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Contenuti del libro
Informazioni
non è un romanzo unico, ma una raccolta di racconti che ti prendono e ti portano in mondi diversi, esplorando l’amore, la realtà e la finzione. Si parte da Ostenda con la storia di Emma Van A., una donna apparentemente semplice che nasconde un amore segreto con un principe, un legame nato sulla spiaggia e arricchito da fantasie apprese in Congo. Poi si passa a storie intense come quella di Gabrielle, che in montagna si confronta con i suoi dubbi e un tragico errore, un vero dramma umano. C’è anche la vicenda di Stéphanie, un’infermiera che a Zurigo scopre la sua bellezza grazie a un paziente non vedente, mostrando come la percezione cambi tutto. E che dire di Maurice Plisson, il professore che disprezza i romanzi ma finisce intrappolato in un thriller psicologico letto di nascosto, con conseguenze fatali in una casa isolata? Infine, la misteriosa donna che aspetta per anni al binario 3 della stazione di Zurigo, un’immagine potente di attesa e destino. Schmitt ti fa riflettere su quanto la nostra mente crei la nostra realtà, su segreti e identità nascoste dietro le apparenze. Se cerchi racconti che mescolano amore, mistero e psicologia, questo libro fa per te.Riassunto Breve
Una donna anziana a Ostenda, apparentemente fragile, nasconde un passato ricco, segnato da un grande amore con un principe incontrato sulla spiaggia e rivelato attraverso fantasie erotiche scritte in un quaderno, la cui conoscenza deriva dall’infanzia in un bordello in Congo. Un’altra donna anziana racconta una relazione segreta con un principe, resa clandestina dalla sua sterilità e terminata per necessità dinastica; conserva un guanto come ricordo, e dopo la sua morte, la comparsa di un guanto identico consegnato da un segretario reale lascia ambiguo se la storia fosse vera o una fantasia legata alla sua malattia giovanile. Una donna uccide il marito spingendolo da un dirupo, inscenando un incidente, mossa da un dubbio ossessivo sulla sua infedeltà nato da un commento esterno; nonostante l’assoluzione, la scoperta postuma dell’amore del marito e della falsità dei suoi sospetti la porta al suicidio. Un’infermiera con bassa autostima, condizionata dal giudizio materno, trasforma la percezione di sé grazie a un paziente cieco che ne percepisce la bellezza oltre l’aspetto visivo, portandola ad accettarsi e a iniziare una nuova relazione. Un professore di storia che disprezza la finzione viene sopraffatto dalla paranoia indotta dalla lettura di un thriller, confondendo la trama con la realtà e attaccando fatalmente la cugina, dimostrando come la paura amplificata dalla finzione possa distorcere la percezione del reale. Per oltre quindici anni, una donna attende ogni giorno alla stazione di Zurigo con fiori arancioni; la sua attesa finisce con l’arrivo di un uomo misterioso con cui lascia la stazione, per poi essere trovata morta il giorno dopo, lasciando l’identità dell’uomo e la natura del suo arrivo, amore o morte, avvolte nel mistero. Questi racconti esplorano come la realtà interiore, le percezioni distorte e il confine labile tra vero e immaginato influenzino profondamente le vite umane.Riassunto Lungo
1. L’Album Nascosto di Ostenda
Emma Van A. sembra all’inizio una donna anziana, fragile e molto riservata. Eppure, la sua vita interiore è ricca e complessa. Abita a Ostenda in una vecchia villa piena di libri classici, un luogo che riflette la sua profondità. Emma è convinta che un amore vero lasci un segno indelebile, qualcosa da cui non ci si riprende mai del tutto, a differenza di incontri meno importanti che scivolano via. Nonostante la nipote Gerda la veda semplicemente come una zitella senza una storia degna di nota, Emma nasconde un segreto importante.L’incontro e il grande amore
Questo segreto custodito riguarda un grande amore vissuto nel passato. Tutto è iniziato con un incontro inatteso sulla spiaggia di Ostenda. Lì, Emma ha incontrato un uomo nudo di nome Guillaume, che aveva perso i suoi vestiti in circostanze insolite. Tra i due è scattata subito un’attrazione potente, un legame immediato. Guillaume si è poi rivelato essere un principe, aggiungendo un tocco inaspettato alla loro storia. La loro relazione è fiorita attraverso lunghe conversazioni e baci, trasformandosi in un legame profondo e significativo.L’Album dell’Amore
Come segno di questo legame profondo, Emma ha creato per Guillaume un quadernetto speciale. Lo ha chiamato “L’Album dell’Amore”. Al suo interno ha raccolto tredici elaborate fantasie erotiche. Questa collezione rivela una sorprendente profondità di sensualità e immaginazione, del tutto inattesa per chi la conosce solo superficialmente. Era un mondo privato condiviso solo con lui, una vera espressione della sua vita interiore e dei suoi desideri più nascosti.L’educazione in Congo
La sua profonda conoscenza dell’amore e della sessualità, così sorprendente per qualcuno apparentemente inesperto, affonda le radici nella sua infanzia. Ha trascorso parte della sua giovinezza in Congo, dove frequentava un luogo unico: un bordello gestito da Madame Georges. Lì, osservando le interazioni tra uomini e donne, ha ricevuto un’insolita forma di “educazione” sui sentimenti e sull’intimità. Questa esperienza in Africa, benché non convenzionale, le ha fornito la base per le ricche fantasie che in seguito ha descritto nell’album. Nonostante questo background, è riuscita a mantenere un’apparenza rispettabile nella società.È davvero plausibile che la frequentazione di un bordello in tenera età, per sola osservazione, possa fornire una “profonda conoscenza dell’amore e della sessualità” tale da giustificare la creazione di “elaborate fantasie erotiche” in età adulta?
Il capitolo presenta l’esperienza infantile di Emma in un bordello come la chiave per comprendere la sua sorprendente sensualità nascosta. Tuttavia, l’idea che la semplice osservazione di interazioni in un contesto così specifico possa tradursi direttamente in una “profonda conoscenza” dell’amore e nella capacità di generare fantasie erotiche complesse per una relazione romantica sembra una semplificazione eccessiva del complesso sviluppo psicologico e affettivo di un individuo. Per approfondire come le esperienze infantili, anche quelle non convenzionali, possano realmente plasmare la vita interiore e la sessualità adulta, sarebbe utile esplorare la psicologia dello sviluppo e la psicoanalisi. Autori come Freud o Jung, pur con approcci diversi, hanno indagato il legame tra esperienze precoci e formazione della personalità e della sessualità.2. Il Guanto e la Favola Reale
Una donna anziana narra di una relazione segreta con un principe, chiamato Guillaume. Questa unione è clandestina per scelta e necessità, poiché la donna è sterile. Per mantenere le apparenze e rispondere alle pressioni sulla famiglia reale per garantire una discendenza, la donna stessa sceglie le amanti per il principe, selezionando donne di grande bellezza ma di scarsa intelligenza. La relazione giunge al termine quando il principe deve contrarre matrimonio. La donna lo lascia con un messaggio registrato e conserva un guanto come unico ricordo di quel legame speciale.Le Ferite del Passato
La sua giovinezza fu segnata dalla tubercolosi ossea, una malattia che le causò una zoppia permanente e la rese sterile. Questa condizione fisica difficile e la percezione di essere “diversa” ebbero un impatto profondo sulla sua vita e sulle sue scelte, forse influenzando anche la natura della relazione che descriveva.Dubbi e Interpretazioni
Una persona che ascolta il racconto esprime dubbi sulla sua veridicità, notando elementi che richiamano opere letterarie famose come l’Odissea e Cenerentola. Suggerisce che la storia possa essere una fantasia creata dalla donna per sfuggire a una realtà dolorosa, un modo per arricchire un’esistenza che la malattia aveva reso limitata. La donna reagisce con rabbia e risentimento a questa ipotesi.L’Ambiguo Finale
Dopo la sua morte, viene trovato il guanto che aveva conservato. Il visitatore e la nipote della donna pensano che fosse un semplice ricordo di un breve incontro forse mai accaduto, frutto dell’immaginazione. Improvvisamente, arriva un segretario del palazzo reale. L’uomo consegna un guanto identico, spiegando che si tratta di un ordine ereditato all’interno del palazzo, da consegnare alla donna defunta prima della sepoltura. La comparsa di questo guanto identico lascia aperta la questione sulla natura reale o inventata della storia d’amore raccontata.La comparsa di un guanto identico alla fine del capitolo risolve davvero l’ambiguità sulla veridicità della storia, o si limita a spostare l’attenzione su un oggetto la cui interpretazione è tutt’altro che univoca?
Il capitolo presenta un finale che sembra offrire una “prova” concreta a sostegno del racconto della donna. Tuttavia, la natura di questa “prova” è debole e aperta a molteplici letture. Per comprendere meglio come la mente umana costruisce e interpreta la realtà, specialmente in presenza di esperienze dolorose, si potrebbero approfondire studi di psicologia, in particolare quelli legati alla memoria, al trauma e ai meccanismi di difesa come la fantasia. Autori come Freud o Jung, pur con approcci diversi, hanno esplorato a fondo il rapporto tra realtà psichica e realtà esterna.3. Il Peso del Dubbio
Una donna spinge il marito da un sentiero di montagna a strapiombo, causandone la morte. Subito dopo, inscena un incidente, fingendo dolore e dando l’allarme per chiedere aiuto. Tuttavia, un pastore che si trovava a distanza dichiara di aver assistito alla spinta. Per questo motivo, la donna, di nome Gabrielle, viene arrestata e accusata di omicidio.L’Accusa e la Difesa
Durante gli interrogatori e il successivo processo, Gabrielle nega con forza l’accusa rivolta contro di lei. Afferma di aver amato profondamente il marito e sostiene che il loro matrimonio fosse felice, senza problemi economici o sospetti di tradimento. Presenta un quadro idilliaco della loro vita insieme, e questa versione dei fatti viene confermata dai loro figli e dagli amici della coppia. La sua strategia difensiva si concentra sul dimostrare che non aveva alcun motivo per uccidere il marito e sull’evidenziare l’inaffidabilità del pastore testimone, data la grande distanza da cui avrebbe osservato la scena e la sua apparente scarsa credibilità.L’Origine del Dubbio
Gabrielle trascorre due anni e mezzo in detenzione preventiva mentre attende il processo. Durante questo periodo, è tormentata dall’ossessione per un nascondiglio segreto che il marito teneva in casa. È convinta che in quel nascondiglio si nascondano prove della presunta falsità e infedeltà del marito. Questo dubbio profondo è nato da un commento casuale di un’amica. È proprio questa convinzione radicata e l’ossessione per la presunta doppia vita del marito che l’hanno portata a maturare l’idea di commettere l’omicidio.Il Processo e l’Assoluzione
Nel corso del processo, emerge un dettaglio inatteso: un medico rivela che il marito soffriva di un problema di salute che riduceva la libido. Questo è un particolare che Gabrielle non conosceva e che mette seriamente in discussione la sua teoria sul tradimento del marito. Nonostante questa rivelazione e il movente basato su un’idea forse sbagliata, la donna riesce a mantenere la sua recita e a convincere la corte. La debolezza delle prove presentate dall’accusa e la sua apparente compostezza contribuiscono al verdetto. Alla fine del processo, Gabrielle viene dichiarata non colpevole e assolta dall’accusa di omicidio.La Scoperta e la Fine Tragica
Dopo l’assoluzione e il ritorno a casa, Gabrielle decide finalmente di aprire il nascondiglio segreto del marito, che l’aveva tanto ossessionata. Con sua grande sorpresa, non trova nessuna prova di inganni o tradimenti. Trova invece scatole piene di ricordi e lettere che testimoniano in modo inequivocabile il profondo amore che il marito provava per lei. Le lettere rivelano anche che lui era consapevole del suo carattere difficile e delle sue insicurezze, ma l’amava comunque. Questa scoperta le svela la verità sul marito e la porta a capire quanto fosse stata errata la sua percezione della realtà, basata unicamente sulle proprie insicurezze personali e su suggestioni esterne. Realizzando di aver ucciso l’uomo che la amava sinceramente, Gabrielle non riesce a sopportare il peso della verità e si toglie la vita, gettandosi dallo stesso punto della montagna dove era morto il marito.Si può davvero affermare con tanta sicurezza che la lettura di un romanzo di finzione sia la causa diretta di una psicosi omicida?
Il capitolo presenta un nesso causale molto forte e diretto tra la lettura di un’opera di finzione e un atto di violenza estrema, attribuendo alla finzione il potere di “travolgere e annientare” una visione del mondo basata sui fatti e di indurre una “confusione pericolosa” tra realtà e finzione. Tuttavia, la relazione tra il consumo di media (inclusa la letteratura) e il comportamento umano, in particolare la violenza o lo sviluppo di disturbi psicologici come la paranoia, è un argomento estremamente complesso e dibattuto, privo di un consenso scientifico univoco che stabilisca un legame causale così netto e semplicistico. Per comprendere meglio le dinamiche che possono portare a un simile tragico epilogo, è indispensabile approfondire discipline come la psicologia (in particolare la psicopatologia e gli studi sui disturbi del pensiero e della percezione), la sociologia (con le ricerche sugli effetti dei media e della narrativa sulla società e sull’individuo) e le neuroscienze (per capire come il cervello elabora le informazioni, la paura e la finzione). È cruciale considerare la predisposizione individuale, l’isolamento, lo stress e altri fattori psicologici e ambientali che possono interagire con la fruizione di contenuti narrativi, piuttosto che attribuire la colpa unicamente alla finzione stessa.6. Amore o Morte al Binario 3
Una donna attende ogni giorno per oltre quindici anni al binario 3 della stazione di Zurigo, stringendo tra le mani un mazzo di fiori arancioni. Il suo aspetto è quello di una persona normale e composta; indossa un tailleur scuro e porta con sé un piccolo seggiolino pieghevole. Viene identificata come signora Steinmetz e vive in una casa borghese dove è assistita da una cameriera turca con cui comunica in russo. Le ricerche sul suo stato civile non rivelano l’esistenza di un marito o di figli, aggiungendo un alone di mistero alla sua lunga e silenziosa attesa.Le Attese e le Ipotesi
Le persone che la osservano regolarmente al binario formulano le più svariate ipotesi sulla persona che sta aspettando. Queste supposizioni spesso riflettono i desideri, le speranze o le perdite personali di chi guarda, immaginando che la donna attenda un figlio lontano, un marito partito, un amante perduto, o forse qualcuno che non tornerà più perché defunto. Tra le diverse idee, l’editore Egon Ammann suggerisce che la signora Steinmetz stia aspettando il suo primo amore, un’ipotesi che aggiunge un tocco romantico ma anche malinconico alla sua persistente presenza in stazione.L’Arrivo Inaspettato
Dopo molti anni di questa routine immutata, la donna scompare improvvisamente dalla stazione. Si scopre che la sua assenza è legata all’arrivo di un uomo sceso da un treno. La signora Steinmetz lo ha riconosciuto immediatamente; si sono abbracciati e hanno lasciato la stazione insieme, un momento che segna la fine di un’attesa durata decenni. L’uomo è descritto come alto e con un cappello che gli copriva parzialmente il viso; non aveva con sé alcun bagaglio, solo il bouquet di fiori arancioni che la donna teneva ogni giorno.La Fine Misteriosa
Una volta arrivati a casa, la signora Steinmetz ha mandato via la sua cameriera. Il giorno seguente, la donna viene trovata morta nella sua abitazione. I medici confermano che il decesso è avvenuto per cause naturali, un arresto cardiaco. L’uomo che era arrivato con il treno è svanito senza lasciare alcuna traccia. La cameriera nega di averlo visto entrare in casa, una dichiarazione che contrasta con la testimonianza di un vicino che invece lo aveva notato. La polizia non trova elementi che suggeriscano un decesso sospetto, ma non riesce a ottenere alcuna informazione sull’identità dell’uomo né a risalire alla provenienza del treno da cui era sceso. La cameriera torna nel suo paese d’origine, e la casa della signora Steinmetz viene ereditata dal comune, mentre l’identità dell’uomo e il significato del suo arrivo rimangono sconosciuti.Come si concilia una morte per cause naturali con l’arrivo tanto atteso di un uomo e la sua successiva sparizione?
Il capitolo presenta una sequenza di eventi (l’arrivo dell’uomo, la partenza con la donna, la sua morte quasi immediata, la sparizione di lui) che, pur essendo narrativamente contigui, non trovano una spiegazione causale chiara, specialmente considerando il referto medico. Questa mancanza di legame esplicito tra l’epilogo dell’attesa e il decesso, unita all’inspiegabile svanire dell’uomo e alle testimonianze contrastanti, lascia il lettore di fronte a un enigma irrisolto. Per esplorare come le narrazioni gestiscono l’inspiegabile e costruiscono significato anche in assenza di risposte definitive, si possono approfondire gli studi di teoria della letteratura e narratologia, consultando autori come Roland Barthes o Umberto Eco.Abbiamo riassunto il possibile
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