Letteratura

L’agente segreto

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1. Il Mondo di Mr. Verloc

A Londra, Mr. Verloc gestisce un negozio dall’aspetto dimesso, una facciata per losche attività. La moglie Winnie si occupa del negozio, che in realtà ha ben poco successo. Nella vetrina si intravedono fotografie osé, pubblicazioni sovversive, libri indecenti e pacchetti che sembrano farmaci, tutti articoli che attirano una clientela particolare. Mr. Verloc, trasandato ma sicuro di sé, emerge dal retrobottega per vendere questi articoli di poco valore a prezzi esagerati. Winnie, sua moglie, è una donna robusta e silenziosa, che ogni tanto interviene nella vendita. Insieme a loro vivono la madre di Winnie, anziana e malata, e Stevie, il fratello di Winnie. La madre di Winnie è molto grata a Mr. Verloc, perché si prende cura di lei e dei suoi figli. Stevie è un giovane con difficoltà cognitive e un’indole sensibile. In passato, la sua incapacità di controllare le emozioni e la sua forte empatia lo hanno portato a comportamenti problematici. Nonostante questo, Stevie è molto legato a Winnie e vede in Mr. Verloc una figura amichevole. Mr. Verloc, pur rimanendo misterioso sulle sue reali occupazioni, appare come un uomo devoto alla famiglia, che si preoccupa del benessere di tutti e offre a Stevie un lavoro semplice e ripetitivo.

2. L’Incarico Inquietante

Mr. Verloc, chiamato all’ambasciata, affronta un incontro deludente con il consigliere Wurmt. I suoi rapporti sono ritenuti inutili e la sorveglianza della polizia locale insufficiente. Viene richiesta un’azione concreta per sollecitare le autorità. Wurmt, insoddisfatto, lo invia da Mr. Vladimir, il Primo Segretario. Vladimir lo accoglie con ostilità, criticando la sua inattività. L’ambasciata, chiarisce Vladimir, non è un’istituzione benefica e si aspetta risultati concreti. Mr. Verloc riceve l’ordine di organizzare un attentato dinamitardo in Inghilterra, un atto non per prevenire, ma per “risolvere” un percepito problema di lassismo governativo. L’Osservatorio di Greenwich, simbolo della scienza, è l’obiettivo suggerito: un attentato eclatante, ma non sanguinoso, per scuotere l’opinione pubblica e favorire misure repressive prima di una conferenza internazionale a Milano. Un mese è il tempo concesso, pena la perdita dei finanziamenti. Tornato al negozio, Mr. Verloc è turbato. La sera, riceve la visita degli anarchici Michaelis, Karl Yundt e Ossipon. Durante la riunione, emergono visioni diverse del mondo: Michaelis con il suo ottimismo fatalista, Karl Yundt con la sua invocazione alla distruzione, Ossipon con la sua enfasi sulla manipolazione delle masse. Stevie, cognato di Verloc, assiste alla discussione, turbato dalla violenza delle parole di Yundt. La riunione si conclude senza un piano d’azione, aumentando la preoccupazione di Mr. Verloc. Rientrato in camera da letto, Mr. Verloc confida il suo malessere alla moglie Winnie, che esprime preoccupazione per la sensibilità di Stevie e per l’influenza negativa delle idee anarchiche.

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6. La confessione e le sue conseguenze

Il Vice Commissario aggiorna Sir Ethelred sul caso di Greenwich Park: Verloc ha confessato, indicando Stevie come esecutore e accusando Mr. Vladimir di averlo istigato. Nonostante la confessione, il Vice Commissario lascia libero Verloc, in attesa di consultare i superiori. Più tardi, un incontro inatteso con Mr. Vladimir rivela la sua preoccupazione per le indagini, quando il Vice Commissario accenna al coinvolgimento di Verloc. L’irritazione di Vladimir tradisce un’inaspettata paura della polizia inglese. A casa, Verloc rivela a Winnie la morte di Stevie. La notizia scatena in lei un dolore muto, mentre Verloc, incapace di comprenderla, si preoccupa solo del proprio futuro. La distanza tra i due si fa incolmabile. Winnie, sconvolta, rivive la sua vita dedicata alla protezione del fratello e, in un lampo di disperazione, si sente libera da ogni legame. Accecata dalla rabbia, afferra un coltello da cucina e uccide Verloc. Il silenzio della casa, dopo il gesto, contrasta con la violenza dell’atto, preannunciando conseguenze inimmaginabili.

7. La Fuga e il Tradimento

Winnie Verloc, terrorizzata all’idea della forca dopo aver ucciso il marito, vede il cadavere e pensa solo alle conseguenze legali. Inizialmente pensa al suicidio, ma poi sceglie di fuggire all’estero. Disperata, incontra Ossipon, un anarchico che conosce, e spera che lui possa aiutarla. Winnie gli confessa l’omicidio e il suo passato di sacrifici, rivelando un matrimonio senza amore. Ossipon, all’inizio incerto, cambia idea quando scopre che Winnie ha i soldi di Verloc. Insieme, progettano di fuggire. Ossipon pensa a come usare il denaro senza essere scoperto, mentre Winnie, alla stazione, è tormentata dalla paura della forca. Lui la osserva freddamente, come se fosse un caso clinico di criminalità. Sul treno, Winnie si affida a Ossipon, offrendogli la sua vita e vedendolo come un salvatore. Ma Ossipon, spaventato e disgustato, la abbandona saltando giù dal treno, portandosi via il denaro. Rifugiatosi dal Professore, Ossipon Viene a sapere che una donna si è suicidata gettandosi da un traghetto. Capisce che è Winnie. Questa notizia lo tormenta, facendogli temere la follia. Il Professore, intanto, lo deride, incapace di capire la vera forza distruttiva. Ossipon, solo e perseguitato dal ricordo di Winnie e dal suo tradimento, vaga per Londra, terrorizzato e ossessionato dalla notizia del suicidio. Il Professore, invece, continua a coltivare le sue idee nichiliste, un’ombra inquietante nella città.

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