Letteratura

I morti

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1. Echi di Aughrim

La festa annuale delle signorine Morkan è un evento tradizionale, un’occasione per riunire famiglia e amici. Le zie Kate e Julia attendono con ansia l’arrivo di Gabriel Conroy e sua moglie Gretta, così come temono l’arrivo di Freddy Malins, noto per la sua tendenza ad alzare il gomito. Durante la serata, Gabriel si ritrova a conversare con Miss Ivors, una giovane donna appassionata di nazionalismo irlandese. Miss Ivors lo mette in difficoltà, criticandolo per la sua collaborazione con un giornale inglese e mettendone in discussione l’identità irlandese. Questo scambio lascia Gabriel turbato e a disagio, un disagio che cerca di mascherare. Il momento della cena è cruciale. Gabriel, incaricato del taglio dell’oca, pronuncia un discorso che celebra l’ospitalità irlandese e le virtù delle generazioni passate, contrapponendole a quelle nuove, che considera vuote e troppo intellettuali. Il discorso viene accolto con calore, ma rivela l’insicurezza di Gabriel sul proprio ruolo e identità. La zia Julia, cantando una vecchia canzone, commuove i presenti, e Freddy Malins si lascia andare a un’emozione sincera. La serata continua tra balli e chiacchiere, ma per Gabriel il vero culmine giunge più tardi, nella camera d’albergo dove alloggia con Gretta. Gabriel desidera la moglie, ma Gretta è lontana, persa nei suoi pensieri. La melodia di “The Lass of Aughrim”, una canzone sentita durante la festa, la scuote profondamente. Gretta confida a Gabriel che quella canzone le ricorda Michael Furey, un giovane amore di un tempo, morto per lei in giovane età. Questa rivelazione spegne l’entusiasmo di Gabriel. Capisce che Gretta è ancora legata al ricordo di quell’uomo del passato, un uomo idealizzato e tragico, che occupa un posto nel suo cuore inaccessibile a lui. Mentre fuori dalla finestra la neve cade, Gabriel riflette sulla natura passeggera della vita e sulla presenza costante dei morti nel mondo dei vivi.

2. L’ombra di Michael Furey

Gabriel chiede a Gretta di un suo vecchio amore, Michael Furey. Lei racconta di quando, a Galway, frequentava questo ragazzo dalla salute fragile. Un tempo erano soliti passeggiare insieme. Gabriel si sente minacciato dal ricordo di Michael e domanda se Gretta desideri tornare a Galway per rivederlo. Gretta svela che Michael è morto a soli diciassette anni. Lavorava in un’azienda del gas e, a detta sua, “è morto per lei”. Questa rivelazione sconvolge profondamente Gabriel, che improvvisamente si sente piccolo e insignificante di fronte alla grandezza di quell’amore passato. Gretta continua, narrando di come Michael, già molto malato, si presentò sotto la sua finestra, la notte prima che lei partisse da Galway. Voleva vederla un’ultima volta. Nonostante lei lo supplicasse di tornare a casa, per via del freddo e della pioggia, Michael rimase lì, immobile. Le disse che non voleva più vivere. Una settimana dopo, morì. Il racconto è troppo doloroso e Gretta scoppia in lacrime. Gabriel, che all’inizio provava gelosia e fastidio, ora è sopraffatto dalla vergogna e dalla compassione. Guarda Gretta addormentarsi e capisce quanto sia profondo il legame che la univa a Michael. Comprende anche quanto sia misera, al confronto, la parte che lui, suo marito, ha nella vita emotiva di lei. Inizia a riflettere sulla fragilità della vita, su come tutti, vivi e morti, diventino solo ombre con il passare del tempo. La neve inizia a cadere e Gabriel si stende accanto a Gretta. Si sente minuscolo, parte di un universo in cui tutti, vivi e morti, sono uniti dalla stessa fragilità. La neve che cade silenziosa è il simbolo della morte, che prima o poi arriva per tutti. Attraverso il racconto di Gretta, Gabriel comprende la forza di un amore passato, un amore così grande da sfidare la morte: un sentimento che lui non ha mai provato.

3. L’Ombra di Michael Furey

La festa annuale in casa Morkan è un evento tradizionale, un’occasione per riunire famiglia, amici e allievi. L’atmosfera è carica di aspettative, ma l’arrivo di Gabriel Conroy e della moglie Gretta è segnato da una sottile tensione, dovuta al timore che Freddy Malins, noto per la sua passione per l’alcol, possa creare imbarazzo. Durante la serata, Gabriel si ritrova al centro di incontri significativi. Prima, un breve scambio con Lily, la giovane custode, rivela un’amarezza latente nei confronti degli uomini. Poi, l’incontro con Miss Ivors, fervente nazionalista, mette in luce le differenze culturali e politiche, acuite dal rifiuto di Gabriel di un viaggio nelle isole Aran, simbolo di un’identità irlandese che lui sente distante. Il culmine della festa è la cena, dove Gabriel, nel ruolo di padrone di casa, si dedica al taglio dell’oca. La conversazione si anima, toccando temi come l’opera e il confronto tra i grandi cantanti del passato e del presente. L’esibizione canora di zia Julia, carica di emozione, suggella l’atmosfera conviviale. La serata sembra concludersi serenamente, ma, mentre gli ospiti si congedano, un evento inatteso cambia la prospettiva. Gabriel e Gretta si preparano per la notte in albergo. Lui, acceso dal desiderio, pregusta un momento di intimità, ma lei è assorta, persa nei suoi pensieri. Una canzone, “The Lass of Aughrim”, intonata da un ospite, risveglia in Gretta un ricordo doloroso, legato al suo passato a Galway. Nella stanza d’albergo, Gretta condivide con Gabriel un segreto che ha segnato la sua vita: l’amore per Michael Furey, un giovane morto per lei in circostanze tragiche. La notte prima della sua partenza per Dublino, Michael, gravemente malato, aveva sfidato il freddo e la pioggia per vederla un’ultima volta. Questa rivelazione sconvolge Gabriel, che comprende la profondità del legame tra Gretta e Michael, un amore che continua a vivere nel cuore della moglie. Mentre Gretta, esausta, si addormenta, Gabriel riflette sulla caducità della vita e sull’ombra costante dei morti che incombe sui vivi. La neve, che cade silenziosa sulla città, diventa il simbolo di un destino comune, che unisce inesorabilmente vivi e defunti.

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