1. Echi di un Passato Romantico
A San Marcello Pistoiese, un piccolo paese della Toscana, riemerge dal passato un tesoro inaspettato: un manoscritto inedito di Mary Shelley, “Maurice, o La capanna del pescatore”. La scoperta avviene grazie a Cristina Dazzi, che durante alcune ricerche d’archivio s’imbatte nel prezioso libretto e avvisa Claire Tomalin, esperta studiosa dell’autrice. L’analisi del manoscritto non lascia dubbi: è opera di Mary Shelley, scritta per Lauretta Tighe, figlia di amici intimi della scrittrice. La novella racconta di Maurice, un bambino sottratto alla sua famiglia e cresciuto in un ambiente modesto. Nonostante le avversità, Maurice conserva un animo nobile. Diventato orfano, il destino lo riconduce al padre naturale, svelando la sua vera identità: Henry. “Maurice” tocca temi profondi e sentiti nell’epoca romantica: la fragilità dell’infanzia, il peso della perdita e la forza di resistere alle difficoltà. La storia del manoscritto, riemerso dopo anni di oblio tra le mura di un’antica dimora, sembra quasi un racconto romantico. Questa riscoperta offre uno sguardo nuovo sull’Ottocento, sulla vita di Mary Shelley e sul suo rapporto con la famiglia Tighe, segnate entrambe da lutti e scelte di vita fuori dal comune. L’amicizia profonda e la sensibilità romantica condivisa tra Shelley e Tighe, si riflettono nella novella, che sembra quasi rispecchiare le loro vicende familiari e le perdite subite.2. Un Incontro Inatteso alla Capanna
A Torquay, durante un funerale, un viandante nota un giovane, Maurice, visibilmente sconvolto. Un abitante del luogo rivela che Maurice, orfano, era stato accolto dal pescatore Barnet, ora scomparso. Senza più un posto dove andare, Maurice è costretto ad abbandonare la capanna in cui viveva. Il viandante, toccato dalla sua storia, decide di andarlo a cercare, trovandolo proprio alla capanna. Offre a Maurice ospitalità, e il ragazzo, dopo un’iniziale esitazione, accetta con gratitudine. Per guadagnarsi la sua fiducia, il viandante condivide la propria storia: un tempo architetto di successo, ha perso il figlio undici anni prima in una tragica passeggiata. Da allora, non ha mai smesso di cercarlo, dedicando ogni anno tempo alla ricerca nel Devonshire. Si veste da povero, sperando di avvicinare le persone umili e ottenere informazioni utili. Di recente, ha incontrato una donna che, in lacrime, ha confessato di aver rapito un bambino anni prima. Disperata per non poter avere figli e temendo la reazione del marito marinaio, aveva preso il bambino, approfittando di un momento di distrazione della bambinaia vicino a Ilfracombe. Il viandante, ascoltando attentamente, intuisce un possibile legame tra la confessione della donna e la scomparsa del proprio figlio. Forse, Maurice è proprio quel bambino rapito tanto tempo fa.3. Il Ricongiungimento e la Capanna Perduta
Al calare dell’oscurità, una donna si dirige verso Plymouth. Fugge dal ricordo di un bambino rapito e spera di ritrovare il marito in quel porto. Di giorno cammina con cautela, di notte si nasconde. Per non destare sospetti, trasforma gli abiti eleganti del bambino in vestiti umili, usando i propri. Conserva solo una collanina di corallo con un nome inciso e una scarpina, unici ricordi del piccolo.Dopo sei mesi a Plymouth, trascorsi aspettando il marito, i due si stabiliscono in una capanna. La donna ama il bambino come un figlio, ma le conseguenze del rapimento emergono presto. Il piccolo, abituato a ben altre cure, deperisce per la mancanza di attenzioni e per la povertà. Perde la salute e la bellezza che avevano spinto la donna a rapirlo. Il marito, uomo burbero, mal sopporta quel bambino malaticcio, considerandolo un peso.La donna, piena di rimorso, confessa il suo pentimento. Henry, questo il nome del bambino, cresce in un ambiente difficile. Il marito della rapitrice lo maltratta perché, a causa della salute fragile, non può lavorare. Un giorno, Henry decide di andarsene per cercare lavoro e rendersi indipendente. La donna, pur dispiaciuta, lo lascia andare, benedicendolo e sperando di poterlo un giorno restituire ai veri genitori.Nel frattempo, il padre naturale di Henry, dopo quindici giorni di vane ricerche nel Devonshire, racconta la sua storia a un uomo di nome Maurice. Questi, ascoltando il racconto, rivela di essere proprio Henry, il figlio perduto. Racconta di essere fuggito dalla capanna per i maltrattamenti subiti e di aver cambiato nome per non essere ritrovato.Padre e figlio, colmi di gioia, sognano il futuro e la felicità della madre nel rivederlo. Insieme, tornano a casa e Henry riabbraccia la madre. Il padre compra la capanna e i suoi pochi averi dal vecchio Barnet, il precedente proprietario. La famiglia non può vivere sempre nella capanna, perché Henry deve studiare a Eton, ma vi trascorre le vacanze, vivendo in semplicità e aiutando i bisognosi.Passano gli anni, la capanna crolla e il mare la porta via. Henry, diventato adulto e viaggiatore, ammira luoghi lontani, ma porta nel cuore il ricordo della capanna. Decide di costruire una nuova casa lì vicino, regalandola a un pescatore povero. Continua a visitare quei luoghi, ritrovando i ricordi felici dell’infanzia e del legame ritrovato con la sua famiglia.Abbiamo riassunto il possibile
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