Contenuti del libro
Informazioni
“Mi volevano morto Papa Francesco alle prese con i suoi detrattori” di Gavino Pala ti porta dentro il Vaticano e oltre, esplorando le tensioni che circondano il pontificato di Papa Francesco. Il libro parte proprio dalla sua stessa voce, che racconta di chi lo dava per spacciato durante un problema di salute, un segnale chiaro del forte dissenso interno che deve affrontare. Non è solo una questione di opinioni diverse, ma di vere e proprie opposizioni che toccano temi cruciali: dalla complessa riforma della Curia Romana, voluta per rendere la Chiesa più vicina alla gente e trasparente dopo scandali come Vatileaks, alle delicate questioni pastorali su famiglia, divorziati risposati e coppie omosessuali, che hanno generato dibattiti accesi e documenti critici come i Dubia. Il libro analizza anche le ombre degli abusi sessuali nella Chiesa, con casi eclatanti e accuse dirette al Papa stesso, come quelle dell’arcivescovo Viganò sul cardinale McCarrick. Si parla poi delle sfide globali, dalla gestione finanziaria del Vaticano e i suoi scandali, agli accordi diplomatici controversi come quello con la Cina, fino alla posizione del Papa sulla guerra in Ucraina e il difficile dialogo con la politica e le altre religioni. Gavino Pala dipinge un quadro di un pontificato sotto assedio, dove le critiche a Papa Francesco non vengono solo da fuori, ma soprattutto da dentro la Chiesa, mettendo in luce le ragioni profonde di questa opposizione a Papa Francesco e il suo impatto sul futuro della Chiesa stessa. È un viaggio avvincente nel cuore delle sfide che il pontefice affronta ogni giorno.Riassunto Breve
Il pontificato di Papa Francesco è caratterizzato da significative tensioni e opposizioni, sia interne che esterne alla Chiesa. Queste critiche emergono in diversi ambiti, dalla gestione della Curia Romana alle questioni dottrinali e pastorali, fino alle relazioni internazionali e alle sfide sociali contemporanee. All’interno del Vaticano, si manifestano resistenze alle riforme economiche e strutturali, con scandali finanziari passati e recenti che evidenziano la necessità di maggiore trasparenza e controllo, come nel caso dell’investimento nel palazzo di Londra. La riforma della Curia mira a superare “malattie” interne come la rivalità e la chiusura, ma incontra resistenze. Sul piano pastorale, le aperture su temi come l’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati, discusse in documenti come *Amoris Laetitia* e nei Sinodi sulla famiglia e sull’Amazzonia, generano dibattiti e richieste di chiarimenti da parte di cardinali e teologi, che esprimono preoccupazioni sulla compatibilità con la dottrina tradizionale. Anche la questione dell’accoglienza delle persone omosessuali è fonte di discussione. La crisi degli abusi sessuali rappresenta una sfida enorme, con rapporti che rivelano coperture e fallimenti istituzionali, alimentando denunce pubbliche e dibattiti sulla responsabilità, come nel caso delle accuse mosse dall’ex nunzio Viganò. La coesistenza di un Papa regnante e un Papa emerito, Benedetto XVI, crea una situazione inedita che, nonostante le affermazioni di Francesco sull’esistenza di un solo pontefice, viene talvolta strumentalizzata da chi critica il pontificato attuale. Le relazioni con le Chiese nazionali presentano specificità: negli Stati Uniti si registra una forte opposizione conservatrice, in Germania il Cammino sinodale propone riforme su temi controversi, mentre l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi incontra resistenze. Sul fronte globale, la posizione del Papa sulla guerra in Ucraina, con gli appelli al dialogo e le riflessioni sulle cause, suscita dibattiti e critiche. Papa Francesco considera le critiche costruttive se fatte per il bene della Chiesa, ma denuncia le maldicenze come opera del diavolo che divide. Il suo pontificato, pur affrontando sfide immense come la crisi vocazionale e la diminuzione della pratica religiosa, è segnato dal tentativo di guidare la Chiesa verso una maggiore misericordia e un’azione più incisiva nel mondo contemporaneo, incontrando però una significativa resistenza al suo messaggio e alle sue azioni.Riassunto Lungo
1. Le voci del dissenso nella Chiesa
Le reazioni dopo la malattia
Papa Francesco, in un incontro avvenuto nel settembre 2021, ha dichiarato di essere ancora vivo, nonostante alcuni lo desiderassero morto. Ha raccontato che durante la sua malattia, seguita a un intervento al colon nel luglio precedente, si sono verificati incontri tra prelati che lo credevano in condizioni più gravi e che si preparavano per il conclave. In quel periodo circolavano anche voci su sue possibili dimissioni per motivi di salute, notizie che sono state smentite. Il pontefice ha affermato di poter accettare gli attacchi e le ingiurie rivolte alla sua persona, riconoscendosi come peccatore, ma ha sottolineato che la Chiesa non merita tali attacchi, attribuendoli all’opera del diavolo. Questa situazione, caratterizzata dalla presenza di maldicenze e accuse in diversi ambienti cattolici, rende evidente l’esistenza di un dissenso interno e solleva importanti interrogativi sulle sue cause, sulle sue manifestazioni e sull’impatto che ha sul magistero e sulle azioni del papa.Attribuire il dissenso e gli attacchi alla Chiesa all’opera del diavolo esaurisce l’analisi delle sue cause e manifestazioni concrete?
Il capitolo, pur riconoscendo l’esistenza di un dissenso interno e di specifiche azioni (come la preparazione di un conclave), offre una spiegazione di natura teologica per gli attacchi alla Chiesa. Questa prospettiva, per quanto legittima in un contesto di fede, potrebbe non fornire gli strumenti necessari per comprendere appieno le dinamiche storiche, sociologiche e politiche che possono generare tensioni e opposizioni all’interno di un’istituzione complessa come la Chiesa. Per approfondire, sarebbe utile considerare studi di storia della Chiesa focalizzati sui conflitti interni e analisi sociologiche delle istituzioni religiose.2. Tra Rinuncia e Riforma
La rinuncia di Benedetto XVI nel febbraio 2013 segna un momento storico per la Chiesa. La decisione è motivata dall’età avanzata e dalla consapevolezza di non avere più le forze necessarie per guidare la Chiesa in un mondo in rapido cambiamento. Sebbene altri papi abbiano considerato questa possibilità in passato, il gesto di Benedetto XVI è stato senza precedenti nell’era moderna. Il suo pontificato è stato caratterizzato da sfide importanti, come lo scandalo Vatileaks e le complessità nella gestione interna della Curia Romana, dove la figura del Segretario di Stato Bertone ha suscitato diverse critiche per la sua influenza.Il Conclave e l’elezione di Francesco
Dopo la rinuncia, i cardinali si riuniscono a Roma per il Conclave, in un clima segnato dall’incertezza e dai recenti scandali che hanno colpito la Chiesa. I cardinali provenienti dal Nord America chiedono con forza maggiore trasparenza e una maggiore attenzione ai temi delicati come gli abusi sui minori. La votazione porta all’elezione di Jorge Mario Bergoglio, che sceglie il nome di Francesco. L’elezione avviene dopo diversi scrutini, e Bergoglio emerge come una figura capace di raccogliere consenso, superando altri candidati che inizialmente sembravano favoriti, come Angelo Scola. Molte analisi successive suggeriscono che la sua elezione sia stata il risultato di un accordo tra diverse correnti all’interno del collegio cardinalizio, includendo i cardinali non europei e alcuni settori della Curia stessa.Il nuovo stile e la riforma della Curia
Papa Francesco si presenta fin da subito con uno stile pastorale molto diverso, caratterizzato da una grande vicinanza alle persone e dall’uso di un linguaggio semplice e diretto, comprensibile a tutti. La sua visione centrale è quella di una “Chiesa in uscita”, che non rimane chiusa in sé stessa ma si muove attivamente verso le periferie esistenziali, impegnandosi a curare le ferite della società e delle persone. Uno dei suoi obiettivi principali, sollecitato anche dai cardinali prima del Conclave, è la riforma della Curia Romana. Questa riforma, che ha trovato la sua forma definitiva nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, ha lo scopo di trasformare la Curia in uno strumento più efficace al servizio dell’evangelizzazione e della carità. La riforma prevede anche un maggiore coinvolgimento dei laici in ruoli di responsabilità e una riorganizzazione complessiva dei diversi dicasteri vaticani.La convivenza di due Papi
La coesistenza di un papa regnante, Francesco, e di un papa emerito, Benedetto XVI, ha creato una situazione inedita nella storia recente della Chiesa. Sebbene Benedetto XVI si sia ritirato nella preghiera e nel silenzio, la sua figura e alcuni suoi rari interventi pubblici hanno continuato a essere oggetto di attenzione e dibattito. In alcuni ambienti, soprattutto tra i nostalgici, si sono diffuse teorie sulla presunta illegittimità dell’elezione di Francesco o interpretazioni “in codice” delle parole di Ratzinger. Papa Francesco ha sempre mantenuto una posizione chiara, affermando che esiste un solo papa e descrivendo Benedetto come un “nonno saggio” che sostiene la Chiesa con la sua preghiera. La riforma della Curia e il nuovo approccio pastorale di Francesco definiscono con chiarezza la direzione che la Chiesa intende seguire nel mondo contemporaneo.Ma questa ‘situazione inedita’ si risolve davvero nella semplice coesistenza di un papa regnante e un ‘nonno saggio’?
Il capitolo presenta la coesistenza di un papa regnante e un papa emerito come una situazione inedita, ma la sua descrizione sembra minimizzare le potenziali complessità e le implicazioni a lungo termine per la struttura e l’autorità della Chiesa. Nonostante la posizione ufficiale, la presenza di due figure papali può sollevare interrogativi di natura canonistica, storica ed ecclesiologica che vanno oltre la semplice descrizione di un rapporto personale. Per comprendere appieno le sfide e le dinamiche di questa configurazione unica, sarebbe utile approfondire lo studio del diritto canonico, la storia del papato (anche in epoche diverse da quella moderna) e le analisi di studiosi di ecclesiologia e di politica vaticana.3. Le sfide del cambiamento e le voci del dissenso
Le sfide interne della Curia
La Curia si trova ad affrontare quindici “malattie” che ne minano il buon funzionamento. Tra queste, ci sono il sentirsi indispensabili, un’eccessiva operosità che non lascia spazio al riposo, un indurimento spirituale, una pianificazione troppo rigida e un coordinamento insufficiente. Si aggiungono la dimenticanza della propria storia spirituale, la rivalità interna, la doppia vita, le chiacchiere dannose, la tendenza a divinizzare i superiori e l’indifferenza verso gli altri. Altre problematiche includono una serietà ostentata che nasconde la gioia, l’accumulo di beni materiali, la formazione di circoli chiusi e la ricerca di un profitto tipico del mondo esterno. Queste difficoltà rendono necessaria una riforma costante, un processo che incontra diverse forme di resistenza: alcune sono palesi, altre celate, altre ancora animate da intenzioni malevole.
Le questioni pastorali sulla famiglia
La Chiesa si confronta anche con importanti questioni pastorali che riguardano la famiglia, temi ampiamente dibattuti nei Sinodi dedicati. Si discute su come accogliere al meglio le persone divorziate e risposate e quelle omosessuali. Per i divorziati risposati, si valuta la possibilità di un accesso ai sacramenti dopo un percorso di riflessione e discernimento. In questo percorso, si cerca di distinguere tra la situazione oggettiva in cui ci si trova e le circostanze che possono attenuare la responsabilità personale. Riguardo alle unioni tra persone dello stesso sesso, si sottolinea l’importanza di accogliere queste persone con rispetto e delicatezza, evitando ogni forma di discriminazione ingiusta. Tuttavia, si ribadisce che non esiste alcuna base per considerare queste unioni simili al matrimonio tra uomo e donna.
Le voci del dissenso
Queste aperture e riflessioni in ambito pastorale hanno suscitato reazioni e opposizioni. Alcuni cardinali e teologi hanno espresso perplessità e dubbi. Le loro preoccupazioni riguardano la compatibilità di certe posizioni con la dottrina tradizionale della Chiesa. In particolare, sorgono interrogativi sull’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati e sulla validità di alcune norme morali considerate assolute. Per chiedere chiarimenti o proporre correzioni, sono stati pubblicati diversi documenti significativi, come i “Dubia”, la “Correctio filialis” e la “Declaratio”. Queste iniziative riflettono un dibattito interno acceso sulle direzioni prese dalla Chiesa.
La crisi degli abusi sui minori
Una delle crisi più dolorose e complesse affrontate dalla Chiesa è quella legata agli abusi sessuali sui minori. Gravi casi emersi in paesi come il Cile, la Pennsylvania e l’Irlanda hanno rivelato un numero elevato di vittime. Le accuse non riguardano solo gli abusi stessi, ma anche presunte coperture da parte delle gerarchie ecclesiastiche. La gestione di situazioni delicate, come quelle che hanno coinvolto figure come Karadima in Cile o l’ex cardinale McCarrick negli Stati Uniti, è diventata oggetto di denuncia pubblica. Documenti come il dossier redatto dall’ex nunzio Carlo Maria Viganò hanno accusato esplicitamente figure di alto livello all’interno della Chiesa di aver ignorato o nascosto le segnalazioni e le prove degli abusi.
Ma se la guerra è un “massacro insensato”, come può il capitolo suggerire che l’espansione della NATO possa averla “facilitata” o che si debba insistere sul dialogo “anche con l’aggressore” senza esplorare le implicazioni logiche e morali di tali posizioni?
Il capitolo, pur evidenziando le critiche alle posizioni del pontefice sulla guerra in Ucraina, non ne analizza a fondo le implicazioni logiche e le ragioni del dibattito. Affermare che l’espansione della NATO possa aver “facilitato” il conflitto o insistere sul dialogo “anche con l’aggressore” solleva interrogativi complessi che il capitolo lascia irrisolti. Per affrontare queste questioni, è indispensabile studiare le dinamiche delle relazioni internazionali, le teorie sul conflitto e la sicurezza, e l’etica della guerra. Approfondire il lavoro di autori come John Mearsheimer o Michael Walzer può fornire strumenti critici. È altresì cruciale considerare il contesto storico e le diverse interpretazioni della dottrina sociale della Chiesa sulla pace.7. Tensioni e Sfide nel Cuore della Chiesa
La Chiesa si trova ad affrontare diverse tensioni e opposizioni, sia al suo interno che dall’esterno. Sul piano della dottrina e della pastorale, ci sono dibattiti accesi sull’applicazione del documento Amoris Laetitia, in particolare riguardo alla possibilità per i divorziati risposati di ricevere la comunione. Alcuni cardinali hanno sollevato dubia, esprimendo critiche e perplessità. Anche i Sinodi, come quello sulla famiglia e quello sull’Amazzonia, hanno generato discussioni e resistenze. Questi incontri hanno toccato temi delicati come il celibato dei sacerdoti e l’adattamento del messaggio cristiano alle diverse culture locali.Questioni Economiche e Riforma della Curia
La gestione delle finanze e il processo di riforma della Curia Romana sono altre fonti di conflitto. Si sono verificati scandali legati a investimenti discutibili, come l’acquisto di un immobile a Londra, che hanno portato a processi giudiziari e condanne. Per migliorare la situazione, sono state introdotte nuove regole volte a garantire maggiore trasparenza negli appalti e nei contratti pubblici. La presenza di un Papa emerito, Benedetto XVI, ha aggiunto un elemento di complessità, anche se lui stesso ha affermato chiaramente l’esistenza di un solo pontefice regnante. Nonostante ciò, alcuni hanno visto nella sua figura un punto di riferimento per le critiche rivolte al pontificato attuale.Relazioni con le Chiese Nazionali
Le relazioni con le Chiese nei diversi paesi presentano sfide specifiche. Negli Stati Uniti, esiste una forte opposizione di stampo conservatore, che include anche figure ecclesiastiche che criticano apertamente il Papa. In Germania, il percorso sinodale intrapreso sta affrontando temi controversi come la possibilità di una comunione condivisa con altre confessioni cristiane e la benedizione delle unioni omosessuali. Queste discussioni hanno sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile divisione all’interno della Chiesa. L’accordo provvisorio raggiunto con la Cina sulla nomina dei vescovi ha incontrato resistenze e critiche, specialmente da parte del cardinale Zen, e la situazione per la Chiesa locale in Cina rimane difficile. La Chiesa in Polonia, invece, mostra un legame stretto con il governo nazionale, che a volte si pone in contrasto con le posizioni espresse dal Papa.Sfide Globali
Sul fronte internazionale, la posizione del Papa sulla guerra in Ucraina ha suscitato dibattiti. I suoi appelli al dialogo e i commenti sulle possibili cause del conflitto hanno generato critiche, percepite da alcuni come ambigue. Anche le iniziative volte a promuovere il dialogo tra diverse religioni, come il gesto del bacio dei piedi ai leader del Sud Sudan o le preghiere con i musulmani, hanno provocato reazioni contrastanti tra i fedeli. Un’altra sfida cruciale che la Chiesa deve affrontare sono gli abusi sessuali. Sono emersi rapporti che coinvolgono anche figure di alto livello ecclesiastico, alimentando dibattiti sulla responsabilità delle istituzioni e sulle misure da adottare per affrontare questo grave problema.Queste tensioni sono davvero slegate, o il capitolo manca di individuarne la radice comune?
Il capitolo elenca una serie di sfide e conflitti che la Chiesa sta affrontando, toccando aspetti dottrinali, economici, relazionali e globali. Tuttavia, la presentazione tende a giustapporre questi problemi senza offrire un’analisi approfondita delle loro cause sottostanti o di come possano essere interconnessi. Per comprendere meglio la complessità di queste dinamiche e cercare di individuare eventuali fili conduttori, sarebbe utile approfondire la sociologia delle religioni e la storia recente della Chiesa, magari leggendo autori che analizzano criticamente le trasformazioni post-conciliari e il rapporto tra fede e modernità, come Massimo Faggioli.Abbiamo riassunto il possibile
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