Letteratura

La vita militare – Bozzetti

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1. Uomini e Soldati

In una giornata d’agosto, un reggimento avanza sotto il sole e la polvere. La stanchezza spegne i canti, la sete tormenta i soldati. Un improvviso squillo di tromba annuncia la sosta, un momento di caos e sollievo prima di riprendere il cammino. Tra un ufficiale e il suo attendente esiste un legame fatto di silenzi e sguardi, un’emozione trattenuta per l’imminente congedo del soldato. La notte, un ufficiale di picchetto cede al sonno, tormentato da incubi di soldati ribelli e superiori inflessibili, fino al brusco risveglio all’arrivo del capitano. Sotto una pioggia battente, un soldato, ormai allo stremo, trova riparo in una villa. Accolto con calore da una famiglia, sperimenta una gentilezza inaspettata, che lo tocca nel profondo. In una città in subbuglio, un gruppo di soldati affronta l’ostilità della folla. Un sasso colpisce una sentinella, ma l’ufficiale interviene, difendendo i suoi uomini e richiamando al rispetto reciproco. Un soldato aspetta con ansia la madre, dopo anni di lontananza. L’attesa è carica di emozione, il tempo sembra non passare mai. Poi, l’abbraccio, un momento di gioia pura che riafferma il legame profondo tra madre e figlio.

2. Fratelli d’Armi e di Cuore

I bambini sono naturalmente attratti dalla figura del soldato, simbolo di forza e gloria. Questa ammirazione infantile si rispecchia nel cuore dei soldati, che cercano nei più piccoli amicizia e conforto. Nascono così legami sinceri e profondi. A Padova, un reggimento accoglie con entusiasmo un bambino di nome Carluccio, fuggito da una matrigna severa. I soldati lo adottano, facendolo diventare il “figlio del reggimento”. Carluccio è amato e protetto da tutti, e la sua presenza porta gioia e tenerezza. Lui ricambia con affetto, aiutando e portando allegria nella dura vita militare. Purtroppo, Carluccio si ammala gravemente. Per il suo bene, i soldati decidono di affidarlo a una famiglia a Padova, ma la separazione è dolorosa. Poco dopo, la notizia della sua morte lascia un vuoto nel reggimento. I soldati lo avevano amato come un figlio, e il suo ricordo rimane indelebile nei loro cuori. La storia di Carluccio rivela un aspetto fondamentale della vita militare: l’amore fraterno che nasce tra soldati. Questo sentimento fortifica e rende sopportabili le difficoltà. Permette ai soldati di affrontare le durezze del mestiere e di trovare bellezza anche nelle situazioni più difficili. Altri esempi mostrano l’amicizia tra coscritti e ufficiali, come guide e conforti reciproci. Anche nelle marce notturne e negli incontri fugaci, emerge sempre la dimensione umana e affettiva dei soldati, capaci di eroismo e di profonda tenerezza.

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5. Echi di Partenza, Ombre di Ritorno

Nel 1866, l’imminente guerra nazionale infiamma Torino. La città è un crogiolo di energia, palpabile nelle strade e nei discorsi. Il giovane Alberto è in preda a questo fervore, giorni di febbrile eccitazione, in bilico tra l’ardore patriottico e l’umana debolezza. La partenza è un addio carico di emozioni con la madre, figura amorevole e riflessiva, divisa tra l’orgoglio del dovere e la paura per il figlio. Inizia così uno scambio di lettere, in cui Alberto racconta la vita al fronte: la durezza della guerra, il legame con i compagni, la nostalgia di casa. Il ritorno di Alberto è un momento atteso e intenso. L’abbraccio della famiglia e degli amici si scontra con i fantasmi della guerra. La madre, in particolare, riversa su di lui tutta l’ansia e la preoccupazione tenute dentro, in un dialogo toccante che celebra il loro legame profondo. Durante l’accoglienza, un capitano fa visita alla famiglia di un sergente caduto. Attraverso le sue parole, il padre rivive gli ultimi istanti eroici del figlio, trovando conforto e fierezza nel suo sacrificio. L’abbraccio finale tra il padre e i commilitoni del figlio sigilla un legame che va oltre la perdita, diventando un valore condiviso.

6. Un Giorno di Festa e Promesse

Su una collina, una villa, di solito silenziosa, è piena di vita. La casa del colonnello, un uomo allegro e gentile, ora è addobbata con decorazioni colorate. Il colonnello, che si è ritirato dalla vita militare, è sempre cordiale con i soldati. Il motivo di tanta allegria è il matrimonio tra Cesare, un giovane contadino che lavora per il colonnello, e Luisa. Cesare racconta al colonnello la storia del suo amore, nato per caso a Savigliano. Un giorno, aiuta un anziano cieco e, in quel momento, incontra lo sguardo di Luisa, una sarta di famiglia modesta. Cesare è subito colpito dalla ragazza, dalla sua dolcezza e dalla sua difficile vita in famiglia, con un fratello scapestrato e un uomo ricco che la infastidisce. Cesare, spinto da un forte sentimento, difende Luisa e sfida a duello il ricco signorotto. Finisce in ospedale, ferito e con la febbre, ma la voce di Luisa, che canta per lui, lo aiuta a guarire. La guerra li divide, ma, quando Cesare torna, ritrova Luisa e, grazie all’aiuto del colonnello, può finalmente sposarla. Il giorno del matrimonio, arrivano alla villa molti soldati, un tempo compagni del colonnello, invitati per festeggiare Cesare. La festa è piena di gioia: musica, cibo e parole commoventi. All’improvviso, arriva il Re in persona. Si unisce alla festa, ammira la villa e, dopo aver ascoltato la storia di Cesare e Luisa, regala loro un pezzo di terra, per augurare un futuro felice. La festa raggiunge il culmine con un ballo, che si ferma solo quando Luisa, per la grande emozione, si sente male. La giornata finisce con il colonnello che guarda i due giovani sposi, felici, e pensa che la sua vita è completa. Si sente come un padre per Cesare e Luisa, pronto a vivere per vederli felici.

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