Letteratura

Nove racconti

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1. Nove Storie di Fragilità Umana

La fragilità umana si manifesta in una serie di eventi apparentemente sconnessi. Una telefonata tra Muriel e sua madre rivela le preoccupazioni sulla stabilità mentale di Seymour, marito di Muriel. Durante una vacanza, Seymour racconta a una bambina, Sybil, una storia fantastica sui “pescibanana”, per poi compiere un gesto estremo e inaspettato. L’incomunicabilità e l’insoddisfazione emergono anche nel dialogo tra due vecchie amiche, Mary Jane ed Eloise. Quest’ultima, infelice del proprio matrimonio, rimpiange un amore perduto e affoga i suoi dispiaceri nell’alcol. Le dinamiche sociali superficiali e le conversazioni vuote di significato dominano l’incontro tra Ginnie e Selena, compagne di scuola. La discussione per una questione di denaro si trasforma in un’interazione fredda e distaccata, prima con Franklin, il fratello di Selena, e poi con il suo amico Eric. L’isolamento e la difficoltà di comunicare sentimenti autentici pervadono ogni episodio, delineando un quadro di vulnerabilità e disconnessione emotiva.

2. La Maschera Caduta

Nel 1928, John Gedsudski, soprannominato il Capo, guidava un gruppo di ragazzi chiamati i Comanche. Per intrattenerli, raccontava loro una storia a puntate, “L’Uomo Ghignante”, che narrava le avventure di un uomo dal volto deforme, cresciuto tra i briganti e diventato un criminale astuto. Un giorno, sull’autobus del Capo, comparve una fotografia di Mary Hudson, una ragazza che, di lì a poco, si sarebbe unita ai Comanche. Mary si dimostrò subito abile nel baseball, attirandosi le simpatie del Capo, e divenne una presenza fissa nel gruppo. La sua presenza sembrava costante e immutabile. Tutto cambiò quando, un giorno, il Capo decise di non aspettare Mary e raccontò ai ragazzi l’episodio finale de “L’Uomo Ghignante”. La storia, quel giorno, culminò con la morte del protagonista. Poco dopo, Mary arrivò al campo da baseball, ma il suo atteggiamento era diverso, distante e malinconico. Tra lei e il Capo era evidente una tensione, un dissidio non detto. Mary, sopraffatta dall’emozione, lasciò il campo in lacrime. Il Capo, turbato e con un tono insolitamente mesto, concluse in modo sbrigativo la storia dell’Uomo Ghignante. La fine della storia e l’addio di Mary segnarono profondamente i Comanche, lasciando presagire la fine del rapporto tra il Capo e la ragazza.

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5. Riflessioni sull’Esistenza

Teddy, un bambino con un leggero strabismo, è in cabina con i genitori. Il padre, irritato, gli ordina di scendere dalla valigia e di tagliarsi i capelli. La madre, ancora a letto, interviene solo marginalmente. Teddy accenna all’incontro con un uomo interessato ai suoi nastri in palestra, suscitando reazioni contrastanti nei genitori. Mentre osserva delle bucce d’arancia gettate dall’oblò, Teddy si immerge in riflessioni sulla natura dell’esistenza e della percezione, interrogandosi sulla realtà e sulla conoscenza. La madre lo interrompe per chiedergli di cercare la sorella Booper, che ha preso la macchina fotografica del padre, una Leica. Teddy rassicura il padre, infuriato, di aver tolto la pellicola. Dopo aver pulito meticolosamente il posacenere del padre, Teddy esce dalla cabina, paragonandosi, in un pensiero enigmatico, a una buccia d’arancia. Sul ponte, legge il giornale della nave e chiede informazioni su un gioco di parole a una guardiamarina, correggendola. Trova poi Booper sul ponte sportivo e le affida la Leica, chiedendole di riportarla al padre. Infine, Teddy si isola sul ponte di coperta, concentrandosi sulle annotazioni del suo diario.

6. Incontro sul Ponte

Teddy McArdle, seduto sul ponte della nave, scrive assorto nel suo taccuino. Bob Nicholson, osservandolo da un ponte superiore, lo raggiunge incuriosito. Dopo essersi presentato, Nicholson avvia una conversazione, chiedendo a Teddy del suo recente viaggio in Europa e delle interviste rilasciate. Presto, la chiacchierata si addentra in questioni più profonde. Teddy rivela una visione del mondo distaccata dalle emozioni, considerate inutili e incomprensibili. La conversazione si sposta poi sulla reincarnazione e sulla filosofia Vedanta. Teddy confida di aver compiuto progressi spirituali in una vita precedente in India, persi però a causa di un incontro con una donna. Trova difficile, inoltre, vivere la sua spiritualità in America, dove è visto come un individuo fuori dal comune. Teddy critica la logica comune e la percezione limitata della realtà, sostenendo che le persone vedono confini inesistenti. Per vedere il mondo in modo autentico, secondo Teddy, è necessario liberarsi dalla “logica”, simboleggiata dalla mela di Adamo. Nicholson menziona alcune presunte predizioni di morte fatte da Teddy ad alcuni professori, ma Teddy nega, precisando di aver solo indicato date e luoghi a cui prestare attenzione. A proposito del sistema educativo, Teddy suggerisce di insegnare ai bambini la meditazione e di aiutarli a liberarsi dalle idee preconcette, incoraggiandoli a vivere il mondo senza il filtro di nomi e definizioni. Prima di congedarsi per la sua lezione di nuoto, Teddy esprime il suo scetticismo verso la medicina, considerata troppo superficiale e focalizzata solo sulla struttura fisica, senza tener conto della consapevolezza che la anima. Nicholson, rimasto solo, segue Teddy poco dopo. Chiede indicazioni per la piscina a una cameriera e si avvia verso la scala. Mentre scende, un improvviso urlo di bambina risuona dal basso.

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I leader e le loro storie. Narrazione, comunicazione politica e crisi della democrazia