Letteratura

Notti delle mille e una notte

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1. L’Ombra dei Geni

Shahrazad, con le sue storie, evita la morte e sposa il sultano. In una vicenda parallela, il mercante San’an al-Gammali riceve l’ordine da un genio, Qumqam, di uccidere il governatore Ali al-Saluli, apparentemente vittima di magia nera. San’an, spaventato, esegue l’ordine, ma commette anche un altro crimine. Viene poi catturato e giustiziato. Gamasa al-Bulti, capo della polizia e amico di San’an, è turbato dalla sua morte e dall’aumento della criminalità. Durante una battuta di pesca, incontra un altro genio, Singam, che si dichiara responsabile dei disordini e accusa Gamasa di corruzione. Gamasa, sconvolto, cerca consiglio dallo shaykh Abd Allah al-Balkhi e decide di cambiare vita. In un atto estremo, Gamasa uccide il nuovo governatore, Khalil al-Hamadhani, e si consegna alla giustizia. Viene condannato a morte e giustiziato pubblicamente. Singam però rivela che l’esecuzione era un’illusione: Gamasa è vivo, trasformato e libero dal suo passato.

2. Il Sogno e la Realtà Intrecciati

Gamasa al-Bulti, un tempo capo della polizia creduto morto, osserva il mondo sotto le spoglie di Abd Allah, un facchino abissino. Spinto dal desiderio di proteggere i suoi cari, Abd Allah si avvicina alla famiglia e ai vecchi amici. Trova lavoro e stringe amicizia con Fadil San’an. Intanto, il sultano Shahriyar, ispirato dai racconti della moglie Shahrazad, inizia a mostrare un animo meno spietato e più riflessivo. La città è sconvolta da una serie di omicidi. Le vittime, figure corrotte come Butaysha Murgan, Ibrahim al-Attar e Adnan Shuma, vengono eliminate da Abd Allah, che agisce come giustiziere segreto. Nel frattempo, Dunyazad, sorella della sultana, vive un’esperienza onirica e passionale con Nur al-Din, un venditore di profumi. Questo sogno la turba profondamente, facendola innamorare di un uomo che nella realtà sembra impossibile da raggiungere. Dunyazad, promessa in sposa al ricco Karam al-Asil, fugge per evitare un matrimonio non voluto. Abd Allah, dopo essersi autodenunciato per gli omicidi, viene arrestato. Si dichiara Gamasa al-Bulti e afferma di essere un folle ispirato da un genio. Dunyazad e Nur al-Din si ritrovano grazie all’aiuto di un uomo misterioso, incontrato da Dunyazad durante la sua fuga. Quest’uomo si rivela essere Abd Allah, trasformato dopo un incontro mistico nel fiume. Karam al-Asil viene trovato morto e Abd Allah, ritenuto pazzo, viene liberato. Il sultano Shahriyar, colpito dalla storia del sogno di Dunyazad e Nur al-Din, decide di celebrare il loro amore. Nonostante le resistenze legali, il sultano impone la sua volontà e consente a Dunyazad e Nur al-Din di unirsi in matrimonio, riconoscendo la forza straordinaria del loro legame, nato da un sogno e divenuto realtà.

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5. Il Sigillo, i Viaggi e l’Abdicazione del Sultano

Ma’rùf, un umile ciabattino, fugge dalla sua vita opprimente, segnata da una moglie bisbetica e da un’esistenza insoddisfacente. Rifugiatosi nel Caffè dei Principi, si lascia trasportare dall’entusiasmo e afferma di possedere il leggendario sigillo di Salomone. Un evento inatteso, che lo fa levitare a mezz’aria, convince tutti della veridicità delle sue parole, trasformandolo in una figura quasi mistica. La sua fama cresce a dismisura, tanto da essere convocato dal Sultano. Abilmente, Ma’rùf sfrutta a suo vantaggio la situazione, accumulando ricchezze e onori. Persino quando la verità viene a galla, il popolo, ormai affezionato, continua a sostenerlo, e Ma’rùf viene nominato governatore. In questo clima di eventi straordinari, Sinbad fa ritorno in città, portando con sé il racconto dei suoi incredibili viaggi. Le sue avventure, narrate al Sultano Shahriyar, al governatore Ma’rùf e agli amici, parlano di creature mostruose, pericoli mortali e luoghi remoti, un vero e proprio tesoro di esperienze. Sinbad, uomo saggio, condivide lezioni preziose: la distinzione tra illusione e realtà, l’importanza della temperanza, il coraggio di mettere in discussione le certezze, il valore della libertà e il significato dei miracoli, ben oltre il semplice tornaconto. Il Sultano Shahriyar, profondamente colpito, inizia a riflettere sulla sua stessa vita, un tempo segnata da azioni crudeli e decisioni affrettate. Le parole di Sinbad risuonano in lui, rivelandogli la futilità del potere e la superficialità delle ricchezze. Comprende di aver trascurato la sua anima, e, ispirato dall’esempio di Sinbad, sente il desiderio di cambiare. Decide quindi di abbandonare il trono, lasciando il regno al figlio e a Shahrazad, per dedicarsi a una ricerca interiore. Anche Sinbad, nonostante la fama e la fortuna accumulate, sente di non aver concluso il suo percorso. La ricchezza materiale non lo appaga, e comprende che la vera crescita risiede altrove. Decide quindi di ripartire, guidato dalla sete di conoscenza e dalla ricerca di una saggezza più profonda.

6. La Porta Proibita

Shahriyar, lontano dal suo trono, si ritrova in un luogo deserto, dove sente dei lamenti. Vede un gruppo di uomini che piange attorno a una roccia a forma di cupola e osserva uno di loro colpirla con un pugno. Il giorno dopo, gli uomini se ne vanno e Shahriyar, incuriosito, esamina la roccia. Scopre un’entrata nascosta che lo conduce in un mondo sotterraneo, un luogo di bellezza e piacere straordinari. Si immerge in una pozza e ringiovanisce. Indossa abiti regali e incontra una fanciulla che lo porta in una città meravigliosa, governata da una regina. Shahriyar sposa la regina e vive felice in questo regno, dove il tempo sembra non avere fine. Una porta dorata, però, attira la sua attenzione: è proibito aprirla. La curiosità cresce, finché Shahriyar non resiste più e apre la porta. All’improvviso, la realtà lo colpisce. Shahriyar è di nuovo nel luogo desolato, vecchio e stanco, davanti alla roccia e agli uomini che piangono. Il mondo sotterraneo è svanito. Disperato, si unisce al loro pianto. Un capo della polizia, Abd Allah, si avvicina e gli parla in modo enigmatico della verità, sempre sfuggente, e della continua ricerca e incertezza dell’uomo.

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