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Contenuti del libro
Informazioni
“Le muse a Los Angeles” di Alberto Arbasino ti porta in un viaggio attraverso i musei della California, esplorando luoghi iconici come il Getty Center con la sua architettura in travertino sulla collina, la storica Huntington Library a Pasadena e i dinamici spazi del LACMA, MOCA e SFMOMA. Arbasino non si limita a descrivere le opere, ma analizza l’esperienza di visitare questi luoghi, dalla complessa fruizione del Getty all’atmosfera più sociale dei musei contemporanei. Il libro confronta diversi approcci al collezionismo, dal gusto tradizionale per l’arte italiana antica e i tesori storici, fino alle provocazioni dell’arte contemporanea e alle installazioni che riflettono temi sociali. È una riflessione su come l’arte, la sua storia e il mercato si intrecciano con l’architettura museale e il ruolo che queste istituzioni hanno oggi nella vita pubblica, mostrando come le muse abbiano trovato nuove, e a volte sorprendenti, dimore a Los Angeles e dintorni.Riassunto Breve
Musei e Collezioni: Cambiamenti e ContrastiI musei contemporanei si presentano spesso come grandi complessi architettonici, situati a volte su colline e costruiti con materiali uniformi come il travertino, che richiamano stili diversi, dall’architettura storica a quella moderna. La loro posizione e le normative edilizie influenzano il design, concentrando le strutture e rendendo l’accesso un percorso strutturato, a volte con attese e procedure che ricordano un parco a tema, diverso dall’accesso più libero ai musei tradizionali in città. Questi musei sono concepiti come grandi investimenti e simboli di prestigio, con collezioni molto diverse (sculture, fotografie, manoscritti, arredi) spesso separate in edifici distinti, evitando di creare un insieme storico coerente sotto un unico tetto. L’architettura mescola citazioni storiche e moderne, con l’uso del travertino per unificare volumi complessi e l’aggiunta di elementi decorativi. Il paesaggio circostante viene ricreato evocando diverse aree geografiche, anche se le piantumazioni sono recenti. Normative di sicurezza e influenze esterne, come quelle dei vicini, condizionano alcune scelte progettuali. Gli spazi espositivi interni mantengono forme tradizionali ma utilizzano rivestimenti colorati, riflettendo mode attuali. Il museo diventa un luogo di aggregazione sociale, dove la visita è un evento collettivo e la visione delle opere si inserisce in un contesto di socializzazione. La popolarità delle opere è influenzata anche dalla visibilità mediatica. L’analisi delle opere, come dipinti italiani o bronzi, esplora dettagli stilistici e iconografici, considerando il contesto economico e il ruolo dei mecenati. Figure storiche come Alessandro Magno sono rappresentate in modi diversi a seconda dei periodi e degli artisti. Le scoperte archeologiche forniscono dettagli su oggetti antichi e tecniche di lavorazione. L’evoluzione del collezionismo e del mercato mostra come le opere circolino nel tempo. Il sottosuolo di città come Roma ha rivelato reperti classici che hanno influenzato l’arte rinascimentale, nonostante le critiche, e che sono stati poi riutilizzati o coperti. Le collezioni museali raccolgono ampia documentazione su tecniche, commissioni e scambi, offrendo uno spaccato della storia dell’arte e del mercato. Musei come il Norton Simon acquisiscono opere eccelse, spesso finanziate da attività commerciali non artistiche, presentando capolavori di diverse epoche e provenienze. Si nota un contrasto tra la vitalità espressa nelle opere e l’ambiente controllato dei musei moderni. Le raccolte documentano viaggi e vicende personali di artisti e collezionisti. Residenze come quella degli Huntington rappresentano un collezionismo tradizionale, focalizzato su pezzi di valore storico-artistico destinati a un ambiente privato e sontuoso. Al contrario, musei come il County Museum di Los Angeles funzionano come spazi pubblici di aggregazione, raccogliendo legati e donazioni, spostando l’arte dalle case private a spazi pubblici più ampi. La presentazione dell’arte contemporanea include installazioni provocatorie, a volte con linguaggio semplice, riflettendo un dibattito sul ruolo del museo come centro di coinvolgimento per la comunità, anche attraverso mostre su temi sociali o con linguaggi non convenzionali. I musei d’arte contemporanea, come il MOCA e lo SFMOMA, uniscono l’esposizione artistica a funzioni sociali e commerciali. Le mostre presentano opere di grandi dimensioni e installazioni con oggetti quotidiani e riferimenti alla cultura di massa, affrontando temi sociali difficili, anche se le provocazioni appaiono a volte standardizzate. Le fotografie si concentrano su guerre e disgrazie. L’arte locale esplora l’identità e la vita urbana. Figure come Keith Haring mostrano personalità creative con segni forti e temi intensi legati alla loro epoca. Altri musei offrono prospettive diverse, con collezioni che spaziano dall’arte europea antica all’arte americana storica e alle arti di diverse culture globali. Alcuni centri culturali si dedicano all’educazione artistica per le comunità locali, esponendo lavori che riflettono esperienze diverse e affrontano temi sociali. Questi musei contemporanei, con la loro varietà di opere e il loro ruolo nel contesto urbano, si distinguono da modelli museali più tradizionali che mantengono un approccio più riservato e focalizzato su collezioni storiche specifiche.Riassunto Lungo
1. La Collina di Travertino e l’Esperienza dell’Arte
Il Getty Center si erge su una collina, visibile da lontano per chi percorre l’autostrada, presentandosi come un imponente complesso di edifici. L’architettura si caratterizza per l’uso estensivo e uniforme del travertino, un materiale che dona al luogo un aspetto che ricorda i borghi italiani tradizionali o le costruzioni moderne del quartiere EUR, ma con un’impronta di novità marcata. Questo progetto nasce come un investimento considerevole e un simbolo di prestigio, voluto dal fondatore per lasciare un segno tangibile e di grande valore. La scelta di costruire su una collina, soggetta a specifici regolamenti edilizi, ha influenzato profondamente il design. Queste limitazioni hanno portato a concentrare tutte le strutture principali in cima, sfruttando al meglio lo spazio disponibile e creando un complesso compatto e visivamente potente.Le Collezioni e la loro Organizzazione
Il Getty Center ospita collezioni molto eterogenee. Si possono trovare sculture antiche, ma anche fotografie, manoscritti rari e arredi d’epoca. A differenza di molti musei storici dove le opere sono spesso presentate in un percorso cronologico o tematico unitario sotto lo stesso tetto, qui le diverse raccolte sono distribuite in edifici distinti. Questa scelta organizzativa non mira a creare un insieme storico coerente in un unico spazio espositivo. Piuttosto, presenta ogni tipo di collezione nel proprio ambiente dedicato, offrendo esperienze di visita separate per ciascuna area tematica.L’Accesso e l’Esperienza del Visitatore
Arrivare al Getty Center è parte integrante dell’esperienza e richiede un percorso specifico. Data la posizione elevata sulla collina e la limitata disponibilità di parcheggi in loco, i visitatori devono spesso prenotare l’accesso in anticipo o affrontare attese significative per utilizzare la funicolare che conduce alla sommità. Questa procedura di accesso, che include prenotazioni e code, struttura la visita fin dall’inizio, rendendola un’esperienza più organizzata, quasi paragonabile all’ingresso in un parco tematico. Questo si discosta dal modello dei musei cittadini più tradizionali, dove l’accesso è solitamente più immediato e permette una maggiore libertà nel decidere quali aree visitare e per quanto tempo, anche tornando più volte. Nonostante queste modalità di accesso complesse, il centro registra un afflusso di pubblico molto elevato, confermando il forte potere attrattivo delle grandi istituzioni culturali visibilmente presenti sul territorio.Davvero l’esperienza dell’arte può essere ridotta a ‘esperienze separate’ distribuite come attrazioni in un ‘parco tematico’?
Il capitolo solleva un punto cruciale sulla natura stessa dell’esperienza artistica. La descrizione dell’accesso e dell’organizzazione interna, con il paragone esplicito a un “parco tematico” e l’enfasi su “esperienze di visita separate”, richiede una riflessione più approfondita. Per comprendere appieno le implicazioni di un tale modello espositivo e di accesso sull’interazione del visitatore con l’opera, è utile esplorare discipline come l’estetica, la museologia e la sociologia della cultura. Autori come Nelson Goodman, Arthur Danto o Pierre Bourdieu offrono strumenti concettuali per analizzare come il contesto, l’organizzazione e i fattori sociali modellino la percezione e il valore dell’arte.2. Architettura Eclettica e Fruizione di Massa
L’architettura del complesso museale presenta un aspetto eclettico, mescolando citazioni storiche e moderne. Un elemento chiave è l’ampio uso del travertino, lavorato in diverse finiture per cercare di unificare volumi asimmetrici e spezzati. Questi volumi richiamano stili diversi, inclusi riferimenti all’architettura italiana del periodo fascista, creando un insieme complesso. L’integrazione di elementi metallici, che non hanno funzione strutturale, è notata principalmente come un aspetto decorativo che completa il design generale. L’insieme architettonico cerca un dialogo continuo tra passato e presente attraverso la scelta dei materiali e delle forme.Il Paesaggio Circostante
Il progetto paesaggistico intorno al museo cerca di ricreare ambienti che ricordano diverse aree geografiche, come l’Appennino, la Provenza e il Rajasthan. Anche se le piantumazioni sono state fatte di recente, l’idea è quella di offrire una varietà di scenari naturali ai visitatori. Normative di sicurezza e richieste specifiche del luogo hanno imposto l’aggiunta di elementi pratici come mancorrenti e coperture per i fossati, necessari per la fruizione pubblica. Anche i vicini che abitano vicino al museo e sono facoltosi hanno avuto un’influenza su alcune scelte del progetto, condizionando ad esempio la colorazione del travertino usato e la disposizione di alcune aperture nell’edificio principale. Questo dimostra come fattori esterni possano modellare il design.Gli Interni e gli Allestimenti
All’interno, gli spazi dove sono esposte le opere mantengono una forma tradizionale, solitamente rettangolare, per facilitare l’allestimento. Le pareti sono rivestite con stoffe colorate, come sete e damaschi, una scelta che si distingue. Questa decisione è in netto contrasto con la tendenza precedente, che preferiva pareti bianche e un design minimalista per gli spazi espositivi. Usare tessuti colorati riflette le mode attuali nel modo di allestire i musei, cercando di creare un’atmosfera più calda e ricca. Questo approccio mira a differenziare l’esperienza interna rispetto agli ambienti espositivi del passato recente, influenzando la percezione delle opere.Il Museo come Luogo Sociale
Il museo funziona anche come un importante luogo di incontro e aggregazione sociale per la comunità e i visitatori. I visitatori, che spesso arrivano in gruppi numerosi, vivono l’esperienza museale come un evento collettivo, un’occasione per stare insieme. A volte l’atmosfera è informale, e vedere le opere d’arte diventa parte di un contesto più ampio di socializzazione e condivisione. La popolarità delle opere esposte è influenzata anche da quanto vengono mostrate e discusse dai mezzi di comunicazione, aumentando l’interesse del pubblico. Questo rende la visita al museo un’esperienza che va oltre la semplice osservazione artistica, diventando un momento di interazione sociale.Contesto Economico e Influenze
La struttura e l’organizzazione del museo sono profondamente condizionate da fattori esterni, in particolare dal contesto economico in cui opera. Il ruolo dei mecenati locali è fondamentale in questo senso, poiché il loro sostegno finanziario è cruciale. Queste figure influenti possono condizionare decisioni importanti relative al design e alla gestione, come visto con le richieste dei vicini facoltosi riguardo al design esterno e alla scelta dei materiali. Il loro supporto economico e le loro preferenze giocano un ruolo attivo nel definire l’aspetto finale e il funzionamento della struttura museale. Questo dimostra come le dinamiche finanziarie e le relazioni con i sostenitori abbiano un impatto diretto sulla realizzazione e sulla gestione del museo, modellandone l’identità.L’Analisi delle Opere
All’interno del museo, l’analisi di dipinti italiani, che vanno dal Rinascimento al Barocco, si concentra su dettagli stilistici e iconografici specifici. Questo approccio mira a suggerire interpretazioni che sono aperte e flessibili, piuttosto che imporre letture simboliche rigide e definitive sulle opere esposte. L’obiettivo è invitare il visitatore a osservare attentamente i particolari dei dipinti e a formarsi una propria idea personale sul loro significato. Si evitano quindi spiegazioni univoche, preferendo un dialogo con l’opera basato sull’osservazione dei suoi elementi visivi e sulla sensibilità individuale. Questo modo di presentare l’arte incoraggia una fruizione più personale e meno dogmatica da parte del pubblico.Quando l’architettura di un museo è modellata dalle richieste dei ‘vicini facoltosi’ e le decisioni sono condizionate dai mecenati, possiamo ancora parlare di un’istituzione culturale al servizio del pubblico?
Il capitolo descrive apertamente come l’architettura e persino la disposizione di alcune aperture siano state condizionate dalle richieste dei ‘vicini facoltosi’, e come i mecenati abbiano un ruolo fondamentale nel condizionare decisioni importanti. Questa influenza diretta di interessi privati sulla forma e la gestione di un’istituzione culturale, che si rivolge a un pubblico ampio, pone seri interrogativi sulla sua autonomia e sulla sua effettiva natura di bene pubblico. Per approfondire questa complessa relazione tra finanziamento privato e missione pubblica nel settore culturale, è opportuno studiare la sociologia delle istituzioni culturali, le politiche di finanziamento dell’arte e la governance museale. Autori che si occupano di sociologia delle élite e di economia della cultura offrono strumenti utili per analizzare queste dinamiche di potere e influenza.3. Tra Bronzi, Carte e Conquiste Macedoni
Rembrandt ritrae scene bibliche e mitologiche con un approccio quotidiano, dando alle figure espressioni realistiche, in contrasto con stili più sfarzosi e idealizzati. Parallelamente, il Dr. Ruysch sviluppa metodi innovativi per conservare i corpi, influenzando profondamente la rappresentazione anatomica nell’arte e nella scienza. Nella scultura, l’uso del bronzo, praticato da maestri come Cellini e De Vries, permette di creare forme leggere ed equilibrate, molto diverse dalla massiccia gravità della pietra. A differenza della pietra, il bronzo permette una maggiore libertà e dinamicità espressiva nelle figure. De Vries, in particolare, è noto per i bronzi dinamici realizzati per Rodolfo II a Praga, che mostrano grande virtuosismo tecnico.Documentazione e Collezionismo
Cassiano dal Pozzo è una figura centrale per il suo esteso “Museo Cartaceo”, una vasta raccolta di disegni e documenti. Questa collezione documenta opere antiche e moderne, insieme a curiosità scientifiche, promuovendo un gusto classicista strettamente legato al pensiero scientifico dell’epoca. Il suo lavoro evidenzia l’importanza cruciale della documentazione visiva per lo studio e la conservazione del patrimonio culturale. La sua collezione sottolinea l’importanza fondamentale del mecenatismo nel supportare tali imprese di ricerca e documentazione. Nel tempo, l’evoluzione del collezionismo e del mercato dell’arte mostra come le opere circolino, influenzate da eredità familiari, vendite private e acquisizioni da parte dei musei.Alessandro Magno e i Tesori Archeologici
La figura di Alessandro Magno è ampiamente rappresentata in numerose opere d’arte attraverso i secoli. Queste raffigurazioni illustrano momenti chiave della sua vita, come l’incontro con Diogene, la doma di Bucefalo, il legame con Efestione e le sue azioni politiche e militari. Le interpretazioni della sua figura storica e mitologica cambiano notevolmente a seconda degli artisti e dei periodi in cui le opere sono create, riflettendo sensibilità diverse. Le scoperte archeologiche offrono un’altra prospettiva concreta sulla sua epoca. I reperti trovati a Vergina, attribuiti a Filippo II, padre di Alessandro, forniscono dettagli preziosi su oggetti come cassette d’oro finemente lavorate, corone elaborate e scudi decorati. Lo studio di queste collezioni antiche si concentra sulle tecniche di lavorazione dei metalli e affronta questioni complesse legate all’autenticità e alla datazione dei reperti.Ma siamo sicuri che l’abbandono della ‘torre d’avorio’ in favore del ‘cortile pubblico’ non comporti anche una perdita irreparabile?
Il capitolo descrive un passaggio dall’esclusività privata alla fruizione pubblica e comunitaria dell’arte come un’evoluzione positiva. Tuttavia, questa narrazione semplifica un dibattito complesso. La trasformazione del museo in un centro comunitario e l’enfasi sull’accessibilità e sul dialogo possono, per alcuni critici, mettere in secondo piano funzioni tradizionali cruciali, come la conservazione rigorosa, la ricerca accademica profonda e la presentazione di opere che richiedono una contemplazione non necessariamente legata all’interazione sociale o a temi di attualità. Per comprendere meglio le tensioni e le sfide di questa evoluzione, è utile approfondire la museologia critica, la sociologia dell’arte e la teoria culturale. Autori come Bourdieu, Benjamin, Adorno e studiosi più recenti nel campo degli studi museali offrono prospettive che vanno oltre la semplice dicotomia privato/pubblico, analizzando il ruolo del museo come istituzione sociale, il potere delle sue scelte espositive e le diverse forme di capitale culturale in gioco.6. L’Arte Contemporanea tra Spazi Sociali e Provocazioni Ripetute
I musei d’arte contemporanea oggi sono molto più che semplici luoghi espositivi; funzionano come veri e propri centri sociali e commerciali integrati nel tessuto urbano. Prendiamo ad esempio il MOCA di Los Angeles. Qui, la caffetteria non è solo un punto di ristoro, ma diventa un importante luogo di incontro e scambio per i visitatori. Le mostre allestite in questi spazi tendono a presentare opere di grandi dimensioni e installazioni immersive. Spesso si utilizzano oggetti di uso quotidiano, materiali tipici dell’industria e riferimenti diretti alla cultura di massa e al mondo della pubblicità. Accanto a queste, trovano spazio anche fotografie che affrontano temi sociali complessi e a volte difficili. Le didascalie che accompagnano le opere sono fondamentali e spiegano spesso i legami profondi tra l’arte esposta e specifiche storie culturali o le problematiche attuali che la società si trova ad affrontare.Il SFMOMA e la sua proposta artistica
Spostandoci a San Francisco, lo SFMOMA si distingue per la sua architettura iconica, un edificio che è esso stesso un’opera d’arte. Le collezioni al suo interno sono in continua evoluzione, offrendo un panorama sempre nuovo dell’arte moderna e contemporanea. C’è una forte enfasi su temi attuali e su opere che cercano di essere provocatorie. Tuttavia, a volte queste espressioni audaci possono apparire in qualche modo standardizzate o prevedibili. Le sezioni dedicate alla fotografia tendono a concentrarsi su immagini legate a guerre e situazioni di disgrazia, offrendo uno sguardo crudo sulla realtà. L’arte prodotta da artisti locali esplora spesso i temi dell’identità e della vita nelle aree urbane. Anche in questo caso, le forme di trasgressione artistica, pur presenti, sembrano seguire schemi che le rendono inaspettatamente omogenee.Figure artistiche di spicco
Tra le figure che emergono nel panorama dell’arte contemporanea, Keith Haring rappresenta un esempio significativo. Una retrospettiva dedicata alla sua opera rivela una personalità creativa unica, caratterizzata da segni grafici potenti e da temi intensi. Il suo lavoro è profondamente legato al periodo storico in cui ha vissuto e ha affrontato anche il tema della malattia, lasciando un segno indelebile. La sua capacità di comunicare messaggi complessi attraverso un linguaggio visivo semplice e immediato lo ha reso una figura centrale e riconoscibile.Altri spazi espositivi e il loro ruolo
Nella stessa area geografica, esistono altri musei e centri culturali che offrono prospettive diverse sull’arte. Le loro collezioni spaziano dall’arte europea più antica all’arte americana storica, includendo anche espressioni artistiche provenienti da diverse culture globali. Questi spazi arricchiscono il panorama culturale, offrendo una visione più ampia e contestualizzata. Alcuni centri culturali hanno un ruolo attivo nell’educazione, dedicandosi a programmi artistici rivolti alle comunità locali. Questi luoghi espongono spesso lavori che riflettono le esperienze vissute dalle persone e affrontano in modo diretto temi sociali rilevanti per il territorio.I musei contemporanei, con la loro varietà di opere esposte e il loro ruolo attivo nel contesto urbano e sociale, si differenziano nettamente dai modelli museali più tradizionali. Questi ultimi tendono a mantenere un approccio più conservatore, focalizzandosi principalmente sulla conservazione e l’esposizione di collezioni storiche ben definite, con una minore enfasi sull’interazione sociale e sui temi di stretta attualità.Se l’arte contemporanea si propone di essere provocatoria e trasgressiva, come è possibile che, come suggerisce il capitolo, tali espressioni diventino “standardizzate” o “omogenee”?
Il capitolo evidenzia una potenziale contraddizione nel descrivere l’arte contemporanea esposta in alcuni musei: pur cercando la provocazione, le sue forme sembrano seguire schemi prevedibili. Questa affermazione solleva interrogativi cruciali sulla natura stessa della provocazione artistica nel contesto istituzionale e di mercato. Per comprendere meglio come la trasgressione possa paradossalmente diventare una norma o uno stile riconoscibile, sarebbe utile approfondire la sociologia dell’arte e le teorie critiche che analizzano l’istituzionalizzazione dell’avanguardia e l’influenza del sistema dell’arte (mercato, critici, musei) sulle pratiche artistiche. Autori come Pierre Bourdieu o Hal Foster offrono strumenti concettuali per esplorare come le dinamiche sociali ed economiche possano plasmare e, in un certo senso, “addomesticare” le spinte più radicali dell’arte.Abbiamo riassunto il possibile
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