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Contenuti del libro
Informazioni
“L’enigma di Turing” di Alba Gesualdo ti porta nel cuore di una storia incredibile che mescola la tragedia della Seconda Guerra Mondiale con il genio matematico che ha cambiato il nostro mondo. Si parte dal settembre 1939, con l’invasione della Polonia e l’inizio del conflitto, ma subito si scopre che c’è una guerra segreta, quella dei codici, combattuta con macchine come la tedesca Enigma. Il libro ti porta a Bletchley Park, un posto chiave in Inghilterra, dove un gruppo di menti brillanti lavora per decifrare quei messaggi indecifrabili. Al centro di tutto c’è Alan Turing, un matematico un po’ strano ma con un’intelligenza fuori dal comune. Seguiamo la sua vita, dalla scuola difficile ai suoi studi teorici sulla Macchina di Turing e l’Entscheidungsproblem, che gettano le basi dell’informatica. Poi lo vediamo applicare il suo genio alla crittanalisi a Bletchley Park, creando macchine potentissime per violare Enigma, un lavoro cruciale per gli Alleati, anche se con un costo umano altissimo. Ma la storia non finisce con la guerra; il libro esplora le sue idee sull’intelligenza artificiale e il famoso Test di Turing, e purtroppo racconta anche la sua tragica fine, la persecuzione per la sua omosessualità e la sua morte misteriosa. È un viaggio tra scienza, guerra e la vita di un uomo che ha visto il futuro ma è stato distrutto dal suo presente.Riassunto Breve
Nel settembre 1939, un’epoca di apparente benessere in Occidente viene bruscamente interrotta dall’invasione tedesca della Polonia, che segna l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Le cause affondano nel Trattato di Versailles e nella crisi del 1929, che alimentano il risentimento tedesco e l’ascesa di Hitler. L’invasione è rapida e brutale, con esecuzioni di massa e la creazione di ghetti per gli ebrei, preludio alla “Soluzione Finale”. Parallelamente al conflitto militare, si svolge una guerra segreta basata sulla tecnologia, dove la macchina tedesca Enigma offre un vantaggio cruciale grazie alla sua capacità di cifrare messaggi in modo apparentemente indecifrabile.La decifrazione di Enigma diventa un obiettivo prioritario per gli Alleati. Inizialmente, matematici polacchi ottengono successi con una versione precedente della macchina, ma le modifiche tedesche rendono il loro metodo obsoleto. Il lavoro si sposta a Bletchley Park, in Inghilterra, dove viene riunito un gruppo di esperti, tra cui Alan Turing. Turing è un matematico geniale ma con un carattere difficile, la cui infanzia è segnata dalla lontananza dai genitori e la cui formazione scolastica tradizionale non valorizza le sue passioni scientifiche, a differenza dell’ambiente accademico di Cambridge.A Cambridge, Turing affronta problemi fondamentali della logica, come l’*Entscheidungsproblem* di Hilbert, già parzialmente risolto da Gödel. Analizzando il processo del calcolo umano, Turing concepisce il modello teorico della Macchina di Turing, un dispositivo capace di eseguire qualsiasi calcolo algoritmico. Dimostra così l’indecidibilità dell’*Entscheidungsproblem*. Un’idea chiave è la Macchina Universale di Turing, che può simulare qualsiasi altra macchina leggendone la descrizione come dati, unificando il concetto di hardware e software. Questi lavori, insieme a quelli di Church, stabiliscono le basi teoriche dell’informatica moderna e la tesi Church-Turing sui limiti della computabilità.A Bletchley Park, Turing applica le sue idee teoriche alla pratica della crittanalisi. Propone la costruzione di una macchina, anchiamata “Bomba”, per automatizzare la decifrazione di Enigma. La Bomba, basata sul lavoro polacco e migliorata da Welchman, utilizza un processo logico per eliminare le possibili configurazioni giornaliere di Enigma, sfruttando informazioni note. Il successo della Bomba è fondamentale per gli Alleati, fornendo intelligence cruciale e influenzando l’andamento della guerra. Bletchley Park diventa un’enorme operazione segreta, impiegando migliaia di persone, molte delle quali donne, in un lavoro estenuante ma vitale.La decrittazione di Enigma impone però un pesante obbligo di silenzio per non allertare il nemico, causando un forte conflitto morale nei crittografi, costretti a non poter usare tutte le informazioni per salvare vite. Dopo la guerra, Turing continua a studiare le macchine, puntando a creare una vera intelligenza artificiale, studiando il cervello umano e sostenendo che le macchine possono imparare e commettere errori, come gli esseri umani. Affronta le resistenze all’idea di macchine intelligenti e propone il Test di Turing, o gioco dell’imitazione, per valutare la capacità di una macchina di mostrare un comportamento intelligente indistinguibile da quello umano. Riflette sulla differenza tra intelligenza umana e meccanica, legata alla coscienza, uno stato interno e soggettivo difficile da definire.Nel dopoguerra, mentre altri sviluppano computer basati su principi simili ai suoi, come von Neumann con l’EDVAC, Turing incontra difficoltà nel far accettare le sue idee per il calcolatore ACE. Deluso, si dedica alla biologia, vedendo gli organismi come macchine. La sua vita prende una piega tragica nel 1952, quando viene arrestato per omosessualità, allora reato. Nonostante il suo cruciale contributo bellico, viene condannato alla castrazione chimica, subendo sofferenze e isolamento. Muore nel 1954 per avvelenamento da cianuro, in circostanze che suggeriscono il suicidio, influenzato dalla sua condanna e dal senso di abbandono. La sua immensa eredità scientifica nel campo dell’informatica e dell’intelligenza artificiale viene riconosciuta pienamente solo decenni dopo, con scuse ufficiali dal governo britannico nel 2009.Riassunto Lungo
1. L’Estate Finisce e la Macchina Segreta
Nel settembre 1939, l’Occidente viveva un periodo di apparente tranquillità. Le persone sentivano di avere una vita migliore rispetto al passato. C’erano più opportunità economiche e la possibilità di fare vacanze. Nonostante le difficoltà recenti, come la crisi del 1929 e la Prima Guerra Mondiale, molti credevano che i tempi peggiori fossero finiti. C’era una forte fiducia nel progresso e nella promessa di un futuro sicuro per tutti.Le Cause dello Scontro
Questa sensazione di pace finì bruscamente il 1° settembre 1939. La Germania, guidata da Adolf Hitler, invase la Polonia. Questo attacco avvenne poco dopo che la Germania aveva firmato un accordo con l’Unione Sovietica. L’invasione segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Le radici profonde di questo conflitto si trovavano nel Trattato di Versailles del 1919. Questo trattato aveva imposto condizioni molto dure alla Germania dopo la Prima Guerra Mondiale. Queste condizioni generarono un forte risentimento e causarono problemi economici e sociali. La crisi economica mondiale del 1929 peggiorò ulteriormente la situazione. Questo clima favorì la crescita del nazionalsocialismo e l’ascesa al potere di Hitler. Hitler iniziò subito una politica aggressiva, riarmando il paese e occupando territori vicini come l’Austria e parti della Cecoslovacchia.L’Invasione della Polonia e le Sue Conseguenze Immediate
L’invasione della Polonia fu rapida e molto violenta. La capitale, Varsavia, fu sottoposta a un lungo e difficile assedio. Subito dopo l’ingresso delle truppe, gruppi speciali tedeschi chiamati Einsatzgruppen iniziarono a compiere esecuzioni di massa contro i cittadini polacchi. Poco dopo, gli ebrei di Varsavia furono costretti a lasciare le loro case e trasferirsi nei ghetti. Questi ghetti erano aree chiuse e sovraffollate, un primo passo verso il piano di sterminio chiamato “Soluzione Finale”. Anche se la resistenza nel Ghetto di Varsavia scoppiò solo nel 1944, la repressione fu terribile. Questo portò alla quasi completa distruzione della città e alla deportazione di chi era sopravvissuto.La Guerra Nascosta: Intelletto e Tecnologia
Oltre ai combattimenti sui fronti, si combatteva anche una guerra diversa. Era una guerra basata sull’intelligenza e sull’uso della tecnologia. Uno strumento fondamentale in questo scontro segreto fu la macchina tedesca chiamata Enigma. Enigma serviva a trasformare i messaggi in codici segreti (cifrare) e a decifrarli. All’inizio della guerra, questa macchina dava alla Germania un grande vantaggio nelle comunicazioni militari. I messaggi cifrati con Enigma erano quasi impossibili da leggere per le altre nazioni.Se l’Occidente viveva un periodo di “apparente tranquillità” nel settembre 1939, come si concilia questa visione con gli eventi drammatici degli anni precedenti che il capitolo stesso menziona?
Il capitolo descrive una diffusa sensazione di pace e progresso alla vigilia della guerra, ma elenca subito dopo una serie di cause profonde e di eventi pregressi (il Trattato di Versailles, la crisi del ’29, l’ascesa di Hitler, il riarmo, le annessioni) che sembrano contraddire questa “apparente tranquillità”. Questa narrazione crea una lacuna logica: era davvero percepita questa pace, e da chi? O si trattava di una negazione della realtà imminente? Per comprendere meglio il contesto e la complessità del periodo pre-bellico, è utile approfondire la storia delle relazioni internazionali tra le due guerre e la storia politica ed economica dell’Europa in quegli anni. Autori come E. H. Carr o Richard Overy possono offrire prospettive più sfaccettate sulle cause e sul clima che portarono allo scoppio del conflitto.2. Genio, Codici e le Origini di una Mente
La macchina Enigma era un sistema di cifratura tedesco usato in guerra, considerato quasi impossibile da decifrare. Funzionava cambiando le lettere con una tastiera e dei rotori, modificando le impostazioni ogni giorno. All’inizio, matematici polacchi riuscirono a decifrare una versione più vecchia di Enigma grazie a documenti segreti. Ma quando i tedeschi migliorarono la macchina con più rotori, il metodo polacco non funzionò più. Il lavoro di decifrazione si spostò quindi a Bletchley Park, in Inghilterra, dove fu riunito un gruppo di esperti.L’arrivo di Alan Turing a Bletchley Park
Alan Turing entrò a far parte di questo gruppo. Era un matematico di grande talento, ma il suo carattere era difficile e molti lo consideravano arrogante. La sua spinta principale era la sfida scientifica di decifrare Enigma. Questo interesse era profondamente legato alle sue ricerche teoriche sulla calcolabilità e sulle macchine universali. Vedeva la decifrazione non solo come un compito bellico, ma come un problema affascinante nel campo della logica e dell’informatica teorica.Infanzia e Origini
La sua infanzia fu segnata dai frequenti viaggi dei genitori. Julius ed Ethel, suo padre e sua madre, si erano conosciuti su una nave di ritorno dall’India, dove il padre lavorava. Alan trascorse i primi anni della sua vita spesso lontano da loro. Era affidato ad altre persone, e questa separazione gli causò molta sofferenza emotiva. Questo distacco precoce potrebbe aver influenzato il suo carattere introverso e la sua difficoltà nelle relazioni sociali in età adulta.Formazione e Contrasti
La sua formazione scolastica, specialmente alla Sherborne school, dava molta importanza agli studi classici e allo sport. Le materie che lo appassionavano davvero, come la matematica e le scienze, venivano trascurate. Questo portò a forti contrasti con gli insegnanti e a un senso di isolamento. Nello stesso periodo, il mondo della scienza stava vivendo enormi cambiamenti con le scoperte fondamentali di Planck ed Einstein. Queste nuove idee stavano rivoluzionando la visione dell’universo. Menti brillanti come Turing ed Einstein incontrarono grandi difficoltà all’interno dei sistemi educativi tradizionali, che non sempre sapevano valorizzare il pensiero non convenzionale.Davvero possiamo ridurre la complessità di una mente come quella di Turing a qualche difficoltà infantile?
Il capitolo accenna a una possibile correlazione tra le separazioni infantili e le difficoltà relazionali di Turing adulto. Tuttavia, la psicologia umana è estremamente complessa e attribuire tratti caratteriali complessi a specifiche esperienze precoci richiede un’analisi molto più approfondita e cauta. Per esplorare la validità di tali nessi, sarebbe utile approfondire la psicologia dello sviluppo e gli studi biografici che analizzano l’interazione di molteplici fattori nella formazione della personalità.3. La Macchina e il Problema Irrisolvibile
A Cambridge, Alan Turing trova un ambiente accademico che accoglie e valorizza il suo talento scientifico, offrendogli stimoli diversi rispetto alla scuola frequentata in precedenza. Qui ha l’opportunità di incontrare figure di spicco nel campo della matematica e della filosofia, confrontandosi con alcuni dei problemi più difficili e ancora senza soluzione nel campo della logica e della matematica del tempo. Uno di questi problemi centrali è l’Entscheidungsproblem, proposto dal matematico David Hilbert.Il Problema di Hilbert e il Contesto di Gödel
L’Entscheidungsproblem chiedeva se fosse possibile trovare un metodo generale, una sorta di algoritmo universale, capace di stabilire in modo meccanico e definitivo se una qualsiasi affermazione logica fosse vera o falsa all’interno di un sistema formale. Questo era un obiettivo ambizioso per la logica e la matematica. Tuttavia, già nel 1930, Kurt Gödel aveva dimostrato con i suoi teoremi di incompletezza che esistono affermazioni vere che non possono essere dimostrate all’interno di determinati sistemi formali, ponendo così importanti limiti al programma di Hilbert e suggerendo che l’Entscheidungsproblem potesse essere irrisolvibile.L’Approccio di Turing: Analizzare il Calcolo Umano
Per affrontare l’Entscheidungsproblem, Turing decide di analizzare in profondità come una persona esegue un calcolo. Osserva che chi calcola segue una serie di passaggi molto semplici e ripetibili. Questa persona si concentra solo su una piccola parte dei simboli su cui sta lavorando in un dato momento e le sue azioni successive dipendono unicamente da quei simboli e dal suo stato mentale attuale. Turing intuisce che queste azioni basilari, ridotte ai loro elementi essenziali, sono così semplici e meccaniche da poter essere eseguite da una macchina.La Macchina di Turing e la Dimostrazione dell’Indecidibilità
Questa analisi porta Turing a concepire il modello teorico che oggi conosciamo come Macchina di Turing. È un dispositivo immaginario, ma potentissimo nella sua semplicità, capace di eseguire qualsiasi tipo di calcolo che possa essere descritto attraverso un algoritmo, operando su un nastro infinito tramite un insieme finito di regole elementari. Utilizzando questo modello rigoroso del calcolo, Turing riesce a dimostrare in modo formale che non può esistere un algoritmo universale capace di risolvere l’Entscheidungsproblem. Con questa dimostrazione, conferma l’impossibilità di decidere automaticamente la verità di ogni affermazione logica, stabilendo l’indecidibilità del problema.La Macchina Universale e la Nascita del Software
Un’idea rivoluzionaria che emerge dal lavoro di Turing è la chiara distinzione tra il “meccanismo” della macchina (quello che oggi chiameremmo hardware) e le “istruzioni” che guidano il suo funzionamento (il programma o software), scritte sul nastro insieme ai dati. Questa distinzione è fondamentale per il concetto di Macchina Universale di Turing. Una singola Macchina Universale è progettata per poter simulare il comportamento di qualsiasi altra Macchina di Turing semplicemente leggendone le istruzioni (il suo “codice”) dal nastro come fossero semplici dati. Questo getta le basi per l’idea di computer programmabili per svolgere compiti diversi.Impatto e Lavori Correlati
Il lavoro di Turing sulla computabilità, ovvero su cosa può e cosa non può essere calcolato da una macchina, sviluppato anche durante un periodo di studio all’Università di Princeton dove collaborò con Alonzo Church (che arrivò a risultati simili sull’indecidibilità usando metodi diversi), stabilisce le fondamenta teoriche su cui si basa l’informatica moderna. Le sue idee non solo definiscono i limiti del calcolo meccanico, ma aprono anche la strada a riflessioni profonde sulla natura stessa del calcolo, sull’intelligenza artificiale e sulla possibilità che le macchine possano un giorno pensare.Se la coscienza è il “mistero” insuperabile, non è forse perché la definiamo in modo da renderla tale?
Il capitolo identifica correttamente la coscienza come il punto cruciale, ma la descrive come uno “stato interiore” inaccessibile e non riducibile a processi fisici. Questa impostazione, che riprende posizioni filosofiche specifiche sul rapporto mente-corpo, rischia di trasformare la coscienza in un mistero per definizione, piuttosto che un problema scientifico ancora irrisolto. Per esplorare questa controversia, è fondamentale confrontarsi con diverse correnti della filosofia della mente, in particolare quelle che propongono approcci fisicalisti o funzionalisti, e approfondire gli studi delle neuroscienze che cercano correlati neurali della coscienza. Autori come Dennett o Searle offrono prospettive critiche e alternative alla visione presentata nel capitolo.8. Il Prezzo della Mela
La favola di Biancaneve, specialmente la scena della mela avvelenata nel film Disney, ha un forte impatto su Alan Turing. Per lui, la mela diventa un simbolo potente, profondamente legato all’idea della vanitas, che rappresenta la brevità e l’effimero della vita e delle cose terrene, e alla morte stessa. Questa immagine, carica di significati biblici come la tentazione e la conoscenza proibita, si trasforma così in una metafora potente che anticipa e riflette gli eventi drammatici che segneranno la fine della sua vita. È un simbolo che porta con sé l’idea di un dono apparentemente innocuo che nasconde un pericolo mortale, un tema che risuona con la sua stessa esperienza.Le Idee Rivoluzionarie di Turing
Alan Turing concepisce l’idea di una macchina universale, una sorta di “cervello meccanico” in grado di imparare e operare in modo autonomo, un concetto che espone nei suoi scritti già dal 1936. Nello stesso periodo, altri studiosi come John von Neumann lavorano su progetti simili, come l’EDVAC, che si basano proprio sulla macchina teorizzata da Turing. Questo porta a discussioni sul merito e sui brevetti; inizialmente von Neumann non cita Turing nel suo rapporto sull’EDVAC, anche se in seguito ne riconosce l’importanza. Le proposte innovative di Turing per costruire il calcolatore ACE vengono rifiutate dalla NPL, mentre altri laboratori sviluppano macchine come l’EDSAC e il Manchester Mark I, che usano principi descritti da Turing o da von Neumann, a volte mostrando una certa ostilità verso Turing stesso. Questa delusione lo spinge a concentrarsi sulla biologia, dove vede gli esseri viventi come “macchine di sopravvivenza” costruite dal DNA, trovando così ulteriore conferma alla sua visione di un’intelligenza che non deve essere necessariamente organica.La Persecuzione e la Fine Tragica
La vita di Alan Turing prende una piega drammatica nel 1952, quando viene arrestato perché omosessuale, un atto considerato un crimine nell’Inghilterra di quel tempo. Nonostante il suo fondamentale contributo segreto durante la Seconda Guerra Mondiale, viene processato e condannato a subire la castrazione chimica. Questo trattamento gli causa gravi sofferenze fisiche e lo spinge verso l’isolamento e la depressione. Alan Turing muore l’8 giugno 1954. La causa ufficiale della sua morte è avvelenamento da cianuro; vicino al suo corpo viene trovata una mela morsicata. La sua morte viene registrata come suicidio causato da uno squilibrio mentale, un verdetto chiaramente influenzato dalla condanna subita. Anche se esistono altre ipotesi, i fatti mostrano in modo evidente come sia stato abbandonato e perseguitato dalla sua stessa nazione.L’Eredità e il Riconoscimento Postumo
Il contributo scientifico di Alan Turing è enorme, ma per molti anni la sua vicenda personale resta in gran parte sconosciuta o dimenticata. Solamente nel 2009, a distanza di decenni, il governo britannico porge le sue scuse ufficiali per il modo in cui è stato trattato. Oggi, il suo ruolo di pioniere nell’informatica e nell’intelligenza artificiale è pienamente riconosciuto e le sue idee continuano a vivere, un fatto forse simboleggiato anche dal logo dell’azienda Apple, una mela morsicata, che alcuni interpretano come un tributo sia all’ingiustizia che ha subito sia alla sua straordinaria visione.Quanto è documentato che il simbolo della mela avesse per Turing il significato profondo di vanitas e presagio di morte, al di là delle circostanze della sua fine?
Il capitolo stabilisce un legame molto forte tra il simbolo della mela e la visione di Turing sulla brevità della vita e sulla morte, suggerendo che avesse per lui un impatto profondo e quasi premonitore, basandosi in gran parte sul ritrovamento postumo. Tuttavia, per affermare con certezza che Turing stesso attribuisse a questo simbolo un significato così carico e personale durante la sua vita, sarebbe necessario un riscontro più ampio nelle sue lettere, nei suoi diari o nelle testimonianze di chi lo conosceva bene. Approfondire la biografia di Turing, consultando autori come Hodges, e studiare i suoi scritti personali può aiutare a distinguere tra un’interpretazione suggestiva legata agli eventi finali e una documentata visione simbolica che lo accompagnava.Abbiamo riassunto il possibile
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