Letteratura

L’umiliazione

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1. Il palcoscenico interiore

Simon Axler, un attore famoso, si ritrova all’improvviso senza la capacità di recitare. Non è più in grado di salire sul palco, ogni tentativo diventa un incubo. La paura di fallire lo blocca completamente, al posto del successo che conosceva bene, ora c’è solo terrore. Il suo talento sembra svanito, lasciandolo vuoto e pieno d’ansia. Per cercare aiuto, Axler si fa ricoverare in una clinica psichiatrica. Qui incontra Sybil, anche lei ricoverata, e tra i due nasce un legame speciale. Sybil racconta ad Axler la sua storia, fatta di dolore e abusi, e trova in lui una persona capace di ascoltarla con attenzione. Ascoltare il dolore di Sybil, in modo inaspettato, sembra dare ad Axler un po’ di sollievo dalla sua angoscia. Nonostante sia in crisi, Jerry Oppenheim, l’agente di Axler, gli offre un ruolo importante: quello di James Tyrone in “Lungo viaggio nella notte”. Jerry crede che il talento di Axler sia solo nascosto e lo spinge a farsi aiutare da Vincent Daniels, un insegnante, per ritrovare la sicurezza. Axler, però, non è convinto e non crede di poter tornare a recitare come prima. In questo momento difficile, Axler riceve una lettera da Sybil. Nella lettera, Sybil lo ringrazia per averla ascoltata e capita quando si sono incontrati in clinica. La storia di Sybil e il suo sentirsi meglio dopo aver parlato con Axler, fanno pensare che forse anche per l’attore ci sia una speranza, magari riscoprendo un legame vero e profondo con un’altra persona.

2. Un Inatteso Legame

La vita solitaria di Axler, segnata anche da problemi di salute, cambia all’improvviso quando incontra di nuovo Pegeen. I due si conoscono da sempre, tramite i genitori di lei, vecchi amici di Axler. Pegeen, dopo la fine di una relazione, cerca un cambiamento radicale. Tra Axler e Pegeen nasce un legame forte e inaspettato. Nonostante la differenza di età e le diverse esperienze, l’attrazione è reciproca. Pegeen si trasferisce da Axler e iniziano una relazione appassionata. Louise, l’ex compagna di Pegeen, è però ossessionata dalla gelosia. Non accetta la fine della relazione e perseguita la coppia con telefonate e appostamenti. Arriva persino a presentarsi a casa di Axler, spiandolo e affrontandolo. I genitori di Pegeen, sorpresi e preoccupati dalla notizia della relazione, reagiscono. La madre di Pegeen, in particolare, esprime i suoi dubbi sulla differenza di età e sulla stabilità di Axler, ma cerca di capire le scelte della figlia. Pegeen, influenzata da Axler, cambia il suo stile, il taglio di capelli e l’aspetto, abbracciando una nuova femminilità. Nonostante le pressioni, le incertezze e i dubbi, Axler e Pegeen decidono di continuare la loro relazione, attratti dalla forza del loro legame.

3. La Fine della Recita

Pegeen, nella relazione con Axler, prende il controllo, guidandolo in esplorazioni erotiche sempre più intense. I dolori di Axler diventano parte del loro gioco, modificando le posizioni e aprendo a nuove sperimentazioni. Arrivano a usare giocattoli erotici, come un’imbracatura con dildo, che ribalta i ruoli tradizionali. Ma l’ombra del mondo esterno incombe. I genitori di Pegeen disapprovano, preoccupati per la differenza d’età e il passato di Axler. Il padre di lei, in particolare, lo vede come una minaccia. Un evento lontano scuote Axler: Sybil Van Buren, conosciuta in ospedale psichiatrico, uccide l’ex marito violento. La storia di Sybil, segnata da abusi e sfociata in un gesto estremo, lo colpisce nel profondo. La coppia sperimenta l’intimità con una terza persona, Tracy, incontrata per caso. Questo episodio, però, sembra risvegliare in Axler un desiderio di normalità. Inizia a immaginare un futuro con Pegeen, una famiglia, il ritorno al teatro. Pensa persino a un figlio, consultando un medico per i rischi legati all’età. Ma è un’illusione. Pegeen lo lascia, ammettendo di aver sbagliato, di non volere più quella vita. Axler è distrutto, si sente usato. Accusa Pegeen di preferire un’altra donna, di cedere alle pressioni familiari. La solitudine lo spinge a un’idea estrema: il suicidio, ma non un suicidio qualunque. Un’ultima, tragica interpretazione. Ricorda la lucida follia di Sybil e decide di mettere in scena la propria morte, ispirandosi a Konstantin de “Il Gabbiano”. Viene trovato morto, accanto a un biglietto con l’ultima battuta dell’opera. La sua “recita” è finita.

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