1. L’incontro di due nature distanti
Nel convento di Mariabronn, l’Abate Daniele, uomo di bontà, e il giovane Narciso, novizio di grande intelligenza, rappresentano due poli opposti. L’arrivo di Boccadoro, scolaro sensibile e passionale, crea un’inaspettata dinamica. Boccadoro è attratto dalla spiritualità dell’Abate e dall’acutezza di Narciso, ma un’uscita notturna con i compagni e l’incontro con una giovane del villaggio risvegliano in lui sentimenti potenti e contrastanti. Tornato al convento, Boccadoro crolla, sopraffatto dal turbamento. Narciso, accortosi del suo malessere, gli offre aiuto, dando inizio a un’amicizia profonda. Narciso, spirito analitico, vede in Boccadoro una natura complementare: l’uno è dedito alla ragione, l’altro ai sensi. Narciso comprende che la vocazione monastica di Boccadoro è una forzatura, in contrasto con la sua vera indole, e che il loro legame serve a svelare questa verità. L’Abate Daniele osserva l’amicizia con benevolenza, pur consapevole dei possibili rischi. Boccadoro, intanto, oscilla tra l’attrazione per la vita monastica e il richiamo del mondo, trovando gioia nella bellezza che lo circonda.2. Il Risveglio dell’Anima e l’Addio al Convento
Un dialogo profondo con Narciso porta Boccadoro a scoprire la figura materna dimenticata. Questa figura è cruciale per la sua stessa natura. Il passato rimosso ostacola la sua piena realizzazione. Boccadoro, scosso, vive una crisi emotiva intensa, ma liberatoria. Emerge il ricordo sopito della madre, un’immagine luminosa che aveva rimosso. La riscoperta della madre trasforma Boccadoro e lo apre a una dimensione sensoriale e affettiva inesplorata. La passione per lo studio diminuisce, mentre emerge un mondo interiore ricco di sogni. Narciso osserva il cambiamento, consapevole che il loro cammino si divide: Narciso si ritira in una vita ascetica, Boccadoro è attratto da un destino incerto. Durante una passeggiata, Boccadoro incontra Lisa, una donna che incarna l’immagine materna ritrovata e risveglia in lui un desiderio potente. L’incontro è la scintilla che convince Boccadoro a lasciare il convento. Saluta Narciso, annunciando la sua partenza, spinto da una forza interiore, un richiamo materno che lo guida verso l’ignoto. Boccadoro abbandona il convento nella notte, avviandosi verso un mondo sconosciuto, guidato dall’istinto, lasciandosi alle spalle la sicurezza del chiostro.3. Il Sentiero del Vagabondo: Amore, Perdita e Sopravvivenza
Boccadoro lascia il convento e inizia un viaggio che lo porta a confrontarsi con il mondo. L’amore per Lisa è breve e intenso, e la sua fine lascia Boccadoro solo a riflettere sulla brevità dei rapporti umani. Il viaggio continua tra boschi e campagne, dove momenti di solitudine si alternano a incontri passeggeri. Presso una famiglia di contadini, Boccadoro trova brevemente rifugio e vive un’altra fugace esperienza amorosa con la moglie del fattore. Raggiunto un castello, Boccadoro viene assunto per aiutare un cavaliere nei suoi studi di latino. Qui nasce un amore profondo, ma senza contatto fisico, con Lidia, la figlia del cavaliere. Questo amore è però messo in pericolo dalla presenza di Giulia, sorella di Lidia, e dalle rigide regole della società. Quando la relazione viene scoperta, Boccadoro è costretto a lasciare il castello. Di nuovo solo, Boccadoro affronta le difficoltà della vita da vagabondo, specialmente durante l’inverno. L’incontro con Vittore, un altro vagabondo, porta a una convivenza difficile, segnata dall’egoismo di quest’ultimo. Quando Vittore cerca di derubarlo, Boccadoro si difende e, nella lotta, lo uccide. Questo evento drammatico segna profondamente Boccadoro, che continua il suo viaggio tormentato dal senso di colpa. Sfinito e vicino alla morte, viene salvato da una contadina che lo riconosce e si prende cura di lui. Le sofferenze patite e la lotta per sopravvivere trasformano Boccadoro, offrendogli una nuova e amara visione della vita.4. L’Arte, la Madre e la Libertà Riconquistata
Dopo un lungo viaggio, Boccadoro arriva in una zona più ricca e abitata, con villaggi accoglienti che lo mettono di buon umore. In un convento, rimane colpito da una scultura in legno della Madonna, realizzata da un certo maestro Nicola. Questa immagine fa nascere in lui un desiderio improvviso: imparare a scolpire.Boccadoro si mette subito alla ricerca di maestro Nicola. Riesce a trovarlo e, nonostante l’iniziale diffidenza dell’artista, si fa accettare come allievo, anche se in modo un po’ indipendente. Inizia così un periodo di apprendistato in cui Boccadoro mostra un talento naturale, pur rimanendo uno spirito libero e ribelle. Impara in fretta, ma il suo animo vagabondo e la sua insofferenza per le regole del mestiere lo portano spesso a distrarsi.Boccadoro stima il maestro, ma sente anche una certa distanza. Vede in Nicola una rigidità e un attaccamento al denaro e alla fama che non ritrova nelle sue opere migliori. Intanto, Boccadoro inizia a immaginare una scultura della “Madre”, una figura che rappresenti la vita, la morte e il piacere, ispirata dai suoi ricordi e dalle sue esperienze.Dopo un anno, Boccadoro realizza una statua di Giovanni, ispirata all’amico Narciso, che suscita l’ammirazione del maestro. Ma questo successo non lo rende felice. Sente un vuoto e un forte desiderio di tornare a viaggiare. Capisce che il suo obiettivo non è diventare un artista famoso e sedentario come Nicola, ma seguire un richiamo più profondo, quello della “Madre”, simbolo di una vita più intensa e misteriosa.Comunica quindi a Nicola la sua decisione di andarsene, rifiutando la proposta di diventare suo collaboratore. Nicola, deluso, lo lascia andare. Boccadoro lascia la città, rinunciando a una vita comoda, ma ritrovando la libertà di seguire il proprio destino.5. Vagabondaggio e Morte: L’Anima dell’Artista
Boccadoro riprende a viaggiare, senza una meta precisa. Questa vita libera è semplice e coraggiosa, ma anche povera e forte, simile a quella degli animali e degli uomini primitivi. Il tempo e la storia non contano più, sostituiti dai bisogni immediati e dagli istinti. Questa esperienza segna profondamente Boccadoro, che è già portato per l’arte. Ma proprio la sua natura artistica, che nasce dalle emozioni contrastanti, rende più difficile la sua vita da vagabondo.Durante il viaggio, Boccadoro incontra Roberto, un altro viaggiatore. Insieme arrivano a una fattoria isolata, dove una famiglia intera è morta di peste. Boccadoro è attratto in modo quasi morboso dai corpi senza vita, come se stesse osservando un’opera d’arte. Roberto, invece, è terrorizzato all’idea del contagio.Poco dopo, i due incontrano Lena, una ragazza che scappa dalla città colpita dalla peste. Lena si unisce a loro e inizia una breve ma intensa storia d’amore con Boccadoro. I tre trovano riparo in una capanna nel bosco, cercando di costruirsi una vita normale. Ma la peste e l’incertezza del futuro rendono tutto precario.La vita nella capanna finisce all’improvviso, quando Boccadoro uccide un uomo che cerca di aggredire Lena. Subito dopo, Lena si ammala di peste e muore. Boccadoro, distrutto dal dolore, brucia la capanna con il corpo di Lena e riparte da solo, in un paese devastato dalla malattia.Il viaggio diventa una vera e propria discesa nell’orrore. La peste è ovunque, la società è distrutta dalla paura e dalla violenza. Boccadoro vede la disperazione delle persone, la follia, la perdita di ogni valore. Partecipa a orge senza speranza e osserva la morte in ogni sua forma. Nonostante tutto, una curiosità inarrestabile lo spinge ad andare avanti, attratto da quello che chiama il “canto della morte”.Arrivato nella città del suo maestro Nicola, Boccadoro scopre che è morto e che anche Elisabetta non sta bene. La bottega è chiusa, il mondo dell’arte che conosceva non esiste più. Deluso, trova un po’ di conforto nell’affetto di Maria, la figlia dei suoi vecchi padroni di casa. Maria lo accoglie e lo incoraggia a tornare all’arte. Boccadoro ricomincia a disegnare, dando forma alle immagini che lo tormentano.In città, Boccadoro incontra Agnese, una donna bellissima e sensuale, amante del governatore. Attratto dalla sua bellezza, la corteggia e riesce a conquistarla. La passione travolge Boccadoro, regalandogli un breve momento di felicità, prima di tornare alla realtà incerta della sua vita da vagabondo.6. Salvezza, Ritorno e Vocazione
Boccadoro, immerso nella contemplazione della vita e dell’arte, trascorre una giornata sui colli. Si reca poi al castello da Agnese, ma la visita prende una piega inattesa: il conte, consumato dalla gelosia, lo fa imprigionare. Boccadoro, condannato all’impiccagione, si ritrova faccia a faccia con la morte. La sua natura, però, lo spinge a non arrendersi. Un sacerdote, inviato per la sua confessione, si rivela essere Narciso, l’amico d’infanzia ora abate. Narciso, commosso, gli rivela di aver ottenuto la grazia e lo esorta a tornare a Mariabronn. Il convento, luogo della sua giovinezza, appare a Boccadoro sotto una nuova luce. Ne riscopre la bellezza artistica e spirituale. Inizia a scolpire un’opera per il refettorio, simbolo del mondo terreno e della parola divina. Trova una nuova pace interiore nella confessione con Narciso e nel lavoro artistico. Narciso, ammirando la scultura di Boccadoro raffigurante l’abate Daniele, ne riconosce il talento e la profondità espressiva. La vocazione artistica di Boccadoro e il suo equilibrio spirituale sono finalmente riconciliati.7. L’Ombra della Madre
Boccadoro trascorre due anni a creare un’opera complessa, prendendo Eric come allievo. Narciso osserva l’amico e comprende che l’arte, come il pensiero, è una via di conoscenza. Intuisce che Boccadoro, attraverso i sensi, coglie l’essenza dell’esistenza, esprimendola con un’intensità che supera la filosofia. Ma, nonostante il successo, Boccadoro sente un vuoto e desidera ripartire, in cerca della libertà e della giovinezza perdute.Prima di partire, crea una statua di Maria, ispirata a Lidia. Narciso, preoccupato, ammira l’opera. Boccadoro confessa di sentire la sua ispirazione inaridire e di aver bisogno di ritrovare le esperienze che alimentano la sua arte. Ottenuto il sostegno di Narciso, parte.Durante l’assenza dell’amico, Narciso riflette sulla loro amicizia e sul valore della vita di Boccadoro, così diversa dalla sua, fatta di austerità e contemplazione. Si chiede se la vita dell’artista, immersa nei sensi e nelle passioni, non sia più autentica e coraggiosa.Boccadoro torna inaspettatamente al convento, trasformato e malato. Eric e Narciso constatano con tristezza il suo invecchiamento precoce. Boccadoro racconta di essersi ammalato durante il viaggio, ma di aver proseguito per orgoglio. Confessa a Narciso di aver perso giovinezza e forze, ma di aver trovato una nuova serenità. Narciso, commosso, rivela quanto la sua presenza abbia arricchito la sua esistenza.Negli ultimi giorni, Boccadoro parla della morte con curiosità e accettazione, vedendola come un ritorno alla figura materna, fonte di innocenza e amore. Rivela che il viaggio era motivato dal desiderio di rivedere Agnese, un amore passato, ma il suo rifiuto aveva segnato l’inizio del suo declino. In una visione, durante la malattia, aveva percepito la madre che, attraverso il dolore, gli stava estraendo il cuore, preparandolo al trapasso. Nelle sue ultime parole, esprime il rammarico di non aver realizzato la figura della madre nell’arte, ma riconosce che la madre stessa lo sta plasmando nella morte. Con un ultimo interrogativo sull’impossibilità di morire senza madre, Boccadoro si spegne.Abbiamo riassunto il possibile
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