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Informazioni
“L’ultimo Marx 1881-1883. Saggio di biografia intellettuale” di Marcello Musto ci porta negli ultimi anni intensi e complessi della vita di Karl Marx, un periodo cruciale (1881-1883) in cui, nonostante la salute precaria e i dolori personali, il suo pensiero marxiano era in piena effervescenza. Questo saggio di biografia intellettuale non si limita a seguire Marx tra Inghilterra, Francia e Algeria, ma scava nella sua mente, mostrandolo come un cittadino del mondo costantemente impegnato nell’analisi globale. Scopriamo i suoi studi diversi, che spaziavano dall’antropologia alla matematica, e le sue critiche taglienti, dal colonialismo alla politica inglese, passando per le correnti interne al movimento operaio. Un punto focale è la sua riconsiderazione della Russia e della comune rurale (Obščina), che lo portò a una visione più sfumata del percorso verso il socialismo, mettendo in discussione l’inevitabilità del capitalismo per tutti. Attraverso incontri come quello con John Swinton o scambi epistolari con Vera Zasulič, e con il costante supporto di Engels, vediamo l’uomo dietro la teoria, affrontando la malattia e la perdita della moglie Jenny von Westphalen, ma senza mai smettere di lottare intellettualmente, fedele alla sua stessa massima: “La lotta!”. Il libro cattura l’essenza di questo ultimo Marx, la sua resilienza e l’impatto duraturo delle sue idee.Riassunto Breve
La lotta è la legge ultima dell’esistenza, la forza motrice della storia e della condizione umana. Questa idea guida l’intensa attività intellettuale di Karl Marx negli ultimi anni della sua vita. Nonostante la salute precaria, mantiene una visione globale, analizzando attentamente gli sviluppi politici e sociali in Europa, negli Stati Uniti e nelle colonie, come l’India e l’Irlanda, criticando aspramente il colonialismo francese in Algeria e la politica liberale inglese. I suoi studi spaziano dall’antropologia alla matematica, cercando di comprendere le dinamiche sociali primitive e criticando i metodi scientifici. Il suo pensiero si confronta con altre teorie socialiste e si evolve, in particolare riguardo alla Russia. Inizialmente vede il capitalismo come una fase necessaria per il socialismo, ma riconsidera questa posizione di fronte alla questione della comune agricola russa, l’Obščina. Riconosce che la Russia potrebbe seguire un percorso diverso, evitando le conseguenze distruttive del capitalismo e integrando le conquiste tecnologiche occidentali. Parallelamente all’impegno intellettuale, Marx affronta gravi difficoltà personali: la malattia e la morte della moglie Jenny, i suoi stessi problemi di salute cronici e le ristrettezze economiche. Nonostante il dolore e la debolezza fisica, continua a lavorare, sperando di completare la sua opera principale. I viaggi intrapresi per cercare sollievo dalla malattia gli offrono nuove occasioni di osservazione sociale. La sua salute peggiora inesorabilmente, culminando nella morte serena nel marzo 1883. La sua scomparsa è una perdita per il movimento operaio, ma le sue idee sulla lotta contro lo sfruttamento e per l’emancipazione continuano a diffondersi e a ispirare azioni in tutto il mondo.Riassunto Lungo
1. L’essenza della vita: la lotta
Incontro tra Marx e Swinton
Nell’agosto del 1880, il giornalista americano John Swinton incontrò Karl Marx a Ramsgate per un’intervista. Marx, figura centrale del movimento operaio internazionale, si trovava in Inghilterra perché era stato esiliato da diversi paesi europei a causa del suo impegno politico. Nonostante fosse una figura controversa, Marx era un intellettuale importante, conosciuto per la sua critica al capitalismo e per il suo ruolo guida nell’Associazione internazionale dei lavoratori.La visione politica di Marx
Swinton descrisse Marx come una persona di grande intelligenza e molto affabile. Durante l’intervista, Marx mostrò una profonda conoscenza della politica europea e una grande capacità di analizzare le dinamiche sociali e politiche di vari paesi, inclusi gli Stati Uniti. Marx espresse speranza per la Russia, un approccio filosofico verso la Germania, ottimismo per la Francia e pessimismo per l’Inghilterra, criticando le riforme superficiali del sistema politico inglese.“La lotta” come essenza della vita
Durante la conversazione, Swinton, colpito dalla profondità del pensiero di Marx, gli fece una domanda fondamentale sulla legge ultima dell’esistenza. Dopo aver riflettuto, Marx rispose in modo diretto: “La lotta!”. Questa risposta, inizialmente vista da Swinton come un segno di disillusione, fu poi interpretata come una sintesi della condizione umana e della forza che guida la storia.Ma ridurre l’essenza della vita esclusivamente alla “lotta” non esclude forse altrettanto valide e fondamentali dimensioni dell’esistenza umana, come la cooperazione e la solidarietà?
Il capitolo, pur presentando un interessante spunto di riflessione sulla visione di Marx, sembra limitarsi a una interpretazione forse troppo unilaterale della sua affermazione. Per avere una comprensione più completa e sfaccettata dell’esistenza umana, sarebbe utile esplorare anche prospettive filosofiche e sociologiche diverse, approfondendo autori come Peter Kropotkin e Émile Durkheim, che hanno evidenziato l’importanza della cooperazione e della solidarietà nelle società umane.Ma siamo sicuri che questa sia l’unica chiave di lettura per comprendere un fenomeno così complesso?
Il capitolo sembra presentare una visione eccessivamente semplicistica del fenomeno analizzato, riducendolo a una singola causa o interpretazione. Per una comprensione più approfondita, sarebbe utile esplorare diverse prospettive disciplinari, come quelle offerte dalla sociologia, dalla psicologia e dall’economia, e considerare le opere di autori come [Autore di riferimento multidisciplinare] che affrontano la complessità dei fenomeni sociali.2. Marx: Visione Globale e Studi Diversificati
Visione globale e impegno costante
Nonostante la salute precaria, Marx si interessa sempre agli avvenimenti sociali e politici di tutto il mondo. Dal suo studio, analizza i cambiamenti sociali negli Stati Uniti, le dinamiche coloniali in India, la questione irlandese, le crisi economiche inglesi e le elezioni in Francia. Questo dimostra la sua visione di “cittadino del mondo”, sempre attivo e interessato a ciò che accade intorno a lui.L’attenzione al partito operaio francese
Marx segue con attenzione la crescita del partito operaio in Francia. Nota come questo partito, anche se ancora agli inizi, sia già una forza importante rispetto ad altri gruppi politici. Questa idea nasce dal fatto che Marx legge con attenzione i giornali di Parigi di ogni tipo. Da questi giornali emerge chiaramente che c’è molta ostilità verso il partito operaio collettivista, visto come una minaccia.Studi antropologici e matematici
Negli ultimi anni, Marx studia diverse materie, dall’antropologia alla matematica.Approfondimento sull’organizzazione sociale primitiva
Marx studia a fondo le opere di Morgan e Maine sull’organizzazione sociale antica, in particolare il concetto di “gens”. Da questi studi, prende spunti per capire come si evolve la società.Critica al calcolo differenziale
Allo stesso tempo, Marx studia i manoscritti di matematica, soprattutto sul calcolo differenziale. Elabora una critica al modo in cui Newton e Leibniz spiegano la derivazione.Critiche politiche
Marx critica il socialismo di Stato e le teorie di Henry George sulla proprietà della terra. Pensa che il socialismo di Stato sia un inganno della borghesia. Considera la proposta di George, anche se popolare, un pericolo per il movimento operaio, perché distrae dai veri obiettivi.La questione irlandese e la politica inglese
Marx si arrabbia molto per la politica liberale inglese, soprattutto per come Gladstone gestisce la questione irlandese. Denuncia la violenza della repressione e la mancanza di vere riforme.Impegno intellettuale continuo
L’ampiezza dei suoi interessi e la profondità delle sue analisi mostrano un impegno intellettuale che non si ferma mai. Il suo scopo è capire i processi sociali globali e cercare di influenzarli.Se Marx ha spaziato in così tanti campi, la sua analisi è stata sempre ugualmente profonda e incisiva, o c’è il rischio di una certa superficialità?
Il capitolo presenta un Marx intellettualmente onnivoro, ma non chiarisce se questa vastità di interessi si traduca sempre in analisi di pari valore. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire specificamente i diversi campi di interesse di Marx, confrontando le sue analisi con quelle di esperti nei rispettivi settori. Ad esempio, per la matematica, si potrebbero studiare le opere di storici della matematica che hanno analizzato le critiche di Marx al calcolo differenziale. Per l’antropologia, si potrebbero confrontare le sue interpretazioni di Morgan e Maine con le successive ricerche antropologiche. Questo permetterebbe di valutare la profondità e l’originalità del contributo di Marx in ciascun campo.3. La Comune Russa e il Dilemma Capitalista
La posizione iniziale di Marx sulla Russia
Inizialmente, Marx vedeva la Russia zarista come un problema per la liberazione dei lavoratori europei. La considerava un paese arretrato e contrario alla rivoluzione. Secondo la sua analisi, il capitalismo era una fase storica necessaria per arrivare al socialismo. Infatti, il capitalismo creava le condizioni materiali e sociali indispensabili per una società comunista, come la classe operaia e lo sviluppo delle forze produttive. Questa idea nasceva dall’osservazione di come si era sviluppata l’Europa occidentale.La domanda di Vera Zasulič e il ripensamento di Marx
Negli ultimi anni della sua vita, Marx cambiò idea sulla Russia. Fu influenzato dalla domanda di Vera Zasulič riguardo al futuro della comune agricola russa, chiamata Obščina. Zasulič chiese a Marx se pensava che la Russia dovesse per forza passare attraverso il capitalismo, oppure se la comune rurale potesse essere una via diretta al socialismo.La risposta di Marx: una visione non universale del capitalismo
Marx rispose che la sua analisi sulla necessità storica del capitalismo riguardava solo l’Europa occidentale. Non era una regola valida per tutti i paesi. Marx riconobbe che la Russia, con la sua Obščina, poteva seguire un percorso diverso. La comune rurale, con la sua proprietà collettiva della terra, poteva unirsi ai progressi del capitalismo occidentale, come la tecnologia e l’organizzazione del lavoro. In questo modo, la Russia avrebbe potuto evitare le conseguenze negative del capitalismo sulla società.La possibilità per la Russia di evitare il capitalismo
Marx non escluse che la Russia potesse evitare la fase capitalistica. Vedeva nella comune rurale un possibile punto di partenza per un rinnovamento della società e per un’evoluzione verso il comunismo. Questo sarebbe stato possibile soprattutto se una rivoluzione in Russia avesse eliminato gli ostacoli al suo sviluppo naturale e creato condizioni favorevoli. Questa visione riconosceva che la Russia era diversa dagli altri paesi e apriva la strada a un’idea di sviluppo storico con molte possibilità, in cui il capitalismo non era l’unico modo per arrivare al socialismo.La condanna del colonialismo da parte di Marx si basa su una comprensione profonda e articolata delle dinamiche di potere, o riflette piuttosto una visione eurocentrica che, pur criticando lo sfruttamento, non coglie appieno le complessità delle società non occidentali?
Il capitolo si concentra sulla critica di Marx al colonialismo, un aspetto certamente rilevante del suo pensiero. Tuttavia, sarebbe utile interrogarsi sulla profondità e sulla completezza di questa critica. Per rispondere a questa domanda, si suggerisce di esplorare le opere di autori postcoloniali come Edward Said e Gayatri Chakravorty Spivak, che hanno analizzato criticamente il discorso occidentale sul colonialismo, evidenziando come anche le analisi più critiche possano essere influenzate da presupposti eurocentrici. Approfondire questi autori permetterebbe di valutare se la critica di Marx al colonialismo, presentata nel capitolo, tenga pienamente conto delle prospettive e delle complessità delle società colonizzate, o se necessiti di essere integrata e contestualizzata alla luce di studi più recenti.6. Il silenzio del Moro
La malattia e l’aggravamento delle condizioni di Marx
Dopo essere tornato da Ventnor, Karl Marx si ammala gravemente. Una bronchite, inizialmente considerata di lieve entità, lo costringe a letto. Purtroppo, le sue condizioni di salute peggiorano rapidamente. Già nel mese di febbraio, la sua voce diventa roca al punto da impedirgli quasi completamente di parlare. Le sue notti sono tormentate dall’insonnia, e questo porta con sé una diminuzione del suo interesse per le attività intellettuali. In questo periodo, Marx si dedica alla lettura di cataloghi editoriali, un passatempo insolito per lui. Nonostante un breve ritorno alla lettura di romanzi francesi, la preoccupazione per la sua salute aumenta costantemente. I medici si concentrano sui suoi organi respiratori, trascurando però il suo stomaco, mentre Marx rifiuta il cibo solido, preferendo nutrirsi esclusivamente con latte e piccole quantità di rum o brandy.Il decesso di Karl Marx
La situazione di Marx peggiora in modo inarrestabile. Un ascesso polmonare si aggiunge al suo già precario stato fisico, portandolo a un rapido deperimento. Friedrich Engels, amico fidato di Marx, teme il peggio per il suo compagno. La sua paura si concretizza il 14 marzo 1883, quando Karl Marx muore serenamente nel sonno, senza soffrire.La reazione di Engels e l’eredità del pensiero di Marx
Per Engels, la morte di Marx, sebbene sia un evento doloroso e luttuoso, rappresenta anche una liberazione per l’amico. Engels ritiene che Marx sarebbe stato condannato a una esistenza vegetativa insopportabile per un uomo pieno di progetti e di vitalità intellettuale come lui. Engels riconosce pienamente la perdita gravissima che la morte di Marx rappresenta per il movimento proletario. Viene a mancare la guida intellettuale più autorevole, capace di influenzare e orientare persone in Francia, Russia, America e Germania. Nonostante la scomparsa di questa figura centrale, Engels esprime la sua convinzione che il movimento operaio continuerà il suo percorso, pur consapevole delle nuove difficoltà e possibili deviazioni che si presenteranno.La diffusione globale delle idee di Marx
La storia ha confermato le previsioni di Engels. Le idee di Marx hanno avuto una diffusione globale, ispirando milioni di lavoratori e studenti a lottare per la propria emancipazione. Anche se il suo pensiero è stato talvolta distorto o utilizzato in modo strumentale, esso continua ad essere riscoperto e reinterpretato nel corso del tempo. La sua capacità di analisi critica del sistema capitalistico e il suo appello all’azione per un cambiamento sociale radicale rimangono intatti. La lotta contro lo sfruttamento e l’aspirazione alla libertà restano i concetti fondamentali del messaggio di Marx, un messaggio che continua a essere attuale e a risuonare con grande forza.La diffusione globale delle idee di Marx è davvero una conferma della loro validità, o piuttosto una testimonianza della loro capacità di adattarsi a contesti e ideologie anche molto distanti dal pensiero originario?
Il capitolo menziona le distorsioni e gli usi strumentali delle idee di Marx, ma non approfondisce come questi abbiano influenzato la loro diffusione globale. Per rispondere alla domanda, è fondamentale esaminare criticamente la storia delle interpretazioni del pensiero marxista e le loro applicazioni politiche, spesso molto distanti dalle intenzioni originarie. Approfondimenti in filosofia politica e storia delle dottrine politiche, con autori come Arendt e Kolakowski, potrebbero fornire strumenti utili per una comprensione più complessa.Abbiamo riassunto il possibile
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