1. L’Esperimento Morale e il Paradiso Terrestre
Il Creatore mostra la sua potenza da un trono celeste, creando un universo di soli e mondi. Una Legge della Natura, automatica e inviolabile, governa ogni cosa: è la Legge di Dio. Gli arcangeli, incluso Satana, osservano la creazione con stupore. Il Creatore annuncia poi un esperimento su morale e condotta: gli animali. Infine, introduce l’uomo, un essere che racchiude tutte le qualità morali, nobili e vili. Satana, dopo commenti sarcastici, viene esiliato sulla Terra per un Giorno Celeste. Da qui, invia lettere agli arcangeli Michele e Gabriele, descrivendo le sue osservazioni. La Terra e i suoi abitanti appaiono a Satana strani e illogici. L’uomo, in particolare, è una creatura curiosa, un sarcasmo vivente. Si definisce “la più nobile creatura di Dio” e si crede il suo beniamino, anche se le sue preghiere restano inascoltate. Satana analizza il concetto umano di paradiso, notando l’esclusione del piacere sessuale, considerato dagli uomini una delle gioie più grandi. Il paradiso umano è un luogo monotono, pieno di attività che gli uomini trovano noiose sulla Terra: cantare inni e suonare l’arpa, in un’eterna cerimonia di glorificazione di Dio. Un paradiso che ignora l’intelletto e la varietà, elementi apprezzati nella vita terrena, appare quindi come il più lontano possibile dai veri desideri e piaceri umani.2. Assurdità e Incoerenze Bibliche
La Bibbia, testo sacro della religione cristiana, è un insieme di poesia, favole, storia, morale e, talvolta, oscenità. Molti dei suoi contenuti derivano da testi religiosi più antichi. Le uniche vere novità sembrano essere l’inferno e una specifica visione del paradiso. La Bibbia descrive la creazione dell’universo in sei giorni, con un’enfasi particolare sulla Terra. Si afferma che milioni di soli siano stati creati principalmente per illuminare il nostro pianeta, un corpo celeste minuscolo se paragonato all’immensità dell’universo. Le stelle, in realtà, non sono apparse subito dopo il sole, ma si sono formate gradualmente nel corso di milioni di anni, un fatto ben noto agli astronomi, anche a quelli cristiani.La narrazione biblica prosegue con la creazione di Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden. Dio li avverte di non mangiare il frutto di un albero proibito, pena la morte. Ma come potevano comprendere questa minaccia, se non avevano ancora sperimentato cosa fosse la morte? Un serpente li convince a mangiare il frutto, promettendo loro la conoscenza del Bene e del Male, ovvero il Senso Morale. La Chiesa celebra questa acquisizione della conoscenza, ma la presenta in modo ambiguo: se da un lato permette di distinguere il bene dal male, dall’altro introduce la possibilità stessa di compiere il male e il concetto di vergogna, prima sconosciuti.Dopo aver disobbedito, Adamo ed Eva vengono cacciati dal Giardino dell’Eden e condannati alla morte. Questa punizione appare ingiusta: se la loro natura e i loro impulsi sono stati creati da Dio, non è forse Lui il responsabile delle loro azioni? Un Dio che predica perdono e giustizia, ma che punisce l’intera umanità per un singolo atto di disobbedienza, il peccato originale. La Bibbia narra poi del diluvio universale, scatenato dalla malvagità degli uomini. Dio decide di sterminare l’umanità, risparmiando solo Noè e la sua famiglia, che vengono fatti salire su un’arca. Noè ha il compito di salvare una coppia per ogni specie animale, impresa a dir poco impossibile. L’arca stessa, per quanto grande, non sarebbe stata sufficiente a contenere tutte le specie esistenti, né a garantire la loro sopravvivenza durante un viaggio così lungo, per non parlare di tutte le specie che non sono riuscite a salire sull’arca, condannate all’estinzione.5. La Dubbia Moralità del Divino
L’Arca viaggia senza una guida, spinta da piogge continue e intense. Per quaranta giorni e quaranta notti, l’acqua sommerge ogni cosa. L’Arca si ferma sul monte Ararat. Noè, scelto per ripopolare la terra, si ubriaca, mostrando la fragilità umana.Anche dopo il diluvio, l’umanità sembra destinata al fallimento. L’idea di un nuovo diluvio viene scartata. Il Creatore, pur avendo previsto tutto, inclusa la caduta di Adamo ed Eva e la necessità di un futuro sacrificio, concede la salvezza solo a pochi cristiani, condannando miliardi di persone.La moralità di Dio appare inferiore a quella di figure bibliche come Davide. Se la prima venuta divina ha portato vita e morte, la seconda ha introdotto l’inferno. La vita è dolore, la morte una liberazione. Ma la morte non basta: per punire, viene creato l’inferno eterno.Gesù, considerato simbolo di amore, con l’inferno si rivela più crudele del Dio dell’Antico Testamento. La giustizia divina punisce l’uomo per colpe innate e in modo sproporzionato, anche gli innocenti. Il massacro dei Madianiti e le punizioni per gesti minimi mostrano una moralità discutibile, in contrasto con comandamenti come “Non uccidere”. La Bibbia, nonostante i suoi insegnamenti, sembra sostenere una legge naturale violenta, influenzando negativamente l’educazione, soprattutto quella dei bambini, con messaggi distorti.6. La Guerra Divina e le Sue Atrocità
La storia umana è piena di violenza, ma persino le istituzioni più crudeli raramente hanno superato certi limiti. Il Dio biblico, nelle sue guerre, non mostra alcuna moderazione. Durante il conflitto con i Madianiti, ordina lo sterminio di uomini, donne, bambini, neonati e animali. Solo le vergini vengono risparmiate dalla morte, ma non dalla sofferenza. Queste giovani sono sottoposte a un esame umiliante per controllare la loro verginità e poi vendute come schiave. Il loro destino è la prostituzione forzata: diventano oggetti sessuali per chiunque le compri, dai signorotti ai criminali. Questo castigo terribile viene inflitto da un Dio che si proclama fonte di misericordia, a ragazze che hanno già perso i loro cari per mano dello stesso Dio. Queste giovani, considerate bottino di guerra, vengono spartite, con una parte destinata persino ai sacerdoti. Episodi così crudeli si ritrovano anche nella storia umana. Nel 1862, durante la rivolta degli indiani del Minnesota, una famiglia di coloni bianchi viene massacrata con una brutalità simile: genitori crocifissi, figlie violentate e torturate a morte. Questo evento, pur nella sua atrocità, dimostra come la crudeltà umana possa replicare la spietatezza attribuita a Dio. La Bibbia dipinge un quadro sconcertante: un Dio che predica beatitudine e misericordia, ma che ordina massacri e punizioni inaudite. La campagna contro i Madianiti e le Beatitudini appaiono come facce opposte di una stessa entità, rivelando una profonda contraddizione.Abbiamo riassunto il possibile
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