Letteratura

Occhio di gatto

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1. Memorie di Toronto e di un’Infanzia Nomade

Toronto appare trasformata, moderna, irriconoscibile agli occhi della narratrice, giunta in città per la sua retrospettiva d’arte. Eppure, un nome continua a risuonare nella sua mente: Cordelia. Un’amica persa di vista, di cui immagina possibili incontri, discorsi, silenzi. L’eco di un passato lontano, che la porta a quando la sua vita era un continuo viaggio con la famiglia, tra paesaggi rurali e motel. Un’infanzia nomade, in cui il fratello Stephen era compagno di giochi e avventure, in un mondo fatto di piccole cose, come il compleanno festeggiato con una macchina fotografica in dono. L’arrivo a Toronto fu una promessa di stabilità, presto delusa da una casa anonima, ancora in costruzione, immersa nel fango. Un nuovo inizio, segnato dalla fine dell’infanzia nomade e dall’ingresso in una realtà diversa, meno sognante, più concreta.

2. L’Istituto, la Scuola e le Amiche

Il cambio di lavoro del padre, ora professore universitario, trasforma la vita familiare. I genitori adottano un abbigliamento più formale, e la casa si arricchisce dei disegni di insetti realizzati dagli studenti, dettagliati e didattici. Ogni settimana, la famiglia visita l’Istituto di Zoologia, un luogo vasto e labirintico, pieno di creature affascinanti e inquietanti: serpenti, tartarughe e topi da laboratorio. Qui, la curiosità scientifica si accende, osservando al microscopio elementi naturali e persino il proprio corpo.Nonostante l’ambiente stimolante, un malessere interiore emerge, rendendo difficili anche le azioni più semplici e facendo sentire la narratrice un peso, mentre un senso di inutilità si insinua, contrastando con la normalità delle attività quotidiane, come i preparativi per una mostra d’arte.L’inizio della scuola introduce nuove dinamiche. La Scuola Privata Queen Mary, con la sua rigida divisione tra maschi e femmine, è un ambiente sconosciuto. L’amicizia con Carol Campbell apre le porte a un mondo di abitudini e convenzioni femminili, e attraverso Carol, si stringe un legame con Grace Smeath. Il trio instaura un’amicizia particolare, fatta di giochi e sottili dinamiche di potere. Colorare album e ritagliare cataloghi rivela un crescente interesse per l’universo femminile, fatto di oggetti e convenzioni sociali.Il Natale porta doni e cambiamenti. La casa diventa più confortevole. L’amicizia con Grace si intensifica, svelando la realtà della famiglia Smeath, segnata dalla malattia della madre. La figura della signora Smeath, con il suo aspetto particolare, diventa oggetto di una morbosa fascinazione.

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14. Il Tempo Ritrovato e Perduto

La protagonista si sveglia in una casa che sente sua solo per poco tempo, lontana dai doveri che la attendono, come l’apertura della sua mostra. Cammina nel quartiere dove è cresciuta e questo risveglia ricordi lontani, come quelli dell’amica Cordelia. Ricorda come il tempo ha cambiato i luoghi e le persone. Il pensiero della festa di Ognissanti porta a un confronto tra culture diverse e il loro modo di vedere la morte, mostrando come in Occidente sia difficile accettare il passaggio naturale tra vita e morte. Il ricordo della morte diventa concreto nel pensiero del fratello Stephen, morto in un attentato aereo. Vengono ricordati gli eventi di quel giorno, con attenzione agli ultimi momenti di vita del fratello, chiuso in un aereo dirottato. La perdita di Stephen ha segnato molto i genitori, facendoli invecchiare prima nel corpo e nello spirito. La madre, molto malata, ricorda il figlio e l’infanzia della protagonista, mentre mettono a posto vecchi oggetti in cantina, cercando di fare pace col passato. La visita alla vecchia scuola elementare, ora diventata un edificio moderno e senza volto, fa sentire ancora di più la lontananza e la perdita del passato. Mentre si prepara all’inaugurazione, la protagonista guarda le sue opere. I quadri raccontano la sua vita: oggetti che nascondono significati, ritratti intensi di persone importanti, paesaggi pieni di ricordi, opere dedicate al fratello e a persone chiave del suo passato. La mostra diventa così un modo per pensare al tempo che passa, alla natura dei ricordi che svaniscono, al dolore della perdita e alla fragilità della vita, che si vede anche nella delicatezza dell’arte.

15. Echi di Luce nel Nulla

Elaine è alla sua mostra d’arte, ma l’ambiente la innervosisce. L’attesa degli invitati è snervante, soprattutto perché spera di rivedere Cordelia, una figura chiave del suo passato. La città, tutt’altro che indifferente, la opprime e la costringe a confrontarsi con un’immagine di sé che credeva superata. Una giovane pittrice ammira i suoi primi lavori, ma questo non fa che accentuare la sensazione di essere relegata al passato, quasi dimenticata. La serata sembra un successo, eppure Elaine si sente svuotata, delusa dall’assenza di Cordelia. Mille domande affollano la sua mente, interrogativi irrisolti sul loro passato e sulle dinamiche che le hanno unite e divise. Il ricordo la riporta a un ponte della sua infanzia, un luogo denso di significati e di memorie legate a Cordelia. Qui, in un momento di profonda introspezione, ha una visione di Cordelia da giovane. Elaine, sentendosi ora più forte, le offre la possibilità di lasciar andare il passato, di “tornare a casa”. È un gesto simbolico, che segna una liberazione interiore. Più tardi, in aereo, osserva due anziane signore, piene di vitalità e spensieratezza. Elaine intuisce in loro una forma di libertà e accettazione, la stessa a cui aspira. La notte stellata, fuori dal finestrino, suggerisce la natura effimera del tempo, ma anche la possibilità di vedere chiaramente, nonostante l’oscurità.

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