento, si mantiene la piena affermazione di avere una coscienza pura.Riflessioni sulla natura umana
Le riflessioni sulla natura umana prendono spunto da aneddoti del passato, in particolare dalle esperienze vissute in America. Si incontrano persone semplici e dedite al lavoro, ma anche figure più complesse, come l’amico Pat. La sua storia rivela come la nostalgia per la patria possa scontrarsi con un’infatuazione irrazionale e gelosa per una giovane donna, portando a comportamenti incomprensibili. Queste vicende personali mettono in luce la difficoltà di capirsi tra individui e l’imprevedibilità delle emozioni umane.
La vita stessa appare come un ciclo continuo, un alternarsi di stagioni. Ci sono periodi di difficoltà, paragonabili a un inverno rigido, seguiti da momenti di rinascita, come l’arrivo della primavera. In questa visione, la morte è semplicemente un passaggio naturale.[/membership]
Davvero una ‘coscienza pura’, per quanto soggettiva, basta a cancellare il peso del giudizio storico e legale su azioni che hanno avuto conseguenze concrete?
Il capitolo, nel presentare la difesa, pone l’accento sulla ‘coscienza pura’ come giustificazione ultima. Tuttavia, questa visione non affronta adeguatamente la complessità del rapporto tra intenzione soggettiva e impatto oggettivo delle azioni, né il conflitto tra coscienza individuale e responsabilità verso la comunità e lo stato, specialmente in contesti estremi come un’occupazione. Per esplorare le sfumature di questo dilemma, sarebbe opportuno approfondire la filosofia politica, l’etica e la storia dei periodi bellici e di occupazione. Figure come Hannah Arendt o autori che trattano il tema del diritto penale internazionale possono offrire spunti critici.4. Soldi, Viaggi e la Vista per Camminare
La profonda prostrazione svanisce, la furia intensa si dissolve. Pat, dimagrito, si riprende e ritrova le forze dopo questi eventi. Chiede un pagamento per il lavoro svolto, rifiutando di abitare nelle stanze che aveva contribuito a costruire. Esige denaro per potersi spostare nel Wyoming, una richiesta a cui le donne si oppongono con resistenza. Bridget, in particolare, si mostra cambiata e abile nel gestire la situazione. Pat chiede 240 dollari, ma le donne contestano l’entità del lavoro svolto e lo costringono ad accettare la metà per ottenere subito i soldi necessari. Di fronte a questa situazione, Pat definisce le donne “vagabonde”.Soddisfazione e Nuovi Orizzonti
Il narratore si sente soddisfatto per la rottura tra Pat e Bridget, un evento che segna un cambiamento. Anche il narratore progetta di lasciare il proprio lavoro in negozio, dove lo stipendio è considerato basso e insufficiente. L’idea è di spostarsi verso ovest, nelle vaste praterie, con l’obiettivo di trovare vitto e alloggio gratuiti. Pat, nel frattempo, parte effettivamente per il Wyoming, con l’intenzione di vendere una fattoria che aveva acquisito in precedenza. Il narratore, seguendo i propri piani, si sposta alla fattoria Dalrumples. In questo periodo, sono passati tre anni da un arresto che non ha avuto conseguenze legali significative. Si osserva un periodo in cui si pratica il silenzio, forse riflettendo sui cambiamenti in atto.
Riflessioni sul Tempo che Passa
Il viaggio della vita prosegue, come un cammino che raccoglie una serie di casualità lungo la strada. Si osserva come solo gli stolti tendano a dare nomi altisonanti a queste coincidenze o eventi inaspettati. Arriva l’estate con il suo caldo intenso, ma poi il tempo cambia, portando nuove condizioni. Si osserva, ad esempio, la luna che sorge nel cielo dopo essere stata assente per ore. Questo particolare evento astronomico non rappresenta uno sconvolgimento drammatico, ma genera comunque un leggero senso di disorientamento, un’alterazione nella percezione usuale del tempo o del ciclo naturale.
Salute, Vista e il “Gangsyn”
Con il passare del tempo, le facoltà mentali mostrano segni di indebolimento, e si manifesta l’arteriosclerosi, a cui ci si riferisce con il termine “podagra” per una questione di riguardo. Si è smesso di utilizzare il bastone, percepito ora come un’affettazione piuttosto che una necessità reale. La condizione descritta come “podagra” si rivela una vera seccatura, in quanto comporta una progressiva perdita dell’udito e, aspetto ancora peggiore, della vista. Questa diminuzione della vista rende difficile la lettura del giornale, anche se in condizioni di luce solare piena la lettura risulta ancora possibile. In questo contesto emerge il concetto di “gangsyn”, un termine che descrive la capacità di avere una vista sufficiente per potersi muovere e camminare senza la necessità di un aiuto esterno. Viene ricordata la figura di Maren Maria Kjeldsen, una donna misteriosa con mani descritte come belle ma inutilizzate, la quale possedeva questo “gangsyn”. Nonostante altri acciacchi fisici e l’occasionale uso di un bastone, manteneva una vista adeguata per camminare. Si racconta che cercasse tabacco da masticare per alleviare un mal di denti persistente. Maren Maria Kjeldsen visse fino a tarda età, continuando a camminare autonomamente tra le fattorie, dimostrando di mantenere il suo “gangsyn” fino agli ultimi giorni. Avere la vista necessaria per poter camminare a lungo da soli è considerato un bene prezioso.
La Corte di Cassazione ha emesso la sua sentenza definitiva. Con questo evento, la scrittura si ferma.
Davvero il capitolo confonde l’arteriosclerosi con la podagra, o c’è un significato nascosto in questa bizzarra terminologia medica?
Il capitolo presenta una notevole confusione terminologica, equiparando l’arteriosclerosi alla podagra. Si tratta di due condizioni mediche distinte: la podagra è una forma di gotta che colpisce le articolazioni, mentre l’arteriosclerosi è l’indurimento delle arterie, con conseguenze ben diverse sul sistema circolatorio e cognitivo. Questa imprecisione solleva dubbi sulla fedeltà della narrazione o suggerisce un uso intenzionale del linguaggio per veicolare significati ulteriori o riflettere lo stato mentale del narratore. Per comprendere meglio questo aspetto, potrebbe essere utile approfondire la terminologia medica di base e le tecniche di analisi della voce narrante in letteratura. Un’indagine sull’autore del capitolo potrebbe inoltre fornire contesto sul suo stile e sulle sue convenzioni narrative.Abbiamo riassunto il possibile
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