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Informazioni
“Nuoto: Imparare a nuotare meglio, più velocemente, più facilmente” di Terry Laughlin non è il solito libro che ti dice solo di fare più vasche. Se ti senti bloccato nel tuo miglioramento nuoto, nonostante l’impegno, e ti sembra di lottare contro l’acqua, questo libro ti mostra una via diversa. Laughlin introduce il metodo Nuoto Total Immersion, un approccio rivoluzionario che mette la tecnica nuoto al primo posto. Invece di puntare sulla forza, impari a nuotare con efficienza, come un pesce, riducendo drasticamente la resistenza acqua. Il segreto sta nell’assetto in acqua e nel trasformare il nuoto in uno sport di abilità, usando il corpo in modo intelligente. Attraverso specifici drill nuoto, il libro ti guida passo passo a costruire una nuotata più fluida ed economica, che ti permetterà di nuotare più facile e, di conseguenza, nuotare più veloce. Non è solo un manuale tecnico; esplora anche l’importanza della pratica consapevole, dell’allenamento a secco per prevenire infortuni, del nuoto acque libere e del valore della comunità nel nuoto Masters. È una lettura essenziale per chiunque voglia trasformare la propria esperienza in acqua, scoprendo il piacere di scivolare con maestria.Riassunto Breve
Il nuoto tradizionale spesso porta a fatica e scarsi miglioramenti perché si concentra sulla forza e sulla sopravvivenza in acqua, non sull’efficienza. Un metodo diverso, chiamato Total Immersion (TI), propone di nuotare come un pesce, usando la tecnica e l’abilità invece della forza bruta. La velocità nel nuoto dipende dalla lunghezza della bracciata e dalla sua frequenza, ma aumentare solo la frequenza senza migliorare la lunghezza o l’efficienza spreca energia. L’obiettivo è scivolare meglio, riducendo la resistenza dell’acqua. Questo si ottiene migliorando l’assetto, concentrando il galleggiamento nella parte alta del corpo per mantenere gambe e fianchi a galla senza sforzo, e allungando il corpo in acqua, come uno yacht affusolato. Nuotare sul fianco, ruotando il corpo, riduce la superficie frontale esposta all’acqua. La propulsione efficace viene dalla rotazione del corpo, guidata dai fianchi, con le braccia che trasmettono questa potenza e le mani che si ancorano nell’acqua per permettere al corpo di avanzare. La bracciata deve essere lineare. L’allenamento non è più visto come accumulo di chilometri per stancarsi, ma come pratica mirata a sviluppare abilità specifiche, allenando il sistema nervoso e la memoria muscolare. Si scompongono i movimenti complessi in esercizi semplici, chiamati ‘drill’, per imparare la sensazione del movimento corretto. La qualità della pratica è più importante della quantità. La respirazione lenta e profonda, come nello yoga, aiuta a mantenere la calma e la concentrazione. L’equilibrio in acqua è fondamentale e si impara a sfruttare il galleggiamento naturale. L’allenamento deve essere specifico per l’obiettivo, che sia fitness, gara o performance, ma la tecnica è sempre prioritaria. Anche per la velocità, nuotare lentamente e concentrarsi sulla fluidità è utile per affinare la tecnica. Molti accessori comuni come tavoletta e pull buoy possono essere controproducenti perché spostano l’attenzione sulla forza invece che sulla tecnica. Il nuoto è un esercizio completo per fitness, perdita di peso (se abbinato a dieta e idratazione) e forza, ma l’allenamento a secco è essenziale per prevenire infortuni, specialmente alla spalla, e sviluppare forza funzionale. Esercizi per la cuffia dei rotatori e muscoli stabilizzatori sono importanti. Discipline come yoga e Pilates sono utili per la forza funzionale. Nuotare in compagnia, magari in un gruppo Masters, aumenta la motivazione e offre supporto. Le piscine richiedono regole di comportamento per garantire sicurezza ed efficienza a tutti. Le gare Masters sono accessibili a tutti i livelli e l’obiettivo è migliorare se stessi. Il nuoto in acque libere offre libertà ma richiede preparazione specifica per orientamento e sicurezza. La vera essenza del nuoto è la ricerca della maestria e dello stato di flusso, raggiungibili con pratica costante e consapevolezza. Risorse come il sito Total Immersion, libri e video offrono supporto e guide pratiche per apprendere questo metodo.Riassunto Lungo
1. Nuotare come un Pesce: La Rivoluzione nell’Acqua
Spesso si pensa al nuoto come all’attività fisica ideale. Però, quando ci si allena nel modo tradizionale, possono nascere delle difficoltà. Molti nuotatori si impegnano molto, facendo tante vasche, ma faticano a diventare più veloci e resistenti. Il problema è che di solito si impara a nuotare pensando soprattutto a galleggiare e muoversi in acqua per non affogare, invece di imparare a muoversi in modo efficace. Questo modo di insegnare il nuoto non aiuta a migliorare davvero e può diventare frustrante.Per fortuna, c’è un metodo nuovo che cambia completamente il modo di pensare al nuoto. Si chiama Total Immersion (TI), che vuol dire “immersione totale”. Invece di concentrarsi sulla forza e sul fare più vasche possibili, il metodo TI mette al primo posto la tecnica e l’efficienza. L’obiettivo è nuotareFluidamente, con la stessa eleganza di un pesce, sprecando meno energie e migliorando di più.Il segreto del metodo TI è capire che il nuoto è soprattutto una questione di abilità, come il golf o il tennis. Infatti, la tecnica è più importante della forza fisica. Con questo metodo, si impara a mettere il corpo nella posizione giusta e a muoverlo nel modo migliore per fare meno fatica nell’acqua. Invece di pensare subito a muovere forte braccia e gambe, come si fa di solito, il metodo TI parte dal centro del corpo e poi si muove verso l’esterno.Il metodo TI è adatto a tutti, non importa quanti anni hai o quanto sei bravo a nuotare. Con esercizi semplici e spiegati passo dopo passo, si impara una tecnica efficace che rende il nuoto un piacere e dà soddisfazione. Migliorando la tecnica, si diventa più in forma senza nemmeno accorgersene. Invece di pensare solo a fare tante vasche, ci si concentra sulla qualità dei movimenti. Così, il nuoto diventa quasi una meditazione, che fa bene sia al corpo che alla mente. In conclusione, il metodo dell’immersione totale trasforma il nuoto in un’esperienza positiva e accessibile a chiunque voglia imparare a nuotare davvero bene.Il metodo TI è davvero una rivoluzione universale per tutti i nuotatori, o il capitolo non considera le diverse esigenze e obiettivi individuali?
Il capitolo presenta il metodo Total Immersion come una soluzione universale e rivoluzionaria per il nuoto, suggerendo che le tecniche tradizionali siano intrinsecamente inefficaci e frustranti. Tuttavia, non approfondisce se questo approccio sia realmente adatto a ogni tipo di nuotatore e per ogni obiettivo. Ad esempio, il capitolo non considera le diverse esigenze di chi nuota per competizione, per riabilitazione, o semplicemente per piacere. Per comprendere meglio le diverse metodologie di allenamento e le loro applicazioni, sarebbe utile approfondire le opere di esperti di biomeccanica del nuoto e allenatori di fama internazionale.2. L’Arte di Scivolare: Nuotare Meglio con Meno Sforzo
L’importanza dell’efficienza nel nuoto
La velocità in acqua non dipende principalmente dalla forza fisica, ma dall’efficienza dei movimenti. Per capire meglio, possiamo usare una formula semplice: Velocità = Lunghezza della bracciata × Frequenza della bracciata. Aumentare solo la velocità con cui muoviamo le braccia, pensando di nuotare più velocemente, spesso porta a bracciate più corte. Questo spreca energie e non aiuta ad andare più veloci. Quindi, l’obiettivo principale è fare bracciate lunghe, in modo da percorrere più strada con ogni movimento, e ridurre al minimo la resistenza che l’acqua oppone al nostro corpo.Ridurre la resistenza dell’acqua
Il corpo umano non è fatto per nuotare e crea naturalmente resistenza in acqua. Per nuotare meglio, è fondamentale ridurre questa resistenza migliorando la posizione del corpo. Un buon equilibrio si ottiene con la tecnica del “premendo la boa”. Immagina di avere una boa nella zona delle ascelle: concentrare la galleggiabilità in quel punto aiuta gambe e fianchi a rimanere più a galla senza fatica. In questo modo, la nuotata diventa più rilassata e si consuma meno energia.Allungare il corpo e ruotare
Un altro aspetto importante è “nuotare alti”, cioè allungare il corpo il più possibile in acqua. Per fare questo, bisogna estendere bene il braccio in avanti prima di iniziare la bracciata e mantenerlo disteso in avanti il più a lungo possibile. Questa tecnica sfrutta un principio della fisica navale: più una barca è lunga, meno resistenza offre all’acqua. Inoltre, è molto utile nuotare ruotando il corpo su un fianco ad ogni bracciata. Questa rotazione riduce la superficie del corpo che spinge contro l’acqua, diminuendo ulteriormente la resistenza. Pensate alla differenza tra la forma affusolata di uno yacht e quella piatta di una chiatta: lo yacht scivola meglio nell’acqua.La propulsione parte dal corpo
La forza per muoversi in acqua non viene principalmente dalle braccia, ma dalla rotazione del corpo, guidata dai fianchi. I fianchi sono come il motore principale del nuoto. Le braccia, invece, servono a trasmettere la forza generata dal corpo, non a crearla. Le mani non spingono l’acqua all’indietro, ma si “ancorano” all’acqua per permettere al corpo di avanzare grazie alla rotazione e alla potenza dei muscoli del tronco. La bracciata più efficace è quella lineare, che va dritta verso i fianchi, evitando movimenti a “S” che fanno sprecare energia. Per nuotare in modo efficiente, quindi, è fondamentale concentrarsi prima sulla posizione del corpo e sulla riduzione della resistenza, e solo dopo sull’ottimizzazione della spinta.Affermare che le braccia nel nuoto servano solo ad “ancorarsi” all’acqua, non è forse una semplificazione eccessiva che ignora decenni di studi sulla biomeccanica della propulsione umana in acqua?
Il capitolo presenta una visione del nuoto in cui le braccia sembrano relegate a un ruolo secondario, quasi passivo, di meri “ancoraggi”. Questa interpretazione, sebbene enfatizzi correttamente l’importanza della rotazione del corpo, rischia di oscurare il contributo propulsivo attivo degli arti superiori. Per una prospettiva più bilanciata e scientificamente fondata, è consigliabile approfondire la biomeccanica del nuoto, studiando autori come Counsilman che analizzano in dettaglio il ruolo propulsivo delle braccia e delle mani.3. L’Allenamento Nervoso: La Nuova Frontiera del Nuoto
Nel nuoto, l’allenamento tradizionale, che si concentra sull’accumulo di chilometri e sulla sopportazione della fatica, spesso non aiuta a migliorare davvero la tecnica e l’efficienza. Per ottenere risultati migliori, è più utile cambiare approccio: non più pensare all’allenamento come qualcosa di faticoso, ma come una ‘pratica’ per sviluppare abilità specifiche. L’obiettivo principale diventa quindi allenare il sistema nervoso, invece di concentrarsi solo sulla resistenza fisica.L’importanza della pratica consapevole
Per nuotare in modo efficiente, è necessario ripetere con attenzione i movimenti giusti, in modo che diventino automatici e memorizzati nei muscoli. Questo avvienePiano piano, dividendo le abilità difficili in ‘mini-abilità’ più semplici da imparare con esercizi specifici, chiamati ‘drill’. Questi esercizi non si limitano a mostrare come dovrebbe essere una nuotata corretta, ma aiutano a sentire cosa si prova quando si nuota in modo efficace, che è il modo in cui il corpo impara davvero.Interiorizzare nuove abitudini
Praticare regolarmente questi esercizi, alternandoli a brevi nuotate complete, permette di imparare nuove abitudini di movimento e di abbandonare gradualmente i modi di nuotare meno efficienti. La cosa più importante è la qualità della pratica, non la quantità. Ogni movimento diventa un investimento per migliorare il modo di nuotare, un’occasione per rendere il gesto atletico più fluido eAutomatico.La pratica sensoriale e la misurazione dei progressi
L’ultima fase di questo percorso è la ‘pratica sensoriale’. Qui, l’attenzione si sposta dall’eseguire meccanicamente gli esercizi al sentire costantemente la sensazione di nuotare in modo efficiente. Si impara ad ‘ascoltare’ il corpo, migliorando la percezione dell’equilibrio, della lunghezza del movimento e della fluidità. Strumenti come gli ‘eliminatori di bracciata’ e il ‘golf a nuoto’ possono essere utili per misurare i miglioramenti e per spingere a cercare sempre maggiore efficienza. L’esempio di chi gioca a tennis e impara la tecnica con esercizi mirati dimostra che anche nel nuoto, dividere il movimento in parti e praticare con attenzione è il modo migliore per imparare bene e a lungo. La memoria dei muscoli registra ogni ripetizione, sia quelle giuste che quelle sbagliate. Solo una pratica costante e concentrata sulla qualità del movimento può garantire un miglioramento vero e duraturo.Ma la “maestria” nel nuoto si riduce davvero solo all’accumulo di pratica e all’esperienza del “flusso”, o non stiamo banalizzando concetti ben più complessi?
Il capitolo sembra suggerire che la maestria e il flusso siano conseguenze quasi automatiche della pratica costante nel nuoto. Tuttavia, la maestria, in particolare, è un concetto che affonda le radici in riflessioni filosofiche e psicologiche ben più profonde. Per comprendere appieno cosa significhi raggiungere la maestria, e come il “flusso” si inserisca in questo percorso, sarebbe utile esplorare autori come Mihály Csíkszentmihályi, che ha studiato approfonditamente il concetto di flusso, o autori che si sono dedicati alla filosofia della pratica e della maestria in diverse discipline. Approfondire queste tematiche potrebbe arricchire notevolmente la comprensione del vero significato del nuoto, andando oltre la semplice dimensione fisica e tecnica.8. Guida alle Risorse per il Nuoto Total Immersion
Risorse online gratuite
Il sito web Total Immersion è molto utile per chi cerca supporto e informazioni gratuite sul nuoto. Offre diversi strumenti utili, come una newsletter periodica con articoli pratici e un forum di discussione per chi usa il metodo Total Immersion. Inoltre, mette a disposizione video che mostrano tecniche ed esercizi, esempi di programmi di allenamento specifici e una lista di istruttori certificati. Sul sito si possono trovare anche informazioni per chi vuole diventare istruttore certificato Total Immersion.US Masters Swimming
Oltre al sito di Total Immersion, anche il sito web US Masters Swimming offre risorse utili per chi nuota. In particolare, fornisce indicazioni su come partecipare al circuito di nuoto Masters, calendari aggiornati degli eventi e una lista di strutture adatte per nuotare.Libri e video di Total Immersion
Total Immersion propone anche libri e video per migliorare le proprie capacità nel nuoto. Questi materiali didattici spiegano i movimenti complessi del nuoto in modo semplice, dividendoli in principi e passaggi facili da capire. Chi non è soddisfatto dei materiali può chiedere un rimborso completo.Video consigliati
Tra i video più utili ci sono:- “Freestyle Made Easy”: per imparare facilmente lo stile libero.
- “Happy Laps: Total Immersion for Beginners”: per chi è alle prime armi con il metodo Total Immersion.
- “All Four Strokes Made Easy”: per imparare facilmente tutti e quattro gli stili di nuoto.
Libri consigliati
Tra i libri, si consigliano:- “Swimming Made Easy”: una guida semplice per imparare a nuotare.
- “Triathlon Swimming Made Easy”: un manuale per nuotare nel triathlon.
Libri per flessibilità e forma fisica
Infine, vengono suggeriti sei libri per migliorare la flessibilità e la forma fisica generale. Tra questi, “ChiRunning” di Danny Dreyer è particolarmente indicato per chi corre e vuole seguire un approccio simile al Total Immersion. Questo libro insegna a correre in modo efficace, aumentando velocità e resistenza senza concentrarsi solo sui chilometri percorsi.Ma il metodo Total Immersion è davvero l’unico approccio valido per migliorare il nuoto, o esistono alternative altrettanto efficaci che il capitolo non considera?
Il capitolo presenta una panoramica delle risorse disponibili per il metodo Total Immersion, ma manca una valutazione critica di questo approccio rispetto ad altre metodologie di allenamento natatorio. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile esplorare diverse scuole di pensiero nel nuoto, confrontando il Total Immersion con altri metodi di insegnamento e allenamento. Approfondire le opere di autori che hanno studiato la biomeccanica del nuoto e le diverse filosofie di allenamento potrebbe fornire una prospettiva più ampia e bilanciata.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
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