Contenuti del libro
Informazioni
“Mafia mondiale. Le grandi organizzazioni criminali all’epoca della globalizzazione” di Aldo Giannuli ci porta dentro un mondo che pensavamo di conoscere, ma che è cambiato tantissimo. Non è più solo roba da vicoli, il crimine organizzato è diventato una forza globale potentissima. Si parte dalle radici, dalla Mafia siciliana che è un po’ il modello storico, passando per la ‘Ndrangheta, che oggi è tra le più forti al mondo, e la Camorra. Ma il libro allarga subito lo sguardo: ci sono le Triadi in Cina, la Yakuza in Giappone, la Mafia russa che è nata dopo l’URSS, e tante altre organizzazioni criminali che operano in tutto il pianeta. Quello che emerge è che la globalizzazione ha trasformato tutto: dal vecchio traffico di droga si è passati a business enormi come il traffico di esseri umani, il riciclaggio denaro su scala industriale e il crimine finanziario che sfrutta le nuove tecnologie. Le mafie non sono solo bande, sono soggetti strategici, quasi politici, che si muovono in un sistema mondiale complesso, collaborando e competendo, infiltrandosi nell’economia e nella finanza. Questo libro racconta questa evoluzione incredibile, mostrandoci come la “mafia mondiale” sia un fenomeno che ridefinisce la società di oggi.Riassunto Breve
Organized crime, con la mafia italiana, specialmente quella siciliana, come esempio storico importante che ha influenzato il mondo del crimine, non è più un problema piccolo o solo locale. All’inizio, la mafia siciliana mescolava delinquenti comuni con persone ricche e potenti, riuscendo a mettere radici nel territorio e a espandersi fuori dall’Italia, anche negli Stati Uniti dove è nata Cosa Nostra. Altre mafie italiane come la Camorra e soprattutto la ‘Ndrangheta calabrese si sono sviluppate, con la ‘Ndrangheta che oggi è diventata una delle più forti al mondo grazie alla sua struttura familiare e alla capacità di adattarsi e fare affari a livello globale, legandosi anche a politica e finanza. Nel mondo esistono tante altre organizzazioni criminali potenti, come le Triadi in Cina, la Yakuza in Giappone che è quasi legale, la mafia russa nata dopo l’Unione Sovietica e diventata subito globale, le mafie dei Balcani, quella turca, la mafia nigeriana che sta crescendo molto in Europa, e i grandi cartelli in America Latina che, anche se diversi, si stanno avvicinando al modello mafioso. Il crimine organizzato ha fatto come due grandi salti: il primo, all’inizio del Novecento, quando è diventato più internazionale e ha iniziato a fare soldi investendo in attività legali; il secondo, dagli anni Novanta con la globalizzazione, che lo ha reso un fenomeno mondiale velocissimo, capace di muoversi ovunque e di sfruttare le nuove tecnologie. Oggi, oltre ai vecchi affari come la droga, che resta centrale, e le estorsioni, le mafie si occupano sempre di più di cose nuove e molto redditizie come il traffico di esseri umani, che è diventato uno dei business principali, lo sfruttamento della prostituzione anche online, il traffico di organi, lo smaltimento illegale di rifiuti, la contraffazione, il controllo del settore alimentare e persino il traffico di materie prime importanti come la sabbia o le terre rare. Usano le nuove tecnologie per riciclare denaro, con le criptovalute e il cybercrime, e cercano di entrare nel mondo della finanza e delle banche. Le mafie non sono solo gruppi di criminali, ma agiscono quasi come soggetti politici, con una strategia per controllare territori e affari, e hanno bisogno di avere un rapporto, anche nascosto, con gli Stati e i loro sistemi, incluse le banche e i servizi segreti. Operano in aree di influenza globali, collaborando o facendosi concorrenza, con una specie di divisione del lavoro criminale nel mondo. Combattere la mafia significa capire che è un sistema complesso e globale, non solo un problema di polizia, e bisogna colpire i loro soldi e le cause economiche e sociali che la fanno esistere.Riassunto Lungo
1. Le radici del crimine organizzato
Il primato della mafia italiana
La mafia italiana, specialmente quella siciliana, è considerata il modello principale per la criminalità organizzata in tutto il mondo. La sua importanza è tale che il linguaggio del crimine stesso ha adottato termini italiani in molte lingue. Questo primato deriva da una combinazione di elementi storici e sociali, tra cui la sua struttura particolare che unisce criminalità comune e figure di spicco, la cosiddetta “Alta Mafia”. Anche se questa unione di diversi livelli sociali si trova in altre realtà criminali, come in Cina e Giappone, nel modello italiano questa commistione è più sistematica e la criminalità di base ha una sua autonomia decisionale.Caratteristiche del modello mafioso italiano
La mafia siciliana si è distinta fin da subito per la sua capacità di stabilirsi saldamente in un territorio e di espandersi a livello internazionale. Questo è stato possibile grazie all’appoggio dell’Alta Mafia, composta da nobili, professionisti e politici, che ha fornito protezione e informazioni essenziali per la crescita e la potenza dell’organizzazione. Il modello mafioso italiano si riconosce anche per il gran numero di membri, il coordinamento tra i diversi gruppi criminali (cosche) e la sua capacità di operare in molti settori economici diversi.Le fasi storiche della mafia siciliana e di Cosa Nostra statunitense
La storia della mafia siciliana può essere divisa in diverse fasi: la nascita dopo l’Unità d’Italia, la sua affermazione e istituzionalizzazione, la repressione durante il periodo fascista, la rifondazione nel dopoguerra con figure come Vizzini e Luciano, le guerre interne tra gruppi rivali e infine la fase di declino iniziata con il maxiprocesso di Palermo. Parallelamente alla mafia siciliana, negli Stati Uniti si è sviluppata Cosa Nostra, nata come derivazione della mafia siciliana ma poi diventata autonoma e indistinguibile dalla sua origine, creando un unico sistema criminale che attraversa l’Atlantico.La Camorra napoletana: frammentazione e modernizzazione
La Camorra napoletana ha origini storiche e mitologiche simili alla mafia siciliana, ma si è evoluta in modo diverso, caratterizzata da una maggiore divisione interna in gruppi e da una modernizzazione più recente, rappresentata da figure come Cutolo.L’ascesa della ‘Ndrangheta calabrese
La ‘Ndrangheta calabrese, inizialmente considerata meno importante, è diventata inaspettatamente la mafia più potente in Italia e una delle maggiori a livello mondiale. Questo successo è dovuto a una struttura familiare molto solida, a una vasta rete di contatti internazionali e alla capacità di adattarsi alla globalizzazione, che le ha permesso di inserirsi nei traffici più redditizi e di creare legami con la politica e la massoneria.Analogia con le Triadi cinesi
Anche le Triadi cinesi, pur avendo origini e contesti diversi, mostrano somiglianze strutturali e simboliche con le mafie italiane. Questo suggerisce che nel mondo del crimine organizzato esistono modelli comuni che si ripetono in contesti diversi.Ma è davvero corretto definire la mafia italiana come modello primario, quando esistono altre realtà criminali con storie e strutture altrettanto complesse e radicate?
Il capitolo sembra dare per scontato il primato della mafia italiana, senza confrontarlo criticamente con altre organizzazioni criminali globali. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire studi di criminologia comparata e sociologia delle mafie, analizzando le specificità di organizzazioni come le Triadi cinesi o la Yakuza giapponese, per capire se il modello italiano è davvero unico o se esistono pattern comuni e varianti locali nel fenomeno mafioso globale. Approfondimenti sui lavori di autori come Letizia Paoli o Pino Arlacchi potrebbero fornire una prospettiva più ampia.2. Ascesa e Tipologie delle Mafie Mondiali Contemporanee
Le Triadi Cinesi e la loro natura complessa
In Cina, le attività criminali sono caratterizzate da un rapporto complicato tra le Triadi e la situazione politica e sociale del paese. Le Triadi sono gruppi con molte sfaccettature, che mescolano difesa popolare, attività criminali e politica segreta. La loro storia è legata alla rivoluzione cinese e hanno dimostrato di sapersi adattare al potere politico. Un esempio è la distinzione fatta da Deng Xiaoping tra Triadi patriottiche e non patriottiche. Hong Kong è un centro cruciale per le Triadi, paragonabile a Palermo per Cosa Nostra. Questa città è fondamentale per i traffici illegali e per la finanza nascosta di queste organizzazioni.La Yakuza Giapponese: una mafia legalizzata
La Yakuza giapponese rappresenta un caso unico nel panorama mafioso mondiale perché è una mafia legalizzata. Le sue radici storiche risalgono ai samurai decaduti. La Yakuza è considerata una “mafia d’ordine” di alto livello, collegata al potere politico giapponese e utilizzata come strumento per l’espansione dell’imperialismo giapponese. A differenza delle Triadi, la Yakuza è parte integrante del sistema di potere dominante in Giappone.La Mafia Russa e Ucraina: globalizzazione e scenari post-sovietici
La mafia russa è nata dopo la fine dell’Unione Sovietica, sfruttando la corruzione del sistema precedente. Si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, specializzandosi in attività come la prostituzione e il traffico di armi. Questa mafia si distingue per essere nata all’interno della burocrazia più alta e per la sua veloce crescita economica grazie alle privatizzazioni avvenute dopo la caduta del sistema sovietico. La mafia ucraina, all’inizio legata a quella russa, si è sviluppata in un contesto di conflitti politici e divisioni tra gruppi di potere molto ricchi, chiamati oligarchi. La città di Odessa è diventata un punto centrale per le attività della mafia ucraina.Le Mafie Turche e Balcaniche: traffici e geopolitica
La mafia turca è nata dal traffico di droga e ha raggiunto un’importanza globale per il suo coinvolgimento nel traffico di armi e per il suo ruolo nella lotta contro i separatisti curdi. Le mafie dei Balcani, in particolare quella albanese, sono considerate mafie di collegamento, con importanti legami con l’Italia e la Turchia. Queste mafie hanno un ruolo sempre più grande nel traffico di droga e nella situazione geopolitica legata ai gasdotti.La Sacra Corona Unita e la Mafia Nigeriana: casi particolari e nuove realtà
La Sacra Corona Unita (SCU) è nata in Puglia come imitazione di altre mafie italiane. È considerata una “quasi mafia” perché è divisa al suo interno e non ha una cultura mafiosa radicata come altre organizzazioni. La mafia nigeriana è una delle più grandi mafie emergenti a livello mondiale. È nata dai culti segreti nigeriani e si è diffusa in Europa e in altri continenti, specializzandosi in diversi tipi di traffici illegali.I Cartelli Latinoamericani e l’evoluzione del modello mafioso
Infine, i cartelli latinoamericani, soprattutto quelli colombiani e messicani, non sono considerati mafie nel senso tradizionale, ma rappresentano un’evoluzione della criminalità organizzata verso un modello simile a quello mafioso. Questi cartelli sono molto grandi, potenti economicamente e capaci di corrompere. Questo indica un cambiamento importante nel mondo del crimine a livello globale, con la criminalità comune che si trasforma in forme sempre più complesse e pericolose, avvicinandosi al modello della mafia tradizionale.Ma è corretto definire tutte queste organizzazioni come “mafie”, quando il capitolo stesso ammette che alcune, come i cartelli latinoamericani, non lo sono in senso tradizionale?
Il capitolo presenta una panoramica globale delle diverse organizzazioni criminali, ma sembra mancare una chiara definizione di “mafia”. Se i cartelli latinoamericani sono un’ “evoluzione del modello mafioso” piuttosto che mafie tradizionali, quali sono i criteri che distinguono una “mafia” da altre forme di criminalità organizzata? Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire gli studi di sociologia e criminologia sulla criminalità organizzata, leggendo autori come Albini o Hess, che hanno contribuito a definire e classificare questi fenomeni.3. L’Orizzonte Globale del Crimine
Si pensa spesso che il crimine sia un problema marginale, quasi una malattia della società poco importante nella storia. Oggi questa idea non funziona più. Il crimine organizzato è diventato una forza molto potente che influenza la politica e l’economia di tutto il mondo. Non possiamo più considerare il crimine come qualcosa ai margini della società. È diventato un vero motore di cambiamento, con una forza dirompente e rivoluzionaria.Le due grandi rivoluzioni del crimine organizzato
Per capire come siamo arrivati a questo punto, possiamo immaginare una storia del crimine organizzato divisa in tre fasi. All’inizio, c’era una fase precedente alle rivoluzioni, con attività criminali piccole e locali. Poi, ci sono state due grandi rivoluzioni.La prima rivoluzione: l’internazionalizzazione del crimine
La prima rivoluzione inizia nella prima metà del Novecento. In questo periodo, il crimine diventa internazionale. Il modello della mafia italiana si diffonde negli Stati Uniti, e nasce il fenomeno del gangsterismo, soprattutto durante il proibizionismo, il periodo in cui era vietato vendere alcolici. In questa fase, le organizzazioni criminali guadagnano enormi somme di denaro e cominciano a investire in attività economiche legali, trasformandosi in vere e proprie imprese criminali.La seconda rivoluzione: la globalizzazione del crimine
La seconda rivoluzione inizia negli anni Novanta ed è ancora in corso. Questa fase è legata alla globalizzazione, cioè all’apertura delle frontiere e alla maggiore facilità di comunicare e spostarsi in tutto il mondo. Le mafie non sono più legate a un territorio specifico, ma agiscono a livello globale, sfruttando la velocità delle comunicazioni e la facilità di passare da un paese all’altro. Il traffico di droga diventa l’attività criminale più importante, creando un sistema di corruzione diffuso in molti paesi. La mafia cambia ancora, diventando più finanziaria, concentrandosi sul riciclaggio del denaro sporco e sugli investimenti speculativi. In questo periodo, diverse organizzazioni criminali di tutto il mondo iniziano a collaborare tra loro, riducendo gli scontri interni e adottando strategie più sofisticate e meno evidenti. Il crimine organizzato diventa così un sistema complesso e collegato a livello mondiale, una forza globale che agisce in politica, economia e società, cambiando profondamente il mondo in cui viviamo.Se le mafie si adattano con tale efficacia ai cambiamenti globali, concentrarsi solo sulle loro attività emergenti non rischia di farci perdere di vista le cause profonde che permettono a queste organizzazioni di prosperare in primo luogo?
Il capitolo descrive in modo efficace come le mafie sfruttino nuove tecnologie e settori economici. Tuttavia, la domanda cruciale rimane: perché la società moderna offre un terreno così fertile per la crescita e l’adattamento del crimine organizzato? Per rispondere a questa domanda, è fondamentale integrare l’analisi con studi di sociologia e criminologia, approfondendo le dinamiche sociali, economiche e politiche che creano vulnerabilità e disuguaglianze, terreni fertili per l’espansione mafiosa. Autori come Roberto Saviano, con le sue analisi sul sistema criminale, o esperti di sociologia economica come Diego Gambetta, possono offrire prospettive utili per comprendere le radici profonde del fenomeno mafioso, al di là delle sue manifestazioni più recenti.5. Le Zone d’Influenza Mafiosa
Cosa sono le mafie e come operano
Le mafie non sono semplici organizzazioni criminali. Sono soggetti politici che mirano al dominio del territorio. La loro strategia è opposta a quella del terrorismo. Il terrorismo usa azioni criminali per raggiungere scopi politici, mentre la mafia usa strumenti politici per commettere crimini. Esistono diverse mafie, non una sola. Queste organizzazioni hanno elementi in comune, ma anche differenze importanti nella storia, nella struttura, nella presenza nel mondo e nel tipo di attività criminali svolte.Nonostante la globalizzazione, le mafie conservano una forte identità legata alla nazione di origine. Hanno bisogno di uno Stato di riferimento e con questo Stato costruiscono relazioni complesse. Queste relazioni possono essere di conflitto o di collaborazione nascosta, spesso attraverso banche e servizi segreti.
Le mafie nel mondo globalizzato
La globalizzazione ha portato le mafie a espandersi a livello internazionale, pur mantenendo un legame con i territori d’origine. Si è formato così un sistema criminale mondiale, diviso in grandi aree geografiche chiamate “zolle continentali”. Queste zone corrispondono a diverse aree di influenza politica mondiale e comprendono: l’Asia orientale, l’area atlantica, l’America Latina, l’Africa, l’Europa orientale e l’area neo-ottomana. Ogni zona ha una mafia dominante e proprie dinamiche. In questo sistema globale, le mafie collaborano e competono tra loro, seguendo regole non scritte e una divisione del lavoro criminale a livello internazionale.Caratteristiche principali delle mafie
Le mafie si distinguono per alcune caratteristiche fondamentali:- Identità di gruppo forte: Le mafie si basano su un forte senso di appartenenza e lealtà tra i membri.
- Base culturale specifica: Ogni mafia ha una propria cultura, fatta di valori, codici di comportamento e tradizioni.
- Radicamento nel territorio: Le mafie sono legate a un territorio preciso, che controllano e sfruttano.
- Proiezione nel tempo: Le mafie sono organizzazioni che mirano a durare nel tempo, tramandando il potere di generazione in generazione.
- Volontà di dominio: Le mafie non si accontentano di commettere crimini, ma vogliono dominare la società e l’economia.
- Capacità strategiche e politiche: Le mafie sono in grado di elaborare strategie complesse e di influenzare la politica.
- Policriminalità: Le mafie sono attive in diversi settori criminali, diversificando le loro attività illecite.
- Struttura gerarchica: Le mafie sono organizzate in modo gerarchico, con capi che comandano e membri che eseguono gli ordini.
Questo modello di organizzazione resta valido anche se cambia il mondo. Per combattere le mafie, non basta solo arrestare i criminali. Bisogna intervenire sulle cause economiche e sociali che permettono alle mafie di esistere. È necessario ridurre la domanda di servizi illegali e colpire i patrimoniAccumulati illegalmente dalle mafie. Sconfiggere la mafia è possibile, ma serve una strategia globale e completa. Questa strategia deve considerare la mafia come parte di un sistema più grande che la sostiene e la utilizza.
Suddividere il mondo in “zolle continentali” mafiose, non rischia di semplificare eccessivamente la complessa e transnazionale natura delle organizzazioni criminali?
Il capitolo presenta una categorizzazione geografica delle mafie in “zolle continentali” che, sebbene possa offrire una panoramica generale, potrebbe non rendere giustizia alla fluidità e alla natura transfrontaliera delle attività mafiose nel contesto globalizzato. Per comprendere appieno le dinamiche di espansione e interazione delle mafie, sarebbe utile approfondire studi di criminologia internazionale e geografia criminale, che analizzano le reti criminali transnazionali e i flussi illeciti su scala globale. Autori come Federico Varese o Peter Andreas potrebbero offrire prospettive utili per comprendere meglio la complessità di questi fenomeni.Abbiamo riassunto il possibile
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