1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
“Le diverse pagine. Il testo letterario tra scrittore, editore, lettore” di Alberto Cadioli ti porta dietro le quinte del mondo dei libri, svelando che il testo che leggi non è solo farina del sacco dell’autore, ma il risultato di un viaggio incredibilmente complesso. Immagina il “campo editoriale” come il luogo dove tutto accade: qui l’editore non è un semplice intermediario, ma un vero e proprio mediatore e “iperlettore” che seleziona i testi pensando a specifiche “comunità di lettori”, bilanciando il “valore letterario” con la “pubblicabilità”. Scoprirai come la “casa editrice”, attraverso la sua “redazione” e le scelte sulle “collane editoriali”, metta mano al “testo letterario” con interventi di “editing” e uniformazione che possono cambiare punteggiatura, struttura e persino contenuto, a volte anche contro la volontà dell’autore. È un processo affascinante che mostra come la “pubblicazione libri” sia un’arte che influenza la “storia del libro” e contribuisce a definire cosa consideriamo importante, plasmando il “canone letterario”. Questo libro ti farà guardare i libri che hai sullo scaffale con occhi diversi, capendo che ogni pagina è il punto d’arrivo di un’interazione dinamica tra “autore”, “editore” e l’idea del “lettore”.Riassunto Breve
L’attività editoriale consiste nel selezionare testi e renderli disponibili ai lettori sotto forma di libri, un processo di mediazione che porta il testo a un’esistenza pubblica. Questa mediazione non è un semplice collegamento, ma un’operazione complessa che si svolge in un “campo editoriale” influenzato da fattori sociali, culturali ed economici. L’editore agisce come mediatore tra autori e lettori, aggiungendo valore al testo con la rielaborazione, la produzione fisica e la distribuzione. Pubblicare un testo è anche un atto di interpretazione, e ogni edizione riflette scelte editoriali specifiche. Non esiste un pubblico unico, ma diverse “comunità di lettori” con abitudini e interessi propri. L’editore si rivolge a queste comunità, agendo come un “iperlettore” che incarna il lettore tipo e prende decisioni “a nome” della comunità, influenzando come il libro si presenta al lettore. L’attività editoriale cerca lettori per un autore o testi per una comunità esistente. La scelta di un testo implica l’identificazione della comunità di lettori, che è un riferimento culturale e un segmento di mercato. L’editore individua o crea la comunità per ogni testo, e il successo di un libro dipende molto da questa scelta. La valutazione editoriale considera il “tono” del testo, il progetto dell’autore e la sua “pubblicabilità”, cioè l’adattamento all’identità della casa editrice, al catalogo e alle collane, e la capacità di raggiungere il pubblico desiderato. Questo porta a un conflitto tra qualità e opportunità commerciale. Figure come scrittori e critici che lavorano nelle case editrici, i “letterati editori”, influenzano le scelte con le loro idee letterarie. Le collane editoriali definiscono l’identità di una casa editrice e il suo pubblico, e la collocazione di un testo in una collana è fondamentale. Le case editrici contribuiscono a definire i “classici” ripubblicando opere o inserendo autori contemporanei in collane dedicate, influenzando la percezione dei lettori e la formazione del canone letterario. L’identità di un editore si costruisce anche dando fisionomia alle collane e raggiungendo i lettori. Il testo che arriva al lettore è spesso diverso dall’originale dell’autore a causa di interventi editoriali che possono iniziare già nella fase di ideazione, con l’editore che commissiona opere o suggerisce temi e stili. L’editore interviene frequentemente sulla struttura e sul contenuto del testo, e nel caso di scritti inediti o incompiuti, l’edizione pubblicata è una vera e propria costruzione editoriale dove un curatore stabilisce il testo e la sua forma. Le richieste di modifica da parte degli editori sono comuni e riguardano struttura, lingua e stile, riflettendo il gusto dell’editore come “iperlettore” e quello della comunità che rappresenta. A volte le modifiche sono imposte per ragioni letterarie, ideologiche, di censura o di mercato, portando a riscritture profonde che alterano l’identità dell’opera e dell’autore. Anche gli interventi apparentemente minori in fase di redazione influenzano il testo finale. Il testo prima della stampa si trova in uno stato non definitivo e la redazione interviene per stabilizzarlo. Il redattore ha un compito tecnico di uniformazione grafica e tipografica secondo le norme interne e un compito critico di correzione e miglioramento linguistico e grammaticale. L’applicazione di queste norme e le scelte personali del redattore possono allontanare il testo stampato dall’originale dell’autore, un intervento a volte descritto come una “violenza” sul testo, specialmente quando l’autore ha un proprio sistema stilistico consapevole. Il testo pubblicato è il risultato dell’incontro tra l’intenzione dell’autore e l’intenzione editoriale manifestata dal lavoro redazionale. Le edizioni successive alla prima possono introdurre ulteriori modifiche, rendendo il testo instabile nel tempo. Anche il correttore di bozze contribuisce a questo processo. Comprendere la storia redazionale è importante per distinguere le scelte dell’autore da quelle dell’editore. I testi letterari cambiano dalla stesura originale alla stampa finale e nelle edizioni successive. Gli autori spesso correggono le bozze intensamente. Nonostante l’attenzione, gli errori di stampa, i refusi, sono frequenti e persistono in molte edizioni, alterando il testo e il suo significato. Distinguere un errore da una scelta stilistica personale è difficile per autori con lingue particolari. Le nuove stampe riproducono il testo esistente, mentre le nuove edizioni implicano una nuova composizione e offrono maggiori possibilità di intervento. I redattori, specialmente nelle edizioni per il grande pubblico, tendono a uniformare punteggiatura, maiuscole e struttura, a volte modificando l’architettura voluta dall’autore. Gli autori stessi rivedono spesso i testi per nuove edizioni o per raggiungere diversi lettori, creando versioni diverse della stessa opera, influenzati anche da esigenze editoriali e commerciali. Studiare le varie edizioni di un testo, confrontandole e analizzando documenti come la corrispondenza, è fondamentale per capire la storia del testo, distinguendo le modifiche dell’autore da quelle introdotte da editori, tipografi o correttori. Il testo letto è il risultato di un’interazione tra l’intenzione dell’autore e le pratiche editoriali.Riassunto Lungo
1. L’Editore: Scelta, Forma e Lettura per la Comunità
L’attività editoriale consiste nel selezionare testi e renderli disponibili ai lettori sotto forma di libri. Questo processo è una mediazione fondamentale che permette a un testo di raggiungere il pubblico. Non è un semplice collegamento, ma un’operazione complessa che si svolge all’interno di un contesto influenzato da fattori sociali, culturali ed economici. L’editore agisce come mediatore tra ciò che gli autori propongono e ciò che i lettori cercano, aggiungendo valore al testo attraverso il lavoro di redazione, la produzione fisica del libro e la distribuzione. Pubblicare un testo significa anche interpretarlo, e ogni edizione assume caratteristiche proprie che la distinguono dalle altre, riflettendo le precise scelte di chi pubblica.Il rapporto con i lettori
Non esiste un pubblico unico e generico, ma diverse “comunità di lettori”, ognuna con le proprie abitudini e interessi. L’editore si rivolge a queste comunità, cercando di comprenderne le caratteristiche per guidare le proprie decisioni. L’editore diventa quasi un “super-lettore”, una figura che si immedesima nel lettore tipico della comunità di riferimento e prende decisioni sulla selezione dei testi e sulla forma dell’edizione come se agisse a nome di quella comunità.Interpretare e rappresentare la comunità
Questa interpretazione da parte dell’editore si vede chiaramente nella presentazione del libro, influenzando il modo in cui il lettore si avvicina al testo. L’attività editoriale si muove in due direzioni: cercare i lettori giusti per un autore o trovare i testi più adatti per una comunità di lettori che esiste già. Questo ruolo di interpretazione e rappresentanza della comunità di lettori è cruciale per fare in modo che un’edizione abbia successo e raggiunga il suo pubblico.Se l’editore, agendo da “super-lettore”, è influenzato da fattori economici e culturali, come può garantire di rappresentare davvero una “comunità di lettori” senza cedere alle logiche di mercato o al proprio gusto?
Il capitolo presenta l’editore come un “super-lettore” che si fa interprete e rappresentante delle comunità. Ma se, come ammesso, questa figura opera in un contesto pesantemente condizionato da fattori economici, sociali e culturali, sorge spontanea una domanda: quanto c’è di autentica rappresentazione delle comunità e quanto invece di semplice adattamento alle logiche di mercato, alle mode del momento o, peggio, al gusto personale dell’editore? L’idea di “servire” una comunità non rischia di scontrarsi violentemente con la realtà di un’industria che deve fare i conti con bilanci e vendite? Per capire meglio questa complessa dinamica e le sue contraddizioni, è indispensabile guardare oltre la superficie e studiare la sociologia dei campi culturali, l’economia editoriale e i meccanismi della mediazione. Pensatori come Pierre Bourdieu, Robert Darnton o John B. Thompson offrono prospettive fondamentali per analizzare le forze che realmente plasmano il mondo del libro, al di là delle intenzioni dichiarate.2. L’editore tra valore e lettori
Quando un editore decide di pubblicare un testo, il primo passo fondamentale è capire a quale gruppo di lettori intende rivolgersi. Questo gruppo non è solo un riferimento culturale importante, ma rappresenta anche un preciso segmento di mercato. Mentre l’autore immagina un lettore ideale per la sua opera, è l’editore che ha il compito di far arrivare il libro ai lettori reali. Per ogni testo, l’editore ha la responsabilità di individuare o, se necessario, creare la comunità di lettori più adatta. Il successo di un libro è strettamente legato alla capacità dell’editore di compiere questa scelta strategica.Il Processo di Valutazione
Nel valutare un testo, gli editori esaminano diversi aspetti cruciali. Considerano il “tono” generale dell’opera e il progetto che l’autore intende comunicare. Verificano anche quanto il testo sia adatto per essere pubblicato, valutando la qualità della scrittura, la sua struttura interna e se introduce elementi originali o nuove prospettive. Accanto al giudizio sul valore letterario, c’è sempre una valutazione sulla sua “pubblicabilità”. Questo significa capire se il testo si integra bene con l’identità specifica della casa editrice, se si inserisce armoniosamente nel catalogo esistente e nelle collane già avviate, e se ha il potenziale per raggiungere il pubblico di lettori desiderato. Spesso, questo processo genera una tensione naturale tra la ricerca della qualità letteraria e le considerazioni legate alle opportunità commerciali del mercato.L’Influenza degli Editori e delle Collane
Le decisioni su quali testi pubblicare sono fortemente influenzate da figure chiave all’interno delle case editrici, in particolare scrittori e critici, spesso definiti “letterati editori”. Le loro visioni letterarie e la loro attiva partecipazione ai dibattiti culturali del tempo orientano in modo significativo l’accettazione o il rifiuto delle proposte editoriali. Le collane editoriali hanno un ruolo essenziale nel definire non solo l’identità distintiva di una casa editrice, ma anche il tipo di pubblico a cui si rivolge. Decidere in quale collana inserire un determinato testo è una scelta strategica fondamentale. Esistono collane pensate per raggiungere un vasto pubblico di lettori e altre dedicate a testi più specifici, ricercati o con un carattere maggiormente “sperimentale”.Contribuire a Formare il Canone Letterario
Le case editrici giocano un ruolo attivo nel determinare quali opere vengano considerate importanti e degne di essere ricordate, contribuendo così a definire i “classici”. Lo fanno sia riproponendo al pubblico testi significativi del passato, sia inserendo autori contemporanei in collane specificamente dedicate ai classici. Queste scelte editoriali, che talvolta possono essere influenzate da considerazioni commerciali o strategiche, come quelle relative ai diritti d’autore, hanno un impatto diretto sulla percezione che i lettori hanno delle opere e sulla loro effettiva disponibilità sul mercato. In questo modo, le case editrici incidono profondamente sulla formazione di quello che viene considerato il canone letterario di un’epoca. L’identità di un editore si consolida anche attraverso la sua abilità nel dare una forma riconoscibile e coerente alle sue collane e nel riuscire a connettersi efficacemente con il proprio pubblico di lettori.Il capitolo descrive l’editore come formatore del canone. Ma questa selezione è davvero guidata dal ‘valore’ o non piuttosto dal mercato e dal gusto (o pregiudizio) dei ‘letterati editori’?
Il capitolo accenna alla tensione tra valore letterario e opportunità commerciali e all’influenza delle figure interne, ma non approfondisce i meccanismi reali che determinano quali opere vengono considerate “classici” o degne di entrare nel canone. Il processo di canonizzazione è un campo complesso e spesso controverso. Per comprendere meglio come si formano questi giudizi e quanto siano influenzati da fattori economici, sociali e culturali, è utile esplorare la sociologia della letteratura e gli studi sull’editoria. Autori come Pierre Bourdieu o Pascale Casanova offrono prospettive critiche su come il “valore” letterario venga costruito e legittimato all’interno di specifici campi di potere e istituzioni culturali.3. La mano dell’editore: costruire il testo
Il testo che arriva al lettore è spesso diverso dall’originale scritto dall’autore. Questo accade per via degli interventi che l’editore compie sul manoscritto. Questi interventi possono iniziare molto presto, già quando si decide di creare un libro. L’editore, infatti, può commissionare un’opera, suggerendo temi o stili che pensa possano interessare il mercato e i lettori. Si pensi a Gaspero Barbèra che chiese a Vittorio Bersezio di scrivere un libro sul lavoro, o a Arnoldo Mondadori che sollecitava la creazione di opere storico-biografiche.Modifiche su testi esistenti
Non solo nella fase iniziale, ma anche su testi già scritti, l’editore interviene spesso sulla struttura e sul contenuto. Un esempio è Edmondo De Amicis, che accettò i suggerimenti di Barbèra per il suo libro sull’Olanda, modificandone anche la lunghezza. Un altro caso è Emilio Treves, che chiese a De Amicis di reinserire parti che erano state tolte in una nuova edizione di Vita militare. Questi interventi mostrano come il testo possa essere adattato e rimodellato prima di arrivare al pubblico.Lavorare con testi inediti o incompleti
Quando si tratta di scritti che l’autore non ha finito o che non sono mai stati pubblicati in vita, l’edizione che leggiamo è una vera e propria creazione editoriale. In questi casi, un curatore decide quale testo usare e come presentarlo. Questo è successo con le opere pubblicate dopo la morte di autori come Nietzsche o Rimbaud, dove l’ordine dei testi è stato stabilito dall’editore. Anche la pubblicazione di Atti impuri di Pasolini è un esempio: un testo non definitivo è stato sistemato per renderlo più facile da leggere, uniformando dettagli come i nomi dei personaggi o il punto di vista narrativo. Gli editori possono anche incoraggiare gli autori a raccogliere materiali sparsi per farne un libro, come fece Vanni Scheiwiller con Mario Luzi per Nel magma o con Clemente Rebora.Le richieste dell’editore e il suo ruolo
Le richieste di modifica da parte degli editori sono molto frequenti e possono riguardare la struttura generale, il linguaggio usato o lo stile. L’editore legge il testo con grande attenzione, quasi come un “super-lettore”, e in questo modo esprime il proprio gusto e quello dei lettori che rappresenta. Questo rapporto può portare a discussioni con l’autore, che a volte accetta i consigli, altre volte li rifiuta, magari cercando un altro editore che condivida di più la sua visione.Interventi profondi e riscritture
In alcuni casi, le modifiche non sono solo suggerimenti, ma vengono richieste in modo più deciso dall’editore per motivi legati alla letteratura, a idee specifiche, alla censura o alle richieste del mercato. Questo può portare a una riscrittura importante del testo, creando una versione molto diversa da quella originale. Sono noti i casi delle revisioni chieste da Garzanti per Ragazzi di vita di Pasolini o gli interventi su Eros e Priapo di Gadda. L’editing, inteso come la riscrittura di parti estese del libro, può cambiare profondamente l’opera e persino l’immagine dell’autore, come nel caso di Raymond Carver e del suo editor Gordon Lish. Tutti questi interventi, anche quelli che sembrano piccoli e vengono fatti nella fase di preparazione finale del libro, hanno un peso sul testo che il lettore si trova a leggere. La storia di come i libri vengono modificati dagli editori è una parte importante della storia della letteratura e dello studio dei testi, perché ci fa capire come i libri prendono la loro forma definitiva.Ma se l’intervento editoriale è “violenza”, quale “volontà” dell’editore lo legittima?
Il capitolo descrive l’intervento editoriale come un potenziale atto di “violenza” sul testo dell’autore, ma non esplora a fondo le ragioni profonde o la legittimazione della “volontà” dell’editore che porta a tali modifiche. Per comprendere meglio questo conflitto e la natura del testo pubblicato come risultato di forze diverse, è utile approfondire la storia dell’editoria e la sociologia della letteratura. Autori come Robert Darnton o Pierre Bourdieu offrono prospettive che analizzano il ruolo dell’editore non solo come tecnico o linguista, ma come attore in un campo economico e culturale con proprie logiche e poteri.5. Il viaggio del testo tra autore ed editore
I testi letterari non rimangono uguali dal momento in cui l’autore li scrive fino a quando vengono stampati e poi ripubblicati in nuove edizioni.Le continue modifiche dell’autore
Gli autori spesso correggono e modificano le loro opere in modo molto approfondito durante la fase di preparazione per la stampa. Questo può causare ritardi, come succedeva con autori come Gadda, per i quali editori come Garzanti dovevano insistere per fermare le continue revisioni e poter finalmente pubblicare il libro. Nonostante ciò, l’ultima versione che un autore approva è considerata quella che rappresenta la sua volontà finale.Gli inevitabili errori di stampa
Anche con molta attenzione, gli errori di stampa, chiamati refusi, sono molto comuni e possono rimanere nel testo attraverso molte edizioni successive. Ci sono esempi famosi, come “inverno” al posto di “inferno” nel Pinocchio, o errori nei versi di poeti importanti come Carducci e Montale. Questi refusi possono cambiare il testo e a volte anche il suo significato. È particolarmente difficile capire se un’anomalia nel testo sia un errore o una scelta voluta dall’autore quando si tratta di scrittori con uno stile linguistico molto personale, come Svevo o Gadda. Anche i programmi di scrittura automatici possono introdurre modifiche che l’autore non desiderava.Il ruolo dell’editore e le nuove edizioni
Quando un libro viene ristampato, di solito si riproduce il testo così com’è. Invece, una nuova edizione implica una nuova composizione del testo e offre più possibilità di intervenire. I redattori, soprattutto nelle edizioni pensate per un vasto pubblico, tendono a rendere più uniformi la punteggiatura, l’uso delle maiuscole e la struttura generale del testo. A volte, questo può portare a modificare l’organizzazione che l’autore aveva pensato originariamente per la sua opera, come è successo con libri importanti come Agostino di Moravia o Moscardino di Pea.Gli autori che riscrivono le loro opere
Gli autori stessi spesso tornano sui loro testi per rivederli in vista di nuove edizioni o per rivolgersi a lettori diversi. Scrittori come Vittorini, Pontiggia, Bontempelli e Calvino hanno modificato profondamente le loro opere in edizioni successive, creando di fatto versioni differenti dello stesso libro. Queste scelte sono influenzate anche dalle necessità dell’editoria e dalle richieste del mercato. Per esempio, Bontempelli cercava attivamente di pubblicare edizioni diverse per raggiungere pubblici differenti, mentre Gadda ha avuto un’edizione che è stata definita “forzata” per via delle pressioni editoriali.Perché studiare le diverse versioni di un testo
È fondamentale studiare le diverse edizioni di un testo, confrontandole tra loro e analizzando anche altri documenti come le lettere scambiate tra autore ed editore. Questo lavoro permette di ricostruire la storia del testo e di capire quali modifiche sono state fatte dall’autore e quali invece sono state introdotte da editori, tipografi o correttori di bozze. Il testo che leggiamo è il risultato di come l’intenzione dell’autore si è confrontata e mescolata con le pratiche del mondo editoriale.Se il capitolo dimostra che i testi sono in perenne mutamento e influenzati da mille fattori esterni, ha ancora senso fissarsi sull’idea di una “volontà finale” dell’autore?
Il capitolo descrive con efficacia la complessa realtà della trasmissione testuale, dove refusi, interventi editoriali, pressioni di mercato e revisioni successive si sommano all’intenzione originaria dell’autore, creando spesso versioni multiple e divergenti. Di fronte a questo scenario, l’idea di un’unica “volontà finale” appare problematica, quasi un’illusione di controllo su un processo intrinsecamente caotico e negoziato. Per approfondire questa tensione e capire come la critica testuale affronta la fluidità dei testi, è utile esplorare le diverse scuole di pensiero in questo campo. Letture di autori come Gianfranco Contini, che ha studiato a fondo le varianti d’autore, o di teorici che hanno messo in discussione la centralità dell’autore nella definizione del testo, possono offrire strumenti critici per navigare in questo complesso paesaggio.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]