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Informazioni
“Le ciliegie di Hegel. Una riflessione sull’idea di libertà” di Massimiliano Valerii ti porta in un viaggio affascinante nel cuore della filosofia tedesca e nella storia di un’idea potentissima: la libertà. Partendo da un aneddoto apparentemente semplice, quello delle ciliegie, il libro si chiede se la libertà sia davvero la chiave per il progresso e il benessere, soprattutto oggi che vediamo paesi crescere economicamente senza garantire le libertà fondamentali. Seguiamo la vita e il pensiero di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, fin dai suoi anni di formazione a Tubinga con gli amici Friedrich Hölderlin e Friedrich Wilhelm Joseph Schelling, animati dagli ideali della Rivoluzione francese. Attraverso le loro esperienze, le difficoltà economiche, gli amori proibiti a Francoforte e gli scandali del Romanticismo a Jena, il libro dipinge un quadro vivido di un’epoca di grandi fermenti intellettuali e personali. Vediamo Hegel lottare per affermarsi, elaborare opere fondamentali come la Fenomenologia dello spirito e la Scienza della logica, mentre i suoi amici prendono strade diverse, come la tragica parabola di Hölderlin. Il racconto si snoda tra luoghi iconici come Jena, Norimberga e Berlino, mostrando come le idee filosofiche nascano e si scontrino con la realtà storica, dalle guerre napoleoniche alla Restaurazione. È un modo per capire non solo la nascita della libertà moderna nel pensiero di Hegel, ma anche per riflettere sui dubbi che la sua promessa suscita nel mondo di oggi, dove il legame tra ragione, libertà e progresso sembra meno scontato che mai.Riassunto Breve
La libertà nel mondo è limitata, con solo una piccola parte della popolazione che ne gode pienamente, e la situazione peggiora. Il modello di modernità che lega libertà e benessere mostra segni di crisi, poiché paesi come la Cina dimostrano progresso economico e sociale senza un aumento della libertà politica. Questo solleva il dubbio sul valore della libertà se una società può migliorare anche senza di essa. La concezione moderna di libertà, legata all’autodeterminazione e alla ragione, trova un punto di origine nel pensiero di Hegel, che vede la libertà come scopo della storia, realizzabile nella sfera umana. La Rivoluzione Francese, con l’affermazione dei diritti naturali, segna un momento cruciale, visto da Hegel come una “splendida aurora”. La nascita di questa idea di libertà moderna si lega alle esperienze giovanili di Hegel al collegio teologico di Tubinga, dove, in un ambiente rigido, sviluppa con gli amici Hölderlin e Schelling simpatie per gli ideali rivoluzionari francesi e comprende la necessità di una rivoluzione delle idee in Germania. Le esperienze di Hegel come precettore a Berna e Francoforte sono segnate da insoddisfazione, contrastando con l’ascesa di Schelling, e sono influenzate dalla filosofia di Kant e Fichte, che promuovono una rivoluzione del pensiero basata sulla ragione e sulla libertà. La libertà diventa la parola d’ordine. Un’eredità paterna fornisce a Hegel l’autonomia finanziaria per dedicarsi alla filosofia a Jena, centro vitale del Romanticismo, un ambiente stimolante ma segnato da rivalità e scandali. Parallelamente, l’amico Hölderlin vive una parabola personale drammatica, segnata da un amore impossibile e un progressivo crollo psichico che lo porta all’isolamento. Hegel affronta difficoltà economiche a Jena, vive le guerre napoleoniche e vede Napoleone come una figura storica potente. Riesce a completare la sua opera, la *Fenomenologia dello spirito*, che segna la rottura con Schelling. Successivamente, Hegel trova una sistemazione più stabile come preside a Norimberga, dove elabora la sua *Scienza della logica*. Quest’opera reintroduce la metafisica e afferma l’unità di pensiero ed essere, vedendo la realtà come “effettualità”, ciò che si realizza secondo ragione. La frase “il reale è razionale, e il razionale è reale” significa che la ragione abita il reale e che la realtà deve essere sottomessa al principio razionale per realizzare una vita libera. La Rivoluzione francese e l’epoca napoleonica rappresentano l’inizio storico di questa affermazione della libertà. Nonostante la sconfitta di Napoleone e la Restaurazione, Hegel interpreta questi eventi come ostacoli temporanei che non fermano l’avanzata inarrestabile dello “spirito del mondo” e le conquiste della libertà nella storia sono irreversibili. Hegel ottiene una prestigiosa cattedra a Berlino, integrandosi nel sistema ma mostrando in privato simpatie rivoluzionarie. La sua vita è segnata anche dal dramma del figlio illegittimo Ludwig Fischer, che muore giovane e dimenticato. Le vite di Hegel, integrato nel sistema, e Hölderlin, ritiratosi in un tragico isolamento, mostrano risposte divergenti alle pressioni dell’epoca. La filosofia di Hegel vede la storia come un progresso necessario nella coscienza della libertà, dall’antichità all’epoca moderna dove tutti gli uomini sono liberi per loro natura. L’Illuminismo e la Rivoluzione francese segnano tappe fondamentali, sebbene Hegel critichi l’astrattezza della ragione rivoluzionaria che portò al Terrore. Napoleone realizza la libertà in senso borghese moderno. L’essenza dello spirito è la libertà, fine ultimo della storia, realizzabile nelle istituzioni guidate dalla ragione. Oggi, i dati mostrano che solo il 20% della popolazione mondiale vive in paesi liberi, con un calo rispetto al passato recente. Regimi autoritari mostrano notevoli progressi economici e sociali senza garantire libertà politiche e civili. Questo solleva un dubbio sulla necessità del legame tra progresso e libertà, mettendo in crisi il progetto della modernità razionale. Nelle società occidentali si osserva un crescente rifiuto del discorso razionale, legato alla percezione che le promesse della modernità razionale non siano più mantenute. La ragione, che in passato proteggeva dai rischi e garantiva benessere, sembra aver perso efficacia. La crisi del progetto razionale porta a delusione e risentimento, alimentando tensioni illiberali. La sfida attuale consiste nel confrontarsi con l’alternativa tra essere più poveri ma liberi o più ricchi ma sottomessi, in un momento in cui il connubio tra ragione e libertà appare indebolito.Riassunto Lungo
1. Le ciliegie e la nascita della libertà moderna
La libertà come la intendiamo oggi, legata alla capacità di scegliere e agire in base alla ragione, ha radici profonde nella storia del pensiero. Hegel, in particolare, vedeva la libertà come l’obiettivo finale della storia umana. Questo percorso verso la libertà è stato lungo, passando attraverso momenti cruciali come il mito di Prometeo, le rivolte degli schiavi, la speranza portata dal Cristianesimo, e la rivoluzione intellettuale iniziata con Cartesio e sviluppata dall’Illuminismo. Un punto di svolta fondamentale fu la Rivoluzione Francese che, con l’uccisione del re e l’affermazione dei diritti naturali dell’uomo, rappresentò per Hegel un momento luminoso che sanciva il primato del pensiero e della giustizia nel mondo terreno.Le radici del pensiero: la giovinezza di Hegel
La nascita di questa potente idea di libertà moderna è strettamente legata alle esperienze formative di Hegel durante la sua giovinezza. Al collegio teologico di Tubinga, in un ambiente che sentiva rigido e legato al passato, Hegel e i suoi amici, tra cui i futuri grandi pensatori Hölderlin e Schelling, coltivavano una forte simpatia per gli ideali rivoluzionari che arrivavano dalla Francia. Leggevano di nascosto i giornali proibiti e arrivarono a fondare un circolo politico segreto. Nonostante la ferrea disciplina imposta dal collegio e l’attenzione del duca che temeva la diffusione di idee considerate “giacobine”, i tre giovani erano animati da un profondo desiderio di libertà e uguaglianza. Capirono che per ottenere un cambiamento politico in Germania non bastava l’azione, ma era necessaria prima una vera e propria rivoluzione nel modo di pensare.La libertà oggi: una realtà limitata
Guardando al mondo di oggi, la libertà appare una condizione goduta pienamente solo da una piccola parte della popolazione. Negli ultimi anni, si osserva una tendenza preoccupante: il numero di paesi che limitano le libertà fondamentali è maggiore di quelli che le espandono. Il modello di sviluppo che per molto tempo ha promesso che progresso economico e libertà andassero di pari passo, basato sul progresso tecnico e sulle regole del diritto, sembra mostrare segni di cedimento. Paesi come la Cina, ad esempio, dimostrano di poter raggiungere notevoli progressi economici e sociali senza concedere maggiori libertà politiche ai cittadini. Questo scenario solleva un interrogativo fondamentale: se una società può migliorare e prosperare anche senza un aumento della libertà individuale, a cosa serve realmente la libertà? Questo dubbio mette in discussione l’idea, data per scontata in passato, che la libertà sia una condizione indispensabile per il benessere e il progresso di una società.Il desiderio e il valore della libertà
L’esperienza giovanile di Hegel, inclusa una sua osservazione su come il desiderio di mangiare ciliegie diminuisca con l’età, offre uno spunto di riflessione sulla natura del desiderio e sulla libertà di soddisfarlo. Questa osservazione suggerisce che la semplice volontà di ottenere qualcosa e la libertà di farlo potrebbero non portare sempre a un benessere duraturo o alla felicità autentica. Questo pensiero riporta alla domanda iniziale sul valore intrinseco della libertà, specialmente in un’epoca in cui la sua promessa di portare benessere e progresso sembra affievolirsi di fronte a modelli di sviluppo alternativi.Ma se il progresso si fa anche senza, a cosa serve scomodare la storia e Hegel per parlare di libertà?
Il capitolo presenta una visione storica e filosofica della libertà come traguardo necessario del percorso umano, legandola strettamente al pensiero di Hegel e a momenti cruciali della storia. Tuttavia, il testo stesso solleva un dubbio fondamentale, mostrando che nel mondo attuale il progresso economico e sociale sembra potersi realizzare anche in assenza di un’espansione delle libertà individuali e politiche, mettendo in crisi l’idea che libertà e progresso siano inscindibili. Questa contraddizione interna all’argomentazione lascia il lettore con un interrogativo aperto sul valore intrinseco e la necessità della libertà nel contesto contemporaneo. Per esplorare questa tensione, è utile approfondire le diverse definizioni di libertà (non solo quella politica), studiare i modelli di sviluppo alternativi a quello occidentale e confrontarsi con filosofie che analizzano il rapporto tra potere, economia e diritti. Autori come Isaiah Berlin, Michel Foucault o Amartya Sen possono offrire prospettive diverse e strumenti concettuali per affrontare la complessità di questo dibattito.2. La ricerca dell’indipendenza e la rivoluzione del pensiero
Hegel vive un periodo difficile lavorando come precettore, prima a Berna e poi a Francoforte. Questo impiego non lo soddisfa, lo fa sentire isolato e poco produttivo. La sua insoddisfazione è ancora più forte se confrontata con il successo dei suoi amici Schelling e Hölderlin, che, partiti anche loro come precettori, si stanno affermando nel mondo intellettuale. Schelling, in particolare, raggiunge presto la fama e ottiene una cattedra universitaria a Jena, mentre Hegel si lamenta della sua distanza dagli ambienti culturali e della mancanza di progressi nella sua carriera. Anche a Francoforte, la situazione non migliora, aggravata dalla crisi personale di Hölderlin e dalla sensazione di non appartenere alla ricca borghesia locale.Il contesto filosofico: L’idea di libertà
In questo periodo, il pensiero è profondamente influenzato dalle idee rivoluzionarie di filosofi come Kant e Fichte. Loro mettono al centro la ragione e l’idea di libertà. Kant, con la sua critica, mette in discussione le vecchie teorie sulla metafisica e stabilisce che la conoscenza umana ha dei limiti precisi, legati all’intelletto. Questo incoraggia l’emancipazione dalla dipendenza da autorità esterne. Fichte porta queste idee ancora più avanti, affermando che l'”Io” è il principio fondamentale della realtà e sostenendo con forza la libertà individuale contro il potere dogmatico dello Stato e della religione. L’idea di libertà diventa così il valore guida, sia nella filosofia che nelle aspirazioni della società.La svolta e la ricerca dell’indipendenza
La vita di Hegel cambia in modo significativo con la morte di suo padre. Riceve un’eredità che, pur non essendo una fortuna, gli dà una piccola somma di denaro. Questo gli permette di considerare l’idea di lasciare il lavoro di precettore. Avere questa autonomia finanziaria diventa il mezzo per cercare l’indipendenza che desidera, soprattutto quella intellettuale, per potersi dedicare interamente alla filosofia. Seguendo l’esempio dell’amico Schelling, Hegel decide quindi di trasferirsi a Jena. Vede in questa nuova condizione economica il passo necessario per ottenere la libertà di pensiero e d’azione indispensabile per perseguire una carriera accademica e realizzare le sue ambizioni intellettuali.È davvero l’eredità paterna la chiave per la libertà di pensiero, o il capitolo confonde i mezzi con il fine?
Il capitolo suggerisce che l’eredità paterna sia stata il passo necessario per ottenere la libertà di pensiero indispensabile per la carriera accademica di Hegel. Questo stabilisce un legame molto forte tra una condizione materiale e un concetto filosofico complesso come la libertà intellettuale. Per esplorare questa relazione in modo più approfondito, sarebbe utile considerare le prospettive offerte dalla sociologia della conoscenza e dalla storia sociale degli intellettuali, che analizzano come le condizioni economiche e sociali influenzino lo sviluppo del pensiero senza necessariamente determinarlo in modo esclusivo.3. Passioni, Pensieri e Scandali a Jena
Il periodo a cavallo tra Settecento e Ottocento in Germania è un momento di grande fermento sia a livello intellettuale che sociale. In questo clima, Johann Wolfgang Goethe raggiunge una vasta notorietà con il suo romanzo I dolori del giovane Werther, un’opera che cattura il disagio diffuso dell’epoca e, in casi estremi, ispira gesti di emulazione tragica. Successivamente, Goethe assume un ruolo di rilievo all’interno della corte di Weimar, un osservatorio privilegiato da cui assiste da vicino a eventi storici cruciali, come la battaglia di Valmy, che segna un punto di svolta nel panorama politico europeo.Jena: Cuore del Romanticismo e delle Passioni
In questi anni, la città di Jena emerge come un centro nevralgico del movimento romantico. Attira intellettuali e artisti di spicco, tra cui i fratelli Schlegel, il filosofo Schelling e il poeta Novalis. Questo ambiente stimolante non si limita alla produzione di opere letterarie e filosofiche, ma diventa anche un terreno fertile per sperimentazioni di vita che sfidano le convenzioni sociali del tempo. Nascono così stili di vita non convenzionali che generano scandali e discussioni accese nella società più tradizionalista.Vite Non Convenzionali e Scandali
Figure femminili come Dorothea Veit e Caroline Böhmer vivono relazioni e conducono esistenze che rompono con le rigide norme dell’epoca. La storia di Caroline è particolarmente complessa e intrecciata con le vicende politiche e sentimentali del circolo. Dopo il divorzio da August Wilhelm Schlegel, una separazione non facile ottenuta anche grazie all’intervento di Goethe, Caroline intraprende una relazione con Schelling, dimostrando una forte indipendenza e determinazione nel seguire i propri sentimenti e le proprie scelte di vita, nonostante le critiche e le difficoltà.Hegel a Jena: Tra Filosofia e Difficoltà
È in questo contesto vivace e a tratti turbolento che Georg Wilhelm Friedrich Hegel arriva a Jena con l’obiettivo di intraprendere la carriera accademica. Per ottenere incarichi e farsi strada nell’ambiente universitario, si appoggia alle conoscenze e all’influenza di figure già affermate come Schelling e Goethe. Nonostante le difficoltà economiche che deve affrontare in questi anni, Hegel inizia a delineare i fondamenti della sua filosofia, ponendo al centro delle sue riflessioni il tema della “scissione”, intesa come la frammentazione e il conflitto interno che caratterizzano la coscienza moderna e la realtà stessa. L’intensa vita intellettuale di Jena, tuttavia, è anche segnata da rivalità personali e tensioni che contribuiscono progressivamente alla dispersione del vivace circolo romantico che vi si era formato.La Parabola di Friedrich Hölderlin
Parallelamente alle vicende del circolo di Jena, il poeta Friedrich Hölderlin vive una parabola personale di grande intensità e drammaticità. La sua esperienza come precettore lo porta a un amore profondo e travolgente per Susette Gontard, una donna già sposata. Questo sentimento, reso impossibile dalle rigide convenzioni sociali del tempo, diventa fonte di una lotta interiore lacerante. Le frustrazioni professionali si sommano a questo conflitto sentimentale, contribuendo in modo determinante al suo progressivo crollo psichico, una discesa nel disagio che culmina nel suo ritorno a Stoccarda in uno stato di grave alterazione mentale. Le vicende di questi personaggi mostrano il prezzo che si può pagare nel tentativo di conciliare l’aspirazione alla libertà individuale con i vincoli imposti dalla società e le dolorose conseguenze del seguire i propri ideali contro ogni limite.Se solo il 20% del mondo vive in paesi “liberi”, come definito dal capitolo, non dovremmo forse chiederci chi stabilisce i criteri di questa “libertà” e con quale autorità?
Il capitolo presenta un dato globale sulla libertà che solleva un dubbio fondamentale sul legame tra progresso e libertà, ma non approfondisce la natura di questa statistica. La definizione di “paese libero” non è univoca e dipende dai parametri scelti (diritti politici, civili, economici, ecc.) e dalla metodologia di chi effettua la misurazione. Per comprendere meglio la complessità di questo quadro, è utile esplorare le diverse teorie sulla libertà in filosofia politica, confrontare i vari indici di democrazia e libertà esistenti e studiare i sistemi politici non occidentali con un approccio comparativo. Approfondire autori che hanno analizzato le diverse dimensioni della libertà o criticato le classificazioni politiche standard può fornire gli strumenti necessari per valutare criticamente i dati presentati.8. Figure di un’epoca intellettuale
Questo periodo storico vede emergere figure centrali nel panorama intellettuale, soprattutto in filosofia e letteratura tedesca. Tra i filosofi spiccano nomi come Hegel, considerato uno dei pensatori più importanti con opere fondamentali come la Fenomenologia dello spirito. Accanto a lui troviamo Kant, figura chiave dell’illuminismo con la sua Critica della ragion pura, Fichte, che ha dato inizio all’idealismo tedesco, e Schelling, un altro esponente brillante di questo movimento filosofico. Anche la letteratura è ricca di personalità di spicco, tra cui Goethe, autore del celebre I dolori del giovane Werther, Schiller, noto per opere come I masnadieri, e Hölderlin, un poeta di grande profondità.
Legami e relazioni nel mondo intellettuale
Queste personalità non vivevano isolate, ma erano legate da complesse reti di relazioni personali e professionali. Il contesto dell’epoca includeva anche figure politiche influenti, come i duchi Carlo Augusto e Carlo Eugenio, che spesso interagivano con questi intellettuali. Ad esempio, Hegel aveva stretti rapporti con l’amico e editore Frommann, così come con i teologi Niethammer e Paulus. La sua vita privata era intrecciata con quella pubblica, come dimostrano i legami familiari, inclusa la moglie Marie von Tucher e il figlio illegittimo Ludwig Fisher. Anche Hölderlin aveva relazioni significative, in particolare con Susette Gontard e l’amico Sinclair, sebbene la sua vita fosse segnata dalla malattia mentale. Queste interconnessioni mostrano i vivaci circoli intellettuali dell’epoca, come quello romantico di Jena, dove figure come Caroline Michaelis e Dorothea Mendelssohn svolgevano un ruolo importante.
Contesto storico e vicende personali
Le vite di questi intellettuali si intrecciano strettamente con gli eventi storici del tempo, come la Rivoluzione francese e l’ascesa di Napoleone, figura che Hegel ammirava profondamente. Accanto ai grandi eventi pubblici, le loro biografie sono segnate anche da aspetti personali e spesso tragici. Si registrano episodi dolorosi come i suicidi della sorella di Hegel, Christiane, e di Stäudlin. Altri lutti includono la morte prematura di figure vicine, come Fisher e Sinclair. L’insieme di queste opere, relazioni e vicende personali contribuisce a definire in modo completo il panorama culturale e sociale di quell’epoca ricca e complessa.
Ma in che modo esatto le vicende private e le relazioni personali ‘definiscono in modo completo’ un panorama culturale, se non si spiega come abbiano plasmato le idee?
Il capitolo elenca legami e tragedie, ma la connessione causale tra questi fatti biografici e lo sviluppo del pensiero filosofico o letterario rimane poco chiara. Per comprendere come il contesto personale e storico influenzi l’opera intellettuale, è necessario approfondire la storia delle idee e la biografia intellettuale, studiando autori che analizzano il rapporto tra vita, epoca e produzione culturale, come ad esempio Isaiah Berlin o specifici biografi dei pensatori citati.Abbiamo riassunto il possibile
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