1. L’incontro illuminante
Un giovane marinaio, Martin Eden, varca la soglia di una casa elegante, accompagnando un amico. L’ambiente signorile e gli abiti semplici di Martin creano un contrasto immediato. Lui si sente un pesce fuor d’acqua, ma l’amico, Arthur, lo rassicura: la sua famiglia è alla mano.La casa è immensa, piena di oggetti raffinati. Martin si muove con cautela, quasi impacciato, ma la bellezza intorno a lui lo affascina. Un quadro che rappresenta una tempesta in mare aperto cattura la sua attenzione.La vista di tanti libri accende in lui una scintilla. Inizia a sfogliarli, scoprendo nomi di scrittori e mondi che non conosceva. L’arrivo di Ruth, la sorella di Arthur, interrompe la sua esplorazione. Martin è folgorato: la ragazza è di una bellezza che sembra appartenere a un altro mondo.Parlando con Ruth, Martin si sente piccolo. Lui ha poca istruzione, modi bruschi. Racconta storie della sua vita in mare, un mondo lontano anni luce da quello di Ruth. Eppure, tra i due nasce qualcosa. Lei è incuriosita, lui è sempre più ammirato.A cena, le formalità mettono Martin a disagio. Cerca di comportarsi bene, ma si sente goffo. Le sue storie di mare, però, interessano tutti, soprattutto Ruth, che è attratta e allo stesso tempo un po’ spaventata dalla sua rozzezza.La serata continua con Ruth al pianoforte. La musica tocca il cuore di Martin, gli fa immaginare avventure in terre lontane. Ruth, guardandolo, capisce che dietro i modi rudi si nasconde un animo sensibile.Prima che Martin vada via, Ruth gli presta dei libri. È un gesto importante, che va oltre la semplice gentilezza. Martin esce da quella casa cambiato: innamorato, e deciso a diventare un uomo migliore per conquistare Ruth. Quando torna nella sua stanza, la differenza tra i due mondi è ancora più evidente. Il cognato, avaro e gretto, non fa che aumentare il suo desiderio di riscatto. Martin ha deciso: userà i libri, la biblioteca, come strumenti per entrare nel mondo di Ruth.2. La Febbre della Conoscenza e la Scala Sociale
Martin Eden era divorato da un’ardente passione per Ruth e da una sete inestinguibile di conoscenza. Passava ore in biblioteca, immergendosi in libri di ogni genere, ma la sua preparazione lacunosa lo lasciava spesso insoddisfatto. L’amore per Ruth e l’ambizione di raggiungere il suo mondo alimentavano la sua tenacia. Martin si imponeva di imitare le abitudini della classe sociale di Ruth, convinto che questo lo avrebbe avvicinato a lei. Vedeva nel galateo e nella cura di sé un lasciapassare per il mondo di Ruth.Durante un incontro, Martin rivelò a Ruth il suo desiderio di elevarsi attraverso la conoscenza. Ruth, toccata dalla sua schiettezza, si offrì di aiutarlo, correggendone il linguaggio e introducendolo alla grammatica. Martin, rapito dalla bellezza della lingua e motivato da Ruth, si dedicò allo studio con ardore. I loro dialoghi, però, svelarono presto due modi opposti di vedere il mondo. Ruth, ancorata alle convenzioni, considerava l’istruzione formale l’unica strada per il successo. Martin, invece, pur apprezzando il sapere, dava valore all’esperienza diretta e alla bellezza, respingendo un’idea di successo legata solo al denaro.Di ritorno da un viaggio per mare, Martin era un uomo nuovo. Aveva studiato senza sosta, imparando la grammatica e arricchendo il suo vocabolario. Aveva scoperto la potenza della poesia, sentendosi spinto a scrivere per catturare la bellezza del mondo e per conquistare il cuore di Ruth. Iniziò a comporre articoli e racconti, sognando di diventare uno scrittore. Nonostante i suoi sforzi, Martin non superò l’esame di ammissione alle scuole superiori, cosa che confermò a Ruth la necessità di un percorso di studi tradizionale. Martin, tuttavia, era certo di potercela fare da solo, deciso a usare la scrittura come mezzo per realizzarsi e raggiungere Ruth.9. Il sapore amaro del successo
Dopo un periodo di difficoltà, Martin inizia a guadagnare con i suoi scritti. Inizialmente indifferente, reinveste il denaro per spedire altri manoscritti. Migliora il suo tenore di vita, ma resta apatico e solo. La fama postuma di Brissenden e il clamore per la sua poesia “Effimera” lo disgustano per la superficialità del mondo letterario. Il racconto “Avventura” viene pubblicato e ben pagato, così come altri suoi lavori, portandolo a un successo inatteso. Aiuta economicamente Maria e la sorella Gertrude, ma la ricchezza non gli dà gioia.Durante un picnic, ritrova vecchi amici e Lizzie, che lo attrae, ma rifiuta un coinvolgimento, sentendosi distante dal passato. Le offre un aiuto economico per migliorare la sua vita. La pubblicazione dei romanzi “La vergogna del sole” e “Scaduto” lo rende ricco e famoso.La fama attira persone che prima lo ignoravano, come i Morse e gli Higginbotham. Martin osserva l’ipocrisia della società borghese, ossessionata dal successo. Aiuta il cognato Bernard, ma si sente sempre più vuoto. L’idea di “opera finita” lo tormenta, facendogli dubitare del valore della sua fama.Ruth torna dichiarando il suo amore, ma Martin, lucido, capisce che è attratta solo dal suo successo e la rifiuta. Incontra Joe, il suo vecchio compagno, e decide di partire per i Mari del Sud, sentendo che la vita civilizzata non ha più nulla da offrirgli.10. Verso l’Oblio
Un’offerta di lavoro per l’amico Joe, l’acquisto di una lavanderia a vapore, si trasforma per Martin in un’ulteriore conferma del suo isolamento. Persino l’entusiasmo dell’amico lo infastidisce, incapace com’è di relazionarsi con gli altri. La posta del mattino, un tempo foriera di speranze, ora è solo un cumulo di riconoscimenti vuoti. Autografi, proposte, offerte editoriali: tutto scivola via senza lasciare traccia. Persino l’agognato successo è diventato un peso insopportabile, e il sogno dei Mari del Sud, un tempo rifugio, ora è solo una fuga senza gioia. Un controllo medico conferma la sua salute fisica, ma è la mente, come aveva intuito Lizzie, il vero campo di battaglia. Il giorno della partenza è un vortice di obblighi e addii frettolosi, persino l’incontro con Joe. A bordo della Mariposa, Martin si sente un estraneo tra estranei. I passeggeri, con la loro superficialità, lo allontanano, e persino tra i marinai non trova conforto. La vita stessa è diventata una luce accecante, un dolore costante. Solo la poesia di Swinburne gli offre una via d’uscita, un’oscura promessa di pace. L’oblò della nave diventa la porta verso l’oblio. Un ultimo tuffo, una breve lotta istintiva, e poi la resa finale. L’abisso accoglie Martin, che sceglie il nulla come estrema, definitiva liberazione.Abbiamo riassunto il possibile
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