Letteratura

La sirena

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In un caffè torinese del 1938, un incontro fortuito tra un uomo misantropo e un senatore siciliano, ellenista, apre le porte a un racconto straordinario. Il senatore Rosario La Ciura, figura eccentrica e colta, confida all’uomo un segreto del suo passato: un amore trascendentale con una sirena di nome Lighea, vissuto in gioventù in Sicilia. Questa rivelazione conduce il lettore in un mondo di mito e sensualità, dove la classicità si fonde con la riflessione sulla vita e la morte. Il racconto esplora le profondità dell’esperienza umana, intrecciando amore, conoscenza e memoria in un caleidoscopio di narrazioni che spaziano dalla filosofia alle dinamiche sociali, fino al mistero dell’animo umano, il tutto attraverso uno studio delle fonti e delle varianti del testo originale.

1. Echi di un amore mitologico

Nel 1938, a Torino, un uomo, oppresso da un profondo senso di estraneità verso il mondo, trova un inaspettato punto di riferimento in un caffè, luogo di ritrovo di anime segnate dalla malinconia. Qui, la sua solitudine incrocia quella di Rosario La Ciura, un anziano senatore ed esperto di cultura greca. Nonostante un’iniziale distanza, il comune legame con la Sicilia fa scattare una scintilla tra i due. Nasce così un’amicizia singolare, nutrita da serate trascorse al caffè, dove il senatore, figura di spicco per cultura e originalità, condivide pensieri profondi sulla vita, sull’antichità classica e sulla loro terra natia, la Sicilia. Il suo modo di esprimersi è un intreccio di modi aristocratici e termini ricercati, permeato da un senso di fierezza e a tratti di provocazione, ma capace anche di aprirsi a momenti di sorprendente lirismo. Un giorno, il senatore decide di svelare un episodio cruciale del suo passato: l’incontro, avvenuto in Sicilia durante la sua giovinezza, con una sirena di nome Lighea. Questo incontro, avvenuto in un’estate dedicata allo studio e alla solitudine, si trasforma in una storia d’amore che va oltre i confini della realtà, un’esperienza che segna per sempre la sua vita, aprendogli le porte a un mondo di piacere e conoscenza sconosciuti ai più. Lighea, creatura senza tempo e figlia della musa Calliope, rappresenta una forma di saggezza antica e una bellezza che sconvolge, mostrando al giovane senatore una visione della vita e della morte profondamente legata alla natura. Avvicinandosi la partenza per un viaggio in Portogallo, il senatore, presagendo la sua fine, esprime il desiderio di ricongiungersi a Lighea nel momento del trapasso. E così avviene: durante la traversata in nave, il senatore trova la morte precipitando in mare. Nel suo testamento, lascia all’uomo un antico vaso greco decorato con immagini di sirene e la foto di una statua greca, simboli tangibili di un legame profondo e misterioso. La furia della guerra e la distruzione della casa dell’uomo cancelleranno queste tracce materiali, ma non il ricordo indelebile di un incontro che ha il sapore del mito.

2. Alla Ricerca della Versione Autentica

L’edizione de “La sirena” si basa su vari documenti. Tra questi, il dattiloscritto di Olga Wolff Stomersee, che aveva una conoscenza approfondita dell’italiano grazie ai suoi studi universitari. Questo dattiloscritto è stato scoperto dopo l’edizione de “I racconti” del 1988, mentre il manoscritto originale de “La sirena” non è stato trovato. L’edizione usa anche le precedenti pubblicazioni de “I racconti” del 1961 e del 1988, e una registrazione audio incompleta de “La sirena” fatta dall’autore nel 1957. Il dattiloscritto ha permesso di correggere il testo in modo significativo. Ad esempio, il mare siciliano è descritto come “colorito, il più aromatico”, mentre nell’edizione stampata era stato erroneamente riportato come “colorito, il più romantico”. Altri interventi hanno reso il testo più chiaro e uniforme. La versione definitiva è stata creata confrontando il dattiloscritto con la registrazione: se concordavano, la versione era considerata affidabile; in caso contrario, si è scelto il dattiloscritto, pensando che le differenze nella registrazione fossero modifiche temporanee fatte durante la lettura.

3. Un caleidoscopio di narrazioni

Un’ampia gamma di opere letterarie, che spaziano dal romanzo al racconto, dalla saggistica alla riflessione filosofica, offre uno spaccato della complessità umana. Le storie d’amore e le dinamiche familiari si intrecciano con questioni sociali e politiche, come la religione, l’etica, il potere e la critica della società. Il viaggio, inteso sia come esplorazione fisica di luoghi e culture diverse, sia come percorso interiore, diventa un tema centrale. Intrighi e misteri, tipici del genere giallo e noir, svelano gli angoli più bui dell’animo umano. Autori classici e contemporanei, italiani e stranieri, contribuiscono con stili e voci differenti a questa esplorazione della condizione umana, attraverso una molteplicità di forme letterarie e punti di vista.

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