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Contenuti del libro
Informazioni
ti fa vedere la storia e la realtà in modo diverso. Non si ferma alle spiegazioni normali, quelle di causa-effetto che impari a scuola. Galli usa le `coincidenze significative`, un’idea che viene da `Jung` e dalla `sincronicità`, per scavare a fondo. Parla di `storia alternativa`, tipo se ci sono stati contatti `extraterrestri` o civiltà sparite, e guarda la `persecuzione delle streghe` come un momento chiave che ha cambiato tutto, portando alla `democrazia rappresentativa` come la conosciamo. Il libro analizza `misteri italiani` irrisolti, come le morti di `Matteotti`, `Mussolini` e `Moro`, dove spunta fuori la `Massoneria P2` e documenti spariti. Poi si sposta sulla `storia USA`, con la strana `maledizione dell’anno zero` per i presidenti e i paralleli tra `Lincoln` e `Kennedy`. Galli mette in crisi i `paradigmi` scientifici e storici, dicendo che forse la scienza ha dei `limiti` e che le vecchie `superstizioni` o i `miti` nascondono conoscenze perse. Anche eventi recenti come l’`11 settembre` vengono letti attraverso schemi e numeri che sembrano troppo strani per essere casuali. È un viaggio che collega `gnosticismo`, la crisi del `Primo Maggio`, e persino la cultura pop, suggerendo che ci sono forze nascoste che guidano gli eventi, al di là di quello che ci raccontano. È un libro che ti fa pensare fuori dagli schemi.Riassunto Breve
Si può guardare agli eventi e alla storia umana non solo con l’idea che tutto sia legato da cause ed effetti, ma anche attraverso le “coincidenze significative”. Queste sono connessioni tra fenomeni che non dipendono da una causa diretta, ma sembrano comunque avere un senso o un significato. Questo modo di vedere suggerisce che esiste una conoscenza o delle forze che non si basano solo sulla ragione logica e che possono venire da culture diverse da quella scientifica dominante. Le coincidenze possono indicare la presenza di idee o pratiche antiche che sono state messe da parte, come quelle legate alle ribellioni femminili, al dionisismo o alla “stregoneria”, la cui violenta repressione in Occidente è vista come un evento chiave che ha influenzato anche la nascita della democrazia. Questo approccio si scontra spesso con i modi di pensare comuni, che tendono a scartare ciò che non rientra nei loro schemi, rendendo difficile anche solo considerare nuove ipotesi, come contatti antichi o civiltà scomparse. Eppure, segnali di crisi nei sistemi di pensiero esistenti, come il marxismo o certi limiti della scienza tradizionale, aprono la strada a queste nuove prospettive. Coincidenze e fenomeni apparentemente scollegati possono anticipare cambiamenti culturali e sociali. Ad esempio, il riemergere dell’interesse per lo gnosticismo o la popolarità di teorie scientifiche che parlano di catastrofi mostrano un disagio con le spiegazioni semplici. Anche nella cultura di massa, temi come l’astrologia o teorie sull’inconscio riemergono. La scienza stessa a volte è vista più come un’invenzione che coglie opportunità che come una scoperta pura, e generi come la fantascienza possono offrire intuizioni che la scienza ufficiale ignora. Le coincidenze, in questo senso, mostrano cose che altrimenti non si vedrebbero, suggerendo che ciò che sembra vecchio o superato (come le superstizioni) potrebbe invece prefigurare il futuro. Nella storia italiana, le morti di Matteotti, Mussolini e Moro presentano coincidenze notevoli, come la scomparsa di documenti importanti e la possibile presenza della Massoneria sullo sfondo, suggerendo retroscena non chiari nelle ricostruzioni ufficiali. Anche nella storia americana si trovano schemi ricorrenti, come la “maledizione dell’anno zero” per i presidenti o i paralleli tra Lincoln e Kennedy. Eventi come l’11 settembre 2001 mostrano coincidenze numeriche e simboliche sorprendenti, legate anche a eventi storici passati e a gesti individuali successivi che sembrano riflettere le tensioni sociali. Le superstizioni possono essere viste come frammenti di conoscenze antiche, non semplici errori. Le coincidenze significative, specialmente quando sono molte e precise, suggeriscono l’esistenza di un ordine non basato sulla causa-effetto, come la sincronicità di Jung. Questi schemi e connessioni, pur non spiegando tutto in modo causale, offrono una prospettiva diversa per osservare gli eventi, evidenziando temi o “maledizioni” che sembrano ripetersi e suggerendo che forze non puramente razionali, forse legate all’inconscio, sono all’opera.Riassunto Lungo
1. Coincidenze, Storia e Paradigmi Nascosti
Jung ha parlato di coincidenze significative. Sono eventi che sembrano collegati, ma non da una causa diretta. Questa idea viene dalla pratica della psicoanalisi. Ci fa pensare che esista una conoscenza che non si basa solo sulla logica e sulla ragione. Le coincidenze potrebbero essere segnali della presenza di culture diverse dalla nostra, quella scientifica occidentale che domina oggi. Queste altre culture, nel corso della storia, avrebbero lasciato delle tracce.Idee per riscrivere la storia
Possiamo guardare alla storia umana in modo nuovo, considerando ipotesi diverse da quelle comuni. Si pensa a possibili contatti antichi con esseri da altri pianeti in epoche lontane. O all’esistenza di civiltà molto antiche e avanzate che sono scomparse per grandi disastri naturali o altre cause. Un ruolo importante nello sviluppo umano potrebbero averlo avuto le ribellioni delle donne contro la struttura gerarchica maschile. Si pensi ai movimenti legati al dionisismo o a quelle che un tempo venivano chiamate “stregoneria”.La persecuzione delle “streghe” e la democrazia
La persecuzione delle “streghe” avvenuta in Occidente è vista come un evento di grande importanza storica. È stata una repressione molto violenta di una cultura alternativa che era forte e diffusa. Questa repressione avrebbe avuto conseguenze profonde sulla società. Avrebbe contribuito alla nascita della democrazia rappresentativa come la conosciamo. Questo tipo di democrazia sarebbe nata come un modo per gestire e controllare le tensioni sociali. Non sarebbe nata, quindi, come una vera e piena espressione di uguaglianza per tutti i cittadini.Lo scontro con i modelli di pensiero e nuove possibilità
Queste idee e ipotesi si scontrano con i modi di pensare che usiamo di solito nella nostra cultura. I modelli culturali dominanti tendono spesso a ignorare o addirittura a deridere ciò che non rientra nei loro schemi riconosciuti. Questo atteggiamento rende difficile anche applicare metodi scientifici rigorosi per testare queste nuove idee. Ad esempio, il principio di falsificazione proposto da Popper non viene applicato a queste ipotesi non convenzionali. Però, i vecchi sistemi di pensiero stanno entrando in crisi, come si è osservato con il marxismo. Questa situazione può aprire la porta a nuove prospettive e modi di vedere il mondo. Argomenti prima considerati non scientifici o marginali, come le ipotesi sugli extraterrestri, trovano ora spazio in ambiti culturali diversi. Un esempio è la fantascienza sovietica, che ha esplorato questi temi. Questo fa pensare che i quadri di riferimento globali e i modi di comprendere la realtà potrebbero essere in fase di cambiamento.Ma siamo davvero sicuri che la complessa genesi della democrazia rappresentativa si riduca a una reazione di controllo sociale scaturita dalla repressione delle ‘streghe’?
Il capitolo propone una correlazione forte tra la persecuzione delle “streghe” e la nascita della democrazia rappresentativa, interpretando quest’ultima principalmente come uno strumento di controllo. Questa visione, sebbene suggestiva, rischia di semplificare eccessivamente un processo storico e filosofico estremamente complesso. Le origini della democrazia rappresentativa affondano le radici in un intreccio di fattori che includono l’evoluzione del pensiero politico (si pensi a Locke o Rousseau), i cambiamenti economici e sociali, le rivoluzioni e la stessa costruzione dello stato moderno. Per comprendere appieno questo dibattito e valutare la validità di tale ipotesi, è fondamentale approfondire la storia delle istituzioni politiche e la storia del pensiero democratico. Autori come Tocqueville o Dahl offrono prospettive fondamentali sulla natura e l’evoluzione della democrazia. Parallelamente, uno studio più ampio del fenomeno della caccia alle streghe, al di là della sua interpretazione come semplice repressione di una “cultura alternativa” (concetto che meriterebbe di essere definito con maggiore precisione), può rivelare dinamiche sociali, religiose ed economiche che offrono un quadro più sfaccettato. Autori come Caro Baroja o Thomas hanno esplorato queste complessità.2. Sintomi di un Cambiamento: Dalla Scienza alla Cultura Effimera
Segnali apparentemente scollegati tra loro possono in realtà anticipare tendenze future e indicare profondi cambiamenti nella cultura. Questi fenomeni, a volte visti come semplici coincidenze, possono rivelare molto sui mutamenti in atto.Voci sulla Possibile Fine dell’Uomo
Diverse voci, provenienti da ambiti lontani, hanno ipotizzato la possibilità della fine della specie umana. Rita Levi Montalcini, studiando il cervello, distingueva tra una parte antica legata alle emozioni e alla sopravvivenza e una parte più recente legata all’intelletto. Attribuiva le tragedie umane al predominio della parte antica e non escludeva l’estinzione dell’uomo, pur mantenendo una speranza in un fattore salvifico. In modo simile, Amadeo Bordiga, in uno scritto ripubblicato, considerava la fine della specie come una conseguenza di uno squilibrio con l’ambiente, vedendo una possibile salvezza solo nel comunismo marxista. La comparsa contemporanea di queste visioni sulla potenziale estinzione umana, espresse da personalità così diverse, si presenta come una coincidenza degna di nota.Riemerge il Passato, Scompare il Presente
Mentre alcune visioni sulla fine dell’umanità emergono, si osservano altri fenomeni culturali significativi. Uno di questi è il rinnovato interesse per lo gnosticismo, un antico movimento spirituale. Questo riemerge in un periodo in cui scompare una figura considerata tipica di un’era recente: l’«homo sovieticus», descritto in un libro del 1982 e legato al crollo dell’impero sovietico nel 1989. Alcuni hanno cercato di collegare lo gnosticismo a movimenti politici opposti, come il bolscevismo o certe destre, interpretandolo come un modello elitario. Tuttavia, questa interpretazione è discutibile, poiché l’elitismo gnostico si basava sulla conoscenza, non sull’autorità o sul potere politico. A differenza dell’«homo sovieticus», legato a un contesto storico definito e ormai superato, l’interesse per lo gnosticismo si dimostra più duraturo e capace di ripresentarsi in contesti diversi.La Scienza in Crisi e Nuovi Modi di Sapere
Anche nel campo della scienza si notano segnali di crisi, nonostante i continui progressi. La diffusione di teorie come quella delle catastrofi di René Thom riflette una certa inquietudine e il timore che la scienza tradizionale possa portare a esiti pericolosi. Thom stesso criticava alcuni settori scientifici, come la fisica e la biologia molecolare, per la loro presunta mancanza di chiarezza concettuale o per limitarsi a mere descrizioni senza una comprensione profonda. Questi segnali di inquietudine che si manifestano nella cultura più specialistica trovano eco anche nella cultura popolare. Si assiste infatti a un crescente interesse per argomenti considerati non scientifici o marginali, come l’astrologia, posizioni anti-darwiniste o teorie sull’inconscio che propongono modelli alternativi, come la “bi-logica” o l’idea dei “tre cervelli”.Le Coincidenze Rivelano il Futuro
Questa apertura verso modi di sapere diversi suggerisce una visione della scienza non solo come scoperta di verità esistenti, ma anche come invenzione, un processo che coglie le opportunità per affrontare problemi ritenuti interessanti. In questo contesto, anche generi culturali non considerati tradizionali, come i fumetti o la fantascienza, possono offrire intuizioni e anticipazioni che la scienza ufficiale tende a trascurare. Le coincidenze, viste in questa prospettiva, non sono semplici casualità, ma agiscono come una forma di descrizione e spiegazione, manifestando fenomeni e tendenze che altrimenti rimarrebbero nascosti o inespressi. Questo porta a considerare che ciò che appare come un residuo del passato, come superstizioni o credenze antiche, potrebbe in realtà prefigurare il futuro, influenzando sia la cultura che l’ambito politico.Ma come si può distinguere un “sintomo di cambiamento” da una semplice casualità, o peggio, da un’interpretazione forzata che vede segnali dove non ce ne sono?
Il capitolo presenta una serie di fenomeni molto diversi tra loro come “segnali” di un cambiamento profondo, legandoli attraverso il concetto di “coincidenza”. Tuttavia, l’affidarsi alla coincidenza come strumento di analisi per prevedere tendenze future o comprendere mutamenti culturali rischia di cadere nella mera suggestione o nel bias di conferma, attribuendo significato a connessioni che potrebbero essere puramente casuali. Per dare solidità a un’argomentazione che lega fenomeni disparati, è necessario un quadro metodologico più robusto che vada oltre la semplice osservazione di concomitanze. Approfondire la filosofia della scienza, in particolare autori come Karl Popper o Thomas Kuhn, può aiutare a capire come si validano le teorie e si identificano le crisi nei paradigmi scientifici. Studiare la storia culturale e intellettuale, con autori che analizzano le dinamiche di lungo periodo e le interconnessioni tra diverse sfere del sapere, può fornire strumenti per contestualizzare meglio i fenomeni citati (il riemergere dello gnosticismo, le critiche alla scienza, ecc.) e valutare la loro reale portata come indicatori di cambiamento. Infine, un’indagine sui bias cognitivi, magari leggendo autori che trattano di psicologia del giudizio, può illuminare quanto siamo inclini a vedere pattern e connessioni anche dove non esistono basi oggettive per farlo.3. Coincidenze, Culture e Radici Nascoste delle Feste
Il panorama culturale italiano è segnato da tensioni e crisi profonde. Permane una divisione netta tra la cultura cattolica e quella laica, con la Chiesa che mantiene un peso politico significativo, nonostante le difficoltà della Democrazia Cristiana. A volte, eventi promossi in ambito cattolico con grande risalto vengono poi ridimensionati e si svolgono in modo discreto, segno di una certa cautela.Le crisi delle culture dominanti
Anche la cultura di sinistra attraversa un momento difficile. La festa del Primo Maggio, che un tempo era un simbolo di lotta e rivendicazione, si è trasformata in un grande evento di massa, quasi esclusivamente legato al consumo e allo spettacolo, come dimostra il concerto di Roma. Le vicende personali, come la carriera di Furio Colombo, passato da un ruolo in Fiat alla direzione de «L’Unità» e poi rimosso perché considerato troppo schierato a sinistra, riflettono le complessità e le difficoltà politiche che la sinistra deve affrontare.Limiti della previsione scientifica
Pure la cultura scientifica di stampo liberal-moderato incontra i suoi ostacoli. Un esempio significativo è il lavoro dell’esperto Franco Barberi. Nel 1999, Barberi coordinò un’indagine per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici in Abruzzo. Purtroppo, questo studio fondamentale non venne portato a termine dal suo successore. Questa interruzione ebbe conseguenze drammatiche, contribuendo alla portata del disastro durante il terremoto del 2009. Questo caso evidenzia come anche le analisi più accurate e le previsioni basate sulla scienza non sempre si traducano in azioni concrete e preventive.Eventi inattesi e antiche sapienze
Accanto alle difficoltà delle culture tradizionali, emergono fenomeni difficili da spiegare con i soli strumenti della ragione scientifica. Coincidenze che sembrano avere un significato profondo, come quelle legate a eventi internazionali con al centro Israele, o disastri naturali inattesi, come l’improvvisa e letale emanazione di gas dal lago Nyos, mettono in crisi la visione del mondo basata unicamente sulla previsione e sul controllo scientifico, spesso associata a istituzioni come l’Università di Harvard. In contrasto, antiche leggende e saperi tradizionali sembrano a volte possedere una chiave di lettura, quasi un presagio, per questi eventi inspiegabili razionalmente.Conflitti culturali e influenza mediatica
In questo contesto, alcuni gruppi si attivano per contrastare l’influenza di quella che definiscono “umanesimo secolare”. Organizzazioni come Comunione e Liberazione in Italia e movimenti americani come “Eagle Forum” promuovono un’interpretazione rigida del cristianesimo. Questi gruppi cercano attivamente di limitare la libertà culturale, ad esempio sostenendo forme di censura nell’ambito scolastico. Parallelamente, si osserva un atteggiamento di generale rispetto e deferenza da parte dei media italiani nei confronti della Chiesa cattolica, anche se la società nel suo complesso tende a mostrare comportamenti sempre più orientati all’edonismo.Le radici profonde del Primo Maggio
Tornando alla festa del Primo Maggio, le sue origini affondano in realtà molto più antiche della lotta operaia del diciannovesimo secolo. Questa celebrazione ha legami profondi con culture alternative e riti precristiani. Si connette, ad esempio, alle antiche feste di fertilità che celebravano l’arrivo della primavera e il rinnovamento della natura, e ai “sabbah” delle streghe, anch’essi legati a questi cicli naturali e a forme di ribellione. Questa connessione con elementi considerati “magici” e con spiriti ribelli ha conferito al Primo Maggio il suo significato originale, quello di una vera e propria “Pasqua dei lavoratori”, un momento di liberazione e affermazione identitaria. La crisi che la festa attraversa oggi deriva proprio dalla perdita di questo legame con le sue radici profonde e con le culture antagoniste che l’hanno plasmata. È diventata una celebrazione standardizzata, priva della sua carica sovversiva e del suo significato più autentico. Per ritrovare il senso del Primo Maggio, è necessario riscoprire il concetto di “festa” non come semplice ricorrenza, ma come espressione vitale di una comunità che si riconosce nella sua diversità e nella ricerca di una liberazione che va oltre il piano materiale, toccando l’esistenza stessa.Le coincidenze e le loro interpretazioni soggettive costituiscono davvero una prova di un ordine non causale e di uno “strato di realtà più profondo”, o riflettono piuttosto la naturale tendenza umana a cercare pattern anche dove non esistono?
Il capitolo pone l’accento sulle coincidenze significative come indizio di un ordine non causale, suggerendo l’esistenza di connessioni che vanno oltre la logica comune. Tuttavia, la mente umana è naturalmente incline a riconoscere e attribuire significato ai pattern, anche in sequenze casuali. Per valutare la validità di queste affermazioni, è fondamentale approfondire lo studio della psicologia cognitiva, in particolare i meccanismi legati alla percezione e ai bias di conferma, e la filosofia della scienza, per comprendere i criteri di causalità e di prova empirica. Approfondire il pensiero di autori che trattano di scetticismo e pensiero critico può aiutare a distinguere tra correlazioni significative e mere associazioni casuali o interpretazioni soggettive.7. L’Eco dell’11 Settembre
Diverse coincidenze si manifestano in relazione all’11 settembre 2001, a partire da schemi numerici che richiamano la data dell’evento. La somma delle cifre del numero di volo del primo aereo (92) e del secondo (65) che hanno colpito le Torri Gemelle è 11 in entrambi i casi. Anche il totale delle vittime (254) e il giorno dell’anno (254) sommano a 11, aggiungendo un ulteriore livello a queste ricorrenze numeriche. Oltre ai numeri, si osserva una particolare coincidenza digitale: digitando “Q 33 NY” in Microsoft Word con il carattere Wingdings, si ottengono simboli che sembrano richiamare direttamente l’evento, mostrando un aereo, le torri, un teschio che simboleggia la morte e la stella di Davide. Questa strana sequenza di simboli generata dalla digitazione è possibile solo grazie all’uso della tecnologia moderna.Coincidenze Storiche
Non solo numeri e simboli digitali, ma anche eventi storici sembrano legati alla data dell’11 settembre. L’11 settembre 1973, ad esempio, si verificò l’attacco aereo al Palazzo della Moneda in Cile, un evento che presenta analogie descrittive con quanto accaduto a New York anni dopo. Un’altra data significativa è l’11 settembre 1978, che segnò una fase cruciale delle manifestazioni in Iran che portarono alla caduta dello Scià. Questi eventi storici vengono interpretati come possibili esempi di “contraccolpo”, ovvero conseguenze inattese e a lungo termine della politica estera degli Stati Uniti, suggerendo una sorta di eco storica che risuona nella stessa data.Eventi Successivi e Simbolismi
Un’ulteriore, inquietante coincidenza si verifica il 4 gennaio 2002, pochi mesi dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Mentre in Italia veniva pubblicata una foto significativa relativa alla morte di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova, negli Stati Uniti un quindicenne di nome Charles Bishop si schiantò con un aereo contro un grattacielo a Tampa, in Florida. Bishop lasciò uno scritto in cui dichiarava ammirazione per Bin Laden e si paragonava agli attentatori dell’11 settembre. Questo gesto avvenne proprio nel periodo in cui gli Stati Uniti annunciavano l’apertura di un “secondo fronte”, preludio alla futura guerra in Iraq. La vicenda di Charles Bishop, che prima di schiantarsi sorvolò una base militare cruciale per le operazioni in Afghanistan, e quella di Carlo Giuliani, sono viste come segnali delle difficoltà e dei problemi che possono affliggere le società avanzate, manifestandosi talvolta in comportamenti autodistruttivi, specialmente tra i giovani. Anche il cognome Bishop, che significa vescovo o alfiere, aggiunge un possibile livello di significato simbolico, richiamando concetti legati alla religione e alla strategia, elementi che si intrecciano nel complesso scenario post-11 settembre. Le conseguenze dell’11 settembre continuano a manifestarsi in modi inattesi, suggerendo che la catena di coincidenze potrebbe non essersi ancora interrotta.Ma davvero le “coincidenze” numeriche, digitali e storiche spiegano qualcosa, o sono solo il frutto di una ricerca selettiva di schemi post-facto?
Il capitolo presenta una serie di “coincidenze” come elementi significativi legati all’11 settembre, ma non affronta adeguatamente il fatto che le coincidenze, per definizione, sono eventi casuali e che la mente umana è molto abile nel trovare schemi anche dove non ce ne sono di significativi (apofenia). Basare un’argomentazione su tali ricorrenze, siano esse numeriche, digitali o storiche selezionate, rischia di cadere nella fallacia del cecchino texano, ignorando la vasta quantità di dati che non rientrano nello schema desiderato. Per valutare criticamente questo approccio, sarebbe utile approfondire i principi della probabilità e della statistica, studiare i bias cognitivi che influenzano la nostra percezione (come il bias di conferma) e confrontare questa metodologia con l’analisi storica rigorosa, che cerca nessi causali e contesti complessi piuttosto che semplici ricorrenze di date o simboli. Autori come Daniel Kahneman o Nassim Nicholas Taleb offrono spunti fondamentali su come interpretiamo il caso e prendiamo decisioni.Abbiamo riassunto il possibile
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