1. La Scoperta della Corrida
La corrida, a prima vista, può sembrare uno spettacolo crudele, soprattutto per il destino dei cavalli. La violenza e la morte sollevano questioni morali. Tuttavia, l’obiettivo non è giustificare questo evento, ma comprenderne il significato più profondo. La corrida è un’occasione per osservare da vicino il rapporto tra vita e morte, in particolare la morte violenta nella sua forma più pura.La corrida è più di una semplice barbarie: è un evento complesso che suscita emozioni intense, un senso di vita, morte e consapevolezza della nostra mortalità. Sorprendentemente, la sofferenza dei cavalli nell’arena non provoca lo stesso orrore che si proverebbe in situazioni quotidiane.Questo spettacolo rivela una differenza nel modo in cui le persone si relazionano al mondo: alcuni si identificano più con gli animali, altri con gli esseri umani. A volte, chi si identifica fortemente con gli animali può mostrare meno empatia verso le persone. Nella corrida, la morte del cavallo può sembrare quasi comica, mentre la vera tragedia riguarda il toro e il torero.La corrida non è uno sport, ma una tragedia con un finale prestabilito: la morte del toro. Il torero affronta un pericolo reale, ma regolato da regole precise. Le sue azioni, chiamate “suertes”, servono a controllare il toro grazie all’esperienza e alla tecnica. La corrida nasce dall’incontro tra un toro selvaggio e un uomo a piedi. Le “capeas”, invece, sono corride amatoriali più simili a uno sport rischioso e primitivo.In una corrida formale, si alternano sei tori e tre “matadores”. I tori sono scelti in base all’età e alle condizioni fisiche. Prima dell’evento, i tori vengono selezionati e assegnati ai “matadores”. L’arena è divisa in zone, ognuna con una vista diversa sull’azione. Una posizione elevata, come la galleria o un “sobrepuerta”, offre una buona visuale.2. Stagioni e Scenari della Corrida
In Spagna, il momento migliore per vivere l’esperienza della corrida è settembre, anche se i tori raggiungono la loro massima forma tra maggio e giugno. Madrid, città dal clima variabile, offre le migliori novilladas, corride con tori giovani, soprattutto a marzo, e abbonamenti per le corride principali dopo Pasqua. Da marzo a novembre, ogni domenica, è possibile assistere a una corrida. Le barreras centrali all’ombra sono i posti migliori per osservare da vicino i toreri.Anche altre città, come Siviglia, Bilbao e Valencia, ospitano importanti ferias, le feste annuali dedicate alla corrida. Siviglia è nota per le corride di inizio primavera, mentre Bilbao per i tori di grande stazza. Per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, Aranjuez e Ronda rappresentano una cornice ideale, grazie al loro fascino pittoresco. Ronda, in particolare, è considerata uno dei luoghi di nascita della corrida moderna.Prima dell’inizio dello spettacolo a Madrid, è possibile visitare l’arena e assistere ai preparativi. L’arrivo dei toreri è un momento di grande tensione, in particolare per il matador, il torero principale. La corrida si apre con il paseo, la sfilata dei toreri, un rituale che culmina con il saluto al presidente e l’inizio della sfida.6. L’Arte e il Pericolo della Corrida
La corrida è cambiata molto nel tempo. In passato, i tori resistevano a molte picche e i toreri erano atleti imponenti. Oggi, i tori tollerano meno picche e i toreri appaiono meno forti. La picca stessa è diversa, più dannosa per il toro di un tempo, quando serviva più per mostrare abilità che per ferire.La forma attuale della picca e il suo uso fanno discutere. La picca dovrebbe essere usata con maestria, colpendo il muso del toro per stancarlo senza ferirlo troppo. Molti picadores, però, sono pagati poco e spesso inesperti. Per questo, piazzano la picca in modo sbagliato, sfruttando lo sforzo del toro per indebolirlo. Le protezioni per i cavalli hanno reso tutto più difficile, aumentando i rischi per cavallo e picador.La corruzione legata alle mance peggiora la corrida. I venditori di cavalli offrono animali scadenti. I garzoni dell’arena, spinti dai soldi, cercano di salvare cavalli feriti per riusarli, invece di abbatterli. Questo crea crudeltà e abusi, lontano dall’idea di una corrida corretta.Il piazzamento delle banderillas è una fase spettacolare della corrida, facile da capire anche per chi non è esperto. Ci sono diverse tecniche, ognuna con le sue caratteristiche e rischi. L’idea non è far male, ma stancare il toro per la fase successiva. I toreri messicani sono famosi per la loro bravura e coraggio nel piazzare le banderillas.L’uso della muleta mostra la grandezza di un torero. La faena, fatta con la muleta, è il momento in cui il torero esprime la sua arte, il coraggio e la conoscenza del toro. Il “natural” è il passaggio più puro e pericoloso, simbolo del vero torero. Ci sono vari tipi di passaggi con la muleta, ognuno con uno scopo: dominare e stancare il toro, o mostrare bellezza e grazia.Toreri come Rafael El Gallo hanno portato uno stile elegante, mentre Juan Belmonte ha cambiato la corrida con un approccio più classico e rischioso. Joselito, fratello di Gallo, univa i due stili, ma la sua troppa facilità a volte toglieva l’emozione del pericolo. Marcial Lalanda è un torero completo, bravo sia nei passaggi classici che in quelli più spettacolari.La corrida è pericolosa e la morte è sempre possibile. La morte di toreri come Gitanillo de Triana e Alcalareno II mostra i rischi mortali di questo mestiere e fa riflettere sul coraggio, il sacrificio e lo spettacolo nella corrida. Nonostante i pericoli, molti toreri continuano, spinti dalla passione, dall’orgoglio e dalla ricerca di una gloria che dura poco.7. L’Arte di Uccidere e le Emozioni della Corrida
Nella corrida, l’uccisione del toro può avvenire in due modi: “volapié” e “recibir”. In entrambi, il matador affronta il toro da vicino. Il volapié prevede che sia il matador ad attaccare, mentre nel recibir è il toro a caricare. Molti, però, usano trucchi, sminuendo questo momento cruciale. Un vero matador, invece, prova piacere nell’uccidere, un sentimento antico e profondo, che considera un onore.Nonostante ciò, oggi in Spagna i grandi matador che eccellono nell’uccisione sono pochi. Molti preferiscono la via facile, togliendo intensità al momento finale. Così, l’emozione si concentra in altre parti della corrida, come l’uso della cappa, mentre l’uccisione diventa una conclusione veloce.Entrambe le tecniche richiedono grande abilità. L’obiettivo è colpire l’aorta tra le vertebre, un punto preciso che garantisce una morte rapida. In passato, il recibir era più diffuso, ma il volapié, meno rischioso, ha guadagnato popolarità. Il recibir, più nobile, è raro perché espone il torero a gravi ferite. Ma anche il volapié, se fatto bene, è un’arte.La corrida ha avuto periodi di splendore e di declino. Grandi toreri come Lagartijo, Frascuelo, Guerrita, Mazzantini, Joselito e Belmonte hanno fatto la storia. Oggi, Marcial Lalanda è tra i più bravi, anche se il suo modo di uccidere non piace a tutti. Altri, come Barrera, Bienvenida, Cagancho e Villalta, hanno stili molto diversi tra loro.La corrida è un elemento fondamentale della cultura spagnola. Riflette il carattere degli spagnoli e il loro modo di vedere la morte. Nonostante le critiche, Madrid è diventata il cuore di questa tradizione, mantenendola viva.La corrida suscita emozioni forti, dall’orrore all’ammirazione, mostrando la sua complessità e il suo significato culturale profondo.Abbiamo riassunto il possibile
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