1. L’inseguimento e il corpo ritrovato
Una barca naviga con a bordo Penelope, sua sorella Viola e Björn. Durante il viaggio, Penelope nota un gommone nero dall’aspetto militare con un uomo vestito di scuro e avverte subito una sensazione di inquietudine. Decidono di fermarsi su un’isola per una pausa. Al loro ritorno sulla barca, Penelope fa una scoperta terribile: trova Viola senza vita nella cabina. Poco dopo, l’uomo vestito di nero riappare sulla spiaggia dell’isola e sembra cercare di attirare Björn, che in quel momento sta nuotando vicino alla riva. Penelope grida per avvertire Björn, lo aiuta a risalire velocemente sulla barca e fuggono inseguiti dal gommone nero. Per seminare l’inseguitore, Penelope e Björn non esitano a dirigere la barca contro un molo su un’altra isola vicina, abbandonano l’imbarcazione danneggiata e si mettono in salvo correndo nel folto del bosco.L’indagine del sovrintendente
Mentre Penelope e Björn sono in fuga, in un altro luogo, il sovrintendente di polizia John Bengtsson si trova a dover indagare sull’assenza ingiustificata dal lavoro di un certo Carl Palmcrona. Seguendo le procedure standard in questi casi, Bengtsson si reca all’appartamento di Palmcrona per verificare cosa sia successo. Una volta entrato, fa una scoperta agghiacciante: trova l’uomo morto, impiccato al soffitto in una stanza completamente vuota. La scena del ritrovamento presenta diversi aspetti che appaiono subito insoliti e sospetti agli occhi esperti del sovrintendente. Data la gravità e le circostanze particolari, Bengtsson decide immediatamente di contattare la polizia criminale per avviare un’indagine approfondita. È importante notare che questo Carl Palmcrona è la stessa persona il cui nome era stato menzionato in precedenza da Penelope, stabilendo così un legame inaspettato tra le due vicende.Davvero la connessione tra un omicidio in mare e un cadavere in un appartamento si riduce a un nome menzionato da Penelope, senza alcun contesto immediato?
Il capitolo introduce una linea narrativa parallela, l’indagine del sovrintendente Bengtsson sulla morte di Carl Palmcrona, la cui rilevanza per la vicenda principale (l’omicidio di Viola e la fuga di Penelope e Björn) è affidata unicamente al fatto che Penelope aveva “menzionato” il nome di Palmcrona in precedenza. Questa connessione appare debole e priva di contesto immediato, lasciando il lettore a chiedersi come e perché queste due vicende siano legate, e perché l’indagine su Palmcrona si avvii proprio in questo momento critico. Per comprendere meglio come costruire trame complesse che intrecciano eventi e personaggi in modo coerente e avvincente, si potrebbe approfondire lo studio della struttura narrativa nel genere giallo e thriller, prestando attenzione a come autori esperti creano collegamenti significativi tra sottotrame apparentemente distanti e gestiscono l’introduzione di nuovi elementi investigativi.2. L’aiuto per l’ultimo passo
Una riunione della commissione omicidi della polizia criminale è in corso quando Joona Linna arriva in ritardo. Durante l’incontro, gli viene proposto di unirsi al gruppo in modo permanente, ma lui rifiuta, spiegando di non potersi adattare alla loro metodologia di lavoro troppo rigida e sistematica. Mentre la discussione prosegue, Joona riceve una telefonata urgente che cambia il corso degli eventi: è stato trovato il corpo senza vita di Carl Palmcrona, Direttore Generale dell’Autorità per il controllo dei prodotti strategici, impiccato nel suo appartamento.Sulla scena del crimine
Joona si reca immediatamente sul posto insieme ai colleghi Nathan Pollock e Tommy Kofoed per esaminare la scena. L’agente che ha scoperto il corpo, John Bengtsson, esprime subito i suoi dubbi, sospettando che non si tratti di un semplice suicidio ma di un omicidio. Palmcrona è appeso al soffitto di una stanza molto grande, completamente vestito, e una valigetta è posata sul pavimento proprio sotto di lui. Kofoed, osservando l’assenza di qualsiasi oggetto su cui la vittima avrebbe potuto salire per raggiungere il cappio, inizialmente interpreta la scena come un’esecuzione messa in scena per sembrare un suicidio.Gli indizi e la conclusione iniziale
Joona, tuttavia, nota subito un dettaglio cruciale che sfugge agli altri: ci sono impronte di scarpe ben visibili sulla superficie della valigetta, un segno evidente che l’oggetto è stato utilizzato per salire e posizionare il cappio intorno al collo. Osserva anche con attenzione il tipo di nodo usato, un nodo di scotta doppio, che gli fa pensare al passato di Palmcrona nella Marina, un dettaglio che potrebbe essere significativo. La presenza di musica nell’appartamento al momento del ritrovamento è un altro elemento che Joona registra. Questi elementi, combinati con le impronte sulla valigetta, portano a una conclusione tecnica basata sull’analisi forense: la causa della morte sembra essere il suicidio.Una testimone inattesa
Mentre gli investigatori sono ancora impegnati nell’analisi dell’appartamento e del corpo, il campanello suona inaspettatamente. Alla porta si presenta una donna, che si identifica come la governante di Palmcrona. Chiede subito agli agenti se hanno già “tirato giù” il signor Palmcrona, confermando di aver visto il cappio appeso in quella stanza già in precedenza. Quando le viene chiesto della morte, la governante fa un’affermazione sorprendente e inquietante: Palmcrona deve aver avuto sicuramente bisogno di aiuto per riuscire a mettersi il cappio al collo, aggiungendo con tono rassegnato che, in fondo, “si trovano sempre persone disposte ad aiutare”.Ma davvero una “conclusione tecnica basata sull’analisi forense” può ignorare una testimonianza che suggerisce l’intervento di terzi?
Il capitolo presenta una rapida conclusione di suicidio basata sull’analisi forense delle impronte sulla valigetta, ma introduce immediatamente dopo la testimonianza della governante che afferma esplicitamente la necessità di un aiuto esterno per compiere l’atto. Questa apparente contraddizione tra prova forense e prova testimoniale, e la rapidità con cui sembra prevalere la prima nonostante il forte indizio fornito dalla seconda, lascia una lacuna logica nel processo investigativo descritto. Per comprendere meglio come si gestiscono tali conflitti in un’indagine, sarebbe utile approfondire la metodologia investigativa standard, il peso relativo delle diverse tipologie di prova (forense, testimoniale, circostanziale) e i protocolli per l’analisi delle morti sospette. Approfondire autori che trattano di criminologia, indagini scientifiche o psicologia forense potrebbe fornire il contesto necessario per valutare la solidità di una conclusione investigativa di fronte a elementi contrastanti.3. Anomalie Mortali
Carl Palmcrona è stato trovato morto, e inizialmente si pensa a un suicidio per impiccagione. Tuttavia, ci sono subito elementi che non tornano: la governante insinua che altre persone possano essere state coinvolte nella sua morte. Le indagini sul posto rivelano impronte di due paia di scarpe diverse che si sono mosse vicino al corpo, suggerendo che Palmcrona non fosse solo nei suoi ultimi momenti. Il medico legale conferma che la causa del decesso è asfissia dovuta all’impiccagione, trovando un segno sul collo compatibile con il peso del corpo. Nonostante l’assenza di segni visibili di violenza o strangolamento sul corpo, la presenza di impronte multiple sulla scena rende la tesi del suicidio molto incerta.Il mistero della barca alla deriva
Intanto, emerge un altro caso inquietante: una giovane donna viene trovata senza vita su una grande imbarcazione da diporto che galleggia alla deriva. La barca presenta danni recenti alla prua, segno evidente di una collisione avvenuta poco prima. L’autopsia stabilisce che la donna è morta per annegamento, ma questo dato è inspiegabile perché non ci sono tracce d’acqua né sui suoi vestiti né all’interno della barca. La donna è stata trovata seduta nella cabina di prua, in una posizione che non chiarisce le circostanze del suo annegamento. L’atmosfera a bordo è pesante, quasi come se la barca stessa conservasse una sensazione di morte. Durante l’ispezione più approfondita dell’imbarcazione, viene recuperata una borsa sportiva e, in un momento di tensione, appare un’ombra inattesa all’esterno.Davvero un singolo proiettile può trapassare una persona e poi colpirne un’altra con tale precisione e potenza residua?
Il capitolo presenta una dinamica balistica che solleva più di un dubbio sulla sua plausibilità fisica. L’idea che un unico proiettile, sparato da un fucile che si presume non fosse un’arma di precisione a lunga gittata, possa attraversare il corpo di una persona (la gola, un’area complessa) e mantenere sufficiente energia e una traiettoria utile per ferire un secondo bersaglio (la spalla) è, nella migliore delle ipotesi, estremamente improbabile. Questo dettaglio mina la credibilità della scena culminante. Per comprendere meglio le leggi che governano la traiettoria e l’energia cinetica dei proiettili dopo l’impatto, sarebbe utile approfondire i principi della balistica terminale e della fisica applicata.34. Conseguenze e Nuove Ombre
Joona Linna, Axel Riessen e Niko Kapanen ricevono le cure necessarie dopo i recenti fatti. Niko, pur gravemente ferito, è fuori pericolo e inizia un percorso di recupero che si preannuncia lungo. Raphael Guidi non è sopravvissuto agli eventi. La nave che trasportava il carico di munizioni illegali viene intercettata e il materiale bellico viene posto sotto sequestro dalle autorità competenti. Le indagini legali che seguono accertano che la maggior parte delle persone coinvolte nell’affare delle armi, inclusi esponenti politici e rappresentanti di società di trasporto e spedizione, era stata indotta in errore e aveva agito in buona fede, ignara della vera natura dell’operazione criminale. I principali organizzatori risultano essere deceduti, con l’unica eccezione della guardia del corpo di Guidi. L’unica figura di spicco a essere formalmente accusata di aver infranto la legge in questo contesto è il precedente direttore generale dell’ACPS, Carl Palmcrona.Verità Sconvolgenti e Rivelazioni Familiari
Axel Riessen ha un confronto diretto con suo fratello Robert. Durante questo incontro, Robert svela un dettaglio sconvolgente: Raphael Guidi aveva architettato l’operazione chirurgica al cuore di Robert con il preciso intento che non riuscisse, un piano crudele volto a garantire che il fegato di Robert fosse disponibile per il trapianto di Axel. Robert condivide anche con Axel un’altra verità cruciale, appresa da Beverly Andersson. La vera ragione dietro il suicidio di Greta non furono le azioni di Axel, come lui aveva creduto per anni, ma la reazione violenta e distruttiva del loro padre subito dopo l’esibizione di Greta. Questa rivelazione libera Axel da un enorme senso di colpa che lo perseguitava da tempo. Beverly Andersson, dopo aver fornito queste informazioni, fa ritorno a casa, un gesto che suggerisce un possibile riavvicinamento con suo padre.Un Addio e una Notizia di Chiusura
Intanto, Penelope Fernandez affronta il dolore della perdita e partecipa al funerale della sorella Viola. In un momento così difficile, riceve una chiamata da Joona Linna. Joona la informa che Raphael Guidi è morto e che il carico di armi illegali è stato fermato e sequestrato. Questa notizia, che segna la fine dell’operazione criminale che ha coinvolto Viola, offre a Penelope una forma di chiusura rispetto ai tragici eventi. È un passo, seppur piccolo, verso l’elaborazione del lutto e la comprensione di quanto accaduto.Un Momento di Rilassamento e Nuove Preoccupazioni
Dopo la tensione degli eventi, la polizia organizza un momento di ritrovo e celebrazione. Joona Linna prende parte alla festa, cercando forse un po’ di normalità. Durante la serata, balla con Anja Larsson, il cui atteggiamento appare insolitamente disinvolto e sorprendente per Joona. Più tardi, Joona cerca di mettersi in contatto con Disa Helenius, una persona evidentemente importante per lui. Tuttavia, i suoi tentativi non hanno successo: Disa non risponde alle chiamate e, poco dopo, il suo telefono risulta spento, lasciando Joona con un senso di incertezza.Un Incontro Enigmatico
Mentre Joona cammina per le strade di Stoccolma, immerso nei suoi pensieri, viene fermato da una donna anziana sconosciuta. Questo incontro inaspettato porta con sé un messaggio enigmatico. La donna consegna a Joona due carte da gioco, oggetti che sembrano avere un significato simbolico. Il messaggio che accompagna le carte proviene da Rosa Bergman, una figura evidentemente legata a eventi passati. Il contenuto del messaggio è destinato a scuotere profondamente Joona: mette infatti in seria discussione la convinzione, che lui ha avuto per molto tempo, riguardo alla presunta morte di sua figlia.Come è possibile che un traffico d’armi illegali che coinvolge politici e aziende di trasporto si risolva con quasi tutti considerati innocenti e in ‘buona fede’?
Questo punto del capitolo solleva seri interrogativi sulla logica interna della narrazione. L’idea che la maggior parte degli attori coinvolti in un’operazione criminale di tale portata, inclusi esponenti politici e rappresentanti di società, fosse semplicemente “indotta in errore” e agisse “in buona fede”, con un unico responsabile formale, sembra eludere la complessità delle reti criminali e della corruzione ad alto livello. Per una comprensione più approfondita di come funzionano realmente le indagini su crimini economici e politici su larga scala, e sui concetti di responsabilità e dolo in contesti complessi, si potrebbero consultare testi di diritto penale economico o studi sulla criminalità organizzata. Autori come F. Varese o M. Levi potrebbero fornire prospettive utili.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]