Contenuti del libro
Informazioni
“OCD relazionale” di Sheva Rajaee è un libro che spacca se ti ritrovi spesso a farti mille domande sulla tua relazione, tipo “è quella giusta?”, “lo amo davvero?”. Parla del Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione, o ROCD, spiegando come questi dubbi ossessivi nascano dall’ansia relazionale e da idee sbagliate sull’amore, come il famoso mito dell’anima gemella che ci fa credere che l’amore vero sia senza problemi. Il libro ti fa capire che cercare di calmare l’ansia con le compulsioni, tipo chiedere sempre conferme o rimuginare, peggiora solo le cose. Non troverai personaggi o luoghi specifici qui, è più una guida pratica. Ti insegna a riconoscere le tue distorsioni cognitive, a gestire l’incertezza che è normale in amore e a superare cose come la vergogna o le ansie legate alla sessualità. È un percorso per accettare l’amore imperfetto e usarlo come motore per la tua crescita personale, mostrandoti che si può vivere una relazione autentica anche con l’ansia, imparando a conviverci invece di combatterla.Riassunto Breve
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione, noto come ROCD, si manifesta attraverso dubbi persistenti e intrusivi sulla relazione sentimentale, mettendo in discussione l’amore provato, l’adeguatezza del partner o la compatibilità di coppia. Questa condizione è strettamente legata all’ansia, originata in parte da un’amigdala iperattiva, la zona del cervello associata alla paura. Un fattore che aggrava il ROCD è il “Mito dell’Anima Gemella”, un’idea culturale che promuove l’aspettativa di un amore perfetto, certo e privo di sforzo, in netto contrasto con la realtà delle relazioni che richiedono impegno e la capacità di tollerare l’incertezza. I tentativi di gestire l’ansia del ROCD attraverso azioni compulsive, come la ricerca costante di rassicurazioni o la ruminazione mentale, offrono solo un sollievo temporaneo e finiscono per rafforzare il ciclo dell’ansia. Queste compulsioni convalidano i pensieri intrusivi, consolidando la convinzione che la certezza sia indispensabile e l’incertezza intollerabile. Anche esperienze passate, in particolare stili di attaccamento insicuri o caotici derivanti da dinamiche familiari, possono predisporre un individuo all’ansia relazionale in età adulta, sebbene una relazione stabile e sana possa favorire la sicurezza affettiva. L’ansia nel ROCD si attiva spesso proprio di fronte alla vulnerabilità e al rischio che l’amore autentico comporta; paradossalmente, relazioni sane e disponibili possono innescare l’ansia perché presentano la possibilità di un coinvolgimento emotivo profondo, mentre relazioni meno impegnative possono sembrare più sicure mantenendo una distanza emotiva. La sessualità diventa un ambito particolarmente sensibile, caricata da aspettative irrealistiche di spontaneità e perfezione che l’ansia può facilmente inibire, bloccando eccitazione e piacere. Le distorsioni cognitive, ovvero schemi di pensiero errati come il pensiero dicotomico, la catastrofizzazione o il perfezionismo, alimentano ulteriormente l’ansia relazionale. Riconoscere e modificare questi pensieri distorti è un passo fondamentale per ridurre l’ansia. Il recupero dal ROCD implica la comprensione della natura dell’ansia, l’interruzione delle compulsioni e l’accettazione dell’incertezza come parte inevitabile dell’amore e della vita. L’amore autentico non si basa sulla scoperta di un’anima gemella perfetta, ma sulla scelta consapevole di amare e impegnarsi nonostante dubbi e paure. Tecniche terapeutiche come la ristrutturazione cognitiva, la terapia di accettazione e impegno (ACT) che insegna a coesistere con l’ansia accettando pensieri indesiderati e focalizzandosi sui valori personali, e la terapia di esposizione e prevenzione della risposta (ERP) che prevede l’esposizione graduale alle paure relazionali senza ricorrere alle compulsioni, sono strumenti efficaci per affrontare il disturbo. L’obiettivo non è eliminare l’ansia, ma cambiare il modo in cui ci si relaziona ad essa, imparando a tollerarla. La paura del rifiuto e la vergogna, spesso radicata nell’infanzia, possono portare a evitare l’intimità e l’impegno, facendo sentire una persona fondamentalmente sbagliata. Superare la vergogna richiede la coltivazione dell’auto-compassione, riconoscendo il proprio valore intrinseco indipendentemente dai successi esterni. Il percorso di guarigione è continuo, richiede impegno costante e l’accettazione che momenti difficili sono normali opportunità di crescita. È necessario elaborare il lutto per le aspettative irrealistiche di un amore perfetto e abbracciare l’idea di un amore imperfetto ma reale. Un amore sano si basa su una chimica ridefinita come curiosità duratura, una connessione intesa come capacità di riparare le inevitabili disconnessioni, e una compatibilità vista come allineamento di valori fondamentali e volontà di crescere insieme. Le relazioni sono viste come “macchine per la crescita personale”, non vie di fuga dalla sofferenza. È importante non affidarsi ciecamente alle emozioni nella scelta del partner, poiché sono transitorie e influenzate dalle paure, preferendo un approccio più consapevole e scelto all’amore. Accettare l’incertezza intrinseca all’amore e alla vita e imparare a gestire il disagio che ne deriva è essenziale per costruire relazioni autentiche e favorire la crescita personale.Riassunto Lungo
1. Il Nodo Ansioso delle Relazioni
Cos’è il Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione (ROCD)
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione, noto anche come ROCD, si presenta quando una persona è tormentata da dubbi continui sulla propria relazione. Questi dubbi ossessivi riguardano l’amore che si prova, la persona con cui si sta e se la relazione funziona. Questo disturbo nasce dall’ansia, in particolare da una reazione eccessiva dell’amigdala, che è la parte del cervello che gestisce la paura.L’Influenza del Mito dell’Anima Gemella
Un’idea molto diffusa nella nostra società, il “Mito dell’Anima Gemella”, peggiora il ROCD. Questo mito ci fa credere che l’amore vero sia facile, perfetto e senza problemi. In realtà, questo crea delle aspettative sbagliate sull’amore. Il mito dell’anima gemella dice che se è amore vero, non ci sono dubbi. Ma la realtà è diversa: l’amore richiede impegno, accettare che ci siano incertezze e affrontare i problemi insieme.Il Circolo Vizioso delle Compulsioni
Quando si cerca di risolvere il ROCD mettendo in atto dei comportamenti compulsivi, come chiedere sempre rassicurazioni al partner o pensare in continuazione alla relazione, si peggiora solo la situazione. Questi comportamenti danno un senso di sollievo momentaneo, ma in realtà alimentano l’ansia. Infatti, queste azioni fanno sembrare veri i pensieri negativi e fanno credere che sia necessario essere sempre sicuri e che non si possa sopportare l’incertezza.Le Radici Profonde del ROCD
A volte, il ROCD può essere influenzato da esperienze negative vissute durante l’infanzia e dal proprio stile di attaccamento, cioè dal modo in cui si è imparato a relazionarsi con gli altri fin da piccoli. Questi fattori possono rendere alcune persone più inclini a sentirsi ansiose nelle relazioni sentimentali.La Via d’Uscita dal ROCD
Però, è possibile superare il ROCD. Il primo passo è capire come funziona l’ansia. Poi, bisogna interrompere i comportamenti compulsivi che mantengono vivo il problema. Infine, è fondamentale accettare che l’incertezza fa parte dell’amore. L’amore vero non è trovare la persona perfetta, “l’anima gemella”, ma scegliere di amare una persona e impegnarsi nella relazione, anche quando ci sono dubbi e ansie.È davvero sufficiente “accettare l’incertezza” per superare un disturbo complesso come il ROCD, o il capitolo rischia di banalizzare un problema psicologico profondo?
Il capitolo presenta l’accettazione dell’incertezza come una chiave per superare il ROCD, ma omette di considerare la complessità intrinseca dei disturbi ossessivo-compulsivi. Affrontare il ROCD potrebbe richiedere un approccio più articolato che vada oltre la semplice accettazione intellettuale dell’incertezza. Per una visione più completa, sarebbe utile approfondire le dinamiche psicologiche del disturbo ossessivo-compulsivo attraverso studi di autori come Jeffrey Schwartz, esperto nel trattamento di tali disturbi, per comprendere meglio la natura multifattoriale del ROCD e le strategie terapeutiche più efficaci.2. La Rete dell’Ansia: Distorsioni Cognitive e Sessualità
L’Origine dell’Ansia nelle Relazioni
L’ansia nelle relazioni sentimentali, specialmente la ROCD, nasce spesso da un’infanzia caratterizzata da figure genitoriali insicure o con comportamenti imprevedibili. A questo si aggiunge una predisposizione genetica all’ansia. Questa combinazione rende le relazioni adulte particolarmente complicate, portando a continui dubbi e ansia nel rapporto di coppia. Nonostante queste difficoltà, è importante sapere che è possibile superarle e raggiungere una relazione affettiva sicura e serena, costruendo un legame sano e stabile.Come si Manifesta la ROCD
La ROCD si presenta quando l’ansia si attiva di fronte alla fragilità e al rischio che sono parte dell’amore. Una relazione sana e affettuosa può paradossalmente scatenare l’ansia, proprio perché offre la possibilità di un vero coinvolgimento emotivo. Spesso, chi soffre di ansia preferisce relazioni superficiali e distanti, che mantengono una sorta di “distanza di sicurezza”, evitando così di esporsi alla vulnerabilità.Il Ruolo della Sessualità nell’Ansia Relazionale
La sfera sessuale diventa un terreno particolarmente delicato quando si parla di ansia. Le aspettative irrealistiche sul sesso, spesso alimentate dai media e da idee sbagliate diffuse nella società, creano una forte pressione sulla performance e sulla spontaneità del desiderio. Si pensa erroneamente che una vita sessuale sana debba essere sempre spontanea, piena di passione e senza alcuno sforzo. In realtà, una sessualità sana include una varietà di esperienze, riconosce la normalità delle fantasie e valorizza la qualità degli incontri più della quantità. Il desiderio sessuale è influenzato da molti fattori diversi, come aspetti biologici, psicologici e culturali. L’ansia può diventare un ostacolo importante, bloccando l’eccitazione e il piacere.Le Distorsioni Cognitive che Alimentano l’Ansia
Le distorsioni cognitive, cioè modi di pensare sbagliati e ripetitivi, contribuiscono ad aumentare l’ansia nelle relazioni. Tra queste distorsioni troviamo il pensiero “tutto o niente” (vedere le cose solo in bianco e nero), la tendenza a immaginare sempre il peggio (catastrofizzazione), il ragionamento emotivo (dare più peso alle emozioni che ai fatti), il perfezionismo, il confronto continuo con gli altri e la tendenza a pensare di sapere cosa pensano gli altri (lettura della mente). Imparare a riconoscere e correggere queste distorsioni è fondamentale per diminuire l’ansia e vivere relazioni più tranquille. La ristrutturazione cognitiva, che consiste nell’analizzare e correggere i pensieri distorti, è un metodo efficace per affrontare l’ansia e aprirsi alla vulnerabilità necessaria per vivere un amore vero. Accettare che l’amore è incerto e complesso è un passo cruciale per superare l’ansia e costruire relazioni significative e profonde.Affermare che l’ansia relazionale derivi principalmente da infanzia e distorsioni cognitive non rischia di ignorare la complessità delle dinamiche affettive adulte e i fattori sociali e culturali che le influenzano?
Il capitolo sembra concentrarsi eccessivamente sulle radici infantili e sui processi cognitivi individuali come cause principali dell’ansia relazionale. Sebbene questi aspetti siano indubbiamente rilevanti, una visione così focalizzata potrebbe trascurare l’impatto significativo delle norme sociali, delle aspettative culturali e delle dinamiche interpersonali attuali. Per una comprensione più completa, sarebbe utile esplorare la sociologia delle relazioni affettive e approfondire autori come Eva Illouz, che analizzano l’influenza delle strutture sociali sulle emozioni e sulle relazioni.3. Accettare l’Incertezza, Affrontare la Paura
La gestione del Disturbo Ossessivo Compulsivo Relazionale (ROCD) richiede un approccio che considera diversi aspetti. Il primo passo fondamentale è riconoscere e correggere i modi di pensare distorti, che sono tipici di chi soffre di ROCD.Riconoscere e Correggere i Pensieri Distorti
È cruciale imparare a individuare i pensieri distorti e rispondere in modo razionale. Questo significa evitare di cercare rassicurazioni immediate e invece allenarsi a sopportare l’incertezza. Affrontare i pensieri in questo modo aiuta a ridurre il loro impatto negativo nel tempo.L’Accettazione e l’Impegno (ACT)
La terapia di accettazione e impegno, nota come ACT, è molto importante nella gestione del ROCD. L’ACT insegna a convivere con l’ansia in modo pacifico. Si impara ad accettare pensieri e sensazioni spiacevoli senza opporsi. Tecniche come dare un nome al pensiero (“nominare il pensiero”) e accettare il disagio (“appoggiarsi al disagio”) aiutano a creare distanza dai pensieri ossessivi, diminuendone la forza.Concentrarsi sui Valori Personali
Un altro aspetto fondamentale dell’ACT è identificare e rafforzare i propri valori personali. Questo è essenziale per indirizzare le proprie azioni verso ciò che conta davvero, invece di reagire all’ansia. Essere consapevoli delle reazioni fisiche all’ansia e imparare a gestirle contribuisce ulteriormente a controllare il disturbo.La Terapia di Esposizione e Prevenzione della Risposta (ERP)
La terapia di esposizione e prevenzione della risposta, chiamata ERP, è un passo decisivo nel trattamento del ROCD. Con la ERP, si affrontano gradualmente le paure più profonde legate alla relazione. Ci si espone di proposito a situazioni che generano ansia, evitando però di mettere in atto i comportamenti compulsivi abituali.Affrontare Gradualmente le Paure
Per affrontare le paure in modo efficace, è utile creare una lista delle situazioni che provocano ansia, partendo da quelle meno intense. Iniziare dalle situazioni meno difficili permette di aumentare gradualmente la capacità di sopportare l’ansia. Perché la terapia funzioni, è fondamentale essere disposti a provare disagio, ripetere le esposizioni e resistere alla spinta di calmare l’ansia attraverso comportamenti compulsivi.Cambiare il Rapporto con l’Ansia
Questo processo porta a una progressiva riduzione della sensibilità all’ansia. Si diventa consapevoli che è possibile tollerare l’incertezza e vivere una vita piena e soddisfacente nonostante il ROCD. L’obiettivo finale non è eliminare completamente l’ansia, ma trasformare il modo in cui ci si rapporta ad essa, imparando ad accettarla e a conviverci.Ridefinire chimica, connessione e compatibilità è davvero la chiave per l’amore duraturo, o rischiamo di relativizzare concetti fondamentali, allontanandoci da una comprensione più oggettiva e potenzialmente scientifica delle dinamiche relazionali?
Il capitolo propone una ‘ridefinizione’ di concetti chiave come chimica, connessione e compatibilità, suggerendo che un amore sano si basi su una nuova interpretazione di questi termini. Tuttavia, questa impostazione solleva interrogativi. È sufficiente ‘ridefinire’ questi concetti, o dovremmo invece approfondire la comprensione delle dinamiche psicologiche e biologiche che sottendono l’attrazione, il legame e la compatibilità? Per rispondere a questa domanda, potrebbe essere utile esplorare la letteratura scientifica sulla psicologia delle relazioni e la teoria dell’attaccamento, autori come Amir Levine o Sue Johnson potrebbero offrire spunti interessanti.5. Amore Imperfetto, Crescita Autentica
L’andamento delle relazioni amorose
Le relazioni amorose cambiano nel tempo, proprio come un bambino che cresce. In una relazione ci sono momenti in cui ci sentiamo molto vicini al partner e altri in cui ci sentiamo più distanti. A volte, si ha paura di questi momenti di distanza, ma non c’è motivo. Questi allontanamenti sono normali e servono per far crescere il rapporto. Le ricerche dimostrano che in una coppia l’intesa perfetta non dura tutto il tempo. Infatti, capita spesso di non capirsi e di litigare. L’importante è sapersi riavvicinare dopo questi momenti difficili.La paura di essere distanti
Quando eravamo bambini, avevamo bisogno che chi si prendeva cura di noi ci rispondesse subito per sopravvivere. Questa esperienza infantile ci fa desiderare di essere sempre connessi al partner anche da adulti. Così, ci aspettiamo inconsciamente che il partner ci capisca sempre al volo. Però, in una relazione adulta, le cose non funzionano così. Per essere capiti, bisogna impegnarsi e parlare con il partner. Quindi, è normale che ci siano momenti di distanza, piccoli o grandi, ogni giorno. Questi momenti ci fanno capire che non possiamo mai conoscere completamente il partner.Accettare i momenti di distanza
Oggi, si guarda all’amore in modo nuovo. Si accettano i momenti in cui ci si allontana e non si è d’accordo. Questi momenti difficili possono essere utili. Ci spingono a riflettere su ciò in cui crediamo, a non essere sempre sulla difensiva e a maturare. L’intimità vera tra adulti nasce quando riusciamo a dire cosa ci serve e ad ascoltare cosa serve al partner. Così, superiamo l’idea infantile di essere capiti senza fare alcuno sforzo.La compatibilità e la crescita personale
Essere compatibili non significa trovare l’anima gemella che risolve tutti i problemi. Significa trovare una persona con cui crescere insieme. Le relazioni sono occasioni per crescere personalmente, non per scappare dai problemi. Un partner compatibile ci aiuta a realizzare noi stessi, affrontando insieme le difficoltà. Dobbiamo smettere di credere all’amore perfetto che ci salva da tutto. Dobbiamo dire no alle storie d’amore troppo semplici e accettare che le relazioni vere sono complicate.Come costruire un amore sano
Per avere una relazione sana, dobbiamo cambiare alcune idee sbagliate. Non dobbiamo scegliere il partner o prendere decisioni importanti per la relazione solo seguendo le emozioni. Le emozioni cambiano in fretta e sono influenzate dalle nostre paure. Invece di “cadere” innamorati, è meglio “camminare” nell’amore. Questo significa scegliere con attenzione e dire le cose in modo chiaro. Infine, pensare al divorzio come a una possibilità puòParadossalmente, farci impegnare di più nella relazione. Sapere di poter scegliere di andare via, ci fa sentire meno intrappolati in una relazione che non ci rende felici. L’amore e la vita sono pieni di incertezze. Accettare questa incertezza e imparare a gestire i momenti difficili è fondamentale per avere una relazione vera e crescere come persone.Affermare che “i momenti di distanza sono utili” non rischia di banalizzare la sofferenza che questi momenti possono causare e di ignorare le dinamiche relazionali disfunzionali?
Il capitolo sembra promuovere l’idea che accettare la distanza sia sempre positivo, ma non approfondisce quando questa distanza può diventare problematica o addirittura dannosa. Per rispondere a questa domanda, è utile studiare la psicologia relazionale e la comunicazione di coppia. Approfondire autori che si occupano di dinamiche relazionali e comunicazione interpersonale può fornire strumenti utili per distinguere la distanza costruttiva da quella distruttiva.Abbiamo riassunto il possibile
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