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“L’uomo che non fu giovedì” di Juan Constaín …ti catapulta subito nel cuore dei segreti del Vaticano. Immagina un dossier segreto che spunta fuori, uno di quelli rubati durante il casino di Vatileaks, e che parla della possibile santità di G.K. Chesterton, lo scrittore inglese. Ma la cosa strana è che dentro ci sono pezzi in inglese antico che nascondono qualcosa di grosso. Per capirci, il Vaticano deve trovare un esperto super discreto, che viene convocato a Venezia in incognito. Scopri che questa storia non è nuova, ma risale a tentativi dimenticati di canonizzare Chesterton, iniziati addirittura nel 1958 da Papa Giovanni XXIII e con radici ancora più profonde sotto Papa Pio XI. E qui arriva il twist assurdo: il dossier rivela che Chesterton stesso fu chiamato a Roma nel 1929 per una missione segretissima, usando le sue vecchie esperienze con lo spiritismo e la tavola Ouija per “verificare” miracoli per altre cause di santità. Il libro mescola questa incredibile vicenda storica con l’indagine moderna, toccando temi di corruzione nella Chiesa, fede, burocrazia e il fascino ambiguo del soprannaturale, il tutto mentre si cerca di decifrare il vero messaggio nascosto nel dossier di Gilbert Keith Chesterton che arriva fino ai tempi di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.Riassunto Breve
Il Vaticano cerca un esperto di inglese antico per tradurre documenti segreti trapelati, tra cui un dossier sulla possibile santità dello scrittore G.K. Chesterton. La Congregazione delle Cause dei Santi ha bisogno di discrezione. Viene contattata una professoressa che raccomanda una persona appassionata della lingua. Questa persona viene convocata a Venezia con uno pseudonimo per incontrare funzionari vaticani. Il compito è tradurre parti di documenti riservati. La necessità di segretezza nasce dalla delicatezza delle informazioni, che riguardano corruzione interna alla Chiesa.Nel 2005, si considera la santità di Chesterton, convertito nel 1922. Un miracolo viene presentato a Papa Benedetto XVI. Si scopre una causa di canonizzazione segreta avviata nel 1958 da Papa Giovanni XXIII, poi dimenticata. Questo dossier contiene meriti e miracoli attribuiti a Chesterton. Papa Giovanni XXIII ammirava Chesterton e vedeva la sua canonizzazione come un modo per avvicinare la Chiesa al mondo e all’anglicanesimo. Il dossier rivela che Papa Pio XI aveva già riconosciuto i meriti di Chesterton, nominandolo “Defensor Fidei” e sentendo l’obbligo morale di farlo santo. Un documento segreto di Pio XI, trascritto parzialmente nel dossier, indica che Chesterton svolse una “delicatissima missione” nel 1929.Pio XI, che promuoveva canonizzazioni per rafforzare la Chiesa, affrontava difficoltà burocratiche nel dimostrare i miracoli. Leggendo un libro di Chesterton, ha un’intuizione. Il suo segretario personale, Marco di Fiore, rivela che Chesterton praticava spiritismo in gioventù. Il Papa non si preoccupa di questo passato, anzi, pensa che le capacità di Chesterton possano essere utili per “fare arrivare alle porte del cielo” i nuovi santi.Chesterton riceve una lettera dal Vaticano nel 1929 che lo convoca a Roma per risolvere un mistero. Incontra Marco di Fiore, ora sacerdote e segretario papale. Di Fiore spiega che il Papa lo ha chiamato per aiutarlo nel processo di canonizzazione di massa, superando gli ostacoli burocratici e la necessità di prove miracolose. La sua conoscenza dell’occulto è vista come uno strumento potenziale. Chesterton si sente inadeguato ma comprende la necessità strategica del Papa.Chesterton si trova a Roma nell’ottobre 1929. Dopo un incontro con Mussolini, riceve una convocazione da Papa Pio XI. Il Papa gli affida un incarico riservato: usare le sue capacità di spiritista, in particolare con la tavola Ouija, per verificare eventi storici rilevanti per le cause di canonizzazione. Chesterton è restio, considerando lo spiritismo oscuro e pericoloso, ma non può opporsi alla volontà del Pontefice. Il Papa vede in Chesterton, un convertito rispettato, lo strumento ideale per dare credibilità a indagini difficili da accettare. Chesterton accetta ponendo una condizione: per ogni santo confermato tramite le sue sedute, il Papa deve beatificare un martire inglese.Le sessioni si svolgono segretamente nel Palazzo Apostolico. Partecipano alcuni sacerdoti. Il primo caso esaminato riguarda gli abitanti del villaggio francese di Caraman nel 1097, durante la Prima Crociata. La causa sostiene che la loro fede ha operato un miracolo di “transustanziazione di luogo”, permettendo loro di vedere realmente la Terra Santa. Chesterton usa la tavola Ouija per indagare. Durante la seduta, la sua mano si muove sulla tavola, rispondendo affermativamente alle domande sul miracolo. I sacerdoti osservano con stupore.Nel novembre 1929, Chesterton partecipa a sessioni spiritiche nel Palazzo Apostolico, documentate in una relazione per la sua causa di canonizzazione. Queste sedute mirano a identificare candidati alla santità. Chesterton usa pergamene e documenti antichi confrontandoli con le informazioni dagli spiriti. Questa capacità di accedere al passato tramite mediumnità è presentata come un dono profetico o soprannaturale. Vengono esaminati casi specifici, come Bertrande de Rols e la moglie di Arnaud Lamaure, proposte per la canonizzazione per aver sopportato l’inganno di mariti impostori, interpretato come preservazione della santità matrimoniale. La relazione di padre Cicognani descrive le sessioni, evidenziando i “miracoli” di Chesterton nel riportare alla luce storie di potenziali santi. Nonostante la proposta di canonizzare le donne ingannate, Papa Pio XI non accetta, ritenendo eccessivo elevare agli altari casi di presunto adulterio, anche se involontario. Tuttavia, in cambio, accetta di beatificare martiri inglesi e gallesi, molti identificati grazie al lavoro di Chesterton. Il dossier che documenta queste attività viene successivamente consegnato a Papa Benedetto XVI e al Cardinale Saraiva Martins. I documenti principali vengono bruciati, ma le note, alcune con calligrafia identificata come quella di Bergoglio, vengono conservate. Questo atto segna la fine formale del dossier. Chesterton stesso considerava queste sessioni un gioco, pur riconoscendone l’efficacia. La sua partecipazione a questo progetto segreto si conclude con la beatificazione dei martiri inglesi, a cui assiste a Roma.All’interno del Vaticano si manifesta una profonda crisi con lotte interne, scandali finanziari, corruzione e pedofilia. Questa situazione contribuisce alla rinuncia di Papa Benedetto XVI. In questo contesto, emerge la vicenda del dossier per la causa di canonizzazione di Chesterton del 1958, un tentativo fallito avviato da Giovanni XXIII. Questo dossier, ottenuto dal maggiordomo papale Paolo Gabriele, contiene frammenti in anglosassone che si ritiene nascondano un messaggio cifrato sulla situazione della Chiesa nel 1958 e sui settori corrotti che mantengono il potere. Chesterton incarna un’idea di cristiano tollerante e ironico, considerata pericolosa dai fanatici. Le note sulla causa di canonizzazione, scritte da un giovane novizio gesuita argentino di nome Jorge Bergoglio, mostrano il suo profondo apprezzamento per Chesterton. L’elezione di Bergoglio a nuovo Papa avviene in un momento di grande tensione e rivela una connessione con la figura di Chesterton e il dossier. Le traduzioni dei frammenti anglosassoni, custodite in segreto, affermano che la Chiesa non è rifugio del demonio, che la santità è nell’anima, che il santo sarà oltraggiato, che la finzione può rivelare la verità e che l’arte di Chesterton è il suo miracolo. Una nota di Bergoglio attribuisce la traduzione di queste parti a Jorge Luis Borges.Riassunto Lungo
1. La Lingua Antica e il Segreto Vaticano
Una missione molto riservata prende il via all’interno del Vaticano. Tutto inizia a causa della fuga di alcuni documenti segreti. Questi documenti contengono informazioni delicate, come fascicoli che riguardano il processo per rendere santo una persona, Chesterton. Le informazioni trapelate sono così sensibili perché toccano temi come la corruzione e i meccanismi interni della Chiesa. Per risolvere questa situazione, la Congregazione che si occupa delle Cause dei Santi ha un bisogno urgente: tradurre alcune parti di questi documenti che sono scritte in inglese antico.La Ricerca dell’Esperto Giusto
Dato che le informazioni sono segretissime, serve qualcuno che non solo conosca bene l’inglese antico, ma sia anche estremamente discreto. Per questo motivo, gli esperti più famosi e conosciuti vengono subito scartati. La loro notorietà li renderebbe inadatti a un compito che richiede il massimo riserbo. Si cerca quindi una persona che sia meno nota al grande pubblico, ma che abbia una vera passione e una conoscenza approfondita della lingua antica. Padre Giuliano, che lavora in Vaticano ed è stato allievo della professoressa Cinzia Crivellari, pensa a lei per chiedere un consiglio. Cinzia, capendo subito quanto sia importante la segretezza, suggerisce una persona che, pur non essendo famosa, ha l’interesse e le capacità perfette per questo lavoro delicato.
L’Incontro Segreto a Venezia
La persona raccomandata viene contattata e riceve una convocazione in un luogo e in un momento particolare: a Venezia, proprio durante il Carnevale. Per garantire la massima segretezza, le viene chiesto di presentarsi usando un nome falso, uno pseudonimo: Percy Thrillington. L’incontro è organizzato con Padre Giuliano e un altro sacerdote, Padre Vincenzo. Il compito che le viene affidato è molto preciso: tradurre le parti scritte in inglese antico che si trovano all’interno dei documenti riservati che sono trapelati. Un dettaglio che non passa inosservato è che i sacerdoti conoscono l’origine dello pseudonimo, un nome legato a Paul McCartney. Questo piccolo particolare fa capire quanto sia estesa e ben informata la rete del Vaticano, capace di conoscere anche dettagli privati su chi viene coinvolto nelle loro missioni riservate.
Perché documenti sensibili del XX secolo, conservati in Vaticano, dovrebbero essere scritti in inglese antico?
Il capitolo presenta una premessa che solleva un dubbio fondamentale sulla plausibilità storica: l’idea che documenti riservati riguardanti eventi o persone del XX secolo (come un processo di canonizzazione) possano contenere parti redatte in inglese antico. L’inglese antico è una lingua utilizzata fino all’XI secolo e la sua presenza in documenti moderni, specialmente in un contesto istituzionale come il Vaticano, appare anacronistica e priva di una giustificazione logica evidente all’interno del riassunto. Per comprendere meglio la storia della lingua inglese e la sua evoluzione, e per valutare la verosimiglianza di tale scenario, potrebbe essere utile approfondire gli studi di linguistica storica, in particolare la filologia germanica. Autori come J.R.R. Tolkien (anche se noto per la narrativa, era un filologo di fama) o B. Mitchell hanno contribuito in modo significativo alla comprensione dell’inglese antico.2. Il Dossier Segreto di un Santo Possibile
Nel 2005, all’interno della Chiesa Cattolica, si comincia a valutare seriamente la possibilità di riconoscere la santità dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton, che si era convertito al cattolicesimo nel 1922. Viene presentato un presunto miracolo a Papa Benedetto XVI per sostenere la causa. La gestione di questa delicata questione viene affidata al cardinale Saraiva Martins, che all’epoca ricopre l’incarico di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante le prime indagini, si scopre con sorpresa l’esistenza di una causa di canonizzazione per Chesterton che era stata avviata in segreto già nel 1958, ma che col tempo era stata completamente dimenticata. Questo antico dossier si rivela particolarmente ricco, contenendo sia i presunti meriti dello scrittore che numerosi miracoli che gli vengono attribuiti dai fedeli.L’Interruzione e il Mistero del Dossier
Per esaminare a fondo il contenuto di questo importante dossier ritrovato, viene incaricato Padre Vincenzo, un esperto che deve analizzare documenti complessi scritti in latino e in anglosassone antico. Tuttavia, il suo lavoro di analisi viene bruscamente interrotto a causa di altre questioni ritenute più urgenti che emergono all’interno del Vaticano. Di conseguenza, il prezioso dossier relativo a Chesterton e alla sua possibile santità viene temporaneamente accantonato, in attesa di tempi migliori per riprendere l’esame approfondito. È in questo periodo di stallo che avviene un evento inatteso: Paolo Gabriele, il maggiordomo personale del Papa, si rende protagonista di un furto di documenti riservati.Il Furto e il Recupero
Tra i vari documenti segreti sottratti dal maggiordomo del Papa, c’è anche il dossier completo riguardante la causa di canonizzazione di Gilbert Keith Chesterton. Questo furto di carte riservate scuote profondamente il Vaticano. Successivamente, il dossier viene recuperato, ma con una scoperta inquietante: al suo interno è presente un’annotazione che suggerisce l’intenzione di venderlo per una somma considerevole, stimata in 300.000 euro. Il fatto che proprio questo specifico documento, legato a una causa di santità storica e dimenticata, sia stato rubato e destinato al mercato nero, sorprende in modo particolare il Papa e le autorità vaticane.La Ripresa dell’Indagine
A seguito del recupero del dossier e della sorpresa suscitata dal suo coinvolgimento nel furto, Padre Vincenzo riceve nuovamente l’incarico di riprendere lo studio approfondito dei documenti. L’analisi si rivela complessa, soprattutto per le parti scritte in anglosassone, che richiedono una competenza linguistica specifica non posseduta da Padre Vincenzo. Per superare questa difficoltà, si rende necessario cercare l’aiuto di un esperto esterno specializzato in quella lingua antica. Questo esperto viene infine trovato grazie all’intermediazione di Cinzia Crivellari. L’incarico affidato a questo specialista esterno è chiaro e circoscritto: leggere e riferire con precisione il contenuto delle sezioni del dossier scritte in anglosassone, fornendo così gli elementi mancanti per completare l’analisi.Come può una causa di santità, un processo formale, finire nel dimenticatoio per quasi mezzo secolo, e perché il suo furto è considerato ‘particolarmente’ sorprendente?
Il capitolo presenta come un dato di fatto sia l’incredibile oblio in cui è caduta una causa formale di canonizzazione per quasi cinquant’anni, sia la “sorpresa particolare” suscitata dal furto di questo specifico dossier. Questa mancanza di approfondimento lascia aperte questioni fondamentali sull’efficienza della memoria istituzionale vaticana e sulle ragioni specifiche che rendono il furto di un dossier storico di santità più sorprendente di altri documenti riservati. Per colmare questa lacuna, sarebbe utile esplorare la storia e le procedure della Congregazione delle Cause dei Santi e la complessa burocrazia vaticana. Autori che hanno analizzato la struttura e il funzionamento interno della Santa Sede potrebbero fornire il contesto necessario.3. La missione segreta e la santità necessaria
Il dossier per la canonizzazione di G.K. Chesterton si presenta in modo inusuale, mescolando sezioni teologiche e citazioni patristiche con elementi personali e poetici. L’idea di avviare il processo nasce nel 1958 con Papa Giovanni XXIII, che nutre una forte ammirazione per Chesterton. Questa iniziativa papale si distingue perché bypassa le normali procedure della Congregazione delle Cause dei Santi. Papa Giovanni XXIII vede la canonizzazione come parte di un piano più ampio per riavvicinare la Chiesa al mondo e ad altre fedi, in particolare l’anglicanesimo. La conversione di Chesterton, da un ambiente scettico e anglicano al cattolicesimo, è considerata un simbolo potente, capace di aiutare a sanare le divisioni tra le confessioni cristiane.Il Contesto di Papa Pio XI e le Sfide della Canonizzazione
Il dossier rivela che l’apprezzamento per Chesterton non era nuovo in Vaticano. Già Papa Pio XI aveva riconosciuto i suoi meriti, arrivando a nominarlo “Defensor Fidei” e sentendo l’obbligo morale di considerarlo un santo. Questo avveniva in un periodo in cui Pio XI promuoveva attivamente molte canonizzazioni per rafforzare la Chiesa, che affrontava tempi difficili. Tuttavia, il papa si trovava a gestire la rigida burocrazia vaticana, che rendeva difficile dimostrare i miracoli richiesti per la santità. Un esempio delle difficoltà era la richiesta di canonizzare collettivamente un intero villaggio francese per un’azione eroica, un processo complicato dalle norme esistenti.La “Delicatissima Missione” del 1929
È in questo contesto di sfide burocratiche che si inserisce un evento sorprendente. Un documento segreto di Pio XI, parzialmente trascritto nel dossier ma oggi perduto, indica che Chesterton svolse una “delicatissima missione” nel 1929. Secondo il racconto, Pio XI ebbe un’intuizione leggendo il libro di Chesterton “Perché sono cattolico”. Il suo segretario personale, Marco di Fiore, aggiunse un dettaglio inaspettato: conosceva Chesterton fin dalla giovinezza, quando quest’ultimo praticava spiritismo. Sorprendentemente, il papa non si preoccupò di questo passato; al contrario, considerò che le capacità di Chesterton potessero essere utili per “fare arrivare alle porte del cielo” i nuovi santi, suggerendo un uso non convenzionale delle sue presunte abilità. Chesterton ricevette una lettera dal Vaticano nel 1929 che lo convocava a Roma per risolvere un mistero legato proprio a queste difficoltà. Accettò l’invito e viaggiò con la moglie e la segretaria. A Roma, incontrò Marco di Fiore, ora sacerdote e segretario papale. Di Fiore spiegò che il papa lo aveva chiamato per aiutarlo nel processo di canonizzazione di massa, superando gli ostacoli burocratici e la necessità di prove miracolose. La sua conoscenza dell’occulto era vista come un potenziale strumento per questa missione inusuale, anche se Chesterton stesso si sentiva inadeguato per un compito di tale portata.Ma l’uso di sedute spiritiche per identificare santi è davvero compatibile con la dottrina e la prassi della Chiesa Cattolica?
Il capitolo presenta un quadro affascinante ma solleva interrogativi fondamentali sulla metodologia impiegata. L’idea di ricorrere alla mediumnità e a presunti doni soprannaturali non riconosciuti ufficialmente per un processo così delicato come la canonizzazione appare quantomeno eterodossa e priva di un chiaro fondamento teologico accettato. Il capitolo non spiega come tale pratica sia stata giustificata o conciliata con i metodi tradizionali di indagine per le cause dei santi. Per comprendere meglio questa apparente contraddizione, sarebbe utile approfondire la storia della Congregazione per le Cause dei Santi, la teologia cattolica sulla comunicazione con l’aldilà e le posizioni ufficiali della Chiesa riguardo allo spiritualismo e alle pratiche medianiche.6. Il Segreto Nascosto tra Santi e Scandali
Una crisi profonda scuote il Vaticano, segnata da lotte per il potere, scandali finanziari, corruzione diffusa e dolorose questioni legate alla pedofilia. È una situazione così grave da portare Papa Benedetto XVI a rinunciare al suo incarico. Riconosce di non avere più le forze necessarie per affrontare questi “nemici interni”. Questo clima di tensione e difficoltà segna un momento cruciale per la Chiesa.
Il Dossier Segreto su Chesterton
In questo periodo difficile, riemerge una vecchia storia. Riguarda un dossier del 1958 preparato per la causa di canonizzazione di G.K. Chesterton. Papa Giovanni XXIII aveva avviato il processo per farlo santo, ma l’iniziativa non era andata a buon fine. Questo dossier, contenente documenti importanti, finisce nelle mani di Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa. All’interno del dossier si trovano frammenti scritti in anglosassone. Si pensa che questi passaggi possano nascondere un messaggio cifrato. Un codice segreto che parlerebbe della vera situazione della Chiesa nel 1958 e dei settori corrotti che già allora detenevano il potere.
Chesterton e il Giovane Bergoglio
Chi era G.K. Chesterton? Era visto come un tipo di cristiano un po’ diverso dal solito, tollerante e con un forte senso dell’ironia. Per i gruppi più fanatici, una figura così era considerata pericolosa, quasi eretica. Sorprendentemente, nel dossier sulla sua possibile santità, ci sono note scritte da un giovane novizio gesuita argentino. Il suo nome era Jorge Bergoglio. Queste annotazioni mostrano un profondo apprezzamento da parte del futuro Papa per la figura e il pensiero di Chesterton.
L’Elezione e i Messaggi Nascosti
L’elezione di Jorge Bergoglio a nuovo Papa avviene in un momento di grande tensione per la Chiesa. La sua scelta sembra avere una connessione con la figura di Chesterton e con il dossier segreto. Le traduzioni dei frammenti in anglosassone trovati nel dossier sono state custodite in segreto per molto tempo. Questi testi affermano concetti importanti sulla natura della Chiesa e della santità. Dicono che la Chiesa non è il rifugio del demonio e che la vera santità si trova nell’anima delle persone. Sostengono che il santo sarà spesso oltraggiato e che anche la finzione letteraria può rivelare verità profonde. Infine, indicano che l’arte e la scrittura di Chesterton sono il suo vero miracolo. Una nota aggiunta da Bergoglio attribuisce la traduzione di queste parti difficili a Jorge Luis Borges.
Ma davvero un vecchio dossier con un presunto codice segreto può spiegare le dinamiche di un’elezione papale avvenuta decenni dopo?
Il capitolo stabilisce una connessione tra un documento risalente al 1958 e gli eventi che hanno portato all’elezione papale in un periodo di crisi, ma non chiarisce in modo convincente i passaggi logici che legano un presunto “codice segreto” contenuto in un dossier di canonizzazione a dinamiche di potere e decisioni prese a distanza di decenni. L’argomentazione sembra basarsi su correlazioni suggestive piuttosto che su nessi causali dimostrati. Per valutare la plausibilità di tali connessioni, sarebbe utile approfondire la metodologia della ricerca storica e l’analisi delle fonti documentali. Un autore da considerare per la metodologia storica potrebbe essere Marc Bloch.Abbiamo riassunto il possibile
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